Addio a Gianroberto Casaleggio
l’anima “british” del Movimento 5 Stelle
Si è spento a 61 anni, vittima di un tumore, Gianroberto
Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle.
Definirlo “guida spirituale” o “cofondatore” è riduttivo, perché senza il suo determinante apporto il M5s, vicino secondo un numero crescente di osservatori e sondaggisti alla conquista di Palazzo Chigi, non avrebbe mai visto la luce.
La sua maniacale riservatezza nasceva probabilmente dalla volontà di tacere sui 25 anni intercorsi tra l’ingresso in Olivetti e la nomina ad amministratore delegato della Webbegg s.p.a.: poco o nulla si sa sul suo ruolo di responsabile italiano della multinazionale britannica Logica plc.
Definirlo “guida spirituale” o “cofondatore” è riduttivo, perché senza il suo determinante apporto il M5s, vicino secondo un numero crescente di osservatori e sondaggisti alla conquista di Palazzo Chigi, non avrebbe mai visto la luce.
Ma chi
era Gianroberto Casaleggio?
Se al momento della fondazione della
Casaleggio Associati srl, incubatrice del M5S, Enrico Sassoon era il
rappresentante di Washington, il “guru” era senza dubbio “l’agente
inglese” che risponde a Sua Maestà la Regina.La sua maniacale riservatezza nasceva probabilmente dalla volontà di tacere sui 25 anni intercorsi tra l’ingresso in Olivetti e la nomina ad amministratore delegato della Webbegg s.p.a.: poco o nulla si sa sul suo ruolo di responsabile italiano della multinazionale britannica Logica plc.
Addio a Gianroberto, interprete del gattopardismo atlantico
Si è spento all’istituto Scientifico Auxologico (SINDROMI DA NEOPLASIE ENDOCRINE MULTIPLE (MEN) ) di Milano Gianroberto Casaleggio:
la notizia non cade come un fulmine a ciel sereno perché, sin dalla sua
operazione d’urgenza per un endema nell’aprile 2014, erano circolate
indiscrezioni sul suo stato di salute, intensificatesi in quest’ultimo
periodo e culminate con l’articolo “Casaleggio pensa di abdicare, gli succederà il figlio Davide”, pubblicato da La Stampa il 7 aprile 2016.
Alla famiglia, per quel che vale, porgiamo le condoglianze.
Alla famiglia, per quel che vale, porgiamo le condoglianze.
Sul Movimento 5 Stelle e sulla sua natura di strumento creato ad hoc per catalizzare ed addomesticare il dissenso, già scrivemmo a suo tempo: si tratta della classico principio “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”
magistralmente riassunto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel romanzo
“Il Gattopardo” (1958).
Il Potere, quello con la “p” maiuscola (la City di Londra, Wall Street, il Dipartimento di Stato americano), coadiuvato dai potentati locali sulla via del tramonto (Mediobanca, la periclitante Telecom, il gruppo l’Espresso, etc.) concepisce, finanzia e sponsorizza un movimento di protesta che funga da “valvola di sfogo” per la società italiana, vittima di un pluridecennale impoverimento sociale, politico ed economico, impedendo così che il malessere sfoci in soluzioni che mettano in discussione la permanenza dell’Italia nell’orbita euro-atlantica.
Il Potere, quello con la “p” maiuscola (la City di Londra, Wall Street, il Dipartimento di Stato americano), coadiuvato dai potentati locali sulla via del tramonto (Mediobanca, la periclitante Telecom, il gruppo l’Espresso, etc.) concepisce, finanzia e sponsorizza un movimento di protesta che funga da “valvola di sfogo” per la società italiana, vittima di un pluridecennale impoverimento sociale, politico ed economico, impedendo così che il malessere sfoci in soluzioni che mettano in discussione la permanenza dell’Italia nell’orbita euro-atlantica.
Si tratta di gattopardismo allo stato puro; “ uno sfogo” tanto
liberatorio quanto sterile, perché non può neppure sfiorare quei
sistemi di potere (la NATO, la U€, il crimine organizzato, il connubio
mafia-massoneria-finanza benedetto da Mediobanca) che
reggono la disgraziata Italia dal 1945: si offre un catartico
“vaffanculo!”, un boccaccesco epiteto al presidente della Repubblica, un
graffiante nomignolo al premier, uno spettacolo gratuito in Piazza del
Popolo, mai poi tutto finisce lì.
