GNOSTICISMO E GNOSI
L’esistenza storica di Gesù Cristo non è accertata, ma,
sia che si tratti di un personaggio reale sia che si tratti di un mito,
è indubbio che questa figura abbia grandemente influenzato la storia
umana degli ultimi 2.000 anni.
Certo è che, dal primo secolo dopo Cristo, sorsero numerose
comunità che fondarono la loro Dottrina sulle sue parole e, tra queste,
prevalse infine nel quarto secolo dopo Cristo, quella che conosciamo
come Chiesa Cattolica.
Però, analizzando obiettivamente tutto il
materiale a nostra disposizione, sopratutto i codici scoperti nel 1945 a
Nag Hammadi, sorge il serio dubbio che la dottrina cristiana,
definitivamente sistemata nei primi Concili della Chiesa, non
corrispondesse al reale insegnamento di Cristo o che quantomeno
esistesse una dottrina segreta che Cristo avrebbe comunicato solo ai
suoi discepoli ed a pochi altri.
Un gran numero di queste comunità vengono definite dagli
studiosi “Gnostiche” e le loro Dottrine partivano tutte dalla
considerazione della estrema diversità tra il Dio descritto nell’Antico
Testamento ed il Padre Nascosto di cui parlava Gesù. Dagli scritti e
frammenti attualmente in mano agli studiosi si può senz’alto evincere
quella che era la Dottrina comune a tutte queste comunità, tenedo ben
presente però che talvolta le differenze tra le varie scuole, sopratutto
sul piano metafisico erano notevoli.
La Teologia Gnostica non si presenta nella forma di speculazione
filosofica, ma sotto la forma del Mito. Il Mito ha una struttura simile
alla favola, ma bisogna tenere ben presente due elementi: innanzitutto
esso si riferisce ad una realtà dove non esiste il tempo, per cui ciò
che racconta sta avvenendo “qui e adesso”. In secondo luogo i personaggi
del Mito rappresentano forze cosmiche spesso ben superiori all’Uomo.
Possiamo dunque sintetizzare questa Dottrina:
L’Universo non ha alcuna realtà.
Esso è nato da un Errore a
causa di un fenomeno che possiamo chiamare “la Caduta”. La Realtà viene
chiamata da tutti i pensatori gnostici il Pleroma.
Il Pleroma è formato
dall’ Uno inconoscibile dal quale discendono una serie di Eoni. Gli Eoni
sono entità splendenti e meravigliose. Per gli Gnostici cristiani, uno
degli ultimi Eoni è il Cristo. L’ultimo Eone in ordine di gerarchia si
chiama Sophia, la Sapienza.
Sophia, piena d' Amore per l’Uno inconoscibile, tenta di risalire per
conoscerlo.
Ciò provoca un cataclisma immane: Sophia precipita in basso e
genera Yaldabaoth (Yahweh) il Dio creatore di questo mondo e, al di
sotto di lui, i sette Arconti. Yaldabaoth è il Dio del Vecchio
Testamento: arrogante, geloso, vendicativo.
Egli, ignaro di tutto ciò che è al di sopra di lui, crea questo
Universo che è una specie di aborto, Regno del Male.
Nell’Universo
materiale resta imprigionata Sophia. Egli poi crea l’uomo su questo
pianeta: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. Egli parla
sempre al plurale perchè opera insieme agli Arconti, le potenze
malefiche dominatrici di questo mondo.
Però, a sua insaputa, nell’Uomo resta imprigionata la scintilla
di Sophia. Adamo, disobbedendo al comando di Yaldabaoth, conosce la
verità, cioè che al di sopra di Yaldabaoth è l’Uno supremo inconoscibile
ed il mondo reale del Pleroma.
Sophia è angosciata e disperata per cui il Cristo, il Salvatore,
mosso a pietà, discende attraverso le sette sfere degli Arconti e
giunge nel mondo per liberarla ed insegnare agli uomini la vera
dottrina. Per questo Yaldabaoth procura, attraverso il suo popolo
eletto, i giudei, di farlo morire in croce. Ovviamente muore l’uomo
Gesù, mentre l’Eone Cristo risale al Pleroma.
