DIETRO IL M5S CI SONO CIA, SOROS E GOLDMAN SACHS
Secondo Luigi Bisignani, dietro il Movimento 5 Stelle ci sarebbero la Cia, Goldman Sachs e lo sciacallo delle finanza George Soros.
Detta così pare la solita sparata.
Invece, a leggere finanche in controluce il libro-intervista - L’uomo che sussurra ai potenti - che Paolo Madron, nella parte del cronista-confessore, ha scritto con Luigi Bisignani,
ti accorgi che l’irresistibile ascesa del Beppe Grillo politico
potrebbe essere stata davvero in parte definita dalla longa manus di
Washington «come vent’anni fa accadde con Antonio Di Pietro».
Bisignani lobbysta e faccendiere, Bisignani «colui-che-tutto-sa» e che tutto può ne è certo.
Bisignani lobbysta e faccendiere, Bisignani «colui-che-tutto-sa» e che tutto può ne è certo.
«Tutto parte dal protocollo numero C17586026, che sigla il primo documento sul Movimento 5 Stelle.
Destinatari: il Dipartimento di Stato e altri uffici governativi
diWashington. Stiamo parlando del 2008, quando il fenomeno Grillo era
ancora lì da esplodere», afferma.
Gli americani entrano in contatto col
comico attraverso due sue «vecchie conoscenze».
Una è Franco Maranzana, un geologo controcorrente di 78 anni, e l’altra è, soprattutto, Umberto Rapetto ex colonnello della Guardia di Finanza, il Magnum P.I. del Gat il gruppo anticrimine tecnologico, nonchè «intelligenza fuori dal comune» e uno dei migliori esperti di reati informatici al mondo.
Grillo e gli emissari del dipartimento di Stato e dell’Intelligence dunque si incontrano.
Una è Franco Maranzana, un geologo controcorrente di 78 anni, e l’altra è, soprattutto, Umberto Rapetto ex colonnello della Guardia di Finanza, il Magnum P.I. del Gat il gruppo anticrimine tecnologico, nonchè «intelligenza fuori dal comune» e uno dei migliori esperti di reati informatici al mondo.
Grillo e gli emissari del dipartimento di Stato e dell’Intelligence dunque si incontrano.
Secondo un’anticipazione de La Stampa l’inizio
del loro rapporto sarebbe, appunto , datato 4 aprile del 2008, quando
l’allora ambasciatore Ronald Spogli aveva inviato al segretario di Stato
Condoleezza Rice un rapporto in cui descriveva l’incontro avuto con
l’ex comico.
Spogli concludeva il rapporto con una nota positiva: «... la sua prospettiva dà voce a una parte dell’opinione pubblica che non trova espressione altrove...».
Tra l’altro, quell’informativa allora segreta, ricevuta anche da Barack Obama, dalla Cia e dalla National Security,
Bisignani la pubblica, paro paro, in appendice al libro. Come fossero
banalissime note a margine.
Dopodichè i rapporti tra gli americani e
Grillo non si fermano qui. Inciucia con Beppe pure Jim O’ Neill, della banca d’affari Goldman Sachs.
E l’entusiasmo dell’uomo della banca d’affari sarebbe talmente esasperato che Goldman Sachs è costretta perfino a «un parziale dietrofront».
E, inoltre, afferma sempre Bisignani «l’unico studio
scientifico fatto finora sul Movimento 5 Stelle è stato commissionato al
think thank inglese Demos supportato dalla Open Society » di George Soros «un altro guru del capitalismo americano».
Altro che Gruppo Bilderberg dunque. Grillo sarebbe al servizio degli stessi poteri forti che
Gianroberto Casaleggio vedeva al centro di una cospirazione mondiale.
D’altronde, lo stesso Casaleggio perpetua volontà di Grillo di dialogare
soltanto con i media stranieri, e quindi di farsi capire all’estero; e
la traduce anche in una serie di incontri non ufficiali con personaggi d’oltreoceano.
Questa storia di Grillo «puppet», marionetta dei servizi e delle banche americane, naturalmente sta scuotendo la politica.
Dopo la presentazione de - L’uomo che sussurra ai potenti -
crocchi di giornalisti sostavano sotto la libreria Feltrinelli in una
sorta di affannoso reading collettivo.
Ognuno a controllare che accanto
al nome di Grillo, della Cia, di Soros non ci fosse il proprio…