I negri semianalfabeti africani deportati dal Niger in Italia dai francesi!!
Agadez, 25 lug – Secondo l’Oim, l’Organizzazione mondiale per le migrazioni, nel solo anno 2016 dal Niger sono transitati 291mila clandestini.
Il tutto sotto l’occhio vigile e compiacente dell’esercito francese che
ha obbligato questi clandestini a raggiungere la Libia e da lì
l’Italia. Bisogna ringraziare anche la Francia, dunque, per l’invasione
che le nostre coste subiscono quotidianamente. Anche perché l’esodo continua tutt’oggi.
Come riporta il 23-7 Repubblica: sono ormai due anni che il contingente francese sorveglia l’ultimo avamposto del cosiddetto corridoio libico
e nulla fa per fermare il traffico dei clandestini che sognano
l’€uropa.
In particolare passano attraverso il varco di confine di
Agadez, raggiungono Séguédine, e lì vicino l’esercito francese ha
costruito una base militare con 250 uomini di stanza che possono
diventare anche 500 in caso di emergenze.
È il fortino di Madama, costruito nel 1930 per bloccare l’espansione italiana. Oggi, a quasi 90 di distanza la Francia sembra voler rievocare i fantasmi del passato.
Se volessero, i francesi potrebbero fermare le enormi masse di
esodanti. Invece, riferisce Repubblica, “Ci sono foto che mostrano l’equipaggio dei blindati francesi mentre saluta i clandestini
stipati in cima a un camion, gli stessi che settimane dopo verranno
traghettati dalle navi nel Canale di Sicilia”.
E i trafficanti sono
rassicurati e tranquillizzati dalla presenza dei militari francesi, che
quasi li protegge.
Perché quel che interessa ai francesi non sono i disperati che
percorrono chilometri e chilometri nel deserto stipati su camion e jeep o
a piedi, ma la tutela dei propri interessi. Organizzano il terrorismo.
E
fermano i trafficanti, sì, ma di armi e non di uomini. Anzi, quelli li proteggono,
anche se si tratta di gente che abbandona i migranti senza cibo né
acqua in mezzo al deserto.
Perché proprio Agadez, dove ci sono i
militari francesi, è il luogo in cui recentemente sono morti molti
disperati che cercavano di raggiungere la Libia per imbarcarsi su un
barcone e raggiungere l’Italia. E i francesi non hanno mosso un dito.
deca
Storico discorso di Viktor Orban:
“Esiste un piano contro l’€uropa”
Storico
discorso di Viktor Orban : “Esiste un piano per realizzare una €uropa
nelle mani di una popolazione cosmopolita con preminenza mussulmana”
“Circa 27 anni addietro avevamo pensato che il nostro futuro fosse in €uropa. Attualmente, noi siamo il futuro dell’Europa”, ha dichiarato questa mattina il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban, nel corso della 28a edizione della Università Libera di Tusnádfürdő.
Nel suo discorso annuale, Viktor Orban ha manifestato l’idea che le elezioni parlamentari che si svolgeranno la prossima primavera nel paese avranno una importante dimensione europea. “Quello che accadrà in Ungheria avrà importanti implicazioni per l’insieme dell’Europa, perchè oggi una Ungheria forte gioca un ruolo decisivo nella battaglia per evitare la scristianizzazione dell’Europa”, ha segnalato.
Viktor Orban ha considerato allo stesso modo che un paese forte non può permettersi un declino demografico. “I paesi più forti sono quelli che sono in grado di mantenersi biologicamente. Perchè l’Ungheria abbia un futuro deve mantenere una tassa di fecondità di 2,1 figli per famiglia”.
Orban ha sottolineato che uno Stato forte necessita di un buon livello di sicurezza, inclusa la protezione delle sue frontiere e la lotta contro il terrorirismo, così come il mantenimento di un forte senso di identità culturale”. In contrasto con questi principi, ha indicato l’€uropa, vittima a suo giudizio di un cambiamento culturale e demografico di imprevedibili conseguenze.
“L’Immigrazione non apporterà alcuna soluzione ai problemi economici. Cercare di rimediare la scarsezza di mano d’opera mediante l’importazione di immigrati è come se, nel mezzo di un naufragio, ti metti a consumare acqua di mare. E’ anche quella acqua ma il problema lo farà aumentare”, ha sostenuto il primo ministro ungherese.