Dunque questo mondo, creato da un Dio inferiore, è visto dallo Gnostico come il Male metafisico. Lo Gnostico in questo mondo è
straniero (allogeno).
D’altra parte, poichè lo Gnostico conosce la
verità, non è sottoposto alla Legge, per cui ha la più ampia libertà di
conportamento.
Compito dello Gnostico è trovare Sophia (la sapienza) e, insieme a Lei risalire nel Pleroma.
Si noti che il tempo è, insieme allo spazio, una delle due
categorie con cui la nostra mente ordina i dati che provengono
dall’esterno. Nel Pleroma il tempo non esiste per cui quanto esposto
avviene qui, adesso ed in ogni istante e lo Gnostico può invertire il
movimento e risalire al Pleroma. Questa azione è quella che nell’
Induismo e successivamente nel Buddismo viene chiamata l’Illuminazione.
In ogni uomo è presente la scintilla di Sophia, ma per la
dottrina Gnostica la maggioranza degli esseri umani è costituita dagli
Ilici che nascono, si riproducono e muoiono vivendo come gli animali o
peggio, senza capire niente e vittime delle passioni (esempio semplice per gli Ilici che leggono: chi ha vinto l'Isola dei coglioni? Chi ha vinto la cempions??)
Poi c’è una
minoranza, gli Psichici, che sono capaci di ragionamento e di conoscere
la Verità in via discorsiva (pensiero dianoetico).
Infine ci sono gli Gnostici o Pneumatici,
capaci di giungere alla Verità di fatto.
Nella Bibbia si legge “Io sono un Dio geloso, non esiste altro
Dio fuori di me”. Niente di più falso per lo Gnostico che, per questa
sapienza, sarà sempre avversato dalle Potenze di questo Mondo. Nel
Vangelo Gesù dice di rallegrarsi quando ciò avviene.
Abbiamo detto che la Caduta di Sophia crea un immane
sconvolgimento: la nascita del nostro Universo, il Big-Bang, quella
terribile esplosione che genera lo Spazio ed il Tempo.
Lo Spazio inizia
la sua espansione e, nello Spazio nascono le Stelle che si raggruppano
in Galassie. Sophia resta imprigionata in questa creazione ed e’
angosciata e disperata. Quando in un punto qualsiasi dell’universo sorge
la vita, ciò è dovuto allo sforzo di Sophia di liberarsi della materia.
perciò le forme di vita diventano sempre piu’ evolute ed hanno sempre
maggiore autocoscienza.
Ma l’evoluzione deve continuare: che vuol dire che lo Gnostico
deve trovare Sophia e risalire al Pleroma? Sophia è la Sapienza che si
nasconde nell’Uomo ed è dentro di se che l’Uomo la deve cercare.
Lo Gnostico, per congiungersi con l’Uno, deve prima risalire,
una per una, le sette sfere, sconfiggendo i terribili Arconti che le
presiedono, poi si deve identificare con i singoli Eoni, risalendo i
Cieli uno alla volta.
Il loro governo si chiama Heimarméne, i sette Arconti delle sfere sono :
1) per il Sole ----> Makaria
1) per la Luna -->Monoghenès
1) per Mercurio -> Henkrasis
1) per Venere --> Akinetos
1) per Marte ----> Hedoné
1) per Giove ----> Autophies
1) per Saturno --> Henosis
Il loro governo si chiama Heimarméne, i sette Arconti delle sfere sono :
1) per il Sole ----> Makaria
1) per la Luna -->Monoghenès
1) per Mercurio -> Henkrasis
1) per Venere --> Akinetos
1) per Marte ----> Hedoné
1) per Giove ----> Autophies
1) per Saturno --> Henosis
Esistono dunque vari gradi di Gnosi, ma il più alto, è il
ricongiungimeto con l’Uno: l’Uomo assume la Consapevolezza
dell’illusorietà del mondo materiale e del concetto dell’Io individule.
Riconosce l’inesistenza della differenza tra Soggetto ed Oggetto e si identifica con l’unico vero Testimone.
