Esoterismo: la barca per attraversare il fiume
Qui tratteremo della barca per attraversare il fiume.
Quella barca che, una volta giunti sull’altra sponda, non serve più a nulla.
Anzi, una volta raggiunta l’altra sponda, sarebbe bene distruggere la barca,
per evitare ogni tentazione di tornare indietro. Eppure c’è chi, pur avendo
raggiunta l’altra sponda, si carica la barca sulle spalle, essendo così
ostacolato nella prosecuzione del suo lungo nuovo percorso.
La barca che descriveremo ha comunque grande importanza e sono pochi gli uomini che intraprendono l’attraversamento del fiume, proprio come dice il Dhammapada : “Quelli che raggiungono l’altra sponda sono pochi. I più vagano avanti e indietro, senza fine, su questa sponda, non arrischiandosi al viaggio”.
Ecco dunque la descrizione della barca.
La barca che descriveremo ha comunque grande importanza e sono pochi gli uomini che intraprendono l’attraversamento del fiume, proprio come dice il Dhammapada : “Quelli che raggiungono l’altra sponda sono pochi. I più vagano avanti e indietro, senza fine, su questa sponda, non arrischiandosi al viaggio”.
Ecco dunque la descrizione della barca.
Prima fase – l’uomo è un animale
L’uomo è un animale, molto più intelligente degli altri animali, ma pur sempre un animale (tipo vertebrati, classe mammiferi, ordine primati, famiglia ominidi, genere homo, specie homo sapiens). L’uomo dunque appartiene alla famiglia delle “Grandi Scimmie”.
Come tutti gli animali superiori, l’uomo defeca, urina, si accoppia sessualmente, emette gas maleodoranti.
Se si assiste all’autopsia di un essere umano e di un qualunque mammifero, per esempio un maiale, si trovano esattamente le stesse “cose”, nelle stesse posizioni : un fegato, due polmoni, un cuore, due reni, un cervello etc ….
Come per tutti gli animali, la vita umana è un breve intervallo tra un nulla ed un altro nulla : prima dell’incontro dello spermatozoo con la cellula uovo, l’uomo non esisteva e, quando muore, non esiste più. Il suo cadavere va in decomposizione ed emana un odore sempre più insopportabile.
Seconda fase – la nullità dell’essere umano
In una galassia, la distanza fra due stelle è semplicemente inimmaginabile: per raggiungere dalla Terra la stella più vicina, con le attuali tecnologie, impiegheremmo 75.000 anni.
La distanza poi tra le galassie è per noi semplicemente inconcepibile.
Terza fase – la natura dell’Universo
Una forza immane spinge spazio e materia ad espandersi continuamente nel caos più completo: stelle che nascono, stelle che muoiono con esplosioni immani, buchi neri che inghiottiscono stelle o intere galassie, quasars che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi e comete che bombardano impietosamente i pianeti etc….
Sperduto alla periferia di una galassia formata da trecento miliardi di stelle, si trova il nostro pianeta, la Terra, che, ripetiamo, a folle velocità ruota attorno ad una piccola stella, il Sole, che a sua volta, ruotando attorno al centro della galassia, è trascinato da questa nel suo folle moto causato dall’espansione dell’Universo.
Su questo piccolo pianeta sul quale, come un cancro inarrestabile della materia, è nata la vita, vige una legge crudele, feroce e spietata : animali che uccidono e mangiano altri animali, atrocità di ogni genere, terremoti ed eruzioni vulcaniche che uccidono a caso uomini ed animali, sofferenze, malattie e, per tutti la morte.
Il singolo individuo
non conta niente:
impera incontrastata la legge del caso.
Il predominio del pianeta è stato preso dall’animale più intelligente, un mammifero, l’Homo Sapiens, il più evoluto tra i Primati, ma anche il più cattivo, feroce, pronto ad uccidere, capace di atrocità inimmaginabili verso i suoi simili e gli altri animali.
Ora l’adepto cominci a prendere coscienza che questo mondo si può definire come il “Regno del male” e, se non è convinto, non vada avanti nella lettura.
Il predominio del pianeta è stato preso dall’animale più intelligente, un mammifero, l’Homo Sapiens, il più evoluto tra i Primati, ma anche il più cattivo, feroce, pronto ad uccidere, capace di atrocità inimmaginabili verso i suoi simili e gli altri animali.
Ora l’adepto cominci a prendere coscienza che questo mondo si può definire come il “Regno del male” e, se non è convinto, non vada avanti nella lettura.
Quarta fase – la percezione
Tutto ciò che esiste è fatto di atomi e gli atomi sono a
loro volta costituiti da altre particelle.
Per un meccanismo qui inutile a descriversi, gli atomi emettono “Radiazione Elettromagnetica”, una perturbazione dello Spazio-Tempo.
