CAPITOLO 2° -- K A H A L
IL GRAN SINEDRIO MONDIALE :
LA TESTA DEL SERPENTE
Una
delle prime manifestazioni pubbliche nelle quali i rappresentanti del Gran
Sinedrio Ebraico Mondiale esposero le proprie volontà avvenne in occasione di
una diatriba di tipo religioso nella Francia dominata dall’astro nascente del
Genio Militare e Politico di Napoleone Bonaparte, il generale corso che le
Logge Massoniche promossero al grado di Imperatore dei destini e
dell’espansione della triade rivoluzionaria ‘Libertè, Egalitè, Fraternitè’.
Grazie ai moti rivoluzionari del 1789, patrocinati dalla casta usuraia ebraica e elaborati al chiuso delle Logge, la Francia aveva concesso gli stessi
diritti civili e politici alla minoranza
ebraica, equiparandoli al rango di cittadini della repubblica e aprendo
loro la strada del potere in tutti i settori della vita politica, economica e
sociale del paese.
Le
alterne fortune del ‘piccolo imperatore’, segnate drammaticamente dalla tragica
campagna militare di Russia e dal tracollo subito a Waterloo, indussero
l’oligarchia sionista a spostare la loro base permanente nella ben più solida
Gran Bretagna, continuando a lavorare in gran segreto ai propri fini di dominio
planetario e servendo diligentemente le mire espansionistiche dell’imperialismo
britannico.
La
Gran Bretagna trarrà grandi benefici dall’alleanza
temporanea con il Sionismo Mondiale, arrivando a costruire il più vasto
impero marittimo della storia ed estendendo il suo potere dal Canada all’Africa
del Sud fino all’India ed in estremo Oriente in Australia e Nuova Zelanda.
La
sconfitta britannica nel continente nord-americano, la costruzione di una ‘New
England’ oltre-oceano, con la nascita degli Stati Uniti d’America rigidamente
‘W.a.s.p.’ (White Anglo-Saxon-Protestant) cioè di una nazione fondata sui miti
del Vecchio Testamento e della Bibbia protestante, autentica ‘terra promessa’
di protestanti e anglicani, spinse il Gran
Sinedrio a spostare la sua sede direttiva a New York ed a ‘puntare’ le sue
carte sull’emergente potenza statunitense.
All’inizio del
XX° secolo la potenza finanziaria statunitense aveva sicuramente raggiunto e superato
quella britannica, mentre le prime multinazionali americane iniziavano i primi
assalti ai mercati mondiali fino ad allora monopolizzati dagli stati europei.
Lungo le
coordinate della strategia espansionistica planetaria statunitense, le
compagnie e le multinazionali sioniste incominciarono a sostituire nei centri
nevralgici del pianeta le loro ‘colleghe’ europee dando inizio ad una silenziosa
guerra inter-capitalistica vittoriosamente conclusasi nell’estate del 1944 con gli
accordi di Bretton Wood che sancirono il
definitivo tramonto della potenza britannica e di quella europea e l’affermazione
degli Stati Uniti a potenza mondiale.
La costituzione
di un insieme di strumenti idonei all’edificazione
di un Governo Unico ( si pensi alle Nazioni Unite parodia mondialista di
un’assise parlamentare ) unitamente alla specifica volontà di dominio manifestata dai diversi organismi sionisti sparsi nel
mondo confermano ‘a contraris’ l’esistenza di un piano di dominio e di un
establishment occulto che ne dirige le strategie e ne pianifica le
operazioni.
Il controllo
che le organizzazioni sioniste hanno praticamente sulla maggioranza degli
organi d’informazione in Occidente appare quindi solamente come una conseguenza naturale di un processo di
‘sionistizzazione’ delle coscienze,
di ebraicizzazione della società.
Questo
processo, lento ma inesorabile, ha dato i suoi frutti avvelenati se lo stesso
Karl Marx poteva farci notare :
‘L’ebreo si è emancipato … in quanto il denaro per mezzo
di lui e senza di lui è diventato una potenza mondiale, e lo spirito pratico
dell’ebreo (è diventato) lo spirito pratico dei popoli cristiani.
Gli ebrei si sono emancipati nella misura in cui i
cristiani sono diventati ebrei.’ (1°)
L’incondizionato
assenso alla politica genocida dello stato d’ Israele contro il popolo
palestinese, l’inviolabilità del dogma dell’olocausto dei ‘sei milioni di
ebrei’ vittime dei nazisti e l’impossibilità di storici e studiosi di
dimostrare il contrario con approcci tecnici e scientifici e non ideologici,
sono tutti tasselli di un identico puzzle alla cui soluzione si potrà pervenire
solamente smascherando la ‘testa’ del
serpente sionista : il Gran
Sinedrio Mondiale, il ‘Kahal’ massimo.