Riconosce l’inesistenza della differenza tra Soggetto ed Oggetto e si identifica con l’unico vero Testimone.
“L’Uomo Gnostico disprezza il Cosmo perché questo lo separa
dalla sua aspirazione inattuabile di ricongiunzione con la divinità. Il
Demiurgo Maligno, creatore dell’Universo, ha precipitato l’uomo nel
Cosmo.
La coscienza della separazione è la sensazione della mancanza del Divino, il sentimento di esule che il pneuma, lo spirito interiore di origine divina, marca drammaticamente e disperatamente la condizione umana.
L’angoscia è il sentimento che risveglia l’interiorità umana. Quest’angoscia fonda la Gnosi, la conoscenza, sola cosa che può liberarlo dai legami cosmologici e fargli riscoprire la sua essenza. La Gnosi è lo strumento di battaglia, ciò che aiuta l’uomo a rompere i lacci che lo legano al mondo, a separarlo definitivamente dal Cosmo e in definitiva dalla sua stessa natura materiale, dal suo corpo imprigionante l’Io pneumatico, l’essenza spirituale. La Gnosi non rappacifica l’uomo col Cosmo, ma ne decreta la rottura”.
La coscienza della separazione è la sensazione della mancanza del Divino, il sentimento di esule che il pneuma, lo spirito interiore di origine divina, marca drammaticamente e disperatamente la condizione umana.
L’angoscia è il sentimento che risveglia l’interiorità umana. Quest’angoscia fonda la Gnosi, la conoscenza, sola cosa che può liberarlo dai legami cosmologici e fargli riscoprire la sua essenza. La Gnosi è lo strumento di battaglia, ciò che aiuta l’uomo a rompere i lacci che lo legano al mondo, a separarlo definitivamente dal Cosmo e in definitiva dalla sua stessa natura materiale, dal suo corpo imprigionante l’Io pneumatico, l’essenza spirituale. La Gnosi non rappacifica l’uomo col Cosmo, ma ne decreta la rottura”.
Dopo la morte di Gesù, cominciò a circolare in Palestina, una
raccolta dei suoi detti, quella che gli studiosi chiamano la fonte Q.
Decine di anni dopo, sulla base di questa raccolta, cominciarono ad
essere scritti i primi Vangeli, che alla fine, superarono il centinaio.
Nel Concilio di Nicea indetto dall’Imperatore Costantino nel 325 dopo
Cristo, la Chiesa Cattolica adottò i 4 Vangeli cosidetti canonici e
rigettò tutti gli altri.
Questa scelta fu invero molto discutibile, basti pensare che il
primo Vangelo che iniziò a circolare fu quello di Tommaso, non
riconosciuto dalla Chiesa.
In molti di questi Vangeli rigettati si evince chiaramente la
Dottrina Gnostica, ma anche una lettura attenta dei Vangeli canonici, se
si ha l’accortezza di tralasciare i passi aggiunti secoli dopo, ci fa
riconoscere questa antica Sapienza.
Abbiamo detto che le comunità Gnostiche erano numerose e si
caratterizzavano da alcune differenza dottrinarie. In particolare gli
Ofiti avevano una particolre attenzione per la figura del Serpente della
Genesi.
Il Serpente era ritenuto elargitore agli uomini della conoscenza
del Bene e del Male preclusa dal Dio del Vecchio Testamento, creatore
del mondo, ma, ritenuto dalla Gnosi, inferiore al Dio supremo.
Secondo gli Ofiti, il Serpente era stato mandato da Sophia (la
Sapienza) per convincere gli uomini a mangiare il frutto proibito della
Conoscenza per rendersi conto di livelli divini ben superiori a quelli
del loro creatore: il Serpente è colui che dà la Gnosis, la conoscenza
illuminata del bene e del male; è il Serpente l’elemento positivo al
quale rendere culto e rivolgersi come via per la salvezza. Una
redenzione che può venire raggiunta, proprio con il disprezzo della
carne, della materia, anche attraverso il libertinismo più perverso.
