martedì 8 marzo 2016

LA TESTA DEL SERPENTE - IL GRAN SINEDRIO MONDIALE (KAHAL massimo)



CAPITOLO 2° --  K A H A L
IL GRAN SINEDRIO MONDIALE : LA TESTA DEL SERPENTE

Una delle prime manifestazioni pubbliche nelle quali i rappresentanti del Gran Sinedrio Ebraico Mondiale esposero le proprie volontà avvenne in occasione di una diatriba di tipo religioso nella Francia dominata dall’astro nascente del Genio Militare e Politico di Napoleone Bonaparte, il generale corso che le Logge Massoniche promossero al grado di Imperatore dei destini e dell’espansione della triade rivoluzionaria ‘Libertè, Egalitè, Fraternitè’.
Grazie ai moti rivoluzionari del 1789, patrocinati dalla casta usuraia ebraica e elaborati al chiuso delle Logge, la Francia aveva concesso gli stessi diritti civili e politici alla minoranza ebraica, equiparandoli al rango di cittadini della repubblica e aprendo loro la strada del potere in tutti i settori della vita politica, economica e sociale del paese.
Le alterne fortune del ‘piccolo imperatore’, segnate drammaticamente dalla tragica campagna militare di Russia e dal tracollo subito a Waterloo, indussero l’oligarchia sionista a spostare la loro base permanente nella ben più solida Gran Bretagna, continuando a lavorare in gran segreto ai propri fini di dominio planetario e servendo diligentemente le mire espansionistiche dell’imperialismo britannico.
La Gran Bretagna trarrà grandi benefici dall’alleanza temporanea con il Sionismo Mondiale, arrivando a costruire il più vasto impero marittimo della storia ed estendendo il suo potere dal Canada all’Africa del Sud fino all’India ed in estremo Oriente in Australia e Nuova Zelanda.
La sconfitta britannica nel continente nord-americano, la costruzione di una ‘New England’ oltre-oceano, con la nascita degli Stati Uniti d’America rigidamente ‘W.a.s.p.’ (White Anglo-Saxon-Protestant) cioè di una nazione fondata sui miti del Vecchio Testamento e della Bibbia protestante, autentica ‘terra promessa’ di protestanti e anglicani, spinse il Gran Sinedrio a spostare la sua sede direttiva a New York ed a ‘puntare’ le sue carte sull’emergente potenza statunitense.
All’inizio del XX° secolo la potenza finanziaria statunitense aveva sicuramente raggiunto e superato quella britannica, mentre le prime multinazionali americane iniziavano i primi assalti ai mercati mondiali fino ad allora monopolizzati dagli stati europei.
Lungo le coordinate della strategia espansionistica planetaria statunitense, le compagnie e le multinazionali sioniste incominciarono a sostituire nei centri nevralgici del pianeta le loro ‘colleghe’ europee dando inizio ad una silenziosa guerra inter-capitalistica vittoriosamente conclusasi nell’estate del 1944 con gli accordi di Bretton Wood che sancirono il definitivo tramonto della potenza britannica e di quella europea e l’affermazione degli Stati Uniti a potenza mondiale.
La costituzione di un insieme di strumenti idonei all’edificazione di un Governo Unico ( si pensi alle Nazioni Unite parodia mondialista di un’assise parlamentare ) unitamente alla specifica volontà di dominio manifestata dai diversi organismi sionisti sparsi nel mondo confermano ‘a contraris’ l’esistenza di un piano di dominio e di un establishment occulto che ne dirige le strategie e ne pianifica le operazioni.
Il controllo che le organizzazioni sioniste hanno praticamente sulla maggioranza degli organi d’informazione in Occidente appare quindi solamente come una conseguenza naturale di un processo di ‘sionistizzazione’ delle coscienze, di ebraicizzazione della società.
Questo processo, lento ma inesorabile, ha dato i suoi frutti avvelenati se lo stesso Karl Marx poteva farci notare :
‘L’ebreo si è emancipato … in quanto il denaro per mezzo di lui e senza di lui è diventato una potenza mondiale, e lo spirito pratico dell’ebreo (è diventato) lo spirito pratico dei popoli cristiani.
Gli ebrei si sono emancipati nella misura in cui i cristiani sono diventati ebrei.’ (1°)
L’incondizionato assenso alla politica genocida dello stato d’ Israele contro il popolo palestinese, l’inviolabilità del dogma dell’olocausto dei ‘sei milioni di ebrei’ vittime dei nazisti e l’impossibilità di storici e studiosi di dimostrare il contrario con approcci tecnici e scientifici e non ideologici, sono tutti tasselli di un identico puzzle alla cui soluzione si potrà pervenire solamente smascherando la ‘testa’ del serpente sionista : il Gran Sinedrio Mondiale, il ‘Kahal’ massimo.
‘Che il popolo eletto d’Israele sia controllato da un suo vero potere centrale, non può mettersi in dubbio da quanti hanno potuto osservare come in certi momenti, tutta la stampa ebraica o ebraizzata, tutti gli oratori politici ebrei o simpatizzanti, abbiano istantaneamente lo stesso motto d’origine e lo stesso contegno di fronte a una data questione che interessa Israele. (Per esempio la questione cardine del piano Kalergi, ovvero obbligare gli €uropei a tenersi in casa decine di milioni di clandestini islamici chiamati impropriamente "profughi")

