UN PASSO AVANTI: ecco per Voi i nano generatori!
One step beyond: nano generators
di ALESSIA C.F. (ALKA) & FRIENDS http://liberticida.altervista.org
Recentemente abbiamo appreso (http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/11/29/funziona-il-batterio-con-il-dna-potenziato-_bd894b58-33c7-4771-8607-0a35d4b0f02f.html)
che si possono creare batteri semi-sintetici, capaci di creare forme di
vita, un Dna riprogrammato.
Nell’esperimento alle lettere del Dna
(A,T,G,C) hanno aggiunto le lettere X e Y, la biologia sintetica è oggi
capace di creare organismi il cui Dna è creato dalla mano umana.
L’esperimento fa emergere che l’aggiunta delle lettere X e Y non hanno
alterato il funzionamento del batterio, si replicava in modo innocuo
trasmettendole alle successive generazioni. In un futuro non molto
lontano arriveremo a una base di 6 elementi GATTACAXXY che magari non
può essere più attaccato da nessun virus.
Sempre perché “se non creiamo
non ci divertiamo” (http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2017/01/24/il-batterio-con-il-dna-potenziato-ha-imparato-a-crescere-_017d54df-ee56-4c45-9db1-9d72d004aaa7.html), nel 2017 si è ben pensato che oltre a riprodurli con tali variazioni
era anche giusto crescerli. Oltre a crescere il batterio con il Dna
potenziato (http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2014/05/07/piu-vicina-la-vita-artificiale-con-il-dna-potenziato_71d974fb-71e2-46d4-9033-a5a74d1ac9cd.html),
quest’ultimo, ora, sostiene un nuovo tipo di vita e sa anche modificare
la ricetta alla base del mondo vivente.
L'abbiamo irrobustito, gli
abbiamo insegnato a crescere ed adesso è in grado di difendersi dalle
insidie esterne. Una forma di vita autonoma in grado di crescere
producendo proteine a 6 lettere che “in natura non potrebbero esistere”.
Attraverso il Dna dei batteri modificati vorrebbero studiare “nuove
forme di vita e nuove funzioni”.
Ma ora arriviamo al passo successivo: abbinare robot al Dna per compiti nanoscopici (http://www.lescienze.it/news/2017/09/15/news/robot_dna_autonomi-3663436/),
hanno sperimentato un robot nanoscopico costituito da un solo filamento
di DNA in grado di muoversi autonomamente.
Durante l’esperimento ha
evidenziato la piena capacità d'assolvere il lavoro assegnato, di usare
una quantità di energia molto bassa, di essere modulare e di poter
essere assemblato per espletare compiti differenti, un robot a DNA dalle
applicazioni illimitate. “What could possibly go wrong? Eventually, low
probability events will occur!”
Dal fuoco in poi, nessuna tecnologia non
è sfuggita al controllo, almeno una volta.
Di cosa hanno bisogno un essere “vivente” e un nanobot?
1. D' energia
2. Di replicarsi
3. D' adattarsi all’ambiente
Il team di ingegneri dell’Università di Alberta ha sviluppato un
sistema per produrre energia elettrica in grado di ricaricare
dispositivi palmari o sensori che monitorano qualsiasi cosa, dalle
condutture agli impianti medici (https://phys.org/news/2017-12-power-electrical-devices.html).
La scoperta migliorerà i dispositivi nanogeneratori che saranno in
grado di produrre un flusso continuo di alta corrente. I nanogeneratori
saranno capaci di raccogliere energia per dispositivi elettrici basati
su movimento e vibrazioni su nanoscala: un motore, il traffico della
strada, un battito cardiaco.
Già adesso gli studi sulle nanotecnologie
permettono a queste di autoriprodursi (https://www.nature.com/articles/s41598-017-17453-4 e https://motherboard.vice.com/it/article/ypb777/incombente-estinzione-genere-umano), nanobots creati per disassemblare i materiale con cui vengono a
contatto e capaci di replicarsi.
Esiste il “remoto” problema che possano
riprodursi in modo elevato e in tempi relativamente brevi, ma l’essere
umano non si spaventerà davanti a uno sciame di nanobots. Vero?
Le nazioni tecnologicamente avanzate desiderano detenere sempre nuove
armi al massimo livello possibile.
E’ meglio avere meno reclute (http://www.intelligent-aerospace.com/articles/2017/01/swarming-drones-research.html e http://www.intelligent-aerospace.com/articles/2018/01/lockheed-martin-engineering-networked-collaborative-missile-capable-of-swarming-for-air-force.html)
ma montagne di sciami di micro droni, AI, robottini che si replicano da
soli e a cui non devi inviare pacchi di batterie continuamente; alla
fine conta anche la logistica in guerra.
Più piccoli sono, e le armi
convenzionali non serviranno a nulla per difendersi.
Ho trovato un
fantastico video con relativa dimostrazione dei nuovi droni, fantastica
la frase “Noi pensiamo in Grande” “Uccidere senza Rischio”, guardate il
video: potete settare i sottotitoli in italiano come ho fatto io!
NON SI POSSONO FERMARE !!!
Si sta formando una squadra notevole, ed abbinata, insieme faranno apparire
la mitologica Skynet come una favoletta per bimbi.
“When you see
something that is technically sweet, you go ahead and do it and you
argue about what to do about it only after you have had your technical
success. That is the way it was with the atomic bomb!”
deca
questi nanorobot mi ricordano, non so perché, le "mignatte" al paese di Mia Nonna, le "sanguisughe" per tutti gli altri. Per vivere succhiano il sangue di chi hanno invaso. Finché c'è il sangue che solo gli animali umani e non hanno. Ma l'elettricità che per i nanorobot è il sangue è dappertutto in Natura. Dopo o prima delle Rane, noi animali umani siamo "elettrici". Fatto caso che quando la radio scrocchia, se si mette una mano sopra si calma e migliora? Siamo antenne elettriche anche noi. I nanorobot, secondo me, sono più distruttivi della bomba atomica. E ben ci Sta.Lin. Reset
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