Nella loro Dottrina, Il Serpente, il tentatore, appare nelle
vesti del liberatore, di colui che solleva l’uomo al di là del bene e
del male, al di là della “legge”, al di là del Dio antico, nemico della
libertà.
Riportiamo un loro scritto originario:
“Nell’indicibile profondità erano due grandi luci: l’Uomo Primo,
o Padre, ed il Figlio suo, l’Uomo secondo ed altresi’ lo Spirito Santo,
la Donna prima o Madre di tutti i viventi. Al di sotto di questa Triade
eravi una massa torpida composta dai quattro grandi elementi, chiamati
Acqua, Tenebra, Abisso e Caos. La Madre Universale covava sulle acque.
Il Primo Uomo e l’Uomo secondo, innamorati della sua bellezza,
produssero da lei la terza grande luce: il Cristo. Questo fu il parto
della mano dritta della Grande Madre. Ma una stilla di luce cadde in
basso, dalla mano sinistra, nella Materia Caotica. Questa fu chiamata
Sophia, o Sapienza, la Madre del mondo. Ma, per il semplice contatto con
le acque dello spazio, ella, prima di ascendere alla regione Media,
aveva di già generato un figlio, il principale potere creativo del mondo
sensibile: questo figlio era Yaldabaoth che, a sua volta, generò, uno
dall’altro, i sette grandi poteri formativi dell’universo sensibile: i
sette Arconti. E Yaldabaoth era arrogante e millantatore ed esclamò: “Io
sono Padre e Dio e non vi è alcuno sopra di me”. Ma Sophia, udendo tal
cosa, gridò al suo figliuolo: “non mentire, Yaldabaoth, poiché al di
sopra di te vi è il Padre Supremo, il Primo Uomo, e l’Uomo figlio
dell’Uomo”. E tutti i Poteri furono sorpresi della parola, ma,
Yaldabaoth, per distogliere la loro attenzione, gridò: “Facciamo l’uomo a
seconda della nostra immagine”. Cosi’ essi fecero l’ “uomo”, ed egli
giacque come un verme sul terreno, fino a che non lo portarono ad
Yaldabaoth che soffiò in lui l’alito di vita, vale a dire il fluido di
luce che aveva ricevuto da Sophia e l’uomo, ricevendolo, immediatamente
rese grazie all’Uomo Primo e disprezzò i propri fabbricatori (gli
Elohim). In seguto a ciò, Yaldabaoth (Yahweh) fù geloso e divisò di
privare Adamo della scintilla di luce, formando la donna. Ed i sette
poteri creativi furono innamorati di Eva, e da essa generarono gli
Angeli e cosi’ Adamo di nuovo cadde sotto il potere di Yaldabaoth e
degli Arconti. Allora Sophia, la Sapienza, mandò il serpente (la mente)
nel paradiso di Yaldabaoth e Adamo ed Eva dettero ascolto ai suoi savi
consigli e cosi’, ancora una volta, l’uomo fù liberato dal dominio del
potere creativo e trasgredi’ l’ordine di ignoranza di qualsiasi potere
più alto di lui, imposto da Yaldabaoth. Per il ché, Yaldabaoth li cacciò
dal suo paradiso ed insieme ad essi, cacciò il serpente, la “mente”.
Dopo la cacciata, i corpi di Adamo ed Eva diventarono sempre più densi e
sempre più deboli ed essi conobbero di portar seco la morte. Ma Sophia,
la Sapienza, non trovando pace ne in cielo ne in terra, implorò l’aiuto
della Grande Madre e questa,mossa a compassione, pregò il Primo Uomo di
mandare il Cristo ad aiutarla. Ed il Cristo, suo fratello e sposo,
venne in suo aiuto discendendo attraverso le sette sfere, privando gli
Arconti del loro potere. Egli fece opere possenti, insegnò agli eletti
il Padre Sconosciuto e si proclamò apertamente Figlio del Primo Uomo.
Per il chè gli Arconti, e specialmente Yaldabaoth, presero misure per
ucciderlo; cosi’ Gesù, l’uomo, fu da loro crocifisso, ma Cristo e Sophia
salirono in alto all’Eone incorruttibile”.
