L’operazione “impensabile”:
la pugnalata alla schiena degli alleati
Pavel Krasnov Rusproject – Reseau International 22 aprile 2015
Impensabile, anzi.
C’è da chiedersi
se Hitler non fosse un primo Poroshenko.
Come è altrettanto impensabile
una bugia mantenuta da oltre 70 anni, sepolta negli archivi segreti
della Difesa.
PROLOGO di deca: tra gli scritti clandestini e semi ufficiali che ci sono giunti fino ad oggi dai pentiti della sinarchia, tra cui l'autorevole Ephiphanius, emerge chiaramente che la stessa aveva già programmato l'appoggio al nazismo dopo avere favorito l'ascesa del fascismo (nei due articoli precedenti avevate già capito come e chi promosse la rivoluzione d'ottobre), il quale parve troppo lungimirante e giusto per gli scopi primordiali per i quali fu stimolato, mentre il nazismo pareva essere più consono per scatenare la II guerra mondiale, anche per la personalità istrionica e follemente geniale di Adolph Hitler.
Ci stava a fagiolo anche questo piano diabolico, visto che con la II guerra mondiale si era anche ottenuto l'effetto di un notevole ridimensionamento della potenza sionista albionica ovvero dell'Impero britannico e di un fiaccamento notevole dell'apparato industriale e militare sovietico.
Oggi abbiamo la chiusura del cerchio con questo dossier segreto desecretato da pochi mesi, il dossier "coltello nella schiena".
Eventi
e fatti in questo articolo sembrano inconcepibili, difficili da credere
per una persona normale che non avrebbe creduto nella possibilità del
tradimento di coloro che vede come alleati e amici. Eppure è vero.
Questa informazione fu a lungo tenuta segreta ed è disponibile solo di
recente. È il piano di un attacco lampo contro l’Unione Sovietica
nell’estate del 1945, messo a punto dagli alleati, e sospeso quasi
all’ultimo momento.
La terza guerra mondiale avrebbe dovuto cominciare
il 1° luglio 1945 con un attacco a sorpresa delle forze combinate
imperialiste contro le truppe sovietiche… oggi è poco nota, come anche
Stalin poté sventare i piani dei “probabili alleati” accelerando
l’assalto su Berlino contro cui gli istruttori inglesi addestrarono le
divisioni tedesche che gli si erano arrese e che non furono smobilitate,
del perché Dresda venne distrutta nel febbraio 1945 con crudeltà
inumana e, infine, chi volessero intimidire gli anglosassoni con tale
massacro.
Secondo i modelli storici ufficiali nell’ultimo periodo
dell’Unione Sovietica, ciò non veniva spiegato nelle scuole; era il
periodo della “lotta per la pace”, del “nuovo pensiero” già maturato in
alto, dell’assai onorata leggenda degli “onesti alleati Stati Uniti e
Gran Bretagna”. E pochissimi documenti furono pubblicati, nascondendo
tale periodo per molte ragioni. Poi gli anglosassoni cominciarono ad
aprire parzialmente gli archivi, non avendo nulla da temere, l’Unione
Sovietica non esiste più.
All’inizio dell’aprile 1945, prima della fine della Grande Guerra
Patriottica, Winston Churchill, massone primo ministro della nostra alleata Gran
Bretagna, ordinò ai suoi capi di Stato Maggiore di pianificare un
attacco a sorpresa contro l’Unione Sovietica chiamato Impensabile.
Il piano di 29 pagine fu presentato il 22 maggio 1945.
Il piano era
volto a scatenare l’assalto all’Unione Sovietica seguendo i principi di
Hitler, con un attacco a sorpresa. Il 1° luglio 1945, senza alcuna
dichiarazione di guerra, 47 divisioni inglesi e statunitensi dovevano
infliggere un colpo fatale agli ingenui russi che non si aspettavano
tale cattiveria dai loro alleati.
10-12 divisioni tedesche, tenute
intatte dagli “alleati” in Schleswig-Holstein e Danimarca meridionale,
dovevano sostenere l’attacco. Istruttori inglesi li addestravano ogni
giorno per la guerra contro l’Unione Sovietica. Secondo il piano,
sarebbe stata la guerra delle forze congiunte della civiltà occidentale
contro la Russia; successivamente altri Paesi sarebbero stati coinvolti
nella “crociata”, come Polonia, Ungheria, Romania etc ..…
La guerra doveva portare alla
disfatta completa e alla capitolazione dell’URSS. L’obiettivo finale era
far terminare la guerra laddove Hitler aveva previsto secondo il piano Barbarossa,
sulla linea Arcangelo-Stalingrado. Gli anglosassoni si preparavano a
spezzarci con il terrore, con la distruzione selvaggia delle grandi
città sovietiche: Mosca, San Pietroburgo, Vladivostok, Murmansk e altre,
con devastanti colpi dalle ondate di “fortezze volanti”.