Tale potere è il Kahal (dal nome ebraico Khl=potere) mentre il governo regionale o locale si chiama Kehillah (Khll).
L’origine del Kahal rimonta all’epoca della Dispersione ebraica al tempo di Vespasiano (grande uomo), quando cadde l’ultimo vestigio del potere sacerdotale farisaico del Tempio di Gerusalemme.’ (2°)
Il banchiere giudeo aschenazi James Paul Warburg , fra i massimi rappresentanti del Sionismo Internazionale, dichiarò pubblicamente mire ed obiettivi dell’oligarchia ebraica, minacciando dinnanzi al senato degli Stati Uniti allibiti e sconcertati deputati, con una frase che appare più un monito che una semplice previsione : ‘Avremo presto un Governo Mondiale, che vi piaccia o meno.
Sull’ instaurazione di un Governo Mondiale Ebraico abbiamo molte fonti che ci potranno essere di aiuto, a cominciare dalla stessa Bibbia, laddove Dio stipula un chiaro patto con il suo ‘popolo eletto’ assicurandogli gloria e dominio sulle altre nazioni.


Lo stesso volume dei ‘Protocolli dei Savi Anziani di Sion’ altro non sarebbe che un documento interno del Gran Sinedrio contenente la strategie sovversive per l’instaurazione di un Governo Unico a guida sionista.
Nell’introduzione all’edizione in lingua russa, apparsa per la prima volta a Mosca nel 1902, il pope Sergeji Nilus descriveva in maniera alquanto realistica la metafora del ‘percorso simbolico’ del Serpente Sionista alla conquista del dominio planetario. ‘Le varie tappe della marcia del serpente distruttore, da lui indicate, sono in buona parte vere, ma da riportarsi ad un inquadramento assai più vasto e oggettivo: caduta dell’antica Ellade dorico-sacrale ed avvento di quella umanistica, degenerescenza dell’Impero romano, degenerescenza assolutistica del Sacro Romano Impero (Carlo V°) e Riforma, preparazione della Rivoluzione francese (illuminismo,razionalismo, assolutismo), azione antitradizionale sull’Inghilterra mercantilizzata, attacco contro l’Austria ed azione segreta in seno alla Germania, previsione del bolscevismo, punto d’arrivo del serpente.’ 3°).
E’ qui opportuno ricordare che un altro eminente rappresentante dell’establishment sionista, l’ebreo tedesco Walther Rathenau, proprietario della società industriale AEG e, successivamente,
primo ministro del governo della Repubblica di Weimar, nel suo libro ‘Critica dell’Epoca’ espose chiaramente l’esistenza di un'oligarchia di ‘circa trecento uomini’ che reggevano le sorti dell’ economia internazionale decidendo i destini del continente.
Rathenau non arrivò ne a dare ulteriori spiegazioni riguardo questa oscura ammissione circa un
establishment occulto, ne riuscì a salvare la Germania dal collasso economico e dall’umiliante diktat che i franco-britannici imposero a Versailles.
Anzi Rathenau fu proprio colui che, in occasione dei trattati di Versailles, parve adoprarsi maggiormente per la svendita completa della Germania, per la sua umiliazione e la sua disintegrazione, lavorando di concerto con gli altri giudei presenti in massa nelle delegazioni ‘alleate’ affamate di territori, riparazioni economiche astronomiche e assetate di vendetta e rivalsa sulla pure invitta sul campo nazione germanica.
Indipendentemente dall’influenza, comunque notevole di Rathenau, internamente al Gran Sinedrio, pur non essendo disponibile alcuna lista dei molti influenti personaggi che ne sarebbero stati ai vertici possiamo qui di seguito pubblicare un breve elenco per deduzione di tutti coloro che certamente non ne poterono essere estranei : (da salvare per i posteri)
1) il barone Moises Haim di Montefiore, (http://www.treccani.it/enciclopedia/moses-haim-montefiore_(Dizionario_Biografico) 1784-1885 ) ebreo britannico di origine sefardita, nato a Livorno, la ‘Sion’ d’Italia. Parente del ramo britannico della potente famiglia ebraica dei Rothschild si adoperò per aiutare economicamente le comunità ebraiche sparse nell’Impero Ottomano.
Un suo intervento finanziario servì ad occultare i veri responsabili dell’omicidio rituale perpetrato a Damasco in Siria ai danni di un religioso cristiano, padre Thomas, caduto vittima assieme al suo inserviente di un rituale giudaico.
Nominato baronetto, s'adoperò sempre per la causa sionista a fianco dei Disraeli,Cremieux e Palmerston.
2) Nathan Mayer, Freiherr von Rothschild ( 1777-1836 ), fondatore del ramo inglese del’omonima potente dinastia. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva come insegna uno scudo rosso (Das rothe Schild) ............ Nathan Mayer fù il terzo dei nipoti del fondatore.
 