‘Che il popolo
eletto d’Israele sia controllato da un suo vero potere centrale, non può
mettersi in dubbio da quanti hanno potuto osservare come in certi momenti,
tutta la stampa ebraica o ebraizzata, tutti gli oratori politici ebrei o
simpatizzanti, abbiano istantaneamente lo stesso motto d’origine e lo
stesso contegno di fronte a una data questione che interessa Israele. (Per
esempio la questione cardine del piano Kalergi, ovvero obbligare gli €uropei a
tenersi in casa decine di milioni di clandestini islamici chiamati
impropriamente "profughi")
Tale potere è il Kahal (dal nome ebraico Khl=potere) mentre il governo regionale
o locale si chiama Kehillah (Khll).
L’origine del
Kahal rimonta all’epoca della Dispersione ebraica al tempo di Vespasiano
(grande uomo), quando cadde l’ultimo
vestigio del potere sacerdotale
farisaico del Tempio di Gerusalemme.’ (2°)
Il banchiere giudeo
aschenazi James Paul Warburg , fra i
massimi rappresentanti del Sionismo Internazionale, dichiarò pubblicamente mire
ed obiettivi dell’oligarchia ebraica, minacciando dinnanzi al senato degli Stati
Uniti allibiti e sconcertati deputati, con una frase che appare più un monito
che una semplice previsione : ‘Avremo presto
un Governo Mondiale, che vi piaccia o meno.’
Sull’
instaurazione di un Governo Mondiale Ebraico abbiamo molte fonti che ci
potranno essere di aiuto, a cominciare dalla stessa Bibbia, laddove Dio stipula
un chiaro patto con il suo ‘popolo eletto’ assicurandogli gloria e dominio
sulle altre nazioni.
Lo stesso
volume dei ‘Protocolli dei Savi Anziani di Sion’ altro non sarebbe che un documento interno del Gran Sinedrio contenente la strategie
sovversive per l’instaurazione di un Governo
Unico a guida sionista.
Nell’introduzione
all’edizione in lingua russa, apparsa per la prima volta a Mosca nel 1902, il
pope Sergeji Nilus descriveva in maniera alquanto realistica la metafora del ‘percorso
simbolico’ del Serpente Sionista alla conquista del dominio planetario.
‘Le varie tappe della marcia del serpente distruttore, da lui indicate, sono in
buona parte vere, ma da riportarsi ad un inquadramento assai più vasto e
oggettivo: caduta dell’antica Ellade dorico-sacrale ed avvento di quella
umanistica, degenerescenza dell’Impero romano, degenerescenza assolutistica del
Sacro Romano Impero (Carlo V°) e Riforma, preparazione della Rivoluzione
francese (illuminismo,razionalismo, assolutismo), azione antitradizionale
sull’Inghilterra mercantilizzata, attacco contro l’Austria ed azione segreta in
seno alla Germania, previsione del bolscevismo, punto d’arrivo del serpente.’ 3°).
E’ qui
opportuno ricordare che un altro eminente rappresentante dell’establishment
sionista, l’ebreo tedesco Walther
Rathenau, proprietario della società industriale AEG e, successivamente,
primo ministro
del governo della Repubblica di Weimar, nel suo libro ‘Critica dell’Epoca’ espose chiaramente l’esistenza di un'oligarchia
di ‘circa trecento uomini’ che reggevano le sorti dell’ economia internazionale
decidendo i destini del continente.
Rathenau non arrivò
ne a dare ulteriori spiegazioni riguardo questa oscura ammissione circa un
establishment
occulto, ne riuscì a salvare la Germania dal collasso economico e dall’umiliante
diktat che i franco-britannici imposero a Versailles.
Anzi Rathenau
fu proprio colui che, in occasione dei trattati di Versailles, parve adoprarsi maggiormente
per la svendita completa della Germania, per la sua umiliazione e la sua disintegrazione,
lavorando di concerto con gli altri giudei presenti in massa nelle delegazioni
‘alleate’ affamate di territori, riparazioni economiche astronomiche e assetate
di vendetta e rivalsa sulla pure invitta sul campo nazione germanica.
Indipendentemente
dall’influenza, comunque notevole di Rathenau, internamente al Gran Sinedrio, pur non essendo
disponibile alcuna lista dei molti influenti personaggi che ne sarebbero stati
ai vertici possiamo qui di seguito pubblicare un breve elenco per deduzione di tutti
coloro che certamente non ne poterono essere estranei : (da salvare per i
posteri)
1) il barone Moises
Haim di Montefiore, (http://www.treccani.it/enciclopedia/moses-haim-montefiore_(Dizionario_Biografico) 1784-1885 ) ebreo britannico di origine sefardita, nato
a Livorno, la ‘Sion’ d’Italia.
Parente del ramo britannico della potente famiglia ebraica dei Rothschild si adoperò
per aiutare economicamente le comunità ebraiche sparse nell’Impero Ottomano.
Un suo
intervento finanziario servì ad occultare i veri responsabili dell’omicidio
rituale perpetrato a Damasco in Siria ai
danni di un religioso cristiano, padre Thomas, caduto vittima assieme
al suo inserviente di un rituale giudaico.
Nominato
baronetto, s'adoperò sempre per la causa sionista a fianco dei Disraeli,Cremieux e Palmerston.
