Il Sistema delle Bolle Papali costituisce storicamente il fondamento giuridico della nostra attuale schiavitù finanziaria.
Perché il precedente storico dell’evento attuale, rappresentato di Celestino V,
papa che fu costretto a dimettersi nel 1294, rappresenta l’inizio
della storia che ci ha condotto fino alla critica situazione che stiamo
vivendo oggi.
Facciamo un passo indietro e vediamo come.
Celestino V,
che le note della ormai notoriamente “addomesticatissima” Wikipedia ci
fanno passare per uno sprovveduto ignorante, era invece un papa che
intendeva rivoluzionare la Chiesa basandola nuovamente su un
cristianesimo profondo. Per passare da un cristianesimo corrotto e di
potere – la “ecclesia carnalis” – ad un cristianesimo aperto, pieno di veri valori spirituali sul modello del Cristo: l’ “ecclesia spiritualis”.
Tuttavia la chiesa di potere operò su più livelli per difendersi e bloccare l’opera di Celestino Quinto.
E il manovratore cardinal Caetani (stranamente
via Caetani è la via in cui fu trovato il corpo esanime di Aldo Moro,
statista italiano che aveva osato uscire dalle righe del controllo
finanziario internazionale n.d.r.) lo indusse alle dimissioni nel
dicembre del 1296.
Caetani poi, diventato Papa con il nome di Bonifacio VIII,
lo fece imprigionare ed infine uccidere con un chiodo piantato nel
cranio. La fine di Celestino Quinto e la conseguente fine dei Templari
qualche anno dopo, mutarono profondamente la chiesa, facendola diventare
solamente chiesa di potere e cancellando la gran parte delle correnti
autenticamente spirituali.
A Bonifacio VIII,
uno dei papi più oscuri e controversi della storia, che Dante
nell’inferno pone nella bolgia dei Simoniaci, ossia i corrotti che fanno
commercio di cose spirituali, si deve la redazione della famosa bolla “Unam Sanctam Ecclesiam”
che istituì il primo fondamento giuridico dell’infame sistema che ora
ci ha ridotto nella schiavitù finanziaria di cui ognuno di noi, ogni
santo giorno della nostra vita, si trova a patire le vessazioni.
Le tre Bolle e l’istituzione dei Trust
Le informazioni che di qui in poi leggerete sono particolarmente
dense e, dato che hanno il potere di trasformare letteralmente la
visione della realtà che viviamo, è bene affrontarne la lettura con
calma ed attenzione. Noi siamo qui essenzialmente in veste di
compilatori, altri prima di noi hanno fatto un egregio lavoro di
ricerca, sintesi e divulgazione.
Il nostro compito nel momento attuale, è quello di distribuire questi
materiali in modo che quante più persone possibile abbiano
l’opportunità di comprendere che sotto l’apparenza più o meno
rassicurante della realtà che conosciamo c’è qualcosa di diverso, che
difficilmente potremmo immaginare.
Per chi preferisse ascoltare una versione audio, (da scaricare e
ascoltare con il proprio lettore mp3 o smartphone), consigliamo quella
reperibile a questi link, approntata da Italo Cillo:
Parte I ( episodio 8 ) oppure se la preferite da I-Tunes scaricarla qui
Parte II ( episodio 9 ) oppure se la preferite da I-Tunes scaricarla qui
Per chi invece preferisse più classicamente la versione scritta, la
miglior sintesi, che restituisce un quadro generale molto complesso in
una lunghezza di testo accettabile per una sola sessione di lettura è
quella tratta dal blog Hearthaware, che riportiamo integralmente citando
al termine la fonte in link.
Buon ascolto, o buona lettura.
Jervé
Le bolle papali che hanno cambiato il mondo
La lettura di questo articolo è impegnativa ma ha
un’importanza vitale nella comprensione del mondo occidentale moderno e
dei fatti storici che lo hanno portato allo status quo. Parla di come la
legge universale del Libero Arbitrio nel corso della storia
sia stata sfruttata e distorta dalla forze del Male per imprigionare ed
asservire gli esseri umani. Se oggi le cose non vanno come vorremmo, è
perchè noi abbiamo dato il nostro consenso affinchè accadessero, anche
se non ne siamo consapevoli perchè questo ci è stato estorto in malafede
con l’inganno. Tutto ha avuto inizio il 18 novembre del 1302, la data
della pubblicazione della Bolla Papale di Papa Bonifacio VIII intitolata
“Unam Sanctam Ecclesiam” le cui ripercussioni storiche fanno ancora
oggi in modo che noi alla nascita diamo il nostro consenso per essere di
fatto sfruttati come schiavi per tutta la vita. Armatevi di pazienza e
scoprirete come…
Perché stiamo diventando sempre più poveri?