Oltre che dai Vangeli cosidetti Apocrifi o Gnostici, possiamo
trovare le linee fondamentali di questa Dottrina anche in molti
pensatori vissuti nei primi tre secoli dopo Cristo:
1) Il Vescovo Marcione, vissuto tra l’85 ed il 160 dopo Cristo,
negava per i Cristiani l’importanza del Vecchio Testamento ed affermava
che il Dio della Bibbia era un Dio inferiore (Demiurgo), creatore del
mondo, vendicativo e terribile. Secondo Marcione, Cristo è venuto sulla
terra per far conoscere agli uomini il Padre, buono e misericordioso.
Egli affermava che l’Autore di un mondo riboccante di mali e di un uomo
pieno di imperfezioni non potesse essere che un Dio “minore” e che la
sua legge era spietata e crudele. Marcione non può essere definito
propriamente un pensatore gnostico perchè non crea nessun sistema
metafisico. Possiamo affermare che il fulcro della sua dottrina è che il
vero cristiano deve completamente rigettare il Vecchio Testamento.
2) Valentino visse in epoca alessandrina nel secondo secolo dopo
Cristo. Il suo fu il sistema gnostico più completo, ma anche il più
complesso. Secondo Valentino la realtà è il Pleroma formato da coppie di
entità immateriali (Sigizie) detti Eoni. La prima coppia Abisso e
Silenzio genera il Primo Padre (il Dio inconoscibile). Da Questo, per
emanazione, si generano Mente e Verità che a loro volta generano Verbo e
Vita che generano Essere ed Ecclesia. Questi primi otto Eoni
costituiscono l’Ogdoade. Seguno poi atre due serie di dieci e dodici
Eoni che costituiscono la decade e la dodecade. L’insieme di questi
trenta Eoni costituisce il Pleroma che è l’unica vera realtà. L’ultimo
Eone Sophia, la Sapienza, cercò di penetrare i misteri dell’Abisso e
questo “Errore” generò un cataclisma immenso che causò la nascita del
Mondo materiale. Per ristabilire l’ordine, Mente e Verità generano il
Cristo che discenderà nel mondo per riunire tutti i semi di luce sparsi
da Sophia e che si trovano intrappolati in alcuni uomini (gnostici o
pneumatici). Valentino fu il primo a dividere l’umanità in tre
categorie: gli Ilici che vivono come animali e sono la maggioranza del
genere umano, gli Psichici che credono nel Demiurgo (il principio della
creazione generato da Sophia) e gli Gnostici o Pneumatici ai quali il
Cristo ha rivelato l’esistenza di tutto ciò che esiste al di sopra del
Demiurgo (il Dio della Bibbia).
3) Cerinto era un filosofo siriano che visse nel primo secolo
dopo cristo. Egli affermava che il mondo era stato creato da un Demiurgo
(il Dio della Bibbia) che ignorava completamente tutto ciò che era al
disopra di Lui. Secondo Cerinto Gesù era solo un Uomo finchè non discese
su di Lui lo Spirito sotto forma di Colomba durante il Battesimo. Da
quel momento Egli divenne il Cristo ed insegnò agli uomini l’esistenza
del Padre sconosciuto.
4) Cerdo fu un pensatore gnostico del primo secolo dopo Cristo.
Egli affermava che il modo era stato creato da un Dio arrogante, iroso e
vendicativo (il Dio della Bibbia) che ignora tutto ciò che esiste al di
sopra di Lui. Il vero Dio Padre avrebbe, secondo Cerdo, inviato nel
mondo suo Figlio Cristo per insegnare all’umanità come sfuggire alla
malvagità del Dio creatore.
5) Carpocrate era un filosofo alessandrino che visse nel secondo
secolo dopo Cristo. Egli predicava che il mondo era stato creato da
Angeli inferiori che avevano intrappolato le anime degli uomini nei
corpi materiali e che queste anime subivano infinite trasmigrazioni. La
visione che Carpocrate ha di questo Mondo è estremamente negativa ed
egli ritiene che l’Uomo debba disprezzarne le leggi ed è quindi libero
di comportarsi come crede.