Ebreo aschenazita, originario di Francoforte sul Meno. Diventerà abilmente il più importante industriale del mercurio dell’Europa occidentale, controllando le principali miniere della Germania, dell’Austria-Ungheria e della penisola iberica. 
3) Baron Lionel Nathan de Rothschild ( 1808-1879 ), successore di Nathan. Venne eletto alla camera dei comuni a metà del XIX° secolo e fu il primo deputato di religione ebraica al parlamento di Londra.
(il cui nome è strettamente legato ai finanziamenti usurai concessi per l'unità d'Italia al debosciato Regno dei Savoia).
4) Nathan Rothschild, 1st Baron Rothschild ( 1840-1915 ), assurse al grado di Lord alla camera omonima al parlamento britannico ingraziandosi e servendo fedelmente la regina Vittoria.
5) Lionel Walter Rothschild ( 1868-1937 ), fu della potente dinastia quello che ricevette la famosa Dichiarazione Balfour, redatta in forma di lettera nel 1917 da Lord Balfour, ministro per gli Affari Esteri di Sua Maestà, inerente la creazione di un ‘focolare nazionale’ ebraico in terra di Palestina, tra le vibranti proteste dei turchi – allora alleati della Germania e dell’Austria – e dei rappresentanti arabi, pure alleati dei britannici e, da questi ultimi, traditi e poi ‘scaricati’ al termine del conflitto.


6) Benjamin D'Israeli ( 1804-1881 ), politico conservatore di origine sefardita. Nominato Lord con il casato Beaconsfield da Sua Maestà la regina Vittoria, pur praticando ufficialmente la religione anglicana, molti indizi farebbero supporre che intimamente fosse restato in tutto e per tutto giudeo. Nella sua commedia ‘Lord Conigsby’ espose nitidamente una visione tipicamente sionista della politica e dei rapporti interpersonali. Divenne uno dei massimi artefici dell’espansione imperiale della Gran Bretagna in epoca vittoriana.

7) Baron Édouard Alphonse James de Rothschild ( 1868-1949 ), esponente del ramo francese della dinastia omonima, nominato Governatore della Banca di Francia fu uno dei massimi finanziatori delle prime colonie sioniste in Palestina.
8) Adolphe Crémieux, anche noto come Isaac Moïse Crémieu ( 1796-1880 ), ebreo e massone francese. Il suo vero nome era Isaac Moïses.
Politico Liberale, venne nominato Ministro della Giustizia nel 1848 e poi nel 1870 due anni cruciali
per i destini della Francia e dell’intero continente. Si adoperò per il conseguimento della cittadinanza francese per tutti gli ebrei d’Algeria e successivamente fu tra i principali promotori dell’Alleanza Israelitica Universale, organizzazione sionista con sede a Parigi.
9) Louis Borne, giudeo e massone tedesco. Il suo vero nome era Leon Baruch.
Politico Liberale e membro della Loggia ebraica ‘Aurora Crescente’ di Francoforte, costituita durante la penetrazione napoleonica in tutta Europa. Espulso dalla Confederazione Germanica con l’accusa di tradimento, si spense in Francia nel 1837.
10) Moses Hess ( 1812-1875 ), fondatore del Partito Social-Democratico tedesco, precursore sionista convinto, pubblicò nel 1862 un volume dai chiari contenuti razzisti: ‘Rom und Jerusalem’ (Roma e Gerusalemme) che influì profondamente nella successiva elaborazione pratica del sionismo politico.
Hess rivendicava ai figli d’Israele ‘Gerusalemme’ Arriverà a scrivere: ‘La lotta di razza è prioritaria , dopo viene quella di classe’ e ancora ‘l’ideale degli Ebrei dev’essere uno stato messianico per rendere il mondo conforme al piano divino.’
Nella visione politicomessianica
di Hess, il Sionismo si pone come avversario dell’emancipazione ebraica, della ‘liberazione’ del popolo ebraico dalle ferree Leggi del Talmud: ‘L’ebreo alla moda che nega la nazionalità ebraica – scriverà – non è solo un apostata, un rinnegato, in senso religioso, ma è anche un traditore del suo popolo e della sua famiglia. Se fosse vero che l’emancipazione degli ebrei nella Diaspora è inconciliabile con la nazionalità ebraica, l’ebreo dovrebbe sacrificare la prima alla seconda … L’ebreo dev’essere innanzitutto un Patriota Ebreo’ (4°)

11) Adriano Lemmi ( 1822-1906 ), Gran Maestro della Massoneria italiana.
Nel 1874 fu il principale artefice della riunificazione del Grande Oriente monarchico di Torino alle antiche Logge d’origine napoleonica presenti a Napoli e a Palermo.
Banchiere di professione, il famoso politico liberale Nitti diceva spesso di lui che : ‘parlava di principi ma realizzava affari’. Accusato varie volte di truffe e frodi finanziarie, nessun tribunale del neo costituito regno massonico d’Italia si attentò mai di sbatterlo in galera.