Perché siamo governati da un individuo non eletto o nominato da altri
(non eletti di nuovo), per tassarci e versare il nostro denaro o valore
equivalente direttamente nelle casse dei banchieri internazionali
privati? Perché anche l’Italia ha ceduto ogni sovranità nazionale ad un
gruppo di potere europeo privato? Perché questa bancarotta di tutte le
economie occidentali pianificata a tavolino dai primissimi anni ’30,
viene fatta col nostro consenso, di cui apparentemente non sappiamo
nulla? La prima cosa da fare è capire come ottengono o come hanno
ottenuto il nostro consenso e perciò, una volta compreso, saremo in
grado di attuare una strategia per ritirarlo e per spezzare
definitivamente questo gioco al massacro.
Cos’è questo consenso?
Se non partiamo da qui, prima di parlare di recupero della sovranità
monetaria, di elezioni democratiche e di riforme, siamo disarmati e non
ne usciremo mai. Qualsiasi cosa vorremmo o potremmo fare sarà inutile,
inefficace, avremo già perso in partenza. Perciò la seconda cosa su cui
ragionare è: perché per il potere mondiale chiamato anche Cabala nera è
fondamentale il nostro consenso? Perché costoro sanno benissimo che
esiste una legge universale, una legge suprema, che regola e domina
tutto l’Universo, che va al di sopra di tutte le possibili leggi umane,
che è la legge del Libero Arbitrio.
La storia del consenso e la legge universale del Libero Arbitrio
Prima di parlare della storia dell’applicazione della legge del
Libero Arbitrio, facciamo qualche esempio di applicazione di questa
legge Universale, partendo da casi semplici, per arrivare a quelli che
riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente.
Se tu hai firmato un contratto di mutuo con la banca, che poi ti
porta via la casa in caso d’insolvenza, hai dato il tuo consenso (=
libero arbitrio) a quel contratto. Nessuno ti ha mai costretto. Se poi
ti rechi in tribunale per la causa di pignoramento e riconosci quegli
organi legislativi e quindi quei tribunali e così facendo li legittimi,
hai dato il tuo consenso (= libero arbitrio) a quelle legittimazioni.
Quindi, in parole povere, siamo noi a rinnovare il contratto con questo
“sistema” ogni giorno, utilizzando quei mezzi “impropri e fraudolenti”
che loro ci hanno fatto credere, con un ingegnoso mezzo-inganno,
indispensabili.
La prima reazione spontanea a queste affermazioni è la seguente:
tutta la nostra società funziona così e nessuno di noi per vivere,
lavorare, comprarsi la casa, la macchina, andare in vacanza, sposarsi,
fare dei figli, educarli e farli studiare potrebbe fare altrimenti. Ma
dunque è giusto, immediatamente dopo, chiedersi: “Perché funziona così?”
(domanda che ci facciamo troppo poco, quando invece è la domanda
fondamentale da farsi, ma siamo programmati per benino proprio per non
farcela mai).
Per rispondere torniamo indietro di parecchi anni, secoli, millenni…
Vi esorto a leggere i libri e a guardare i video di Mauro Biglino (vedi link
in fondo al post, n.d.H.), che ha tradotto letteralmente dall’ebraico
antico, con tanto di testo originale a fronte, tutto l’Antico Testamento
della Bibbia.
Le sue traduzioni sono convalidate dagli anziani delle comunità
ebraiche e sono divenute incontrovertibili, perché letterali e non
interpretate. Con rivelazioni davvero, davvero, davvero, davvero per
menti… ”aperte”. Nel nostro caso lo studio di ciò che viene rivelato
nella vera Bibbia, ci serve per capire l’importanza del “libero arbitro”
nei giochi di potere e del legame indissolubile che esiste tra diritto,
denaro, religione e politica.
Questa incredibile scoperta, con la traduzione letterale del testi, rivela la vera natura della Bibbia, che in realtà è un Codice di Diritto Mercantile Marittimo, valido, applicato ancora oggi, pressoché inoppugnabile in qualsiasi tribunale del mondo.
Si racconta, nelle “cronache” dell’Antico testamento che il “dio”
Jahvè (che si trova riportato in altri testi come Jahwe, Yahweh, Yahveh…
poi vedremo chi sia questo “dio” perché non lo è affatto, ma nella
traduzione “manipolata” diffusa dalla Chiesa è stato tradotto come Dio)
non può obbligare Mosè a seguirlo nel cammino per la Terra Promessa (una
conquista quindi, con la necessità di un piccolo esercito?). Jahvé
infatti non è “Dio”, ma è precisamente descritto come un alto e potente
“Eloah” (da cui poi deriva il termine Allah). È quindi uno dei tanti Elohìm
(plurale di Eloah), la stirpe che governava quei territori, forse
discendente da un altro pianeta (molto probabile, da verificare, ma non è
essenziale per noi adesso…).
Una civiltà rappresentata da una gerarchia di individui di cui la
Bibbia ci dà conto quando distingue Elohìm, Malachìm, Nefilìm, Anakìm,
Refaìm, Emìm, Zamzummìm… Individui che si sono divisi il controllo del
pianeta, come ci narrano il Libro della Genesi ed il Deuteronomio,
combattendo tra di loro per affermare ed incrementare il loro potere
utilizzando i popoli sottomessi. Sta di fatto che di questi Elohìm ce
n’erano tantissimi, appunto, sparpagliati sulla Terra e organizzati in
accampamenti (formati da due settori in genere, uno per l’autorità,
l’Eloah, e l’altro per le “truppe”…angeli fiammeggianti e dotati di
spada?).