6) Basilide visse nel secondo secolo dopo Cristo. Egli affermava
che in principio vi era un primordiale “Non Essere” dal quale si generò
la Mente (Nous). Successivamente dalla Mente si generò la Ragione
(Logos) e da questa per emanazioni successive si generarono la Prudenza
(Phronesis), la Sapienza (Sophia) e la Forza (Dynamis). Da questi Eoni
naquero gli Angeli distribuiti in ordine gerarchico in 365 ordini. Gli
Angeli dell’ultimo ordine crearono questo mondo ed il più potente di
essi era Jahvè, il Dio della Bibbia. Per liberare l’uomo dal potere di
Jahvè, il Nous (la Mente) discese nella forma di Gesù.
7) Simon Mago non può propriamente essere considerato un
pensatore gnostico. Egli è menzionato negli Atti degli Apostoli e visse
in Samaria nel primo secolo dopo Cristo. Simone proclamò di essere
l’incarnazione del Vero Dio e si accompagnava con una ex prostituta di
Tiro, Elena. Questa Elena era, secondo lui, il primo concetto della sua
mente, l’Ennoia, che a sua volta avrebbe generato gli Eoni e
successivamente gli Angeli creatori del Mondo. Questi ultimi, presi da
invidia, avrebbero chiuso l’Ennoia in un corpo umano, codannando la sua
anima a trasmigrare per l’eternità di corpo in corpo. Il Sommo Dio,
però, si incarnò in Simone per trovare e liberare l’Ennoia. Simone fondò
una setta, detta appunto dei Simoniaci, il cui scopo era di salvare il
mondo dal cattivo governo degli Angeli, il principale dei quali era
Javhè, il Dio dell’Antico Testamento.
8] I Sethiani furono una setta gnostica che fiorì nel secondo
secolo dopo Cristo. Essi come molti altri gnostici pensavano che l’unica
realtà fosse il Pleroma costituito da Eoni, entità immateriali e
meravigliose e credevano che il mondo non fosse stato creato da Dio, ma
da un essere inferiore. L’ultimo degli eoni, Sophia (la Saggezza) aveva
generato sette figli (gli Arconti), Yaldabaoth, Iao, Sabaoth, Adonai,
Elohim, Astaphain e Horaios: essi avevano creato l’uomo a loro immagine e
somiglianza. Dopo che Adamo era caduto nel peccato e Caino aveva ucciso
Abele, Sophia decise di mandare Seth come Salvatore dotato della
scintilla spirituale divina, la cui missione era di liberare l’elemento
spirituale degli uomini, intrappolato nel mondo materiale. Cristo era
l’ultimo discendente di Seth, o forse Seth stesso, tornato per portare
la conoscenza (gnosi) della salvezza, contenuta in un libro segreto e
insegnata solo agli iniziati.
9) Saturnino visse e predicò ad Antiochia nella prima metà del
II secolo. Prendendo spunto da un passaggio del Vangelo di Giovanni
(1:18): Dio nessuno l’ha mai veduto, il Dio unigenito che è nel seno del
Padre, egli ne ha parlato, Saturnino affermò che il Padre, essendo non
visibile, era sconosciuto.
Egli aveva creato un mondo di angeli ed arcangeli, dei quali
sette malvagi angeli avevano, a loro volta, creato il mondo materiale e
l’uomo, che era rimasto un essere strisciante, finché il Padre non gli
aveva inviato una scintilla divina.
Il più potente di questi angeli malvagi fu Yahweh, ed il Padre mandò in terra il Cristo per distruggerlo.
Il Cristo, però, venne in terra solo in apparenza (Docetismo),
per trasmetterci un concetto di salvezza, implicante la liberazione
degli spiriti umani dai loro corpi, in cui sono prigionieri ed il
ritorno a Dio.
Saturnino, quindi, rifiutò tutto ciò che era materiale,
conducendo una vita ascetica praticando l’assoluta castità ed il
celibato.