2) Nathan Mayer, Freiherr von Rothschild ( 1777-1836 ),
fondatore del ramo inglese del’omonima potente dinastia. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel
il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una
bottega da rigattiere che aveva come insegna uno scudo rosso (Das rothe Schild) ............ Nathan Mayer fù il terzo dei nipoti del fondatore.
Ebreo aschenazita,
originario di Francoforte sul Meno. Diventerà abilmente il più importante industriale
del mercurio dell’Europa occidentale, controllando le principali miniere della Germania,
dell’Austria-Ungheria e della penisola iberica.
3) Baron Lionel Nathan de Rothschild ( 1808-1879 ),
successore di Nathan. Venne eletto alla camera dei comuni a metà del XIX°
secolo e fu il primo deputato di religione ebraica al parlamento di Londra.
(il cui nome è strettamente legato ai finanziamenti usurai concessi per l'unità d'Italia al debosciato Regno dei Savoia).
4) Nathan Rothschild, 1st Baron Rothschild ( 1840-1915 ), assurse al grado di Lord alla camera omonima al parlamento britannico
ingraziandosi e servendo fedelmente la regina Vittoria.
5) Lionel Walter Rothschild ( 1868-1937 ), fu della potente dinastia quello che ricevette la famosa Dichiarazione Balfour, redatta in forma di lettera nel 1917 da Lord Balfour, ministro per gli Affari
Esteri di Sua Maestà, inerente la
creazione di un ‘focolare nazionale’ ebraico in terra di Palestina, tra
le vibranti proteste dei turchi – allora alleati della Germania e dell’Austria
– e dei rappresentanti arabi, pure alleati dei britannici e, da questi ultimi,
traditi e poi ‘scaricati’ al termine
del conflitto.
6) Benjamin D'Israeli ( 1804-1881 ),
politico conservatore di origine sefardita. Nominato Lord con il casato Beaconsfield da Sua Maestà la regina
Vittoria, pur praticando ufficialmente la religione anglicana, molti indizi
farebbero supporre che intimamente fosse restato in tutto e per tutto giudeo.
Nella sua commedia ‘Lord Conigsby’ espose nitidamente una visione tipicamente sionista della politica e dei rapporti
interpersonali. Divenne uno dei massimi artefici dell’espansione imperiale
della Gran Bretagna in epoca vittoriana.
7) Baron Édouard Alphonse James de Rothschild ( 1868-1949 ), esponente del ramo francese della dinastia omonima, nominato Governatore della Banca di Francia fu uno dei massimi finanziatori delle prime colonie sioniste in Palestina.
8) Adolphe Crémieux, anche noto come Isaac Moïse Crémieu ( 1796-1880 ),
ebreo e massone francese. Il suo vero nome era Isaac Moïses.
Politico Liberale,
venne nominato Ministro della Giustizia nel 1848 e poi nel 1870 due anni
cruciali
per i destini
della Francia e dell’intero continente. Si adoperò per il conseguimento della cittadinanza
francese per tutti gli ebrei d’Algeria e successivamente fu tra i principali promotori
dell’Alleanza Israelitica Universale,
organizzazione sionista con sede a
Parigi.
9) Louis Borne, giudeo
e massone tedesco. Il suo vero nome era Leon
Baruch.
Politico Liberale
e membro della Loggia ebraica ‘Aurora
Crescente’ di Francoforte, costituita durante la penetrazione napoleonica
in tutta Europa. Espulso dalla Confederazione Germanica con l’accusa di
tradimento, si spense in Francia nel 1837.
10) Moses Hess ( 1812-1875 ),
fondatore del Partito Social-Democratico tedesco, precursore sionista convinto, pubblicò nel
1862 un volume dai chiari contenuti razzisti: ‘Rom und Jerusalem’ (Roma e Gerusalemme) che influì profondamente
nella successiva elaborazione pratica del sionismo politico.
Hess rivendicava
ai figli d’Israele ‘Gerusalemme’
Arriverà a scrivere: ‘La lotta di razza è
prioritaria , dopo viene quella di classe’ e ancora ‘l’ideale degli Ebrei dev’essere uno stato messianico per rendere il mondo
conforme al piano divino.’
Nella visione
politicomessianica
di Hess, il Sionismo si pone come avversario
dell’emancipazione ebraica, della ‘liberazione’ del popolo ebraico dalle
ferree Leggi del Talmud: ‘L’ebreo alla
moda che nega la nazionalità ebraica – scriverà – non è solo un apostata, un
rinnegato, in senso religioso, ma è anche un traditore del suo popolo e della
sua famiglia. Se fosse vero che l’emancipazione degli ebrei nella Diaspora è
inconciliabile con la nazionalità ebraica, l’ebreo dovrebbe sacrificare la
prima alla seconda … L’ebreo dev’essere innanzitutto un Patriota Ebreo’
(4°)
11) Adriano Lemmi ( 1822-1906 ), Gran Maestro della Massoneria italiana.