N.d.r – Conferma esatta di queste cronache si trovano anche nei testi sumerici antecedenti alla Bibbia stessa. Questo Jahvè, anche se dotato di un arma potentissima, che dalla dettagliatissima descrizione biblica sembrerebbe un’arma al plasma (Arca dell’Alleanza?), capace d’incenerire ogni cosa, non poteva comunque obbligare Mosè a seguirlo.
Fu costretto perciò a stipulare “un’alleanza” con il popolo ebraico,
con delle regole e delle clausole precise reciproche (io ti dò tanto, tu
mi ridai tanto), tra le quali il sacrificio del primogenito di ogni
coppia ecc… di cui ormai sappiamo bene la “versione” che è arrivata fino
ai nostri giorni. Sempre nella Bibbia si racconta che quando decisero
quindi di seguire Jahvè e furono condotti alle porte della Terra
Promessa, si riunirono in assemblea per decidere se continuare a
seguirlo o meno, o se ritornare sotto i vecchi Elohìm, o se affidarsi ai
nuovi Elohìm che comandavano in questa nuova terra in cui erano
arrivati. Questo era l’o.d.g dell’assemblea.
Così, ancora una volta col loro libero arbitrio decidono di seguire
Jahvè, che con la sua potentissima arma scatena la carneficina e
distrugge tutte le città che incontrano nel loro cammino, uccidendo
uomini, donne, vecchi e bambini (tra le quali Sodoma e Gomorra… e ci
sono aneddoti significativi sulla “scelta dei giusti” da salvare dalla
distruzione da parte di Jahvè e l’origine della circoncisione, oltre al
mito negativo della sodomizzazione praticata in quelle regioni).
Tutta questa lunga premessa, apparentemente divagatoria, oltre a
segnalare una lettura diversa della Bibbia e quindi delle nostre origini
e della storia dell’Umanità, serve per definire meglio la necessità del
Potere di avere il consenso, perché possa perdurare e agire. Ma serve
soprattutto per porre le basi del primo legame indissolubile, come
dicevo, tra la legge del Libero Arbitrio, la religione, la politica, il Codice di Diritto Mercantile Marittimo, il denaro e quel che viviamo oggi.
Ovviamente, come ogni regola e legge ha le proprie eccezioni, che in
questo caso sono i massimi livelli di “disonore” che l’umanità ha
raggiunto nel disattendere la legge del Libero Arbitrio:
• la riduzione in schiavitù degli africani, in secoli abbastanza recenti, perché non hanno ricevuto il beneficio di essere avvisati e quindi di scegliere che reazione avere (che è alla base di questa legge, come abbiamo detto);
• senza andare troppo lontano, la strategia della tensione, qui in Italia, negli anni di piombo, perché le stragi sono state fatte in modo totalmente disonorevole.
• la riduzione in schiavitù degli africani, in secoli abbastanza recenti, perché non hanno ricevuto il beneficio di essere avvisati e quindi di scegliere che reazione avere (che è alla base di questa legge, come abbiamo detto);
• senza andare troppo lontano, la strategia della tensione, qui in Italia, negli anni di piombo, perché le stragi sono state fatte in modo totalmente disonorevole.
Ma questo è il comportamento più autodistruttivo e meno sostenibile
che il potere possa compiere e l’élite lo sa benissimo. Perché perfino
il peggiore dei satanisti massoni, che si appresta ad effettuare un
sacrificio umano – la cosa più aberrante a cui noi umani comuni possiamo
pensare – è obbligato a seguire queste regole e quindi a scegliere la
prima vittima che si offre volontariamente, spinta da un’inspiegabile
attrazione. Oppure, un esercito che sta per invadere una nazione
straniera è obbligato a dare un avvertimento allo Stato che sta per
mettere a ferro e fuoco, spiegando tutte le proprie richieste. Il
governo dello Stato assediato ha il libero arbitrio di rispondere sì o
no. Orribile o meno, c’è stato comunque un preavviso, quindi l’onore è
stato mantenuto.
Abbiate pazienza, non stiamo divagando, tutto serve per arrivare al
punto focale, perché comprendere l’universalità della legge del
consenso, è alla base di ciò che viviamo oggi, e andando avanti sarà
dimostrato che l’élite mondiale dominante sta seguendo questa legge fin
dall’inizio e la mette in pratica in ogni momento e in ogni aspetto
della nostra vita.
Se non la conoscessero così dettagliatamente e se non la seguissero
così scrupolosamente, il loro potere non sarebbe durato fino ad oggi.