10) Gli Ophiti o Naaseni, come già visto, sono una serie di
sette gnostiche del secondo secolo dopo Cristo. Queste sette avevano in
comune l’adorazione del Serpente: il Serpente che nella Genesi avrebbe
indotto Adamo ed Eva a mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza.
Secondo gli Ophiti all’inizio vi era il Primo Uomo che a sua volta
generò il Figlio o Secondo Uomo e da essi procedette lo Spirito Santo o
Prima Donna. Da questa Terna procedettero il Cristo e Sophia, la
Sapienza. Sophia generò un figlio, Yaldabaoth (Jahvè, il Dio della
Bibbia) che creò questo mondo e l’Uomo. La sua creazione fù un aborto.
Sophia mandò il Serpente che convinse Adamo ed Eva a mangiare il frutto
proibito ed essi ebbero la vera conoscenza e conobbero che al di sopra
del Dio Creatore, arrogante e geloso, vi erano il Primo Uomo, il Figlio e
la Prima Donna. Per liberare la scintilla divina che era nell’Uomo, il
Cristo discese in questo mondo e si proclamò apertamente “Figlio
dell’Uomo”.
11) Per la Scuola Gnostica di Alessandria In principio c’era un
unico, indescrivibile, inimmaginabile Silenzio che generò la Mente, il
Nous, il “Dio esterno alla creazione”, al di là del tempo, al di là
dello spazio, al di là di materia ed energia. Questa generò il Pensiero,
poi il Pleroma originario iniziò a differenziarsi generando gli Eoni.
Anche per questa Scuola, Sophia era l’ultimo Eone che generò il Demiurgo
creatore di questo mondo, un essere composito formato da sette Arconti,
i tirannici guardiani dei sette mondi. Sophia, proveniente dal “cielo
supremo”, fu trattenuta dagli Arconti e tirata giù nei mondi.
12) San Paolo, nella sua lettera agli Efesini, scrive: “La
nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e
le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre”.
deca
“Siamo tutti uguali” è lo slogan col quale da qualche
decennio veniamo occultamente indottrinati e chi osasse affermare il
contrario, sarebbe guardato con disprezzo, emarginato e considerato
“strano” e magari anche ignorante.
Ma l’antica Dottrina Gnostica è proprio indirizzata a chi si sente straniero in questo mondo, quasi per chiarirgli la natura della sua diversità.
L’esistenza di tre tipi umani differenti è un concetto peculiare
dello Gnosticismo Valentiniano, ma, anche se in modo meno esplicito, e
con terminologie differenti, è praticamente presente in tutte le
correnti gnostiche che fiorirono nei primi secoli dopo la morte di
Cristo.
Per questo motivo, nel descrivere questi tre tipi umani,
cercheremo di allargare l’orizzonte senza soffermarci al solo concetto
Valentiniano, sicuramente autorevolissimo, me che, a nostro giudizio, ci
darebbe una visione limitata, e troppo legata alla Metafisica
Valentiniana, della questione.
Prima di descrivere questa tripartizione, dobbiamo evidenziare
che, in tutti gli “gnosticismi”, l’uomo gnostico è considerato un tipo
umano differente dal resto dell’umanità, straniero in questo mondo,
creato e governato da Potenze oscure che nulla sanno del mondo divino ad
esse superiore. Egli ha in se la scintilla di Sophia, la Sapienza, che
non proviene dai fabbricatori di questo mondo, ma dal Pleroma, il mondo
superiore.
In quasi tutti i sistemi gnostici le Potenze creatrici e
reggitrici del mondo hanno una connotazione estremamente negativa.
Esse
sono gli Arconti con il loro principe Yaldabaoth, mostruosa creatura,
nato da un drammatico errore, spesso identificato col Dio del Vecchio
Testamento, arrogante, geloso, crudele, vendicativo ed ignorante di
tutto ciò che è al di sopra di Lui.
In effetti, nella maggioranza delle scuole gnostiche, è
riconosciuta solo la ripartizone tra la stragrande maggioranza
dell’umanità, schiava degli Arconti e della loro Legge spietata, ed i
pochissimi uomini gnostici, che in Valentino saranno chiamati Pneumatici, che sono al di sopra di tale Legge.
