PAGINE SUPERSEGRETE DEL TRATTATO TRASANTLANTICO SUI SERVIZI
FONTE: MOVISOL.ORG
Mentre l'Unione €uropea e gli Stati Uniti lavorano in segretezza al
Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti,
altrettanto in segretezza si lavora al Trattato sugli Scambi nei Servizi
(TISA) che coinvolge cinquanta paesi, tra cui gli USA, l'UE e la
Svizzera, e riguarda il 68,2% degli scambi mondiali nel settore dei
servizi.
Il 19 giugno Wikileaks ha pubblicato la bozza che riguarda i servizi
finanziari.
Questa consiste nell'abolizione di tutte le ultime
restrizioni per le megabanche e gli hedge fund.
L'aura di
segretezza alla James Bond che circonda i negoziati emerge fin dalle
prime righe dell'Allegato sui Servizi Finanziari, il quale afferma che
"deve essere protetto da diffusione non autorizzata" e "conservato in
edificio, stanza o contenitore sotto chiave o assicurato".
Inoltre, esso
può essere desegretato "cinque anni dopo l'entrata in vigore del TISA
o, se non si giunge ad un accordo, cinque anni dopo la fine dei
negoziati".
L'accordo mira alla chiusura o alla
privatizzazione di qualsiasi forma di servizi forniti dal "settore
pubblico", compresi la sanità, l'istruzione, i trasporti, servizi vitali
per i cittadini che non dovrebbero in alcun modo essere considerati
come "merci profittevoli da essere scambiate liberamente".
Persino i
fondi pensione statali sarebbero proibiti, in quanto vengono considerati
monopoli.
Public Services International (PSI), che federa circa 669 sindacati
in tutto il mondo, ha pubblicato un allarmante rapporto in aprile,
intitolato TISA contro i Servizi Pubblici.
Esso avverte che il
TISA impedirà ai governi di fornire i servizi pubblici vitali come la
sanità, gli asili nido e i servizi postali, come pure energia e acqua.
"Il TISA assicurerà la privatizzazione dei servizi pubblici.
L'accordo proposto potrebbe anche impedire in futuro ai governi di
ripristinare il controllo pubblico sui servizi, persino nei casi in cui i
privati abbiano fallito".
Inoltre, esso restringerebbe la capacità dei
governi di regolare settori chiave come quello finanziario e quello
energetico, le telecomunicazioni e il flusso di dati transfrontaliero.
Un'altra ondata di deregulation è anche al centro dell'Allegato sui
Servizi Finanziari del TISA, che mira a ridurre quasi a zero la
supervisione nazionale delle attività finanziarie.
Ogni parte, esso
afferma, dovrà elencare i diritti monopolistici esistenti e "avviare lo
sforzo di eliminarli o ridurne l'ambito".
I paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) non fanno parte dei negoziati, come molti dei paesi aderenti al G77.
Link: http://www.movisol.org/14news137.htm
Saltiamo subito alle conclusioni, il 10% della popolazione ricca mondiale,vuole diventare ancora piu' ricca,a spese del restante 90%,che tra' l'altro stanno cercando di ridurre in tutti i modi e con tutti i mezzi, i piu' subdoli ed orribili possibili, a molto meno della meta'.Tutto combacia,l'orribile disegno e in dirittura d'arrivo,tocca al 90% di futuri schiavi moderni, prendere coscienza di questo e ribellarsi in tutti i modi possibili,al piu' presto,contro il 10% di spietati mascalzoni,che non arretreranno di fronte a niente,commettendo senza battere ciglio le piu' orribili nefandezze pur di raggiungere il loro disumano obiettivo.!!!!!!
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