Questa Radiazione viene di solito suddivisa in otto parti che, dalla lunghezza d’onda più piccola alla più grande, sono: raggi gamma, raggi x, raggi ultravioletti, luce visibile, raggi infrarossi, onde corte, onde medie ed onde lunghe.
Di tutta questa radiazione, il nostro occhio ne percepisce solo una minima parte, che, appunto, viene chiamata “Luce Visibile”.
Questa minima parte della radiazione raggiunge la retina in fondo all’occhio, dove delle cellule specializzate, i coni ed i bastoncelli, la trasformano in una debole corrente elettrica. Questa debole corrente percorre un sottile filo (il nervo ottico) e giunge in una certa zona del cervello. In questa zona il nostro cervello genera quelle immagini fantasiose che noi chiamiamo realtà. I dati che riceviamo li ordiniamo poi secondo due “Categorie”, lo Spazio ed il Tempo, che non esistono nella realtà, ma che servono solo a creare il nostro mondo illusorio.
Ecco, ora l’adepto ha fatto un piccolo passo avanti : La rappresentazione della realtà che abbiamo nel nostro cervello, non ha niente a che vedere con la realtà.
Per un meccanismo qui inutile a descriversi, gli atomi emettono “Radiazione Elettromagnetica”, una perturbazione dello Spazio-Tempo.
Questa Radiazione viene di solito suddivisa in otto parti che, dalla lunghezza d’onda più piccola alla più grande, sono: raggi gamma, raggi x, raggi ultravioletti, luce visibile, raggi infrarossi, onde corte, onde medie ed onde lunghe.
Di tutta questa radiazione, il nostro occhio ne percepisce solo una minima parte, che, appunto, viene chiamata “Luce Visibile”.
Questa minima parte della radiazione raggiunge la retina in fondo all’occhio, dove delle cellule specializzate, i coni ed i bastoncelli, la trasformano in una debole corrente elettrica. Questa debole corrente percorre un sottile filo (il nervo ottico) e giunge in una certa zona del cervello. In questa zona il nostro cervello genera quelle immagini fantasiose che noi chiamiamo realtà. I dati che riceviamo li ordiniamo poi secondo due “Categorie”, lo Spazio ed il Tempo, che non esistono nella realtà, ma che servono solo a creare il nostro mondo illusorio.
Ecco, ora l’adepto ha fatto un piccolo passo avanti : La rappresentazione della realtà che abbiamo nel nostro cervello, non ha niente a che vedere con la realtà.
Quinta fase – il Substrato Universale
Prima di procedere, ricordiamo che la parola “materia” viene dal latino “mater”
(madre). Madre di tutte le cose, aggiungiamo noi.Tutto ciò che esiste è fatto di “Materia”, ma ora sappiamo che le particelle elementari che costituiscono la Materia, e quindi tutto l’Universo, non sono affatto particelle materiali, ma quanti di energia che hanno tutte le caratteristiche delle onde, ma, solo all’atto dell’osservazione, presentano un comportamento corpuscolare.
Dunque la “materialità” è una caratteristica del mondo
illusorio creato dall’osservatore, non del mondo reale che è immateriale.
Queste onde sono “perturbazioni” di un unico substrato universale ed hanno una natura probabilistica e, solo l’atto di “osservare”, compiuto da un essere cosciente, è in grado di trasformare una “probabilità di esistenza” in una esistenza vera e propria, una delle tante esistenze possibili.
Questo substrato universale è l’Unica Realtà esistente, immateriale, “causa sui” (causa di se stessa), un oceano di probabilità, sede di tutte le infinite possibilità di esistenza, descrivibile per noi esclusivamente con lo strumento matematico. Esso è l’Uno dei filosofi, dei grandi mistici, degli asceti, unico esistente, al di fuori dello Spazio e del Tempo.
Queste onde sono “perturbazioni” di un unico substrato universale ed hanno una natura probabilistica e, solo l’atto di “osservare”, compiuto da un essere cosciente, è in grado di trasformare una “probabilità di esistenza” in una esistenza vera e propria, una delle tante esistenze possibili.
Questo substrato universale è l’Unica Realtà esistente, immateriale, “causa sui” (causa di se stessa), un oceano di probabilità, sede di tutte le infinite possibilità di esistenza, descrivibile per noi esclusivamente con lo strumento matematico. Esso è l’Uno dei filosofi, dei grandi mistici, degli asceti, unico esistente, al di fuori dello Spazio e del Tempo.
Questa Realtà
Universale è priva di qualsiasi forma o definizione, indescrivibile,
incorporea, infinita, assoluta, trascendente ed immanente, eterna, senza
inizio, senza fine.
Sesta fase – i piani dell’esistenza
All’interno
di questo unico substrato universale, esistono innumerevoli piani
dell’esistenza compenetrati l’uno nell’altro e privi di comunicazione tra di
essi e quello umano è solo uno di essi.Ma, poichè al di fuori di questo principio non esiste nulla, tutti i piani dell’esistenza (divino, intermedio, umano, subumano etc …), compenetrati uno nell’altro, hanno realtà solo dal loro punto di vista, sono un gioco illusorio, multiforme e fantasmagorico, all’interno dell’unica realtà, ma sono completamente irreali ed inesistenti dal punto di vista dell’Uno.