Si torna, magari momentaneamente appagati, al solito trantran quotidiano, quello di un Paese che è passato dall’essere la quinta economia del mondo nel 1992 a poco più che un relitto in balia della destabilizzazione mediorientale della NATO, della finanza selvaggia che si nasconde dietro l’€uro, delle grandi multinazionali estere che fanno incetta della poca argenteria rimasta.
Nessun episodio mostra meglio il gattopardismo del M5S, ossia la difesa dei poteri costituiti passando una semplice mano di vernice, che il caso di Quarto: è il comune campano, conquistato ricorrendo ai voti della camorra, dove il crimine organizzato può minacciare il sindaco per questioni di appalti senza che “il Direttorio”, il vertice del movimento, muova un dito1.
Si torna, magari momentaneamente appagati, al solito trantran quotidiano, quello di un Paese che è passato dall’essere la quinta economia del mondo nel 1992 a poco più che un relitto in balia della destabilizzazione mediorientale della NATO, della finanza selvaggia che si nasconde dietro l’€uro, delle grandi multinazionali estere che fanno incetta della poca argenteria rimasta.
Nessun episodio mostra meglio il gattopardismo del M5S, ossia la difesa dei poteri costituiti passando una semplice mano di vernice, che il caso di Quarto: è il comune campano, conquistato ricorrendo ai voti della camorra, dove il crimine organizzato può minacciare il sindaco per questioni di appalti senza che “il Direttorio”, il vertice del movimento, muova un dito1.
C’è stato, certo, un momento“rivoluzionario” del M5S, quello coinciso grossomodo col periodo che intercorre tra la nascita ufficiale nell’ottobre 2009 e le elezioni europee del maggio 2014, ma a questa fase è presto subentrata quella “borghese” ed accomodante, coincisa con l’amara constatazione dell’establishment €uro-atlantico che la situazione italiana è così critica che neppure l’enfant prodige
Matteo Renzi si è dimostrato all’altezza, spalancando così le porte ad
un esecutivo pentastellato, ultimo colpo in canna.
Non è una parabola affatto originale, considerato che anche il fascimo-movimento del 1919 (quello di Piazza San Sepolcro, degli ex-arditi, dei fiumani, dei futuristi, dei sindacalisti, “la manovalanza” usata dal Potere per ristabilire l’ordine nelle fabbriche e nelle campagne) è tutt’altra cosa rispetto al fascismo-partito che vince le elezioni politiche del 1924: dismessa la retorica più accesa, espulsi gli estremisti, cancellate buona parte delle rivendicazioni sociali, il fascismo diventa per Londra, l’Alta Finanza e la grande industria, lo strumento per garantire lo status quo in Italia.
Non è una parabola affatto originale, considerato che anche il fascimo-movimento del 1919 (quello di Piazza San Sepolcro, degli ex-arditi, dei fiumani, dei futuristi, dei sindacalisti, “la manovalanza” usata dal Potere per ristabilire l’ordine nelle fabbriche e nelle campagne) è tutt’altra cosa rispetto al fascismo-partito che vince le elezioni politiche del 1924: dismessa la retorica più accesa, espulsi gli estremisti, cancellate buona parte delle rivendicazioni sociali, il fascismo diventa per Londra, l’Alta Finanza e la grande industria, lo strumento per garantire lo status quo in Italia.
La breve parentesi rivoluzionaria del M5S si apre col governo Berlusconi IV
(quando i grillini sono una delle tante frecce all’arco degli
angloamericani per rovesciare il Cavaliere, tanto che
chiedono “profeticamente” a Napolitano di cacciare il premier
nell’estate 20112), prosegue con l’insediamento del governo Monti (quando
i grillini si agitano per un referendum sulla moneta unica, poi
archiviato, mentre il governo tecnico applica indisturbato le ricette di
svalutazione interna che piegano l’Italia3), raggiunge l’acme con le consultazioni politiche
del febbraio 2013 (quando il M5S deve intercettare, per poi
neutralizzarla, la montante marea anti-€uropeista) e si chiude con le elezioni europee del maggio 2014 (con il minaccioso “Stiamo arrivando!” ed i compiacenti sondaggi che pronostico un testa a testa tra PD e M5S4, così da produrre “l’inaspettato” 40% raccolto da Renzi).
Il M5S è in questa fase impiegato solo come opposizione addomesticata, senza che ci sia alcuna intenzione di installarlo a Palazzo Chigi, appena conquistato dal “rottamatore” Matteo Renzi (per le sue benemerenze eletto da Foreign Policy tra i 100 pensatori più influenti al mondo5).
