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UNGHERIA : - GOVERNO ORBAN ANNUNCIA IL TERZO TAGLIO CONSECUTIVO (-10%) DEL COSTO DI GAS E LUCE. SARA' FATTO AD APRILE
martedì 28 gennaio 2014
BUDAPEST
- Il governo ungherese ha varato il terzo taglio delle bollette di luce
e gas. Dopo aver tagliato le bollette di luce, acqua, gas e nettezza
urbana del 20% nessuno si aspetterebbe che il governo ungherese
continuasse ancora a fare dei tagli e invece cio' che per molti rimane
qualcosa di impossibile sta diventando realta'.
Pochi giorni fa, nel totale silenzio della stampa di regime ovunque
in Europa e specialmente in Italia, il governo ungherese ha deciso di
tagliare per la terza volta le bollette di luce e gas. Il taglio
entrera' in vigore ad aprile a poche settimane dalle elezioni. Sarà di
non meno del 10%
Antal Rogán, leader del Fidesz party (che e' al potere ed i sondaggi
danno vincente alle elezioni di Aprile) ha giustificato questa decisione
col fatto che in Ungheria i costi delle bollette erano tra i piu' alti
in Europa e le compagnie facevano profitti molto elevati sulle spalle
dei consumatori e quindi il governo ha deciso di effettuare questi tagli
per redistribuire parte di questi profitti alle famiglie ungheresi cosi
da poter avere piu' soldi da spendere.
A tale proposito occorre ricordare che il governo ungherese sta
lavorando a un piano per rinazionalizzare le societa' produttrici di
elettricita' e gas cosi' da tenere i costi energetici al livello piu'
basso possibile.
Ovviamente nessuno avrebbe da ridire su queste politiche di buon
senso e non e' una coincidenza che i poteri forti globalisti stanno
facendo di tutto per attaccare l'Ungheria e anche l'Unione Europea ha
criticato questi tagli perchè secondo gli strapagati parassiti che
opreano a Bruxelles il governo ungherese avrebbe danneggiato la
concorrenza nel settore energetico, ma fortunatamente tali attacchi non
hanno avuto nessun effetto.
Come al solito la stampa di regime ha mantenuto una censura di tipo
sovietico su questa vicenda perche' come al solito conviene tenere gli
italiani nell'ignoranza visto che - se sapessero - pretenderebbero che
lo stesso fosse fatto in Italia e questo ovviamente non conviene alla
casta partitocratica italiana, che si limita ad accusare senza alcun
fondamento il governo ungherese di essere populista e xenofobo.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.
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