Le autorità russe vietano lo spazio aereo
a velivolo armato di scie chimiche
Spazio aereo russo negato al volo Lufthansa LH1464
partito da Francoforte e diretto a Nizhny Novgorod, città della Russia
centrale. Il volo è stato costretto a una brusca virata di 180 gradi
sopra il territorio polacco, dopo poco più di un’ora di volo, per fare
ritorno in Germania.
I fatti sono accaduti nella notte di mercoledì 18
febbraio 2015.
Le notizie che stanno pervenendo in queste ore a noi della Chiave
Orgonica rivelano un’amara verità. L’aereo in questione era stato
infatti equipaggiato per lo spargimento notturno di scie chimiche
sopra la sua rotta, che comprende anche la capitale russa, Mosca.
Benché le autorità russe abbiano tassativamente vietato lo spargimento di
veleni sopra il territorio ex-URSS, pare che, complici anche le tensioni
con il mondo occidentale e Angela Merkel in particolare causate dalla crisi in Ucraina,
questa volta il Presidente russo abbia deciso di usare il pugno di
ferro e di vietare quindi il passaggio del velivolo fino a quando non
fosse stato completamente disarmato dagli elementi chimici.
Le prime speculazioni dei media ufficiali, che accennano ad un
problema tecnico del velivolo, ci fanno soltanto sorridere.
Se un aereo
presentasse un problema tecnico in volo atterrerebbe nel primo aeroporto
disponibile, in questo caso in Polonia o addirittura a Mosca
(la durata del volo sarebbe stata identica), oltre al fatto che
solitamente un guasto del velivolo lo si rileva poco dopo la partenza,
non in pieno volo.
Inoltre solo due settimane addietro lo stesso volo ha
presentato lo stesso identico problema: coincidenze, o i russi sanno qualcosa che noi non sappiamo?
Se l’aereo si fosse rifiutato di eseguire gli ordini sarebbero probabilmente volati Sukhoi
russi per intercettare il velivolo e costringerlo all’atterraggio, cosa
ben più difficile da giustificare per la propaganda di regime
occidentale rispetto ad una semplice inversione di rotta.
È probabile
che, se precedentemente Putin tollerasse il passaggio di aerei chimici
(benché disattivati) sul territorio della propria nazione, ora ne
pretenda il totale disarmo.
Quanto successo rappresenta sicuramente un altro tassello del puzzle del presidente russo, da noi conosciuto per voler combattere la guerra contro le scie chimiche anche in €uropa.
Autore Wotan
Nato
da padre italiano e madre tedesca, Wotan inizia la sua attività da
ricercatore indipendente a 23 anni, shoccato dalla vista delle prime
chemtrail. Attualmente residente in terra teutonica, è traduttore
professionista di testi divulgativi, nonché socio fondatore della
Gesellschaft für das Erwachen der Bevölkerung (GEB).
deca
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