Il M5S è in questa fase impiegato solo come opposizione addomesticata, senza che ci sia alcuna intenzione di installarlo a Palazzo Chigi, appena conquistato dal “rottamatore” Matteo Renzi (per le sue benemerenze eletto da Foreign Policy tra i 100 pensatori più influenti al mondo5).
Non trascorrono nemmeno 24 mesi dalla nomina di Renzi a presidente
del Consiglio che, man mano che la stella dell’ex-sindaco di Firenze si
affievolisce, il M5S cambia pelle: archiviato lo spirito da
rivoluzione colorata e le pulsioni blanquiste/poujadiste delle origini,
si fa sempre più concreto lo scenario di traghettare i pentastellati a
Palazzo Chigi.
Obiettivo della manovra è, ovviamente, la conservazione dello status quo.
La prima, aperta, benedizione della finanza anglosassone, è impartita dal Financial Times (“uno dei quotidiani più autorevoli e letti al mondo” come si legge su beppegrillo.it6) con l’articolo del 29 dicembre 2015 “Italy’s Five Star Movement wants to be taken seriously” che già analizzammo a suo tempo: il 29enne Luigi Di Maio, elegante e compito, è indicato dalla voce della City come il probabile erede di Beppe Grillo, nuovo volto di una forza pronta alla guida del Paese.
Obiettivo della manovra è, ovviamente, la conservazione dello status quo.
La prima, aperta, benedizione della finanza anglosassone, è impartita dal Financial Times (“uno dei quotidiani più autorevoli e letti al mondo” come si legge su beppegrillo.it6) con l’articolo del 29 dicembre 2015 “Italy’s Five Star Movement wants to be taken seriously” che già analizzammo a suo tempo: il 29enne Luigi Di Maio, elegante e compito, è indicato dalla voce della City come il probabile erede di Beppe Grillo, nuovo volto di una forza pronta alla guida del Paese.
Per Di Maio un simile biglietto da visita è allo stesso tempo
galvanizzante ed impegnativo: l’alta finanza l’ha eletto a premier in pectore purché,
ovviamente, non tradisca le aspettative dei suoi potenti mentori.
Il 24 marzo il rampante Di Maio accetta così l’invito dell’ambasciata olandese per una riservatissima colazione di lavoro, in compagnia dei 28 rappresentati della U€: per Di Maio è il ballo delle debuttanti, dove “l’erede” di Grillo deve sfoggiare le buone maniere, i vestiti di buon taglio ed il pensiero politicamente corretto. “Di Maio fa autocritica sull’U€: Forse siamo stati troppo duri”7, titola la Stampa, evidenziando come gli attacchi alla UE e le idee balzane di uscire dall’€uro appartengano al vecchio M5S, non alla nuova, fiammante, versione “governativa”.
Si noti un particolare: secondo la ricostruzione sempre de la Stampa, Di Maio, l’aspirante primo ministro, è considerato poco più che un “dipendente” da Davide Casaleggio8, il 39enne figlio di Gianroberto nominato a sua volta erede della Casaleggio Associati srl e, per traslazione, del Movimento 5 Stelle.
Il 24 marzo il rampante Di Maio accetta così l’invito dell’ambasciata olandese per una riservatissima colazione di lavoro, in compagnia dei 28 rappresentati della U€: per Di Maio è il ballo delle debuttanti, dove “l’erede” di Grillo deve sfoggiare le buone maniere, i vestiti di buon taglio ed il pensiero politicamente corretto. “Di Maio fa autocritica sull’U€: Forse siamo stati troppo duri”7, titola la Stampa, evidenziando come gli attacchi alla UE e le idee balzane di uscire dall’€uro appartengano al vecchio M5S, non alla nuova, fiammante, versione “governativa”.
Si noti un particolare: secondo la ricostruzione sempre de la Stampa, Di Maio, l’aspirante primo ministro, è considerato poco più che un “dipendente” da Davide Casaleggio8, il 39enne figlio di Gianroberto nominato a sua volta erede della Casaleggio Associati srl e, per traslazione, del Movimento 5 Stelle.
Al vecchio binomio Casaleggio Senior-Grillo subentrerebbe così quello Casaleggio Junior-Di Maio: puparo e burattino, imprenditore occulto e prestanome.
Si ha conferma delle impressioni che la Casaleggio Associati srl
gestisca il M5S quasi come una filiale e, in effetti, gli ultimi episodi
non fanno che corroborare questa tesi: le mail dei parlamentari
pentastellati vagliate e controllate dalla ditta milanese9, il ruolo determinante della srl nello scegliere Virginia Raggi come candidata sindaco a Roma, la volontà decisiva della Casaleggio Associati di sostituire in corsa10 Patrizia Bedori, ritenuta troppo scialba, e così via.
