1) http://www.primapaginadiyvs.it/i-farmaci-sempre-meno-efficaci-peccato-big-pharma-debba-smaltirli-per-bene-naturalmente
I farmaci sono sempre meno efficaci… peccato che Big
Pharma debba smaltirli, per il nostro bene naturalmente
I farmaci sono sempre meno efficaci, e le infezioni minori rischiano di tornare ad uccidere. Questa notizia ce la comunica l’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS), parlando di era post-antibiotica.
Ma come? Tutti quei miliardi di fatturato delle multinazionali farmaceutiche a cosa servono? Vuoi
vedere che invece di guarire, i farmaci servono ad alimentare la forza
della malattia così che occorrano farmaci ancora più “innovativi”, con
nomi ridicoli, e con scatole con colori sempre più sgargianti?
Ce lo spiega Keiji Fukuda, vicedirettore generale
della sicurezza sanitaria dell’Oms, parlando di un uso improprio degli
antibiotici, e della necessità di prevenire le infezioni. Ma dai? Prevenire è meglio di curare… non l’avevo mai sentita.
Naturalmente
scherzo, ditemi voi se aziende che basano la loro esistenza sul
fatturato, si possono permettere la guarigione del paziente,
affrancandolo dalla dipendenza dei medicinali. Secondo me no!
Questa notizia è ripresa da un articolo di Repubblica che evidenzia
uno studio che ha preso in esame i dati di 114 paesi, ponendosi davanti a
sette batteri responsabili di malattie gravi comuni come, la
setticemia, le polmoniti, le infezioni delle vie urinarie, le diarree e
le infezioni sessuali. Inoltre, la resistenza ai farmaci è stata riscontrata anche per quanto riguarda l’hiv, la malaria, la tubercolosi e l’influenza.
I pazienti maggiormente colpiti da patologie infettive sono gli anziani, e visto che questa fascia d’età sta aumentando di numero in maniera considerevole, forse Big Pharma
si sta guadagnando una ulteriore fetta di mercato. In ogni caso,
statene pur certi, questi colossi farmaceutici cadranno sempre in piedi,
anche con la complicità di chi li prescrive.
È un po’ come gridare: << Al lupo, al lupo >>,
alimentando paure che invece non avrebbero motivo di esistere, poi
quando il lupo arriverà davvero, l’efficacia di quella richiesta d’aiuto
non verrà presa in considerazione, per l’antibiotico è la stessa cosa,
almeno questo è il mio parere.
Non credo che tutto questo sia casuale, Big Pharma
ha bisogno di clienti, inutile starsela a raccontare. Dobbiamo essere
sempre più ammalati, magari siamo anche troppi e dobbiamo essere
sfoltiti, forse ancora troppo vitali tanto da doverci rendere sempre più
disumani.
Tutto ciò che concorre alla vita viene inquinato e spento.
Respiriamo, mangiamo e beviamo continuamente veleni, con l’avvallo di
una umanità ormai alla mercé di forze che di umano hanno ben poco.
La terra viene riempita continuamente di veleni,
l’aria è ormai irrespirabile, per non parlare delle contraffazioni del
cibo sempre più scadente, mentre politici da strapazzo, marionette di un
potere a cui occorrono dei prestanome, reggono il gioco a forze aliene
per cibarsi delle briciole che cadono dalle zampette avide di queste
cavallette.
Buon senso ci vuole e maggiore fiducia in se stessi, e nelle capacità rigeneratrici del corpo umano.
Vita sana, attività fisica, spegnere completamente la televisione
preferendo leggere un libro, un uso parsimonioso dei cellulari e della
tecnologia in generale, possono essere un buon inizio.
Coltivare il bello, fisicamente, emotivamente e mentalmente è
necessario per una buona salute, lasciando alla porta tutto ciò che
vorrebbe insozzare la nostra coscienza.
Mente sana in un corpo sano, diceva Giovenale ne 356
d.C, e ancora oggi è una affermazione da seguire senza remore… poi, se
proprio non potessimo fare a meno di un antibiotico lo assumeremo
facendocene una ragione, probabilmente sarà più efficace, creerà meno
danni, e non alimenterà eccessivamente una dipendenza.
La chemioterapia è cancerogena! Dichiarazione shock
dell’ organizzazione Mondiale della Sanità
Come ben sappiamo, ormai, i casi falliti dalla terapia chemioterapica
e radioterapica sono sempre maggiori e il cancro rimane sempre la
malattia responsabile di molte morti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto, quindi
classificato, la chemioterapia come agente cancerogeno.
Il trattamento
standard, che viene eseguito per curare il cancro e che dovrebbe
distruggere le cellule tumorali, in realtà ha effetti collaterali
dannosi, poiché la sua base è su agenti genotossici.