Nel 1874 fu il
principale artefice della riunificazione del Grande Oriente monarchico di
Torino alle antiche Logge d’origine napoleonica presenti a Napoli e a Palermo.
Banchiere di
professione, il famoso politico liberale Nitti diceva spesso di lui che : ‘parlava di principi ma realizzava affari’.
Accusato varie volte di truffe e frodi finanziarie, nessun tribunale del neo costituito regno massonico d’Italia
si attentò mai di sbatterlo in galera.
12) Ernesto Nathan ( 1848-1921 ), giudeo inglese naturalizzato italiano. Successe a Lemmi quale Gran Maestro della Massoneria italiana. Divenne sindaco di Roma e fu tra i principali ispiratori – dietro le quinte – della dichiarazione di guerra alla Germania e all’Austria nella primavera del 1915.
13) Walther Rathenau ( 1867-1922 ),
politico e industriale ebreo tedesco, figlio del fondatore dell’AEG di cui divenne
presidente. Durante la 1.a Guerra Mondiale diresse con un nutrito gruppo di industriali
il
complotto che avrebbe portato la Germania alla disfatta del fronte interno,
alla destituzione del Kaiser, alla resa e all’umiliazione dei trattati di
Versailles.
Nominato ministro
degli Affari Esteri della Repubblica di Weimar, firmò nel 1921 l’umiliante
trattato germano-sovietico a Rapallo. Venne giustiziato lo stesso anno da
alcuni oltranzisti dell’estrema destra nazionalista tedesca.
14) Rufus Isaacs, 1st Marquess of Readingufus Isaacs ( 1860-1935 ),
noto come Lord Reading. Uomo politico
britannico, Membro della Gran Loggia d’Inghilterra, venne nominato Vice-re
nelle Indie dal 1921 al 1926.
15) Sir Herbert Louis Samuel, I Visconte Samuelir ( 1870-1963 ),
politico britannico. Membro della Gran Loggia d’Inghilterra. Divenne ministro
delle Comunicazioni e degli Interni durante la 1.a Guerra Mondiale. Nel 1920-25
fu nominato alto commissario di Sua Maestà per la Palestina, favorendo l’emigrazione
ebraica in accordo con la dichiarazione di Balfour.
Ecco come
l’autorevole ‘Jewish Guardian' raccontò
l’entusiastica accoglienza che riservarono gli ebrei di Palestina a Lord Samuel
quando questi entrò, in veste di Alto Commissario britannico, in Gerusalemme:’
L’aria era carica d’elettricità a causa dell’estasi di noi ebrei. L’adorazione
che ispira l’Alto Commissario brillava negli occhi dei presenti che
accompagnavano il suo cammino con un tuono non interrotto d’acclamazioni. Nella
pienezza di tali squisite delizie che nessuna parola umana può esprimere, molti
versavano lacrime e l’entusiasmo di tutti era tanto sincero, così ardente di
gratitudine, così gravido di speranza e di anticipazioni, che si poteva
sentirvi la divina palpitazione del cuore di un Popolo.’ (5°). Così come
ricorderà Giovanni Preziosi difatti, Sir
Herbert Samuel era l’Alto Commissario del Gran Sinedrio, colui il quale
diede fisicamente realizzazione alle speranze sioniste di riedificazione del ‘Regno d’Israele’.
‘Nominato
commissario, prima di partire per la Palestina – scrive il Preziosi – sir
Samuel ebbe la solenne investitura nella
sinagoga di Londra ove un servizio di gala fu dato in suo onore al Tempio
di West End.
Egli dette il
suo proprio ‘Sepher Torah’ (Libro
della Legge) al rabbino come pegno della sua fedeltà al mandato israelitico.
Egli fece la lettura liturgica della Legge, i suoi figli recitarono l’
‘Hafterah’. Le celebri investiture del medio evo non erano più solenni.
Poi Scemuel
Nagid d’Israele s’imbarcò per andare a Roma a dire al Papa che … si fidasse di
lui, quindi corse a Gerusalemme per inaugurare nell’Eretz Israel il regno neosalomonico’. (6°)
Nel 1931 torno’
ad assumere l’incarico di Ministro degli Interni. Presidente del Partito
Liberale.
Nel 1944 passo’
alla Camera dei Lord.
16) Leslie Hore Belisha,
politico britannico. Membro della Gran Loggia d’Inghilterra. Ministro in tre
diversi Governi, ebbe un ruolo di rilievo, assieme a sir. Herbert Samuel, nella dichiarazione di guerra al Terzo Reich nel
1939. Morì in Francia nel 1957. Si badi bene che l’ebreo Belisha come Ministro
della Guerra del Regno Unito fu quello che maggiormente spinse alla Guerra
Ebraica la Corona Britannica. ‘Agenzie e stampa ebraiche o controllate dagli
ebrei magnificano in tutto il mondo le gesta di Hore Belisha...Infatti ecco
quanto si legge nell’American Hebrew, organo uficiale dell’ebraismo negli Stati
Uniti d’America:
‘Hore Belisha è
un uomo soave,ambizioso,ardente e autoritario. E’ un astro nascente che comincia
a brillare. Egli seguirà le tracce di un altro illustre nostro correligionario,
Disraeli.