È tale il controllo esercitato da Gianroberto Casaleggio che il professor Paolo Becchi, ex-ideologo e filosofo dei grillini, afferma11:
È tale il controllo esercitato da Gianroberto Casaleggio che il professor Paolo Becchi, ex-ideologo e filosofo dei grillini, afferma11:
“Quanto potere ha nel M5S Beppe Grillo? Nessuno, Grillo non c’è più. Ora c’è un nuovo partito, ibrido, che ha sostituito il M5S e che si chiama partito a Cinquestelle diretto da Casaleggio e Associati. Avete presente le pulizie etniche che ci sono in altri paesi? Ecco, questo è avvenuto anche nel M5S. Stalin avrebbe avuto da imparare da Casaleggio da questo punto di vista. Al momento il M5S, quello nato sulla rete, è morto. Se poi rinascerà attraverso una srl va bene, tanto siamo abituati a tutto”.
Un’autocrazia, quella esercitata da Gianroberto Casaleggio, assoluta ed incontrata, resa ancora più evidente dal progressivo eclissarsi di Beppe Grillo.
Sorge quindi l’interrogativo: chi era Gianroberto Casaleggio, “misterioso” per definizione e così schivo da fuggire più di una volta dinnanzi a telecamere e giornalisti?
Sorge quindi l’interrogativo: chi era Gianroberto Casaleggio, “misterioso” per definizione e così schivo da fuggire più di una volta dinnanzi a telecamere e giornalisti?
Gianroberto Casaleggio, a servizio di Sua Maestà la Regina
A molti può sembrare strano ma, trascorsi oltre 70 anni dalla conferenza
di Jalta, l’Italia è tuttora un protettorato angloamericano, e con
“angloamericano” si intende l’ingerenza di Londra e quella di Washington:
al termine dell’ultimo conflitto gli inglesi, che ancora ambivano ad
esercitare un ruolo da potenza globale, si erano addirittura aggiudicati
la fetta più corposa dell’Italia in termini d'influenza.
Il progressivo sfaldamento dell’impero, l’acutissima crisi economica vissuta tra gli anni ’70 e ’80 e le risorse sempre più esigue da destinare alla difesa, hanno progressivamente ridimensionato il ruolo di Londra a vantaggio di Washington: ciò non toglie che l’Inghilterra giochi tuttora un ruolo determinante negli affari italiani, come dimostrano le manovre della City per cacciare Silvio Berlusconi nel 2011 ed il più recente caso Regeni, con cui gli inglesi hanno scientemente sabotato i rapporti italo-egiziani.
Il progressivo sfaldamento dell’impero, l’acutissima crisi economica vissuta tra gli anni ’70 e ’80 e le risorse sempre più esigue da destinare alla difesa, hanno progressivamente ridimensionato il ruolo di Londra a vantaggio di Washington: ciò non toglie che l’Inghilterra giochi tuttora un ruolo determinante negli affari italiani, come dimostrano le manovre della City per cacciare Silvio Berlusconi nel 2011 ed il più recente caso Regeni, con cui gli inglesi hanno scientemente sabotato i rapporti italo-egiziani.
Analizzando il Movimento 5 Stelle dovremmo quindi imbatterci sia nella componente americana che in quella inglese:
dopotutto i grillini non sono nient’altro che uno strumento per
perpetuare il controllo atlantico sulla penisola nei drammatici
frangenti dell’€urocrisi, della destabilizzazione del Mediterraneo e
dell’apparentemente inarrestabile declino della penisola (Beppe Grillo
è, non a caso, cantore della decrescita felice, utile a quelle potenze che sognano un’Italia deindustrializzata, “pizza e mandolino”).
Ricicliamo ora lo schema della genesi del M5S che elaborammo a suo tempo e concentriamoci sulla Casaleggio Associati srl.
Nella società a responsabilità limita nata nel 2004, quella che secondo
Paolo Becchi “dirige il partito Cinquestelle”, la componente
statunitense è incarnata da Enrico Sassoon, per diciotto anni membro, e per sei anni direttore, della American Chamber of Commerce in Italy12: il suo curriculum vitae è piuttosto lacunoso a riguardo13, ma la collaborazione di Sassoon con il “guru” del M5S, risale perlomeno alla Webbegg Spa,
la società di cui Casaleggio è per un periodo amministratore delegato e
da cui è allontanato, secondo le versione ufficiale, a cause di scarse
prestazioni economiche.
