L’immigrazione e gli utili (finti) idioti
Gennaro Scala
Uno
dei vantaggi, se così vogliamo chiamarli, di vivere in una situazione
abnorme come quella italiana consiste nel fatto che alcune dinamiche
vengono più apertamente alla luce del sole.
Per chiarire la vera natura
dell’ideologia “antirazzista”, se non bastava la nomina a ministro della
signora Kyenge (venuta in Italia da clandestina, cosa da lei
rivendicata come titolo di merito), nomina che, oltre a dare una vernice
“umanitaria” ad uno dei peggiori governi della storia italiana, doveva
essere uno spot promozionale per incoraggiare l’arrivo di nuovi
immigrati, vi è ora l’arrivo dell’operazione dal nome orwelliano Mare Nostrum,
dove al contrario la Marina italiana sta mostrando di essere tutto
fuorché sovrana sui propri mari.
Dopo il segnale dato con l’abolizione
del reato di immigrazione clandestina (credo che l’Italia sia l’unico
paese al mondo per il quale non esiste questo reato), segnale che
significava “le porte sono aperte”, si è lanciata l’operazione Mare Nostrum che vede la nostra Marina impegnata a traghettare con varie navi immigrati verso le coste italiane.
Impossibile non pensare che nella solerzia mostrata dalla Marina italiana, nell’inedita veste di agenzia di trasporti umanitari, nell’imbarcare nuovi immigrati nella traballante nave Italia, non giochini ordini che provengono “dall’alto”, cioè da poteri che vanno oltre lo stato italiano. Per quale motivo?
Impossibile non pensare che nella solerzia mostrata dalla Marina italiana, nell’inedita veste di agenzia di trasporti umanitari, nell’imbarcare nuovi immigrati nella traballante nave Italia, non giochini ordini che provengono “dall’alto”, cioè da poteri che vanno oltre lo stato italiano. Per quale motivo?
Solo per creare in Italia un
bacino di manodopera a buon mercato?
Non solo, la verità è che dietro
potrebbe esserci un’operazione di manipolazione socio-politica, per
impantanare nei conflitti interni la società italiana e altre nazioni
europee.
La minaccia di qualche giorno fa del “califfo” al-Baghdadi di “conquistare Roma” sarà apparsa a molti una boutade, tuttavia potrebbe nascondere qualcosa che dovrebbe preoccupare. Quanti dei nuovi immigrati possono essere collegati a determinati circuiti dell’estremismo wahabita, impegnati finora a combattere contro la Siria e ora in Iraq? Complottismo?
La minaccia di qualche giorno fa del “califfo” al-Baghdadi di “conquistare Roma” sarà apparsa a molti una boutade, tuttavia potrebbe nascondere qualcosa che dovrebbe preoccupare. Quanti dei nuovi immigrati possono essere collegati a determinati circuiti dell’estremismo wahabita, impegnati finora a combattere contro la Siria e ora in Iraq? Complottismo?
Cerchiamo di non essere ingenui, si
vogliono braccia, invece arrivano esseri umani che appartengono a
determinati gruppi con una precisa identità, gruppi che in determinate
circostanze potranno giocare ruoli tutt’altro che positivi.
Questi
gruppi potranno diventare molto pericolosi se aizzati da qualche potenza
molto “umanitaria”, nel caso ad es. si pensasse che gli Stati europei
possono essere troppo attratti dalla Russia.
Appare così in tutta la stupidità dei sinistri che si baloccano con le pelosa carità nei confronti dei “poveri immigrati” (ma è stupidità o è tradimento, per dirla con Napoleone?).
Appare così in tutta la stupidità dei sinistri che si baloccano con le pelosa carità nei confronti dei “poveri immigrati” (ma è stupidità o è tradimento, per dirla con Napoleone?).
Tra costoro spicca per ignominia
il segretario di un partito ormai in fase di sparizione come
Rifondazione Comunista. Ferrero cerca disperatamente di ritagliarsi un
ruolo in questa sporchissima operazione contro il popolo italiano
lanciando parole d’ordine sinistre a favore di “corridoi umanitari” tra
l’Italia e il continente africano.
Non ci sono parole per definire la
vergogna di cui costoro stanno coprendo il comunismo, un movimento
politico che almeno fino alla morte di Togliatti era stato qualcosa di
molto serio.
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