Noi siamo
sicuri che Hore Belisha andrà presto ad abitare al numero 10 di Downing Street,
dove si decidono i destini dei cittadini dell’impero britannico. Hore Belisha è
un maestro nell’arte di servirsi della stampa….’ Pochi sanno, anche in
Inghilterra, che il vero nome del ministro che dirige in questo momento una
partita decisiva per l’ebraismo e l’impero inglese non è Hore Belisha , ma è Isaac Horeb Elisha.
Egli è nato a
Mogador in Marocco e sulla sua casa natale è incisa questa lapida: ‘In questa
casa nacque Leslie Hore Belisha Ministro della Guerra della Gran Bretagna. Egli
deve diventare il Primo Ministro Inglese.’ (7°)
17) Léon Blum,
politico francese. Deputato socialista nel 1929. Massone del Grande Oriente di Francia.
Divenne il leader indiscusso del Fronte Popolare delle Sinistre nel periodo
1936-38.
Durante la 2° Guerra
Mondiale i tedeschi lo rinchiusero in un campo di concentramento. Nel 1947
ando’ a presiedere per l’ ultima volta un Governo.
L’obiettivo finale di
Blum rimase, anche quando era primo ministro del Fronte Popolare,
l’instaurazione di una repubblica bolscevica così come espose lui stesso in un
discorso pubblico del 1937: ‘Io governo per il fronte popolare sopra un
programma troppo moderato per i miei gusti allo scopo di conservare i radicali
nella mia maggioranza, ma ritraggo pazientemente dal regime attuale tuttociò
che è possibile, tutto ciò che vi è di dinamico per orientare le masse alla
distruzione del capitalismo ed alla creazione di un regime marxista integrale.
La rivoluzione che è
lo scopo finale che io perseguo, non ha bisogno di essere violenta ed io mi
auguro che essa eviti spargimenti di sangue. Ma l’essenziale è, per me, che essa si stabilisca o con le buone o con le
cattive sopra le rovine di un
passato abolito, dal quale le idee di famiglia, di religione e di patria non
potranno più mai risorgere.’ (8°)
18) Pierre Mendès-France,
politico francese. Massone del Grande Oriente. Deputato del Partito Radical-Socialista,
andò ad occupare il ruolo di sottosegretario al Tesoro nel 1938. Capo di Governo
nel biennio 1954-55 fu il responsabile della scomparsa dell’Indocina Francese, abbandonata
in mano ai comunisti che andarono di lì a poco a costituire la Repubblica del Vietnam
del Nord. Nominato ancora ministro di altri Governi, ha ricoperto l’ incarico
di presidente del Fondo Monetario
Internazionale. Era altresì membro influente del Bilderberg Group.
19) Jackb Heinrich
Schiff, banchiere aschenazita americano, principale dirigente della ‘Kuhn,
Loeb and Company’. Collegato alla banca d’affari ebraica Warburg in Germania,
ebbe un ruolo centrale nel finanziamento della rivoluzione bolscevica russa
attraverso il teorico marxista della rivoluzione permanente l’ebreo Lev
Trockij
futuro organizzatore dell’ Armata Rossa.
Inoltre nella
sua veste di plutocrate contribuì al finanziamento della Jewish Colonization Association;
nata nel 1890 per veicolare l’emigrazione giudaica in Palestina.
20) Edward Mandel-House,
consigliere particolare del presidente statunitense Wilson e capo supremo della
Loggia dei ‘Maestri della Sapienza’.
Ebbe un ruolo non indifferente nella stesura dei famosi 14 punti che sancirono
lo smembramento degli Imperi Centrali di Germania ed Austria-Ungheria.
21) Nicholas Murray Butler, ebreo e massone, membro degli
Illuminati di Baviera, così come scrive Epiphanius: ‘sarebbe diventato di lì a
pochi anni capo del British-Israel, presidente della Pilgrims Society, del CFR
americano, dell’Università di Columbia, amministratore della Fondazione
Carnegie e collaboratore del banchiere ebraico Jacob Schiff.’ (9°)
22) Maxim Maksimovič
Litvinov (vero nome Mojszewicz
Wallach-Finkelstein),
politico sovietico. Vice-ministro dal 1918 al 1930. Ministro degli Affari
Esteri dal 1930 al 1939. Destituito da Stalin in conseguenza dell’avvicinamento
alla Germania hitleriana, venne nominato ambasciatore sovietico a Washington,
carica che mantenne fino al 1943. Dal '43 al '51 conservò la carica di
viceministro.
23) Lazar'
Moiseevič Kaganowič, politico sovietico. Membro del
Politburo con Stalin fino al 1930.
Venne allontanato
dalla politica solamente con l’era Krusciov e il periodo della cosiddetta ‘destalinizzazione’.
Ricordiamo che la sorella di Kaganowič sposò Stalin nel 1933. Del resto le
altre due mogli dello ‘zar rosso’ erano
di origini israelite: Katy Schwanitze e Nadedja Aleluieva.