Il trattamento chemioterapico, distrugge il DNA di tutte le cellule
che si dividono velocemente. Le cellule cancerogene si dividono
rapidamente, ma purtroppo avviene anche che le cellule del sistema
immunitario si dividono altrettanto rapidamente, di conseguenza si può
dedurre che la chemioterapia distrugge anche l’unica cosa che può
salvarci la vita.
Uno dei farmaci che viene utilizzato per il trattamento di alcuni
tipi di cancro al seno è il tamoxifene, peccato che la sua
somministrazione provoca anche il cancro all’endometrio e al fegato… Il
farmaco in questione, associato alla chemioterapia, rende difficoltosa
la resistenza dei batteri patogeni agli antibiotici. Siamo disposti
davvero a sottoporci a questi trattamenti?
E con quali rischi? Una
ricerca effettuata dall’OMS in associazione con l’American Cancer
Society, ha quantificato che il beneficio della chemioterapia equivale
appena al 2,2% e i rischi sono di gran lunga maggiori rispetto ai reali
benefici. Oltretutto, la chemioterapia non distruggerà mai il 100%
delle cellule cancerogene, ma nel quadro più positivo, potrà eliminarne
dal 60 all’80%, il nostro sistema immunitario, dovrà fare il restante
lavoro.
Allora, perchè per tutto questo tempo si è usata la cura della
chemioterapia? Perchè non si sono trovate altre cure o altre soluzioni
possibili? Ovviamente la risposta la conosciamo tutti, troppi interessi
economici da parte delle Lobby Farmaceutiche.
Per il Dio denaro non si guarda in faccia a nessuno e noi ci
ritroviamo a farne le spese, con questo ed altro, ( vedi vari vaccini,
esprimenti di cui siamo all’ oscoro, ecc.. ), trattatati come cavie per
far arricchire quella che si può definire una vera e propria
Corporation!
Ma torniamo al resoconto di questo articolo, anche la radioterapia,
come la chemioterapia ha effetti negativi, soprattutto nel trattamento
del cancro al seno, in questo caso, il seno sottoposto a radiazioni ha
più probabilità di sviluppare cancro ai polmoni.
E’ stato dimostrato che
la radioterapia aumenta fino a 30 volte la sopravvivenza, ma anche la
capacità di auto-rinnovo delle cellule del carcinoma mammario, per
quanto, mentre inizialmente la radioterapia può far regredire il tumore,
in realtà poi una sottopopolazione di cellule resistenti alle
radiazioni diviene aggressiva e provoca maggiore malignità.
Così
succede anche per la chemioterapia o per le radiazioni a basso dosaggio.
Sottoporsi ad esami come la (mammografia ) per diagnosticare tumori al
seno, con molta probabilità potrebbe essere la causa dello sviluppo
dei tumori.
Il cancro è una malattia di cui non ci ammaliamo per caso, ma è un
programma di sopravvivenza, nel quale la cellula tumorale è in grado,
grazie alla sua sopravvivenza evolutiva e genetica, di sopravvivere a
condizioni difficili, quali l’esposizione ad agenti chimici, la
scarsità di ossigeno e il ph acido del corpo. La somministrazione di
agenti chemioterapici tossici può uccidere la cellula più debole e
creare le condizioni affinché possano evolversi le cellule tumorali
maligne. Non è la forma “aggressiva” del cancro a provocare la morte dei
pazienti, come vorrebbero farci credere, ma gli stessi trattamenti!
Quindi, chiediamoci che cos’è il cancro.
“La Fisica Quantistica
stabilisce che siamo sì costituiti da atomi e molecole, ma questi atomi e
molecole sono la manifestazione di una determinata frequenza di energia
e il cancro non è altro che un’alterazione delle frequenze del nostro
corpo a causa di un errore di informazione delle nostre cellule, che le
porta poi ad ammalarsi.
Se ripristiniamo i corretti flussi energetici
del nostro corpo, in modo tale che le cellule malate riacquistino le
giuste informazioni e riprendano le corrette funzioni”.
Ha dichiarato
questo, il Professor Giuseppe Genovesi, presidente del PNEI (Psico
Neuro Endocrino Immunologia) e ricercatore universitario del Policlinico
Umberto I di Roma, in aggiunta anche lo scienziato americano Bruce
Lipton, autore del libro “La Biologia delle Credenze”, spiega che i geni
non sono la causa delle nostre malattie, ma il modo in cui il nostro
corpo interpreta gli stimoli ambientali. Il nostro inconscio, elabora
ogni secondo oltre 4 miliardi di informazioni e risponde ad esse in base
a come è stata programmata.