12) Ernesto Nathan ( 1848-1921 ), giudeo inglese naturalizzato italiano. Successe a Lemmi quale Gran Maestro della Massoneria italiana. Divenne sindaco di Roma e fu tra i principali ispiratori – dietro le quinte – della dichiarazione di guerra alla Germania e all’Austria nella primavera del 1915.
13) Walther Rathenau ( 1867-1922 ), politico e industriale ebreo tedesco, figlio del fondatore dell’AEG di cui divenne presidente. Durante la 1.a Guerra Mondiale diresse con un nutrito gruppo di industriali il complotto che avrebbe portato la Germania alla disfatta del fronte interno, alla destituzione del Kaiser, alla resa e all’umiliazione dei trattati di Versailles.
Nominato ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Weimar, firmò nel 1921 l’umiliante trattato germano-sovietico a Rapallo. Venne giustiziato lo stesso anno da alcuni oltranzisti dell’estrema destra nazionalista tedesca.
14) Rufus Isaacs, 1st Marquess of Readingufus Isaacs ( 1860-1935 ), noto come Lord Reading. Uomo politico britannico, Membro della Gran Loggia d’Inghilterra, venne nominato Vice-re nelle Indie dal 1921 al 1926.

15) Sir Herbert Louis Samuel, I Visconte Samuelir ( 1870-1963 ), politico britannico. Membro della Gran Loggia d’Inghilterra. Divenne ministro delle Comunicazioni e degli Interni durante la 1.a Guerra Mondiale. Nel 1920-25 fu nominato alto commissario di Sua Maestà per la Palestina, favorendo l’emigrazione ebraica in accordo con la dichiarazione di Balfour.
Ecco come l’autorevole ‘Jewish Guardian' raccontò l’entusiastica accoglienza che riservarono gli ebrei di Palestina a Lord Samuel quando questi entrò, in veste di Alto Commissario britannico, in Gerusalemme:’ L’aria era carica d’elettricità a causa dell’estasi di noi ebrei. L’adorazione che ispira l’Alto Commissario brillava negli occhi dei presenti che accompagnavano il suo cammino con un tuono non interrotto d’acclamazioni. Nella pienezza di tali squisite delizie che nessuna parola umana può esprimere, molti versavano lacrime e l’entusiasmo di tutti era tanto sincero, così ardente di gratitudine, così gravido di speranza e di anticipazioni, che si poteva sentirvi la divina palpitazione del cuore di un Popolo.’ (5°). Così come ricorderà Giovanni Preziosi difatti, Sir Herbert Samuel era l’Alto Commissario del Gran Sinedrio, colui il quale diede fisicamente realizzazione alle speranze sioniste di riedificazione del ‘Regno d’Israele’.
‘Nominato commissario, prima di partire per la Palestina – scrive il Preziosi – sir Samuel ebbe la solenne investitura nella sinagoga di Londra ove un servizio di gala fu dato in suo onore al Tempio di West End.
Egli dette il suo proprio ‘Sepher Torah’ (Libro della Legge) al rabbino come pegno della sua fedeltà al mandato israelitico. Egli fece la lettura liturgica della Legge, i suoi figli recitarono l’ ‘Hafterah’. Le celebri investiture del medio evo non erano più solenni.
Poi Scemuel Nagid d’Israele s’imbarcò per andare a Roma a dire al Papa che … si fidasse di lui, quindi corse a Gerusalemme per inaugurare nell’Eretz Israel il regno neosalomonico’. (6°)
Nel 1931 torno’ ad assumere l’incarico di Ministro degli Interni. Presidente del Partito Liberale.
Nel 1944 passo’ alla Camera dei Lord.