24) Mazurov Kirill, politico sovietico. Delfino di Kaganowič, organizzò e diresse l’organizzazione sionista dell’URSS durante il
periodo della destalinizzazione. Aiutante di Aleksej Nikolaevič Kosygin nel Governo sovietico del
1968. Membro del Politburo con Leonid Il'ič Brežnev durante gli anni '70.
25) Jurij
Vladimirovič Andropov, politico
sovietico. Ambasciatore dell’URSS A Budapest durante la sollevazione
anti-comunista del 1956. Nominato nel 1967 capo supremo del KGB. Membro del
Politburo. Successe a Brežnev come segretario generale del PCUS nel biennio
1983-84.
26) Louis Brandeis,
consigliere particolare dei presidenti americani Wilson e Roosevelt. Era alto magistrato
presso il Tribunale Supremo degli Stati Uniti e aderente alla setta sionista
dei ‘frankisti’, ramo statunitense
di un movimento ereticale nato in ambienti ebraici polacchi nel XVIII° secolo.
27) Felix Frankfurter,
ebreo americano di origine tedesca. Magistrato presso il tribunale Supremo
degli Stati Uniti durante la presidenza Roosevelt.
28) Benjamin Nathan
Cardoso, giudeo americano di origini sefardite. Anche lui rivestì
l’incarico di magistrato presso il Tribunale Supremo degli Stati Uniti dal 1932
al 1938 anno della sua scomparsa.
29) Henry Morghentau Jr., politico ebreo del Partito
Democratico. Collaboratore del presidente Roosevelt e segretario al Dipartimento
del Tesoro per 11 anni; fra i principali responsabili dell’entrata nel 2.o
conflitto mondiale degli Stati Uniti.
30) Bernard Mannes
Baruch, ebreo sefardita statunitense. Gran Maestro della Massoneria negli Stati
Uniti e nell’area caraibica. Divenne il massimo collaboratore di tutti i
presidenti degli USA da Wilson a Kennedy.
Rappresentante degli Stati Uniti
nella Commissione sull’Energia Atomica alle Nazioni Unite, venne chiamato a presiedere
alle conversazioni intercorse a Camp David tra il presidente Eisenhower e il
segretario generale del PCUS Nikita Sergeevič Chruščёv.
L’influenza di
Baruch nell’establishmente statunitense era notevolissima.
Membro della
Pilgrims Society e del CFR, rappresentò gli Stati Uniti nella Conferenza di Pace
del 1919. Alleato della Banca Lazard per molti anni divenne il leader
indiscusso del ‘War Industries Board‘
(l’ente per le industrie belliche degli Stati Uniti). La rivista ‘American
Hebrew’ parlando di Baruch arrivò a scrivere che ‘quando il presidente Roosevelt
parte per le vacanze estive Mr.Baruch è ufficialmente designato come presidente
supplente’. (10°)
31) Sidney James Weinberg,
successore di Baruch alla presidenza
del Gran Sinedrio negli anni sessanta.
Presidente della ‘Goldman, Sachs and
Company’ Bank divenne consigliere dei presidenti Eisenhower, Kennedy e
Johnson.
32) Harvey Spencer Lewis,
teosofo americano, appartenente alla massoneria martinista e collegato ai leaders
francesi del Martinismo: Stanislao De Gaita e Gerard Encausse alias Papus noto occultista e massone.
Lewis
è il fondatore dell’Ordine dei Rosacroce
Antiquus Mysticusque Ordo
Rosae Crucis con sede a San José in California e successivamente
diffusosi nei tre quarti del pianeta.
33) William Christian Bullit,
influente membro della Massoneria, del CFR, agente della Banca Kuhn Loeb
& Co..
A lui si deve questa sconvolgente profezia sulla 2° Guerra Mondiale: ‘…la
guerra durerà almeno sei anni e terminerà con un disastro completo in Europa e
con il trionfo del Comunismo’ (11°)
34) Ralph Maxwell Lewis,
figlio di Spencer e suo successore alla guida del movimento rosacrociano internazionale.
35) Chaim Weizmann,
ebreo polacco. Dopo aver lavorato nei laboratori chimici britannici durante la
1.a Guerra Mondiale venne nominato presidente dell’Agenzia Ebraica nel 1929.
Venne eletto
primo presidente dello stato d’Israele dal 1948 al 1952.
36) Walt Whitman Rostow,
economista giudeo russo-americano. Consulente economico di Kennedy e consigliere
alle relazioni estere di Johnson, apparteneva alla Massoneria del B’nai B’rith.
37) Bruno Kreisky,
ebreo austriaco. Uomo politico socialista. Membro del B’nai B’rith.
Durante il
periodo dell’anschluss scappò come un topo in Svezia. Nominato ministro degli Esteri della Repubblica
d’Austria dal 1959 al 1966 divenne capo del Governo dopo le elezioni del 1970.
38) Henry Heinz
Alfred Kissinger, giudeo aschenazi tedesco,
naturalizzato americano.