Occultismo e
religione sono praticamente equivalenti, in quanto attraverso formule e riti,
riescono a sfruttare a beneficio dell’uomo forze ed entità di altri piani
dell’esistenza.
Mentre l’occultismo
e la magia si rivolgono ad entità situate in piani dell’esistenza inferiori o
simili a quello umano, le religioni si rivolgono ad entità situate in piani
dell’esistenza superiori a quello umano.
Chiariamo subito che, secondo la visione tradizionale, queste forze ed entità, anche se superiori all’uomo e perciò definite angeliche o divine, sono parte integrante di questa specie di sogno all’interno dell’Uno e, proprio come l’uomo, prigioniere della illusorietà del loro mondo.
L’adepto dunque non si occuperà di religione, occultismo o magia che, potendogli dare dei benefici mondani ad un certo punto della sua evoluzione, sarebbero solo di ostacolo nel suo cammino, nel suo attraversamento del fiume.
Chiariamo subito che, secondo la visione tradizionale, queste forze ed entità, anche se superiori all’uomo e perciò definite angeliche o divine, sono parte integrante di questa specie di sogno all’interno dell’Uno e, proprio come l’uomo, prigioniere della illusorietà del loro mondo.
L’adepto dunque non si occuperà di religione, occultismo o magia che, potendogli dare dei benefici mondani ad un certo punto della sua evoluzione, sarebbero solo di ostacolo nel suo cammino, nel suo attraversamento del fiume.
Settima fase – abbandono dell’opinione
L’adepto che ha seguito questo percorso, dunque non abbraccerà nessuna
religione e non avrà alcuna opinione su nessun argomento.Qualsiasi convincimento ed opinione è legato al suo piano di esistenza illusorio e non ha nessun valore assoluto. Magari sarà valido discorsivamente, ma non gli recherà alcun beneficio, anzi gli recherà danno, perché avere un opinione vuol dire disprezzare le altre e questo atteggiamento può avere solo effetti negativi su di lui.
Ottava fase – la conoscenza
Ora l’adepto sa che la sua
rappresentazione mentale è irreale e fantasiosa, ma deve fare un piccolo passo
avanti : riconoscere l’irrealtà del suo io individuale.
Nell’esperienza
ordinaria siamo abituati a distinguere tra un Soggetto ed un Oggetto: io guardo
un albero e “stabilisco” che io sono il Soggetto e l’albero è l’Oggetto. Ad un
attento esame è però facile notare che entrambi siamo parte di una
rappresentazione mentale, al di fuori della quale è impossibile uscire.
All’interno di questa Rappresentazione, ci sono io e tutto ciò che io reputo essere “fuori” di me.
All’interno di questa Rappresentazione, ci sono io e tutto ciò che io reputo essere “fuori” di me.
L’Errore consiste nel mio identificarmi solo con un lato
della Rappresentazione, quello che definisco col nome di “io”.
L’Essere reale non è dunque l’io, ma il Testimone dell’intera Rappresentazione della quale l’io è solo una delle parti.
Dobbiamo dunque riconoscere che siamo precipitati in una realtà illusoria che crea la convinzione di un io individuale e di una realtà esterna all’io.
L’Essere reale non è dunque l’io, ma il Testimone dell’intera Rappresentazione della quale l’io è solo una delle parti.
Dobbiamo dunque riconoscere che siamo precipitati in una realtà illusoria che crea la convinzione di un io individuale e di una realtà esterna all’io.
Il Testimone è prigioniero di questa realtà illusoria la
cui natura caotica è ordinata dalle categorie, altrettanto irreali, del Tempo e
dello Spazio.
Gli oggetti non sono dunque che pensiero, ma laddove c’è un oggetto, sorge necessariamente il soggetto e l’illusione della dualità. Pensante, pensato e pensiero sono solo tre aspetti di un’unica realtà.
Quando l’adepto ha ben compreso ed assimilato questa non
facile verità è giunto sull’altra sponda e può abbandonare la barca ed iniziare
il lungo e difficile cammino sull’altra sponda, scoprendo alla fine che il
Testimone della sua rappresentazione mentale altri non è che l’Uno, il
substrato universale di cui abbiamo parlato.
“Esiste, o monaci, un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato. Se non ci fosse questo non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, non si potrebbe scorgere via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato. Ma poiché, invece, c’è un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, si scorge una via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato”.
“Esiste, o monaci, un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato. Se non ci fosse questo non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, non si potrebbe scorgere via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato. Ma poiché, invece, c’è un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, si scorge una via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato”.
giuseppemerlino
deca
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