Ecco perché Jahvè aveva bisogno del consenso per agire, ecco perché, i
governanti oggi, ci fanno votare. Poiché hanno quindi bisogno assoluto
del nostro consenso, come fanno ad aggirare il sistema (rendendolo però
meno chiaro e decifrabile possibile) e a preservarlo nei secoli? Hanno
ideato un sistema perfetto che funziona secondo i principi descritti
precedentemente: “avvertimento” e “silenzio assenso”; se non mi rispondi
vuol dire che sei d’accordo e quindi peggio per te.
Facciamo un esempio banale che capita a tutti noi: quando la banca
cambia le condizioni e lo fa spessissimo, è obbligata a mandarti un
documento di trasparenza bancaria – avvertimento – che credo pochissimi
di noi leggano (purtroppo!). Se tu non rispondi è silenzio assenso.
Tutta la storia del nostro mondo da millenni funziona secondo questo
principio.
Le Leggi Canoniche e le Bolle Papali
Per
capire come funziona questo principio, che regola la nostra intera vita
abbiamo bisogno di fare ulteriori premesse. Cosa sono le leggi?
Tutte le leggi derivano da Canoni, ovvero dal Diritto Canonico,
perché tutte le leggi, direttamente o indirettamente, hanno a che fare
con la Legge Divina ed Ecclesiastica. Ma i Canoni in particolare sono
norme o principi che traggono valore dal fatto di non essere mai stati
contestati (tacito assenso). Ecco alcuni canoni, norme o principi,
universalmente riconosciuti, perché nessuno ha mai detto che non lo
debbano essere (molti sono per altro condivisibili perché sono alla base
della civile convivenza).
1) tutti debiti devono essere pagati;
2) tutti i contratti devono essere onorati;
3) tutte le controversie portate di fronte alla
legge, devono essere risolte di fronte alla legge (ovvero, se tu ricevi
un’accusa, per quanto infondata, per quanto ingiusta, per quanto
immorale, per quanto illegale non puoi ignorarla. E tuo l’onere di
dimostrare l’infondatezza di quella accusa davanti alla legge di fronte
alla quale è stata portata);
4) qualsiasi affermazione, se non viene contestata
diventa valida. (importantissimo punto! Ricevi una multa, una sanzione
ingiusta, viene fissata un’udienza e tu non ti presenti, cavoli tuoi,
sarà chi di dovere a decidere per te e senza di te).
• Nota al punto 4): il 99% delle procedure
giudiziarie si basa sulla presupposizione di qualcosa, ma il 99% degli
esseri umani non si preoccupa di comprendere quali siano queste
presupposizioni, o non si preoccupa di rifiutarle. In altre parole il
Sistema è ancora adesso basato sul sacramento della confessione, proprio
come ai tempi dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che tu accusi te
stesso. In mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere.
5) Il Diritto è gerarchico, discende sempre e
comunque dal Diritto Divino: sopra a tutto c’è il Diritto Divino che,
come tale, discende dal Divino Creatore, poi c’è il Diritto Naturale e
poi il Diritto Positivo (leggi nazionali, internazionali,
amministrative, private ecc…), il Diritto Positivo appartiene al gradino
più basso nella scala gerarchica.
• Nota al punto 5): ogni proprietà costituisce un
diritto associato ad un trust, cioè ad un sistema fiduciario. I potenti,
l’élite mondiale, sanno da sempre che la proprietà è un concetto
fittizio. Infatti come puoi possedere un pezzo di terra? La terra, i
fiumi, i laghi, i mari appartengono al Pianeta. Ma anche una casa; come
puoi fisicamente possedere una casa o un’automobile? Sono tutte cose per
cui esistono “titoli di proprietà” e sono titoli fittizi, costituiscono
cioè diritto d’uso della casa, dell’automobile e della terra finché sei
vivo. Quando sarai morto, cosa succederà a quella casa, a
quell’automobile o a quel pezzo di terra, se non esistono disposizioni
testamentarie, non dipende più da te. Così la casa, intesa come muri,
mattoni e intonaco e la casa intesa come titolo e cioè come trust, o
come sistema fiduciario, sono quindi due cose ben diverse.
Il sistema fiduciario, il titolo, prevede tre parti in gioco: un esecutore, un amministratore e un beneficiario.
L’esecutore è sempre quello che “concede il titolo” e in questo caso è
sempre lo Stato, l’amministratore è quello che amministra il titolo
(catasto o Comune), il beneficiario, in questo caso sei tu, cioè il
cosìddetto “proprietario” di quel bene. Fin qui tutto più o meno
normale, è tutto chiaro e non c’è nulla di strano; rimane da capire se e
come, questo sistema, venga usato contro di noi.
Facciamo un enorme passo indietro nel tempo
L’attuale sistema, che è basato sul concetto di proprietà, è stato
creato dagli antichi romani, i quali hanno disseminato il loro “diritto”
in giro per il mondo e sappiamo come (è un karma pesantissimo che noi
“italici” dobbiamo espiare nei confronti di tutto il mondo).