In particolare Viktor Orban ha voluto mostrarsi molto franco e deciso circa le sfide della integrazione di un gran numero di immigrati mussulmani nella nostra cultura cristiana. ” Non possiamo mantenere i nostri ideali solidali nelle nostre nazioni quando esistano gruppi etnici che pretendono di modificare la cultura europea. Non possiamo mantenere i nostri ideali nel mezzo di collettività che si oppongono all’esistenza ed alla cultura europea, perchè il risultato finale sarebbe catastrofico”, ha sottolineato Orban.
“La sfida nei prossimi decenni è se l’€uropa continuerà appartenendo agli europei. Se l’Ungheria continuerà ad essere la terra degli ungheresi, se la Germania continuerà ad essere la terra dei tedeschi, se la Francia continuerà ad essere la terra dei francesi, se l’Italia seguirà ad essere la terra degli italiani”, ha aggiunto il leader magiaro, criticando in questo senso i burocrati €uropei dell’Impero sionista mondialista di George Soros nell’opporsi alla volontà delle nazioni.
Oggi gli interessi di George Soros sono meglio rappresentati a Brusseles ed a Washington, DC che non a Tel Aviv, ha affermato Viktor Orban, il quale ha respinto che le critiche fatte, allo speculatore giudeo aschenazita sionista di origine ungherese, facciano parte di teorie cospirative. “Esiste un piano di Soros, che lui stesso ha scritto”.
Clandestini analfabeti sul confine ungherese
Secondo Viktor Orban, detto piano consisterebbe nel trasferire un milione di
migranti nel territorio dell’Unione €uropea. ” Al loro arrivo devono
ricevere 15 miliardi di €uro per mantenere così l’effetto di
aspirazione. Questo importo è maggiore del reddito promedio degli
ungheresi. Soros pretende che gli immigrati siano distribuiti per tutti i
paesi dell’Unione €uropea.Proteggere le nostre frontiere di fronte all’entrata di questi migranti illegali ha comportato un grande sforzo economico. L’€uropa si è caricata di una piccola parte di questo costo. Oggi la Germania si trova sull’orlo della bancarotta, così che non ci vengano più a parlare di mancanza di solidarietà dell’Ungheria”, ha segnalato.
“Se l’€uropa vuole continuare ad esssere attuabile, deve recuperare la sua sovranità e liberarsi dell’Impero di Soros”, ha ribadito Viktor Orban.
Viktor Orban si è inoltre pronunciato per una riforma dell’Unione €uropea e di ritornare alla forma originaria prevista dai trattati costitutivi. “Le Nazioni Unite devono proteggere le frontiere dell’Europa. Questo può suonare duro, ma quelli che sono entrati illegalmente in Europa devono essere espulsi. l’€uropa non può seguitare ad essere un continente senza protezione delle frontiere”, ha proclamato il primo ministro ungherese.
Viktor Orban si è augurato inoltre che i leaders europei sappiano essere all’altezza delle loro responsabilità (anche se ne dubita) e che l’Europa deve recuperare la sua competitività, garantire la pace, aprirsi agli stati balcanici e risolvere i suoi problemi esterni con la Russia e la Turchia.
Viktor Orban ha ribadito alla necessità di opporsi al progetto di scristianizzazione del Continente e che si sappia resistere all’attacco ideologico in atto da parte dei liberisti e degli intellettuali, denunciando come anche i partiti socialdemocratici abbiano rinunciato a difendere i diritti dei lavoratori nazionali. Loro sono tutti impegnati a difendere gli interessi economici del neoliberismo”, ha denunciato il presidente ungherese.
Secondo Viktor Orban esiste in piano per mettere il territorio €uropeo nelle mani di una popolazione cosmopolita, in modo predominante mussumana, un piano di sostituzione di popoli. “La riuscita di questo piano richiede una €uropa scristianizzata, goveni burocratici e senza anima”, ha avvertito il leader magiaro. (……….)
Siamo noi il principale ostacolo per la realizzzazione del piano Soros”, ha dichiarato Viktor Orban, insistendo che il principale ostacolo sarà quello di affrontare i partiti dell’opposizione del suo paese. Noi dobbiamo in primo luogo misurarci con la “rete di Soros”, gli €urocrati di Bruxelles ed i loro media. Conosciamo le loro tattiche, basate sul ricatto, sulla diffamazione e sul giornalismo prostituito ai grandi interessi”.
Viktor Orban ha avvisato che molto è in gioco in questa sfida: non soltanto nell’ambito nazionale ma anche a livello europeo. “Da 27 ani pensiamo al nostro futuro in Europa,. Oggi siamo il futuro dell’Europa”, ha concluso lo statista magiaro.
Fonte: Alerta Digital
Traduzione e sintesi: Luciano Lago