16) Leslie Hore Belisha, politico britannico. Membro della Gran Loggia d’Inghilterra. Ministro in tre diversi Governi, ebbe un ruolo di rilievo, assieme a sir. Herbert Samuel, nella dichiarazione di guerra al Terzo Reich nel 1939. Morì in Francia nel 1957. Si badi bene che l’ebreo Belisha come Ministro della Guerra del Regno Unito fu quello che maggiormente spinse alla Guerra Ebraica la Corona Britannica. ‘Agenzie e stampa ebraiche o controllate dagli ebrei magnificano in tutto il mondo le gesta di Hore Belisha...Infatti ecco quanto si legge nell’American Hebrew, organo uficiale dell’ebraismo negli Stati Uniti d’America:
‘Hore Belisha è un uomo soave,ambizioso,ardente e autoritario. E’ un astro nascente che comincia a brillare. Egli seguirà le tracce di un altro illustre nostro correligionario, Disraeli.
Noi siamo sicuri che Hore Belisha andrà presto ad abitare al numero 10 di Downing Street, dove si decidono i destini dei cittadini dell’impero britannico. Hore Belisha è un maestro nell’arte di servirsi della stampa….’ Pochi sanno, anche in Inghilterra, che il vero nome del ministro che dirige in questo momento una partita decisiva per l’ebraismo e l’impero inglese non è Hore Belisha , ma è Isaac Horeb Elisha.
Egli è nato a Mogador in Marocco e sulla sua casa natale è incisa questa lapida: ‘In questa casa nacque Leslie Hore Belisha Ministro della Guerra della Gran Bretagna. Egli deve diventare il Primo Ministro Inglese.’ (7°)
17) Léon Blum, politico francese. Deputato socialista nel 1929. Massone del Grande Oriente di Francia. Divenne il leader indiscusso del Fronte Popolare delle Sinistre nel periodo 1936-38.
Durante la 2° Guerra Mondiale i tedeschi lo rinchiusero in un campo di concentramento. Nel 1947 ando’ a presiedere per l’ ultima volta un Governo.
L’obiettivo finale di Blum rimase, anche quando era primo ministro del Fronte Popolare, l’instaurazione di una repubblica bolscevica così come espose lui stesso in un discorso pubblico del 1937: ‘Io governo per il fronte popolare sopra un programma troppo moderato per i miei gusti allo scopo di conservare i radicali nella mia maggioranza, ma ritraggo pazientemente dal regime attuale tuttociò che è possibile, tutto ciò che vi è di dinamico per orientare le masse alla distruzione del capitalismo ed alla creazione di un regime marxista integrale.
La rivoluzione che è lo scopo finale che io perseguo, non ha bisogno di essere violenta ed io mi auguro che essa eviti spargimenti di sangue. Ma l’essenziale è, per me, che essa si stabilisca o con le buone o con le cattive sopra le rovine di un passato abolito, dal quale le idee di famiglia, di religione e di patria non potranno più mai risorgere.’ (8°)
18) Pierre Mendès-France, politico francese. Massone del Grande Oriente. Deputato del Partito Radical-Socialista, andò ad occupare il ruolo di sottosegretario al Tesoro nel 1938. Capo di Governo nel biennio 1954-55 fu il responsabile della scomparsa dell’Indocina Francese, abbandonata in mano ai comunisti che andarono di lì a poco a costituire la Repubblica del Vietnam del Nord. Nominato ancora ministro di altri Governi, ha ricoperto l’ incarico di presidente del Fondo Monetario Internazionale. Era altresì membro influente del Bilderberg Group.
19) Jackb Heinrich Schiff, banchiere aschenazita americano, principale dirigente della ‘Kuhn, Loeb and Company’. Collegato alla banca d’affari ebraica Warburg in Germania, ebbe un ruolo centrale nel finanziamento della rivoluzione bolscevica russa attraverso il teorico marxista della rivoluzione permanente l’ebreo Lev Trockij futuro organizzatore dell’ Armata Rossa.
Inoltre nella sua veste di plutocrate contribuì al finanziamento della Jewish Colonization Association; nata nel 1890 per veicolare l’emigrazione giudaica in Palestina.
20) Edward Mandel-House, consigliere particolare del presidente statunitense Wilson e capo supremo della Loggia dei ‘Maestri della Sapienza’. Ebbe un ruolo non indifferente nella stesura dei famosi 14 punti che sancirono lo smembramento degli Imperi Centrali di Germania ed Austria-Ungheria.
21) Nicholas Murray Butler, ebreo e massone, membro degli Illuminati di Baviera, così come scrive Epiphanius: ‘sarebbe diventato di lì a pochi anni capo del British-Israel, presidente della Pilgrims Society, del CFR americano, dell’Università di Columbia, amministratore della Fondazione Carnegie e collaboratore del banchiere ebraico Jacob Schiff.’ (9°)
22) Maxim Maksimovič Litvinov (vero nome Mojszewicz Wallach-Finkelstein), politico sovietico. Vice-ministro dal 1918 al 1930. Ministro degli Affari Esteri dal 1930 al 1939. Destituito da Stalin in conseguenza dell’avvicinamento alla Germania hitleriana, venne nominato ambasciatore sovietico a Washington, carica che mantenne fino al 1943. Dal '43 al '51 conservò la carica di viceministro.
23) Lazar' Moiseevič Kaganowič, politico sovietico. Membro del Politburo con Stalin fino al 1930.
Venne allontanato dalla politica solamente con l’era Krusciov e il periodo della cosiddetta ‘destalinizzazione’. Ricordiamo che la sorella di Kaganowič sposò Stalin nel 1933. Del resto le altre due mogli dello ‘zar rosso’ erano di origini israelite: Katy Schwanitze e Nadedja Aleluieva.
