MANIFESTO "Ai 2 laghi"
FERRARA, lì 18 Febbraio 2014.
Si è svolto, l’1 e 2
Febbraio 2014 a
Gambulaga (FE) presso l’Agriturismo “Ai due Laghi”, promosso dal
“GruppoEconomia Ferrara” e “Progetto Verità” di Bologna, un incontro programmatico-organizzativo, con la
partecipazione di personalità di altissimo profilo professionale sul piano
economico e storico; hanno partecipato anche esponenti dei due gruppi di
studio.
I nomi dei relatori (in ordine alfabetico, inclusi esponenti
gruppi di studio) :
Dott. Daniele Basciu
Dott. Marco Cattaneo
Geom. Alberto De
Carli
Dott. Antonino
Galloni
Prof. Claudio Moffa
Prof. Antonio Maria
Rinaldi
Dott. Paolo Tanga
Dott. Gian Luigi Ugo
Dott. Giovanni
Zibordi
Tutti convengono sul
fatto che è necessario creare un “Laboratorio”
d'idee e di pensiero, aperto al contributo di tutti coloro che ne condividono
le finalità, avente come riferimento
comune il raggiungimento per l’Italia della piena Sovranità Monetaria ossia
della capacità, che deve appartenere a tutti gli Stati “Sovrani”, di potere
emettere/coniare la propria moneta.
Osserviamo che,
insieme agli altri Stati utilizzanti l'€., quello Italiano è noleggiatore della
valuta ”euro” (emessa in regime di monopolio dalla BCE) e non emette valuta
propria, tranne un minimo quantitativo consistente nelle monete metalliche, il
cui volume è peraltro deciso dalla BCE stessa.
Già sappiamo,
inoltre, che in ambito UE diversi Stati fra cui la Gran Bretagna, detengono il
diritto/dovere, d'emettere la propria moneta sancito, tra
l’altro, dagli articoli 139 e 140 del trattato unificato Maastricht - Lisbona,
il quale prevede per chi lo richieda lo
status di “Stato in deroga”.
Gli U.S.A. lo hanno
inserito nella loro Costituzione, nell'Agricultural
Adjustment Act del 1933, che prevede che il Presidente possa avvalersi
dell’ordine esecutivo 11110 (ordine esecutivo firmato il 4 giugno 1963 dal presidente degli Stati Uniti John Kennedy).
Essendo titolare della sovranità fiscale (la capacità
d'imporre tributi) LO STATO POTREBBE emettere e spendere in regime di monopolio certificati di credito fiscale, utilizzabili
dai cittadini e dalle imprese come mezzo di corresponsione della fiscalità.
Controbilanciando così la restrizione di liquidità,
derivante dalle politiche monetarie imposte dalla BCE e dalla UE.
Detti certificati, spesi in deficit dallo Stato, sarebbero
oggetto di scambio nel settore privato, che li accetterebbe, li scambierebbe,
ne tratterrebbe una parte come risparmio.
Per il raggiungimento
di questo ambizioso, quanto naturale, obiettivo sono state delineate durante
l’incontro-dibattito ALCUNE strategie, aventi modalità e
tempi di realizzazione transitori
l’obiettivo finale.
Queste le
principali :
1)
Introduzione di CCF
Certificati di Credito Fiscale
2)
Introduzione di BOT
fiscali (Mosler bonds)
3)
Nazionalizzazione di una Banca creando la banca pubblica dei cittadini
4)
Separazione fra Banche speculative
e Banche di credito ordinario
5)
Stop
alle privatizzazioni prebende - ri-statalizzare le Aziende strategiche
6)
Emissione
monetaria affidata allo Stato, dentro o fuori dall'euro.
7) Sostituzione d'imposte con un prestito allo Stato.
7) Sostituzione d'imposte con un prestito allo Stato.
Esse corrispondono ad altrettante soluzioni che hanno il duplice scopo d'ottenere :
un significativo miglioramento della comatosa situazione
economica che da anni travaglia il nostro Paese, progresso ottenibile in un
paio d'anni;
Il vantaggio di concedere una via praticabile per conseguire
l'uscita “morbida” dall’euro.
Negli allegati, un’ampia descrizione di queste possibili soluzioni e di
altre ancora.
Tali strategie di breve periodo
sono pensate come intervento “d'emergenza” propedeutico all'integrale
ri-acquisizione delle proprie sovranità (politiche,
legislative, economiche), da esercitare con finalità democratiche,
attualmente pesantemente compromesse dalla permanenza
dell’Italia nel regime tecnocratico dell’euro e dell'Unione europea.
