U€: come finanzia l’invasione dei nuovi stati
I fondi pubblici (europei) furono resi disponibili come
sussidi, borse di studio, premi culturali, senza alcun limite allo scopo
di sedurre l’opinione pubblica e nascondere ciò che era veramente in
gioco (…)
Alain Parguez
Vediamo quindi come è possibile “convincere” gli Stati a farsi inglobare volontariamente nel disastro dell’eurozona (pare assurdo). Ecco come funziona:
La Commissione Europea pubblica oggi questo avviso: LINK. Annuncia l’avvio del programma di finanziamento alla pre-assistenza
per i paesi che aderiranno all’Unione Europea
(Albania,Macedonia,Kosovo,Montenegro,Serbia, Turchia). Il programma è
mirato ad assistere LE RIFORME come supporto alla COMPETITIVITA’:
“governance and public administration reform, rule of law and
fundamental rights, as well as support to economic growth and
competitiveness“.
11 MILIARDI DI EURO
di finanziamanti ripartiti così, nel 2014-2020
Per capire l’ordine di grandezza: sul Montenegro (600mila abitanti) l’UE spende 39,6 milioni di Euro solo nel 2014, ovvero 66€ ad abitante.
Notare che come “risorse per la crescita” nel bilancio 2015 riferite a progetti 2014-2020 ” l’UE aveva stanziato circa il 60% di 145 mld per tutta l’UE (in parte residui di fondi già stanziati) , ovvero 24 € ad abitante
Per abitante, l’UE SPENDE PER LA PROPAGANDA ALLE RIFORME IN MONTENEGRO CIRCA IL TRIPLO DI QUELLO CHE SPENDE PER LA CRESCITA IN TUTTA EUROPA
La propaganda è la madre di ogni regime. Come si traduce,
concretamente, l’investimento in “assistenza alle riforme”? Studi,
consulenze, convegni, produzione di documenti, corsi di aggiornamento,
etc. La stragrande maggioranza dei “centri culturali” del paese è
investita, per anni, da un colossale fiume di soldi, e produce e
finanzia incessantemente contesti ed elementi di supporto all’Unione
Europea.
E vengono fuori studi, proposte, documenti come questo, ad esempio, scritta da Luciano Gallino nel 2011:
Gallino, 2011: “Il modello sociale, pilastro dell’unità europea” (scritto per convegno sul modello sociale europeo, il 20 dicembre 2011, presso la Camera dei deputati)
“E’ necessario che un maggior numero di cittadini arrivino a
convincersi che l’Unione Europea è un grandioso progetto politico,
economico, sociale, culturale che presenta elementi unici al mondo“
Ma appena due anni dopo:
Gallino, 2013: “Un colpo di Stato è in atto in Italia e in Europa“
“Oggi decisioni di fondamentale importanza vengono prese da
gruppi ristretti: il direttorio composto dalla Commissione Ue, la
Bce, l’Fmi. I parlamenti sono svuotati e hanno delegato le
decisioni ai governi. I governi li hanno passati al direttorio. Se
questa non è la fine della democrazia, è crtamente una ferita grave”
Sembrerebbe una comica, un film di Totò, ma è la realtà.
La stessa persona a distanza di due anni passa dal giudicare l’Unione
Europea “un progetto grandioso” a giudicarlo “un colpo di Stato“.
E così, quello che è considerato il più autorevole sociologo italiano, e
oggi anche “anti austerity” si era “distratto un attimo, e fino a 2
anni fa esaltava quello che lui stesso, DOPO, dipinge come un regime.
Le parole chiave sono: PRIMA e DOPO.
PRIMA l’UE finanzia la propaganda, e tutti quelli che vivono in questo mondo dorato.
DOPO che il treno delle riforme è in marcia e
inarrestabile, gli stessi che hanno partecipato alla propaganda, si
smarcano. Si ripropongono come “di sinistra” contro il Frankenstein che
hanno contribuito a costruire;
Quello che succederà nel 2014-2020 in questi paesi dell’est Europa è
già accaduto in Italia negli anni ’90, in decine di facoltà
universitarie, enti di ricerca, etc, e meglio di come lo ha descritto
Alain Parguez, da anni e anni, non sarebbe stato possibile descriverlo:
“La vittoria definitiva dell’unione monetaria non sarebbe stata
possibile senza l’enorme quantità di capitali spesi per convincere una
pubblica opinione contro la quale era stata appositamente costruita”
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