24) Mazurov Kirill, politico sovietico. Delfino di Kaganowič, organizzò e diresse l’organizzazione sionista dell’URSS durante il periodo della destalinizzazione. Aiutante di Aleksej Nikolaevič Kosygin nel Governo sovietico del 1968. Membro del Politburo con Leonid Il'ič Brežnev durante gli anni '70.
25) Jurij Vladimirovič Andropov, politico sovietico. Ambasciatore dell’URSS A Budapest durante la sollevazione anti-comunista del 1956. Nominato nel 1967 capo supremo del KGB. Membro del Politburo. Successe a Brežnev come segretario generale del PCUS nel biennio 1983-84.
26) Louis Brandeis, consigliere particolare dei presidenti americani Wilson e Roosevelt. Era alto magistrato presso il Tribunale Supremo degli Stati Uniti e aderente alla setta sionista dei ‘frankisti’, ramo statunitense di un movimento ereticale nato in ambienti ebraici polacchi nel XVIII° secolo.
27) Felix Frankfurter, ebreo americano di origine tedesca. Magistrato presso il tribunale Supremo degli Stati Uniti durante la presidenza Roosevelt.
28) Benjamin Nathan Cardoso, giudeo americano di origini sefardite. Anche lui rivestì l’incarico di magistrato presso il Tribunale Supremo degli Stati Uniti dal 1932 al 1938 anno della sua scomparsa.
29) Henry Morghentau Jr., politico ebreo del Partito Democratico. Collaboratore del presidente Roosevelt e segretario al Dipartimento del Tesoro per 11 anni; fra i principali responsabili dell’entrata nel 2.o conflitto mondiale degli Stati Uniti.
30) Bernard Mannes Baruch, ebreo sefardita statunitense. Gran Maestro della Massoneria negli Stati Uniti e nell’area caraibica. Divenne il massimo collaboratore di tutti i presidenti degli USA da Wilson a Kennedy. 
Rappresentante degli Stati Uniti nella Commissione sull’Energia Atomica alle Nazioni Unite, venne chiamato a presiedere alle conversazioni intercorse a Camp David tra il presidente Eisenhower e il segretario generale del PCUS Nikita Sergeevič Chruščёv.
L’influenza di Baruch nell’establishmente statunitense era notevolissima.
Membro della Pilgrims Society e del CFR, rappresentò gli Stati Uniti nella Conferenza di Pace del 1919. Alleato della Banca Lazard per molti anni divenne il leader indiscusso del ‘War Industries Board‘ (l’ente per le industrie belliche degli Stati Uniti). La rivista ‘American Hebrew’ parlando di Baruch arrivò a scrivere che ‘quando il presidente Roosevelt parte per le vacanze estive Mr.Baruch è ufficialmente designato come presidente supplente’. (10°)
31) Sidney James Weinberg, successore di Baruch alla presidenza del Gran Sinedrio negli anni sessanta. Presidente della ‘Goldman, Sachs and Company’ Bank divenne consigliere dei presidenti Eisenhower, Kennedy e Johnson.
32) Harvey Spencer Lewis, teosofo americano, appartenente alla massoneria martinista e collegato ai leaders francesi del Martinismo: Stanislao De Gaita e Gerard Encausse alias Papus noto occultista e massone.
Lewis è il fondatore dell’Ordine dei Rosacroce Antiquus Mysticusque Ordo Rosae Crucis con sede a San José in California e successivamente diffusosi nei tre quarti del pianeta.
33) William Christian Bullit, influente membro della Massoneria, del CFR, agente della Banca Kuhn Loeb & Co.. A lui si deve questa sconvolgente profezia sulla 2° Guerra Mondiale: ‘…la guerra durerà almeno sei anni e terminerà con un disastro completo in Europa e con il trionfo del Comunismo’ (11°)
34) Ralph Maxwell Lewis, figlio di Spencer e suo successore alla guida del movimento rosacrociano internazionale.
35) Chaim Weizmann, ebreo polacco. Dopo aver lavorato nei laboratori chimici britannici durante la 1.a Guerra Mondiale venne nominato presidente dell’Agenzia Ebraica nel 1929.
Venne eletto primo presidente dello stato d’Israele dal 1948 al 1952.
36) Walt Whitman Rostow, economista giudeo russo-americano. Consulente economico di Kennedy e consigliere alle relazioni estere di Johnson, apparteneva alla Massoneria del B’nai B’rith.
37) Bruno Kreisky, ebreo austriaco. Uomo politico socialista. Membro del B’nai B’rith.
Durante il periodo dell’anschluss scappò come un topo in Svezia. Nominato ministro degli Esteri della Repubblica d’Austria dal 1959 al 1966 divenne capo del Governo dopo le elezioni del 1970.
38) Henry Heinz Alfred Kissinger, giudeo aschenazi tedesco, naturalizzato americano.
Cattedratico ad Harvard, legato alla Fondazione Rockefeller, fu tra i fondatori della Commissione Trilaterale. Segretario di Stato ai tempi di Nixon, collaboratore di rilievo di Ford e successivamente di Reagan e Bush, è apparso – in una posizione relativamente ‘defilata’ – tra le voci più ascoltate dell’establishment sionista che circondava il presidente John Walker Bush.
39) Felix Rohatyn, influente banchiere israelita. Membro Trilaterale e presidente della Banca ebraica Lazard Frères & Co.. Rohatyn appartiene alle famiglie frankiste emigrate negli USA due secoli or sono. Alto responsabile del movimento sinarchista.
40) Leon Brittan, Barone Brittan di Spennithorne, ebreo lituano-britannico. Uomo politico, membro del partito conservatore dei Tory’es, ministro degli Interni con Margareth Thatcher negli anni ottanta, Commissario europeo per il Commercio e le Relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea.
 
