L'Ungheria distrugge i campi Monsanto
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L' Ungheria ha deciso di eliminare tutte le piantagioni realizzate con
semi OGM di Monsanto.
Secondo il ministro per lo Sviluppo Rurale Lajos
Bognar, sono stati bruciati questa settimana circa 500 ettari di colture
di mais - pari a cinque milioni di metri quadrati.
L'intenzione è che
il paese non abbia più un solo frutto proveniente da materiale
geneticamente modificato. Non vuole fare la fine dei paesi miseramente schiavi di padroni stranieri, tipo l'Italia.
Secondo le informazioni del portale Real Pharmacy divulgato ieri (23), i
campi di grano sono stati distrutti in tutto il territorio ungherese ed
erano stati di recente impianto.
Solo così il polline di mais TOSSICO
che stava per essere disperso nell'aria, non sarà quindi pericolo per la
popolazione.
Gli ungheresi sono il primo paese libero a prendere una posizione forte in seno
all'Unione europea in relazione all'uso di semi transgenici tossici.
Nel corso
degli ultimi anni, il governo ungherese sta distruggendo diverse
piantagioni di materiali derivati dalla Monsanto.
Il ministro dice che i
produttori dei paesi sono tenuti a garantire che non utilizzano
sementi geneticamente modificate.
L'Unione europea ha una politica di libera circolazione dei prodotti
all'interno dei paesi del blocco. Così le autorità ungheresi, CHE HANNO
BANDITO L'OGM dal 2011, non possono indagare su come i semi raggiungono
il loro territorio.
Tuttavia, ha detto Lajos Bognar, "che non ci
impedisce di indagare in profondità l'uso di questi semi nel nostro
territorio."
Secondo la stampa ungherese, il paese ha ancora migliaia di ettari in
queste condizioni. Sempre secondo il portale Portogallo Mondiale
agricoltori si difese contro l'accusa di utilizzare materiale
geneticamente modificato.
Essi sostengono che non sapevano che si
trattava di semi di Monsanto.
Poiché il periodo fertile per le piantagioni è già oltre la metà, è
troppo tardi per ripiantare nuovi semi.
Così, il raccolto di quest'anno è
andato completamente perso. E a peggiorare le cose per gli agricoltori,
la società che ha distribuito i semi OGM è fallita - il che impedisce
ogni possibilità di risarcimento. Comunque è auspicabile che falliscano miseramente tutte le società legate agli alimenti letali ogm.
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Un sisma di moderata intensità, 4.1 della scala Richter,ha scosso l’Ungheria, provocando danni e allertando la popolazione sulla situazione del Danubio
Alle ore 22.45 del 06 giugno 2013 un terremoto con intensità pari a 4.1
della scala Richter ha scosso il nord dell’Ungheria vicino al confine
con la Slovacchia. La profondità ipocentrale é stata localizzata a soli 5
chilometri intensificando molto il risentimento al suolo. Secondo i
dati che arrivano dallo stato Ungherese risulterebbero molte crepe a
diverse strutture come case, uffici ecc.. fortunatamente senza vittime o
feriti. Il pensiero della popolazione e delle autorità locali é andato
subito al Danubio che,come ricordiamo, negli ultimi tempi sta destando
non pochi problemi a buona parte dell’Europa Centrale.
Il terremoto si é verificato a 24 chilometri dal fiume ed il tremore
sismico potrebbe aver movimentato il corso d’acqua facendo temere ancora
di più il rischio esondazione.
Per il momento sembra che le dighe
abbiano resistito ma continueremo a monitorare l’evolversi della vicenda
e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
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