Ogni terra conquistata e distrutta veniva iscritta in un “registro”
conservato a Roma e ogni nuova terra dell’Impero poteva essere di
proprietà solo di un cittadino romano. Ancora oggi quindi noi viviamo in
un sistema che si tramanda dall’esistenza dell’Impero Romano che di
fatto, non è mai finito. Con le invasioni longobarde, Papa Leone III,
incorona Pipino il Breve come Re dei Franchi e poi Carlo Magno come
Imperatore del Sacro Romano Impero.
Quindi il sistema che abbiamo oggi nell’organizzazione della
proprietà e del diritto e quindi del denaro e quindi della politica,
nasce nel 1302 (il 18 novembre), che è la data della pubblicazione della
Bolla Papale scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo
“UNAM SANCTAM ECCLESIAM”.
Bonifacio VIII è considerato uno degli uomini più corrotti, malvagi e
potenti della storia della Chiesa e del mondo, tanto che lo stesso
Dante lo mette nei gironi più bassi dell’Inferno. Questa Bolla Papale
determina il primo sistema fiduciario ancora valido oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e le proprietà della Terra al Vaticano.
Questa affermazione non venne mai contestata e quindi, in base al
punto 4) del Canone di Diritto (vedi sopra) divenne valida. Il Vaticano
perciò, nomina l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questo
sistema fiduciario. L’Esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito
con L’Ordine dei Gesuiti (braccio armato?) ed è ben visibile nello
stemma sulla pubblicazione dell’enciclica. L’amministratore è il Papa e i
beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo.
In pratica e tradotto in altri termini, la Bolla Papale del 1302 usa
la metafora del Diritto Marittimo e dell’Ammiragliato (Bibbia)
affermando che l’Unam Sanctam Ecclesiam e quindi la Prima e Unica Santa
Chiesa è l’Arca di Noè, perché mentre tutto il mondo era sommerso dalle
acque, l’unica cosa che si elevava al di sopra era l’Arca.
Quindi tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno,
certificato dalla Bibbia come Codice di Diritto Nautico, sono dispersi
in mare. E il Papa dunque reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà,
sia spirituale che temporale, fino a quando i “dispersi” torneranno a
reclamare i loro diritti.
Cosa che finora, dal 1302, non è mai avvenuta, perché tutte le
Nazioni si basano su quel sistema giuridico. Questo Diritto proclamato
da Papa Bonifacio VIII si basa per Diritto Divino, ecco perché non
possiamo parlare di politica senza parlare di religione o di economia e
finanza senza parlare di religione.
Il secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale al 1455, cioè
circa 150 dopo la Bolla di Bonifacio VIII (quindi ancora mai contestata
dopo 150 anni). Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il
Papa dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi,
come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le
proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII.
Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è
il Collegio dei Cardinali e il Beneficiario, questa volta è il Re, sulla
terra di proprietà del Papa. Quindi in due parole Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re.
Per cui da quel momento i Re del mondo hanno un mandato divino.
Questa enciclica del 1455 (l’8 gennaio) si chiama “ROMANUS PONTIFEX” e
fu emanata da Papa Niccolò V. Cito un breve estratto significativo:
“Poiché abbiamo concesso precedentemente, con altre lettere nostre,
fra le altre cose, piena e completa facoltà al Re Alfonso V di invadere,
ricercare, catturare, conquistare, soggiogare tutti i Saraceni e
qualsiasi pagano e gli altri nemici di Cristo, ovunque essi vivano,
insieme ai loro regni e ducati, principati, signorie, possedimenti e
qualsiasi bene, mobile e immobile, che sia di loro proprietà e di
gettarli in schiavitù perpetua e di occupare, appropriarsi e volgere ad
uso e profitto proprio, signorie, possedimenti e beni, in conseguenza
della garanzia data dalla suddetta concessione, il Re Alfonso V (di
Portogallo n.d.r), o il detto infante a suo nome, hanno legittimamente e
legalmente occupato isole, terre, porti , acque e le hanno possedute e
le posseggono e ad essi appartengono e sono di proprietà “de jure” del
medesimo Re Alfonso V e dei suoi successori, possono compiere e compiano
questa pia e bellissima opera, degna di essere ricordata in ogni tempo,
che noi essendo da essa favoriti per la salvezza delle anime e il
diffondersi della fede e la sconfitta dei suoi nemici, consideriamo un
compito che concerne Dio stesso, la sua fede, la Chiesa Universale, con
tanta maggiore perfezione, in quanto rimosso ogni ostacolo, diverranno
consapevoli di essere fortificati dai più grandi favori e privilegi
concessi da noi e dalla Sede Apostolica.”
Appena 30 anni dopo circa, nel 1481 (il 21 giugno), viene emanata la
terza Bolla, il terzo trust, o diritto fiduciario da Papa Sisto IV,
chiamata “AETERNIS REGIS CLEMENTIA”, che si diversifica dalla Bolla
precedente di poco, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la
terra, ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, che da quel
momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad
amministrazione coatta.
In realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di
Bonifacio VIII per cui gli esseri umani sono dispersi in mare e quindi
nulla ci appartiene, siamo in bancarotta, perché non siamo mai tornati a
reclamare i nostri averi e diritti e quindi è lo Stato che si deve
prendere cura di noi per il nostro bene.
Questo è il sistema in vigore ancora oggi.
[piccola postilla: gli originali delle Bolle del 1302, del 1455 e del
1481, non sono visibili, questo perché fino al XVIII secolo, il Vaticano
scriveva le proprie Bolle non su carta, considerata un mezzo privo di
vita e quindi privo di valore: a quei tempi (solo due secoli fa!) un
documento per essere valido doveva essere scritto su un materiale
vivente. Era perciò firmato con il sangue ed era scritto su una
pergamena di pelle umana. Parentesi nella parentesi: la recentissima
firma della Regina Elisabetta del - criminale! - trattato di Lisbona, è
stata fatto su una pergamena di capretto, poiché la Regina, come
beneficiaria di un diritto divino, non può firmare un documento "morto".
Non è tutto, la storia notifica, che le Bolle Papali erano scritte su
pergamene di pelle di bambini, questo spiegherebbe perché sarebbe
imbarazzante per il Vaticano mostrare gli originali.]
Approfitto di questa piccola interruzione del racconto per
sottolineare che non c’è nessun riferimento negativo a tutte le persone
di Buon Cuore (con la B e C maiuscole!) che seguono e vivono secondo
l’etica giusta e generosa della Chiesa Cattolica.
Il riferimento semmai è solo rivolto a quella “setta” che gestisce il
mondo all’interno della Città del Vaticano. E sarebbe importante
invitare i Veri Cristiani che si riconoscono in un Dio giusto e
misericordioso, a pretendere, indagare e far luce su quello che avviene
all’interno di quelle mura. Altrimenti, davvero, non ne usciremo mai!
Cosa siamo noi e cosa è la Repubblica Italiana
Nel
1933 c’è stata la peggiore bancarotta concordata, ormai famigerata:
furono azzerati i debiti e fu anche proibito il possesso dell’oro da
parte dei privati (vi ricordate “l’oro alla patria”?) e gli Stati hanno
conferito tutto il proprio oro, insieme a quello confiscato e raccolto,
in un unico fondo globale, per custodire il quale è stata fondata la
BIS, Bank for International Settlements (Banca per le Transazioni
Internazionali) — che darà il via ad un’altra sconcertante storia, come
il Sukarno Trust e le denunce attualissime tuttora in corso alla Federal
Reserve, (ma ora non è il caso di parlarne, altrimenti rischiamo di
mettere troppa carne al fuoco) — che ha sede a Basilea, in Svizzera e fu
fondata e controllata dai Gesuiti e dai Cavalieri di Malta. Come per
tutto il resto, è facilmente verificabile e certificato, sempre per la
legge del Libero Arbitrio.
Vi esorto a fare tutte le verifiche possibili e se vi va
anche a fare ricerche su quel che sta succedendo con il fondo di oro
globale e le richieste di risarcimento alla Federal Reserve.
Ma, sempre nel 1933 (udite, udite!) le Nazioni diventano Società di
Diritto Privato, registrate presso la SEC (Security Exchange Commission)
con sede a Washington D.C., che è l’equivalente della nostra CONSOB
(organismo che controlla la Borsa). Queste Società di Diritto Privato
chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà
privatissime, in base alle tre Bolle Papali, possiedono oggi il DIRITTO DI PROPRIETÁ sulle persone nate in quello stato.
La prima istintiva reazione è: non l’Italia! Che è una Repubblica
fondata sul lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione! Purtroppo
invece è vero. Andate a controllare voi stessi (cliccate qui →www.sec.gov):
c’è la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC
OF” – Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di
quotazioni di borsa, cessioni di quote ecc… Il “Business Address è:
“Ministero dell’Economia e delle Finanze – Via XX Settembre, 97 – Roma” e
il mailing Address è : “C/O Studio Legale Bisconti, Via A. Salandra, 18
– Roma”.
Quindi l’Italia NON è una Repubblica libera e pubblica, ma
una Private Company e lo Stato possiede il diritto di proprietà delle
persone (noi tutti) nate sul suo territorio.
Ma abbiamo detto che la proprietà costituisce un diritto associato ad
un trust, un atto fiduciario. Perché i potenti sanno che la proprietà è
un concetto fittizio e quindi anche le persone puoi possederle solo con
un titolo di proprietà che conferisca il diritto d’uso. Al momento
della tua nascita, senza avvisarti, è stato creato un trust, cioè un
sistema fiduciario, che ha per oggetto la tua esistenza in vita. E i
tuoi genitori hanno avvallato e firmato questo trust (io ho tre figli e
mi sento morire per averlo fatto tre volte!) senza essere stati
avvisati.
Infatti è proprio negli anni ’30 che diventa obbligatorio, guarda
caso, registrare le nascite, appropriandosi così del consenso, anche se
in questo caso senza essere stati doverosamente “avvisati”. Ecco perché
questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di
Nascita è un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità
fittizia, che non appartiene a te, ma a loro.