Insomma è la nostra mente inconscia che
controlla il 95% delle nostre funzioni tra cui la respirazione, la
digestione, il battito cardiaco, la pressione arteriosa. La mente sa
quali sono le frequenze adatte al noi, al nostro corpo.
Imparare a comunicare con la mente inconscia è molto importante, per comprendere ed avere maggiore consapevolezza.
Fontearticolo: https://www.instapaper.com/text?u=http%3A%2F%2Fwww.stampalibera.com%2Findex.php%3Fa%3D26961
Quello che gli oncologi pensano veramente della chemioterapia
Qualcuno si è mai chiesto se l'oncologo, in caso di bisogno, acconsentirebbe a farsi trattare con la chemioterapia?
Sorpresa!...
Contrariamente alle nostre supposizioni - e anche se i media si guardano bene dal divulgarlo - esiste una grande sfiducia tra gli oncologi riguardo la chemioterapia.
Da indagini e questionari si rileva che, ad esempio, tra gli oncologi americani 3 medici su 4 (il 75%) rifiuterebbero qualsiasi chemioterapia, a causa della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti per l'organismo umano.
Sorpresa!...
Contrariamente alle nostre supposizioni - e anche se i media si guardano bene dal divulgarlo - esiste una grande sfiducia tra gli oncologi riguardo la chemioterapia.
Da indagini e questionari si rileva che, ad esempio, tra gli oncologi americani 3 medici su 4 (il 75%) rifiuterebbero qualsiasi chemioterapia, a causa della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti per l'organismo umano.
Ecco cosa hanno da dire i medici al riguardo:
"La maggior parte dei malati di cancro di questo paese muore a causa della chemioterapia, la quale non elimina i tumori al seno, al colon o ai polmoni. Tale aspetto è documentato da oltre un decennio, e tuttavia i medici utilizzano ancora la chemioterapia per combattere questi tumori". Allen Levin, MD, UCSF, "The Healing of Cancer", Marcus Books, 1990.
"La maggior parte dei malati di cancro di questo paese muore a causa della chemioterapia, la quale non elimina i tumori al seno, al colon o ai polmoni. Tale aspetto è documentato da oltre un decennio, e tuttavia i medici utilizzano ancora la chemioterapia per combattere questi tumori". Allen Levin, MD, UCSF, "The Healing of Cancer", Marcus Books, 1990.
"Se contraessi il cancro, non ricorrerei mai ad un certo standard per la cura di tale malattia.
I malati di cancro che stanno alla larga da questi centri hanno qualche possibilità di farcela". Prof. George Mathe, "Scientific Medicine Stymied",
Medicines Nouvelles - Parigi, 1989.
I malati di cancro che stanno alla larga da questi centri hanno qualche possibilità di farcela". Prof. George Mathe, "Scientific Medicine Stymied",
Medicines Nouvelles - Parigi, 1989.
"Il Dr. Hardin Jones, docente presso l'Università della California,
dopo aver analizzato per molti decenni le statistiche relative alla
sopravvivenza al cancro, ha tratto la seguente conclusione: [...] quando
non vengono curati, i malati non peggiorano, o addirittura migliorano."
Le inquietanti conclusioni del Dr. Jones non sono mai state confutate". Walter Last, "The Ecologist" vol 28, n. 2, marzo/aprile 1998.
Le inquietanti conclusioni del Dr. Jones non sono mai state confutate". Walter Last, "The Ecologist" vol 28, n. 2, marzo/aprile 1998.
"Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi tipo di tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressoché costanti".
Albert Braverman, MD, "Medical Oncology in the 90s", Lancet 1991, vol 337, p. 901.
"I nostri regimi più efficaci sono gravidi di rischi, di effetti collaterali e di problemi pratici.
Dopo che tutti i pazienti che abbiamo curato ne hanno pagato lo scotto, solo un'esigua percentuale di essi viene ricompensata da un effimero periodo di regressione tumorale, generalmente parziale". Edward G. Griffin, "World Without Cancer", American Media Publications, 1996.
Dopo che tutti i pazienti che abbiamo curato ne hanno pagato lo scotto, solo un'esigua percentuale di essi viene ricompensata da un effimero periodo di regressione tumorale, generalmente parziale". Edward G. Griffin, "World Without Cancer", American Media Publications, 1996.
"Non vi è alcuna prova che per la stragrande maggioranza dei casi la chemioterapia prolunghi le aspettative di sopravvivenza.
Questa è la grande menzogna su tale terapia, cioè che esista una correlazione fra la riduzione del tumore ed il prolungamento della vita del malato". Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000.