Diversi
milioni di russi sarebbero stati uccisi nella “tempesta di fuoco”
pianificata con grande dettaglio, così come furono distrutte Amburgo,
Dresda, Tokyo… Ora erano pronti a farlo sui loro alleati. É una cosa
normale: tradimento più atroce, estrema cattiveria e crudeltà selvaggia
caratterizzano la civiltà occidentale, soprattutto gli anglosassoni che
massacrarono più persone di qualsiasi altra nazione nella storia umana.
Tuttavia, il 29 giugno 1945, un giorno prima del previsto inizio della
guerra, l’Armata Rossa cambiò disposizione, inaspettatamente per il
nemico infido. Un passo decisivo che mutò la bilancia della storia:
l’ordine alle truppe sinarchiche non fu dato. La presa di Berlino,
città considerata inespugnabile, aveva dimostrato la potenza
dell’esercito sovietico, e gli esperti militari nemici volevano
annullare l’attacco.
Fortunatamente Stalin era al timone dell’URSS.
Le
forze navali di Gran Bretagna e Stati Uniti avevano al momento la
superiorità assoluta sulla Marina sovietica: cacciatorpediniere per 19
volte, corazzate e incrociatori per 9 volte, sommergibili per 2 volte.
Oltre un centinaio di portaerei e diverse migliaia di aerei imbarcati
contro zero dell’Unione Sovietica. Gli “alleati probabili” avevano 4
armate aeree di bombardieri pesanti che avrebbero assestato colpi
devastanti. I bombardieri sovietici a lungo raggio erano pochissimi.
Nell’aprile 1945 gli alleati immaginavano le nostre truppe esaurite e
gli equipaggiamenti militari usurati al massimo.
Gli esperti militari
furono assai sorpresi della potenza dimostrata dall’esercito sovietico
nella cattura di Berlino che consideravano inespugnabile. La correttezza
della conclusione dell’eminente storico sovietico V. Falin è indubbia:
la decisione di Stalin di assaltare Berlino ai primi di maggio 1945
evitò la terza guerra mondiale. Ciò è confermato da documenti
recentemente declassificati.
In caso contrario, Berlino sarebbe stata
consegnata agli “alleati”, senza lottare, e le forze combinate di tutta
Europa e Nord America avrebbero assaltato l’Unione Sovietica. Anche dopo
la cattura di Berlino continuarono a sviluppare a ritmo crescente piani
insidiosi. Si fermarono quando si resero conto che i loro piani furono
scoperti poiché i calcoli strategici dimostravano che, senza un attacco a
sorpresa, sarebbe stato impossibile sconfiggere l’Unione Sovietica.
Ci
fu un altro motivo importante per cui gli Stati Uniti si opposero agli
inglesi, l’URSS doveva schiacciare l’armata del Kwantung in Estremo
Oriente, altrimenti la vittoria degli Stati Uniti sul Giappone sarebbe
stata incerta. Stalin non poté evitare la seconda guerra mondiale, ma
poté impedire la terza. La situazione era assai grave, ma l’Unione
Sovietica vinse ancora una volta senza batter ciglio.
Oggi l’occidente cerca di seguire il piano di Churchill in “risposta”
alla “minaccia sovietica”, cioè Stalin che tentava d’invadere l’Europa. “I
leader sovietici avevano piani d’attacco fino alle coste atlantiche e
per l’invasione delle isole britanniche? Tale domanda ha una risposta
negativa. Ciò è confermato dalla legge sulla smobilitazione
dell’esercito e della marina, adottata dall’URSS il 23 giugno 1945, e la
successiva trasformazione delle loro strutture in forza lavoro per il
tempo di pace.
La smobilitazione iniziò il 5 luglio 1945 e fu completata
nel 1948. L’esercito e la marina furono ridotti da 11 milioni a meno di
3 milioni di persone, il Comitato della Difesa dello Stato e il Comando
Supremo furono aboliti. Il numero di distretti militari nel 1945-1946
diminuì da 33 a 21. Il numero di truppe in Germania orientale, Polonia e
Romania fu notevolmente ridotto.
Nel settembre 1945 le truppe
sovietiche furono ritirate dal nord della Norvegia, a novembre dalla
Cecoslovacchia, nell’aprile 1946 dall’isola di Bornholm (Danimarca) e
nel dicembre 1947 dalla Bulgaria… Forse la leadership sovietica sapeva
dei piani di guerra inglesi contro l’Unione Sovietica?
Su questa domanda
si può rispondere probabilmente sì… indirettamente confermata da John
Erickson, professore dell’Università di Edimburgo, noto esperto della
storia delle forze armate sovietiche, secondo cui il piano di Churchill
spiega “perché il Maresciallo Zhukov improvvisamente decise di
raggruppare le sue forze nel giugno 1945, dopo aver ricevuto l’ordine da
Mosca di rafforzare la difesa e studiare in dettaglio il dispiegamento
delle truppe occidentali.
Ora le ragioni di questa mossa sono chiare:
Mosca sapeva del piano di Churchill e lo Stato Maggiore di Stalin adottò
misure appropriate per affrontarlo“. (O. A. Rzheshevskij, Ricerche storico-militari)
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
deca
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