Sul complesso delle sovranità, quella monetaria costituisce lo strumento basilare,
essendo funzionale al perseguimento, da parte dello Stato, del pieno benessere
per la collettività, che ha fondato ed esprime lo Stato stesso. E' poi
funzionale alla sovranità economica in quanto ne determina, tramite il Governo,
le scelte di politica economica ed industriale.
La grande finanza
apolide sta distruggendo l’identità, l’autonomia, la libertà e la stessa vita
degli Stati e dei propri cittadini, togliendo progressivamente, grazie
all'ingerenza europea, ogni forma di partecipanza
e dignità a centinaia di milioni di persone che hanno come poco edificante
prospettiva, innanzi a loro, di tornare nuovi schiavi in un’europa a cui non
sentono d' appartenere. Uno degli strumenti per contrastare questi abietti
padroni del vapore è quello d'unire il "capitalismo dell'economia
reale" con i privati cittadini e con le Istituzioni, facendo fronte comune
contro il "capitalismo finanziario".
Al fine di sottrarre
forza alla grande finanza apolide occorre, urgentemente e prioritariamente,
ripristinare la netta separazione tra banche di credito ed enti che
operano sui mercati speculativi.
In questo particolare
momento storico, in cui la società TUTTA pare aver smarrito il senso del reale,
il collegamento fra popolo e governanti, il significato di bene comune, il senso di "comunità":
in una parola il "buon" senso,
il Laboratorio
si sente fiero di proclamare
che abbiamo individuato alcune tra le soluzioni possibili per ridare al popolo
Italiano la propria
libertà, autonomia monetaria, e benessere economico.
Il Laboratorio non ha
connotazioni politiche, ben consapevole che già nulla è più politico della
moneta stessa; si rende libero d'accogliere il
contributo delle più diverse energie, purché animate dal medesimo,
imprescindibile, desiderio d'indipendenza, di sovranità e di libertà.
Dobbiamo recuperare la memoria storica del
nostro Paese, che ci insegna come sia possibile trasformare il nostro
Paese, da colonia di stato straniero e padrone ad indipendente (libero), anche sul piano monetario.
Come memoria conserviamo
un patrimonio storico,
architettonico, artistico e paesaggistico unico al mondo, che tutti ci
invidiano e che è assolutamente scarsamente valorizzato.
Precisiamo: tutto ciò per il 99% dei cittadini,
escludendo quell'1% che continua
ad usurpare i diritti, la dignità, il lavoro e le ricchezze del resto della
popolazione.
Ognuno di noi può fin d'ora partecipare a questa, che a tutti gli effetti è una
rivoluzione non violenta e culturale, rendendosi attivo nei confronti
delle realtà umane con le quali già è in contatto: i famigliari, i parenti,
gli amici, i conoscenti, ma, anche gli Enti Locali, il Parlamento, fino al
Presidente della Repubblica.
Gli obiettivi raggiungibili a brevissimo termine sono né più né meno, altrettanti diritti di cui quel citato 1% ci ha
progressivamente privato dalla fine degli anni '70 :
1) Un
diritto al lavoro per tutti, al fine d'ottenere
una libera e dignitosa esistenza (art.36 della Costituzione) fino al
raggiungimento della piena occupazione;
2) Una sensibile riduzione del carico fiscale, ed una sua maggiormente equa redistribuzione;
3) Una rinegoziazione di tutti i trattati internazionali, o meglio sovranazionali;
4) Una rilettura di tutte le leggi bancarie e monetarie, degli ultimi 35 anni;
5) Una uscita"morbida "dall'euro (che è una moneta "straniera" emessa da un organismo privato sovranazionale che nulla ha a che fare con lo spirito di una Europa unita, moneta che impedisce completamente di progettare ed attuare una organica e seria politica economica in ciascuno dei paesi sotto il suo giogo).
2) Una sensibile riduzione del carico fiscale, ed una sua maggiormente equa redistribuzione;
3) Una rinegoziazione di tutti i trattati internazionali, o meglio sovranazionali;
4) Una rilettura di tutte le leggi bancarie e monetarie, degli ultimi 35 anni;
5) Una uscita"morbida "dall'euro (che è una moneta "straniera" emessa da un organismo privato sovranazionale che nulla ha a che fare con lo spirito di una Europa unita, moneta che impedisce completamente di progettare ed attuare una organica e seria politica economica in ciascuno dei paesi sotto il suo giogo).
I
Sottoscrittori
:
________________
p.s. : anche qua richiamato il Manifesto, versione non definitiva -- http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/02/documento-sullincontro-di-ferrara-12.html
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