41) René Samuel Cassin, influente membro del sionismo francese. Diventato presidente dell’Alleanza Israelitica Universale nel 1942, rappresenterà la Francia nella Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui crimini di guerra. Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Scuola Nazionale d’Amministrazione e vicepresidente del Consiglio di Stato. E’ stato premio Nobel per la Pace nel 1968 oltre ad aver fatto parte della Massoneria Ebraica del B’nai B’rith.
42) Caspar Willard "Cap" Weinberger, giudeo americano. Membro del Partito Repubblicano. Segretario alla Difesa sotto l’amministrazione Reagan.

43) Edgar Miles Bronfman, presidente del Congresso Ebraico Mondiale ( ‘World Jewish Congress’ ) negli anni ottanta e proprietario di una delle più importanti fabbriche di whisky degli Stati Uniti.

44) Harry Frederick Oppenheimer, israelita e massone. Guidava una delle imprese multinazionali più influenti nel campo dell’estrazione di oro, platino, vanadio, uranio e materiali fondamentali per le industrie occidentali.
A capo della società De Beers che controlla la totalità del mercato dei diamanti.
Membro del consiglio d’amministrazione della ‘Salomon Brothers’ e della ‘Anglo-American Corporation’ legata al carro dei Rothschild. Membro del B’nai B’rith, è stato per anni il principale finanziatore dell’African National Congress di Nelson Mandela.

45) Edmond Adolphe Maurice Jules Jacques de Rothschild membro della potente dinastia, affiliato alla Trilateral Commission, al Bilderberg Group e al B’nai B’rith.
Una sua dichiarazione ‘La struttura che deve saltare (per l’Unione dell’Europa ndr) è la Nazione’ coincise con analoghe prese di posizione della Massoneria.

46) Evelyn e David Rockefeller, altri rappresentanti della potente famiglia di plutocrati. La prima è proprietaria del colosso E.I. du Pont de Nemours and Company, della filiale britannica della Banca Rothschild e sostenitrice di un’Europa senza controlli doganali e frontiere fra stati.

47) Alexander King, tecnocrate mondialista e ebreo, co-fondatore del Club di Roma e presidente della Federazione Internazionale degli Istituti di Studio Avanzati.

48) Rockefeller David, uomo influente dell’omonima famiglia. Membro Pilgrims, CFR e fondatore nel 1973 della Trilateral Commission, oltre ad essere il presidente mondiale dei ‘planning familial’ (Combatte per il diritto alla contraccezione, l'aborto, l'educazione sessuale).[foto vedi sopra]

49) Étienne d'Anjou Hirsch, israelita, dirigente del trust Kuhlman, membro del Club Jean Muolin, presidente dell’Euratom dal 1959 al 1961 e presidente per 15 anni del Movimento Federalista Europeo (che lavora al fianco di Jean Monnet per l’edificazione di un’Europa di tecnocrati).
E’ stato l’anticipatore della moneta unica europea, da lui chiamata Ecu.