Infatti se erroneamente si potesse pensare che il Certificato di Nascita appartenga a noi, basterebbeprovare ad andare in una qualsiasi anagrafe di competenza a chiederne l’originale: possiamo averne una copia, un estratto, ma MAI l’originale.
Come a dire che dal momento della creazione del Certificato di Nascita
esistono due entità (ricordate la casa di mattoni e il titolo di
proprietà su quella casa che ha bisogno di un esecutore, di un
amministratore e di un beneficiario?), che sono l’essere umano in carne
ed ossa e la persona, cioè un intermediario fittizio o una finzione
giuridica, quindi un trust.
Questo trust è creato secondo le Leggi Marittime e dell’Ammiragliato
(Bibbia) che trascendono sempre le leggi delle varie nazioni e che è la
giurisprudenza segreta dei potenti e dell’élite. Di questo trust che
viene creato al momento della nascita, sulla tua esistenza in vita,
l’esecutore è sempre un organo dello Stato, ma chi è il beneficiario di
questo certificato di nascita? È la Società di Diritto Privato chiamata
Repubblica Italiana (un’azienda quindi).
Ma beneficiario di cosa?
È beneficiario di un bond, di un titolo di possesso, o di una quota
societaria che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai 2 milioni di dollari.
In pratica lo Stato Italiano crea alla tua nascita due milioni di
dollari a mezzo di un bond o titolo e il collaterale di questo bond è la
tua esistenza in vita, che significa: produttività, forza lavoro
(sempre meno pagata e tutelata così ci guadagnano di più), valore reale!
L’equivalenza perversa è: nascita = creazione di un bond e di denaro
fittizio = collaterale la tua esistenza in vita e quindi il tuo futuro
lavoro (pagato pochissimo se possibile e come stanno evidentemente
facendo) = schiavitù!
Il “tuo bond” è depositato alla S.E.C, come security, o titolo
fiduciario ed entra a far parte del patrimonio di quella Private Company
registrata in modo ingannevole come Repubblica Italiana. Per favore
verificate tutto ciò che vi è stato detto, bastano pochi secondi su
Google. Ma manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione
giuridica: l’amministratore, quello che per contratto (trust o
certificato di nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi
cura del “bene”.
Chi è che ha questo ruolo?
Ogni qual volta, qualsiasi autorità (dal vigile urbano, al giudice
della Corte Costituzionale) ti domanda “è lei Pinco Pallino?” e tu
rispondi “sì”, in quel preciso momento ti sei autonominato
amministratore di quel trust. Sei quindi caduto nel tranello in cui ti
hanno messo fin dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che
tu ti creda l’amministratore di quella “esistenza in vita”, nella realtà
invece, tu e quel trust che porta il tuo nome siete due entità
completamente distinte e separate. L’essere umano in carne ed ossa si
scrive con le iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole (come ci
hanno sempre insegnato anche a scuola), la persona giuridica invece,
fittizia, si scrive con tutte le LETTERE MAIUSCOLE.
Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, le notifiche erariali, il tesserino sanitario ecc…
Se provaste ad andare per esempio in banca e chiedeste all’impiegato
di scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto
minuscolo, se è un ignorantone ci proverà, ma sarà costretto a
rispondervi che è impossibile perché il “sistema” non lo permette.
Quindi, ricapitolando: se il 99% del diritto è basato sulla
presupposizione, si presuppone che qualcosa sia vero e nessuno mette in
discussione quella presupposizione perché il sistema è ancora basato sul
meccanismo della “confessione”, esattamente come ai tempi
dell’Inquisizione; per funzionare il sistema ha bisogno che tu accusi te
stesso e quindi tutto è basato sul tuo consenso, sul tuo libero
arbitrio!
È necessario infatti che tu accusi te stesso, ma di cosa? Del “peccato originale”. E che cos’è?
La frode! L’utilizzo del nome che non ti appartiene, quel nome che da
quando sei nato è stato scritto a lettere maiuscole e che è una
proprietà intellettuale dello Stato, che ti ha messo in condizioni di
usare fraudolentemente. Nel momento in cui lo usi dichiari: che sei nato
privo di diritti, che sei in bancarotta, perché la tua vita, il tuo
nome e la tua esistenza sono gestiti da altri che non sei tu; sei,
perciò, da quando sei nato, in un regime di amministrazione controllata,
dove il tuo nome non appartiene a te ma ad altri.
Ma è ancora peggio di così! Secondo il Codice dell’Ammiragliato, o
Codice Marittimo (Bibbia), sei nato disperso in mare, perché questo
dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; tu, al
momento della nascita e attraverso il canale uterino, sei caduto in
acqua e sei disperso in mare e non sei mai riuscito a raggiungere la
terra ferma, in modo da poterti alzare in piedi e affermare “io sono un
essere umano libero davanti a Dio”.
Poiché le Bolle Papali si giustificano secondo mandato divino.