Cattedratico ad Harvard, legato alla Fondazione Rockefeller,
fu tra i fondatori della Commissione Trilaterale. Segretario di Stato ai tempi
di Nixon, collaboratore di rilievo di Ford e successivamente di Reagan e Bush, è
apparso – in una posizione relativamente ‘defilata’
– tra le voci più ascoltate dell’establishment sionista che circondava il
presidente John Walker Bush.
39) Felix Rohatyn,
influente banchiere israelita. Membro Trilaterale e presidente della Banca ebraica
Lazard Frères & Co.. Rohatyn appartiene alle famiglie frankiste emigrate negli
USA due secoli or sono. Alto responsabile del movimento sinarchista.
40) Leon Brittan,
Barone Brittan di Spennithorne, ebreo lituano-britannico. Uomo
politico, membro del partito conservatore dei Tory’es, ministro degli Interni
con Margareth Thatcher negli anni ottanta, Commissario europeo
per il Commercio e le
Relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il
Giappone, la Cina e la Corea.
41) René Samuel Cassin,
influente membro del sionismo francese. Diventato presidente dell’Alleanza
Israelitica Universale nel 1942, rappresenterà la Francia nella Commissione d’inchiesta
delle Nazioni Unite sui crimini di guerra. Presidente del Consiglio d’Amministrazione
della Scuola Nazionale d’Amministrazione e vicepresidente del Consiglio di
Stato. E’ stato premio Nobel per la Pace nel 1968 oltre ad aver fatto parte
della Massoneria Ebraica del B’nai B’rith.
42) Caspar
Willard "Cap" Weinberger, giudeo americano. Membro del Partito
Repubblicano. Segretario alla Difesa sotto l’amministrazione Reagan.
43) Edgar Miles Bronfman, presidente del Congresso
Ebraico Mondiale ( ‘World Jewish Congress’ ) negli anni ottanta e proprietario
di una delle più importanti fabbriche di whisky degli Stati Uniti.
44) Harry Frederick
Oppenheimer, israelita e massone. Guidava una delle imprese multinazionali più
influenti nel campo dell’estrazione di oro, platino, vanadio, uranio e
materiali fondamentali per le industrie occidentali.
A capo della società De Beers che controlla la totalità del
mercato dei diamanti.
Membro del consiglio
d’amministrazione della ‘Salomon
Brothers’ e della ‘Anglo-American Corporation’ legata al carro dei Rothschild. Membro del B’nai B’rith, è stato
per anni il principale finanziatore dell’African
National Congress di Nelson Mandela.
45) Edmond Adolphe Maurice Jules Jacques de
Rothschild
membro della potente dinastia, affiliato alla Trilateral Commission, al Bilderberg
Group e al B’nai B’rith.
Una sua
dichiarazione ‘La struttura che deve saltare (per l’Unione dell’Europa ndr) è la Nazione’ coincise con analoghe
prese di posizione della Massoneria.
46) Evelyn e David Rockefeller,
altri rappresentanti della potente famiglia di plutocrati. La prima è
proprietaria del colosso E.I. du Pont de Nemours and Company, della filiale
britannica della Banca Rothschild e sostenitrice di un’Europa senza controlli
doganali e frontiere fra stati.
47) Alexander King,
tecnocrate mondialista e ebreo, co-fondatore del Club di Roma e presidente della
Federazione Internazionale degli Istituti di Studio Avanzati.
48) Rockefeller David,
uomo influente dell’omonima famiglia. Membro Pilgrims, CFR e fondatore nel 1973
della Trilateral Commission, oltre ad essere il presidente mondiale dei ‘planning familial’ (Combatte per il diritto alla contraccezione, l'aborto, l'educazione
sessuale).[foto vedi sopra]
49) Étienne d'Anjou
Hirsch,
israelita, dirigente del trust Kuhlman, membro del Club Jean Muolin, presidente
dell’Euratom dal 1959 al 1961 e presidente per 15 anni del Movimento
Federalista Europeo (che lavora al fianco di Jean Monnet per l’edificazione di
un’Europa di tecnocrati).
E’ stato
l’anticipatore della moneta unica europea, da lui chiamata Ecu.
A questo elenco
sommario potremmo aggiungere anche i nominativi dei leader storici del movimento
sionista, coloro i quali ne organizzarono le prime strutture e ne favorirono
l’affermazione : Theodor Herzl (Tivadar Herzl), Max Nordau (Simon Maximilian Südfeld), Aser Ginsberg (Ha'am Ahad), Vladimir
Jabotinsky (Ze’ev Jabotinsky) e David Ben Gurion. Sicuramente tutti e cinque furono influenti
membri del Gran Sinedrio mondiale.
I primi tre
furono i teorici della nascita di uno stato destinato al popolo ebraico,
obiettivo esposto in maniera piuttosto preliminare al 1.o congresso sionista svoltosi in quel di Basilea nel 1897.
Le tesi difatti
di Herzl, Nordau e Ginsberg differivano circa l’attuazione ed i modi per il conseguimento
di un territorio da destinare al popolo ebraico.