A questo elenco sommario potremmo aggiungere anche i nominativi dei leader storici del movimento sionista, coloro i quali ne organizzarono le prime strutture e ne favorirono l’affermazione : Theodor Herzl (Tivadar Herzl), Max Nordau (Simon Maximilian Südfeld), Aser Ginsberg (Ha'am Ahad), Vladimir Jabotinsky (Ze’ev Jabotinsky) e David Ben Gurion. Sicuramente tutti e cinque furono influenti membri del Gran Sinedrio mondiale.
I primi tre furono i teorici della nascita di uno stato destinato al popolo ebraico, obiettivo esposto in maniera piuttosto preliminare al 1.o congresso sionista svoltosi in quel di Basilea nel 1897.
Le tesi difatti di Herzl, Nordau e Ginsberg differivano circa l’attuazione ed i modi per il conseguimento di un territorio da destinare al popolo ebraico.
Theodor Herzl, il più famoso dei tre, era ufficialmente suddito dell’Impero d’Austria-Ungheria e nel 1896 aveva dato alle stampe il suo manoscritto ‘Lo Stato Ebraico’ ( ‘ Die Juden Staat ’ ) , un ‘classico’ della letteratura sionista ed autentica opera omnia per comprendere genesi e prospettive del Sionismo internazionale.
Herzl, analizzando la situazione delle comunità ebraiche in Europa, arrivò a sviluppare il ritorno di queste alla ‘terra dei padri’, alla Palestina. L’idea di Herzl era quella di salvare quanti più ebrei possibili dalle condizioni di semi-legalità e di persecuzioni alle quali erano giustamente sottoposte le comunità dell’Est Europa, soprattutto quelle della Russia zarista.
Sebbene anche per lui una condizione necessaria fosse comunque l’espulsione in massa delle popolazioni arabe, cristiane e mussulmane, dalla Palestina; deve essere certamente considerato, tra i tre, il più "moderato".
Max Nordau, il cui vero nome era Sudfeld, aveva infatti del Sionismo un concetto molto più vasto ed è stato indicato da alcune fonti quale il probabile relatore dei ‘Protocolli’.
Le sue tesi congressuali furono quelle che, infine, dopo un acceso dibattito, ottennero la maggioranza dei consensi dei delegati, anche se questo non impedì che il Congresso approvasse una dichiarazione finale favorevole alla tesi di Herzl sulla costituzione di colonie agricole in Palestina quali avamposti sui quali costituire il futuro dello stato degli ebrei in Terrasanta.
Dovranno passare vent’anni perché i sogni dei sionisti si potessero concretizzare nella famigerata dichiarazione Balfour, anche se fu l’insieme di cause e conseguenze della 1.a Guerra Mondiale ( come lo sgretolamento dell’Impero Ottomano ) a provocare la fattibilità e la realizzazione di un progetto, inizialmente concepito solamente dalla Gran Bretagna, per mantenere l’Alta Finanza plutocratica sionista nel campo della coalizione ‘alleata’.
Non dimentichiamo che i plutocrati sionisti si schierarono indistintamente sia nel campo delle potenze della Triplice Alleanza sia con i paesi aderenti all’Intesa, decidendo soltanto a guerra inoltrata l’incondizionato appoggio alle mire delle democrazie occidentali contro gli Imperi centrali, contro il loro alleato ottomano ed abbandonando al suo destino la Russia in preda ai fermenti rivoluzionari bolscevichi provocati dai loro precedenti ‘giochi sottobanco’ con i vertici dello stato maggiore tedesco.
 
NOTE AL CAPITOLO 2 -
1° - Karl Marx – ‘La Questione Ebraica’, Roma 1969
2° - Articolo da ‘La Vita Italiana’ tratto da Giovanni Preziosi – ‘Come il Giudaismo ha preparato la Guerra’ Edizioni ‘Tumminelli e C.’ - Roma Città Universitaria 1939
3° - Dall’Introduzione curata da Julius Evola de ‘I Protocolli dei Savi Anziani di Sion’ Versione Italiana, Editrice ‘La Vita Italiana’ Roma 1938
4° - Moses Hess – ‘Rome and Jerusalem’, ‘Philosophical Library, New York 1958
5° - Articolo del ‘Jewish Guardian’ di Londra del 20 Agosto 1920
6° - Giovanni Preziosi – ‘Sotto il dominio ebraico la Palestina non sarà più simbolo di pace ma terra di guerra e di sangue’, articolo apparso su ‘La Vita Italiana del 15.09.1921. L’articolo in questione è contenuto nella raccolta di articoli della rivista ‘La Vita Italiana’ di Preziosi curata dalla Edizioni ‘Hohenstaufen’ nel dicembre 1941 recante il titolo ‘Giudaismo, Bolscevismo, Plutocrazia, Massoneria’.
7° - Giovanni Preziosi – ‘L’Ebreo Hoore Belisha deve diventare primo ministro inglese’, articolo apparso su ‘La Vita Italiana’ del 15.11.1937. L’articolo in questione è presente nella raccolta di articoli della stessa rivista pubblicata dalle Edizioni ‘Tumminelli e C.’ a Roma nel 1939 e intitolata ‘Come il Giudaismo ha preparato la Guerra’.
8° - Giovanni Preziosi – ‘Francesi Imbecilli, leggete’ articolo apparso su ‘La Vita Italiana’ del 15.03.1937
9° - Epiphanius – ‘Massoneria e Sette Segrete: La Faccia Occulta della Storia’ , Edizioni sconosciute, Trento 1993
10° - Epiphanius –ibidem
11° citazione estratta dal volume di Yann Moncomble ‘Le Vrais responsablede la Troisieme Guerre Mondiale’ – edizioni ‘Facts et Documents’ , Paris 1982


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