Perché sono loro che usano la parola Dio, sono loro che hanno
chiamato in causa Dio, sono loro che hanno tradotto la Bibbia con il
termine Dio, che originariamente non viene mai citato
(a proposito la Bibbia diventa Codice di Diritto Nautico sostituendo la
parola “peccato” con “debito” n.d.r). Il diritto quindi è sempre di
provenienza divina, noi siamo perciò creature “divine” (vedi. vera
traduzione della Bibbia) e loro lo sanno benissimo; non possono quindi
creare un diritto fittizio, hanno assoluto bisogno di far discendere il
loro diritto da Dio.
Quindi loro usano questo Dio (diritto) e se tu usi il loro stesso
Dio, ti sei autodefinito incapace, disperso, senza diritti. Pensate la
perversione, se tu utilizzi quello che loro ti hanno detto, imposto di
utilizzare, dichiari e confermi di essere incapace di prenderti cura di
te stesso. Quindi, ricapitoliamo: usano una Società di Diritto Privato,
quotata, fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, in realtà è
privatissimo, e lo usano per fare business (quattrini, denaro, profitto!
E ci chiedono anche di pagare le tasse per mantenere una Società di
Diritto Privato che non è nostra!) attraverso la tua esistenza, oggetto
di quell’entità fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla
S.E.C. di Washington D.C.
Il concetto è, quindi, che se tu accetti questo presupposto, ti
autodefinisci incapace, bisognoso di essere amministrato in modo coatto,
perché oltre ad essere disperso in mare, quindi senza diritti e in
bancarotta (non hai mai reclamato ciò che è tuo), non sai neanche chi
sei! Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederti chi sei,
altrimenti non ti può toccare nemmeno con un dito. Non avrebbe la
giurisdizione per farlo (si parla di diritto amministrativo, tributario,
civile ecc… se uccidi qualcuno, quindi codice penale, è un po’ diverso,
ma non troppo…).
I nostri tribunali infatti sono tribunali di diritto privato, quindi tribunali aziendali!
Stessa cosa vale per il denaro, le banconote “euro”: siamo stati
avvertiti, sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”,
non è nostro è della BCE, ma se noi accettiamo di usarlo, come per il
nome fittizio, ci autoproclamiamo incapaci e incompetenti ai loro occhi
(disperso in mare, ecc…). Hanno creato quindi un sistema di governo
chiamato Cosa Pubblica, che invece è privatissima, che include
partiti, Parlamento, Governo, elezioni e se tu accetti di partecipare a
questo gioco ti autodefinisci di nuovo incapace e incompetente (disperso
in mare, ecc…), bisognoso di amministrazione coatta. A fronte di questo
lungo e, immagino sconvolgente racconto per molti di voi, la prima
riflessione è:
Come facciamo a cambiare in meglio una cosa che non ci appartiene affatto?
Ma del resto il nostro inconscio ce lo dice, nelle ultime
amministrative ha votato il 50% degli aventi diritto; una persona su due
considera offensivo per la propria intelligenza andare a votare. Quindi
a questo punto, se è tutto chiaro, gli interrogativi sono solo due:
1. Cosa possiamo fare per sottrarre il nostro
consenso a questa frode che ci vede protagonisti “involontari” fin da
quando siamo nati? “Cosa possiamo fare” comprende il salvare il
salvabile, dai pignoramenti per esempio, da Equitalia, perché non siamo
noi, persona fisica in carne ed ossa a dover pagare le tasse, ma è
l’entità fittizia che noi legittimiamo nel momento che la usiamo
fraudolentemente (lettere maiuscole).
Quindi, in modo individuale possiamo utilizzare noi le loro stesse
leggi, Codice Nautico e dell’Ammiragliato (Bibbia) in maniera tale che
siano loro a cadere in disonore? Conoscendo la legge possiamo fare
qualcosa?
2. Cosa possiamo fare invece collettivamente per
creare un’alternativa a questo sistema marcio, fraudolento che è stato
creato a loro favore a nostro totale sfavore?
Come possiamo modificarlo se non ci appartiene? Intanto, mentre ci
pensiamo, possiamo soltanto smettere di partecipare. Concludendo, i nodi
cruciali sono due: il denaro e come si prendono le decisioni, che è
sinonimo di politica. Ma c’è un punto in più che è diventato
chiarissimo: non si possono trattare separatamente denaro (economia,
finanza, crisi ecc…), la politica, cioè il modo in cui si prendono le
decisioni, la religione e il diritto, perché per i potenti, l’élite,
sono la stessa identica cosa.
Reblogged da: http://hearthaware.wordpress.com/2012/09/26/le-bolle-papali-che-hanno-cambiato-il-mondo/
Titolo originale: Siamo schiavi dal 1302 a.C.: lo sapevate?
Fonte: www.tempodicambiare.it
Tratto da: www.visionealchemica.com → fuoridimatrix.blogspot.it
Fonte: www.tempodicambiare.it
Tratto da: www.visionealchemica.com → fuoridimatrix.blogspot.it
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