Ciò premesso veniamo alla descrizione di questi tre tipi umani :
Gli esseri umani si dividono in Ilici, Psichici e Pneumatici.
La stragrande parte dell’umanità è costituita dagli Ilici (Hyle = terra).
Essi nascono, si riproducono e muoiono, vivendo come gli
animali, vittime delle passioni: sono schiavi dei pensieri che nascono
nella loro mente e degli istinti più bassi.
Ira, odio, invidia, gelosia, cattiveria, avidità etc … si alternano nella loro mente e li dominano completamente.
Non hanno nessun controllo sui loro istinti come la fame o il
desiderio sessuale e sono freneticamente sempre alla ricerca del loro
piacere personale.
Vivono come se non esistesse la morte in una affannosa ricerca di piaceri e beni materiali.
Sono attaccati al proprio io e vedono “l’altro” quasi sempre
come un nemico. Spesso sono capaci di atrocità e crudeltà verso i loro
simili e gli altri esseri viventi.
Quando l’uomo Ilico muore, non resta più alcuna traccia di lui, scompare nel nulla.
Una piccola parte dell’umanità è invece costituita dagli Psichici.
Questi esseri umani hanno la capacità di dominare le passioni ed i bassi istinti, ma non ne sono completamente liberi.
Hanno la possibilità di indagare le leggi della natura e di comprendere, almeno discorsivamente, le verità superiori.
A differenza degli Ilici, schiavi delle proprie passioni, sono
dotati di libero arbitrio: possono scegliere tra il bene ed il male e
quindi hanno la possibilità sia di estinguersi come gli ilici che di
salvarsi.
Le loro forme religiose, qualsiasi esse siano, sono indirizzate
al Demiurgo e, come Lui, non hanno nessuna conoscenza o intuizione del
mondo superiore.
Dopo la morte, se avranno scelto il bene, non si estingueranno.
Secondo alcune scuole torneranno nel mondo per continuare il loro
perfezionamento spirituale; secondo altre torneranno nella Sophia e
saranno salvi alla fine dei tempi.
In numero ancor più limitato sono gli uomini Pneumatici, spesso definiti semplicemente Gnostici.
In essi fu nascosto, ad insaputa del Demiurgo, il seme
spirituale della Sophia, per cui sono predestinati, indipendentemente
dal loro comportamento, a ricongiungersi col mondo divino superiore.
Gli uomini Pneumatici non sono di questo mondo. Come già abbiamo
accennato sono stranieri (allogeni), sono al di sopra della Legge degli
Arconti che ne riconoscono la superiorità, pur non sapendo da dove
proviene.
Questi uomini sono consapevoli che questo mondo è il regno del male, lo disprezzano e non si occupano delle sue vicende.
Talvolta assumono le vesti di Maestri che vengono in aiuto di
coloro che sono Pneumatici, ma ne sono inconsapevoli, ed anche di quegli
esseri Psichici che hanno scelto la via del bene.
Bella favoletta.
RispondiEliminaQuella che potrebbe sconcertare è la fantasiosità delle dottrine gnostiche le quali, raziocinando, sembrano apparentemente ipotesi gratuite e scientificamente tendono a confinarsi appunto nella fantasiosità
RispondiEliminaMolto bene riassunto. Credo di trovarmi nella seconda categoria, secondo questa classificazione. Vi sono delle parti della dottrina gnostica che non mi trovano pienamente persuasa. Sarà per la mia propensione per l'oriente. Stranamente, ho iniziato con studiare buddhismo e yoga e, dopo, ho sentito curiosità per il cristianesimo. Sophia genera una forte vibrazione in me. Da piccola, non sapendo il perché, questo nome mi dava delle strane sensazioni. C'è una mia poesia dedicata a Sophia, composta quasi in trance, sul mio canale video di poesia . "Tu". Ti ringrazio perché mi hai dato l'incipit di un primo articolo dove desidero raccontare i miei versi.
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