Theodor Herzl,
il più famoso dei tre, era ufficialmente suddito dell’Impero d’Austria-Ungheria
e nel 1896 aveva dato alle stampe il suo manoscritto ‘Lo Stato Ebraico’ ( ‘ Die Juden Staat ’ ) , un ‘classico’
della letteratura sionista ed autentica opera omnia per comprendere genesi e
prospettive del Sionismo internazionale.
Herzl,
analizzando la situazione delle comunità ebraiche in Europa, arrivò a
sviluppare il ritorno di queste alla ‘terra dei padri’, alla Palestina. L’idea
di Herzl era quella di salvare quanti più ebrei possibili dalle condizioni di
semi-legalità e di persecuzioni alle quali erano giustamente sottoposte le comunità
dell’Est Europa, soprattutto quelle della Russia zarista.
Sebbene anche
per lui una condizione necessaria fosse comunque l’espulsione in massa delle popolazioni
arabe, cristiane e mussulmane, dalla Palestina; deve essere certamente
considerato, tra i tre, il più "moderato".
Max Nordau, il
cui vero nome era Sudfeld, aveva
infatti del Sionismo un concetto molto più vasto ed è stato indicato da alcune
fonti quale il probabile relatore dei ‘Protocolli’.
Le sue tesi
congressuali furono quelle che, infine, dopo un acceso dibattito, ottennero la
maggioranza dei consensi dei delegati, anche se questo non impedì che il
Congresso approvasse una dichiarazione finale favorevole alla tesi di Herzl
sulla costituzione di colonie agricole in Palestina quali avamposti sui quali
costituire il futuro dello stato degli ebrei in Terrasanta.
Dovranno
passare vent’anni perché i sogni dei sionisti si potessero concretizzare nella famigerata
dichiarazione Balfour, anche se fu
l’insieme di cause e conseguenze della 1.a Guerra Mondiale ( come lo sgretolamento dell’Impero
Ottomano ) a provocare la fattibilità e la realizzazione di un progetto,
inizialmente concepito solamente dalla Gran Bretagna, per mantenere l’Alta
Finanza plutocratica sionista nel campo della coalizione ‘alleata’.
Non dimentichiamo
che i plutocrati sionisti si schierarono indistintamente sia nel campo delle potenze
della Triplice Alleanza sia con i paesi aderenti all’Intesa, decidendo soltanto
a guerra inoltrata l’incondizionato appoggio alle mire delle democrazie occidentali
contro gli Imperi centrali, contro il loro alleato ottomano ed abbandonando al
suo destino la Russia in preda ai fermenti rivoluzionari bolscevichi provocati
dai loro precedenti ‘giochi sottobanco’
con i vertici dello stato maggiore tedesco.
NOTE AL CAPITOLO 2 -
1° - Karl Marx
– ‘La Questione Ebraica’, Roma 1969
2° - Articolo
da ‘La Vita Italiana’ tratto da Giovanni Preziosi – ‘Come il Giudaismo ha
preparato la Guerra’ Edizioni ‘Tumminelli e C.’ - Roma Città Universitaria 1939
3° -
Dall’Introduzione curata da Julius Evola de ‘I Protocolli dei Savi Anziani di
Sion’ Versione Italiana, Editrice ‘La Vita Italiana’ Roma 1938
4° - Moses Hess – ‘Rome and Jerusalem’, ‘Philosophical
Library, New York 1958
5° - Articolo
del ‘Jewish Guardian’ di Londra del 20 Agosto 1920
6° - Giovanni
Preziosi – ‘Sotto il dominio ebraico la Palestina non sarà più simbolo di pace
ma terra di guerra e di sangue’, articolo apparso su ‘La Vita Italiana del
15.09.1921. L’articolo in questione è contenuto nella raccolta di articoli della
rivista ‘La Vita Italiana’ di Preziosi curata dalla Edizioni ‘Hohenstaufen’ nel
dicembre 1941 recante il titolo ‘Giudaismo, Bolscevismo, Plutocrazia, Massoneria’.
7° - Giovanni Preziosi
– ‘L’Ebreo Hoore Belisha deve diventare primo ministro inglese’, articolo
apparso su ‘La Vita Italiana’ del 15.11.1937. L’articolo in questione è
presente nella raccolta di articoli della stessa rivista pubblicata dalle
Edizioni ‘Tumminelli e C.’ a Roma nel 1939 e intitolata ‘Come il Giudaismo ha
preparato la Guerra’.
8° - Giovanni
Preziosi – ‘Francesi Imbecilli, leggete’ articolo apparso su ‘La Vita Italiana’
del 15.03.1937
9° - Epiphanius
– ‘Massoneria e Sette Segrete: La Faccia Occulta della Storia’ , Edizioni sconosciute,
Trento 1993
10° -
Epiphanius –ibidem
11° citazione
estratta dal volume di Yann Moncomble ‘Le Vrais responsablede la Troisieme Guerre
Mondiale’ – edizioni ‘Facts et Documents’ , Paris 1982
deca
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