Questa è la grande menzogna su tale terapia, cioè che esista una correlazione fra la riduzione del tumore ed il prolungamento della vita del malato". Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000.
"Alcuni scienziati di stanza presso il McGill Cancer Center (McGill
University, Montreal, Canada) inviarono a 118 medici, esperti di cancro
ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia essi
nutrissero nelle terapie che applicavano.
Fu loro chiesto di immaginare di aver contratto essi stessi la malattia e quale delle sei attuali terapie sperimentali avrebbero scelto.
Risposero 79 medici, 64 dei quali non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad alcun trattamento che contenesse Cisplatino - uno dei comuni farmaci chemioterapici che applicavano - mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili, a causa dell'inefficacia e dell'elevato grado di tossicità della chemioterapia". Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000.
Fu loro chiesto di immaginare di aver contratto essi stessi la malattia e quale delle sei attuali terapie sperimentali avrebbero scelto.
Risposero 79 medici, 64 dei quali non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad alcun trattamento che contenesse Cisplatino - uno dei comuni farmaci chemioterapici che applicavano - mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili, a causa dell'inefficacia e dell'elevato grado di tossicità della chemioterapia". Philip Day, "Cancer: Why We're Still Dying To Know The Truth", Credence Publications, 2000.
"Il Dr. Ulrich Abel, epidemiologo tedesco della
Heidelberg/Mannheim Tumor Clinic, ha esaustivamente analizzato e passato
in rassegna tutti i principali studi ed esperimenti clinici mai
eseguiti sulla chemioterapia [...].
Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a chemioterapia era scioccante in quanto, semplicemente, non erano disponibili da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca a "prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più comuni tipi di cancro organico."
Abel sottolinea che di rado la chemioterapia riesce a migliorare la qualità della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno l'80% della chemioterapia somministrata nel mondo è priva di qualsiasi valore.
Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la chemioterapia funzioni, né i medici né i pazienti sono disposti a rinunciarvi. Lancet, 10 agosto 1991. Nessuno fra i principali media ha mai nemmeno citato questo esaustivo studio: è stato completamente insabbiato". Tim O'Shea "Chemioterapy - an unproven procedure.
Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a chemioterapia era scioccante in quanto, semplicemente, non erano disponibili da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca a "prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più comuni tipi di cancro organico."
Abel sottolinea che di rado la chemioterapia riesce a migliorare la qualità della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno l'80% della chemioterapia somministrata nel mondo è priva di qualsiasi valore.
Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la chemioterapia funzioni, né i medici né i pazienti sono disposti a rinunciarvi. Lancet, 10 agosto 1991. Nessuno fra i principali media ha mai nemmeno citato questo esaustivo studio: è stato completamente insabbiato". Tim O'Shea "Chemioterapy - an unproven procedure.
"Secondo le associazioni dei medici, i noti e pericolosi effetti collaterali dei farmaci sono diventati la quarta causa principale di morte dopo infarto, cancro e colpo apoplettico".
Tratto dal libro del dottor Tullio Simoncini: Il cancro è un fungo.
Potrebbe distruggere il 98% di un Tumore: vi presento l’Artemisia Annua
Attenzione, i dati riportati in questo articolo riguardano test effettuati in laboratorio.
L’Artemisia Annua è un’erba che veniva usata già nell’antichità dalla medicina cinese. Sembra che il solo utilizzo dell’erba riduceva le cellule tumorali del polmone del 28%, mentre distruggeva completamente il cancro se assunta in combinazione con del ferro.
Di
recente alcuni medici dell’Università della California hanno effettuato
degli studi e sembra abbiano dimostrato che l’artemisina ferma il
fattore di trascrizione ‘E2F1′, intervevendo così nella distruzione
delle cellule tumorali del polmone.
L’artemisinina, ovvero il principio attivo estratto dall’Artemisia Annua,
in passato è stato utilizzato come antimalarico ma oggi è dimostrato
che questa molecola è efficace anche nella lotta contro il cancro.
L’utilizzo del ferro è necessario per permettere la distinsione tra le
cellule “cattive” e quelle “buone”, così da lasciare queste ultime
intatte.
Il dottor Len Saputo ha definito questa possibile cura come una Bomba Intelligentecontro il Cancro (vedi video in basso): l’artemisia si sarebbe rivelata efficace nella distruzione in sole 8 ore del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni nel cancro al seno, ovvero dove un’elevata propensione ad accumulo di ferro, per arrivare poi al 100% dopo soltanto 24 ore.
Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha spiegato:
Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento. Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro.
Nel video in basso, il dottor Len Saputo dell’Università della California spiega quanto scritto sopra:
Fonte: respiriamoverde.com
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