Più elementi inducono però a pensare che i due lavorassero insieme ancora prima: la Webbegg Spa è infatti la nuova ragione sociale con cui è rinominata Logicasiel, controllata da Telecom Italia e dalla britannica Logica plc, quando nel 2000 l’Olivetti acquista la quota in mano agli inglesi.
Toccando la Logica plc, arriviamo così a Gianroberto Casaleggio, la componente “british”del Movimento 5 Stelle.
Più elementi inducono però a pensare che i due lavorassero insieme ancora prima: la Webbegg Spa è infatti la nuova ragione sociale con cui è rinominata Logicasiel, controllata da Telecom Italia e dalla britannica Logica plc, quando nel 2000 l’Olivetti acquista la quota in mano agli inglesi.
Toccando la Logica plc, arriviamo così a Gianroberto Casaleggio, la componente “british”del Movimento 5 Stelle.
Casaleggio entra in Olivetti nel 1975: allora il gruppo, pur avendo perso il primato mondiale dell’informatica raggiunto nei primi anni ’60 con i calcolatori Elea,
era ancora tra i pesi massimi del panorama tecnologico mondiale,
dominato ora come allora dagli angloamericani.
Un particolare connotato filo-britannico era stato poi impresso all’azienda eporediese da Adriano Olivetti (1901-1960) che durante la guerra era stato agente del Special Operations Executive e tra i tanti ad aver chiesto nella caotica estate del 1943 il sostegno inglese per attuare un golpe contro il regime fascista14.
Un particolare connotato filo-britannico era stato poi impresso all’azienda eporediese da Adriano Olivetti (1901-1960) che durante la guerra era stato agente del Special Operations Executive e tra i tanti ad aver chiesto nella caotica estate del 1943 il sostegno inglese per attuare un golpe contro il regime fascista14.
Si hanno poche informazioni sull’attività di Casaleggio nella ditta
di Ivrea. Lì, ad ogni modo, conosce la prima moglie, l’inglese Elizabeth Clare Birks (mkultra) che si occupa "ufficialmente" della traduzione di manuali: dal matrimonio nasce Davide Casaleggio,
cittadino italiano e britannico, nonché “erede” del guru del M5S.
La biografia di Casaleggio, a questo punto, salta a piè pari alla carica di amministratore delegato della Webbegg spa, lasciando un buco di quasi 25 anni di cui non sa quasi niente.
La biografia di Casaleggio, a questo punto, salta a piè pari alla carica di amministratore delegato della Webbegg spa, lasciando un buco di quasi 25 anni di cui non sa quasi niente.
Leggendo una delle rarissime interviste rilasciate da Casaleggio ai media, pubblicata il 3 gennaio 2013 da The Guardian col titolo“Italy’s web guru tastes power as new political movement goes viral”15, si fa però una scoperta molto interessante: il quotidiano inglese definisce Casaleggio come “former head of the Italian operations of the British firm Logica”.
Logica plc, nata nel 1969, è stata tra i pionieri dell’informatica
inglese, introducendo i calcolatori nella gestione della rete elettrica,
creando il famoso codice “SWIFT” per le comunicazioni infra-banche e portando Arpanet sul Vecchio Continente.
Sorge quindi l’interrogativo: quando e come Casaleggio è diventato responsabile per l’Italia delle attività della Logica plc?
Non lavorava all’Olivetti? C’è un nesso col fatto che l’Olivetti compra dalla britannica Logica plc la quota in Logicasiel e Casaleggio diventa amministratore della nuova società rinominata Webbegg Spa?
Sorge quindi l’interrogativo: quando e come Casaleggio è diventato responsabile per l’Italia delle attività della Logica plc?
Non lavorava all’Olivetti? C’è un nesso col fatto che l’Olivetti compra dalla britannica Logica plc la quota in Logicasiel e Casaleggio diventa amministratore della nuova società rinominata Webbegg Spa?
Chi potrebbe rispondere a questi quesiti è senza dubbio Franco Bernabé, amministratore delegato di Telecom Italia in quel periodo: il pupillo della finanza anglofona, intervistato nel 2013 da Lilli Gruber, sostiene
di aver conosciuto Gianroberto Casaleggio, definito come “persona
schiva” e niente affatto come “l’influenzatore occulto” del M5S
tratteggiato dai “complottisti”16.
Può chiarire Bernabè l’ambigua coincidenza per cui dalla società in cui
siedono il responsabile italiano dell’inglese Logica plc ed il
direttore dalla camera di commercio statunitense nasce il M5S?
La sensibilità di Londra alla causa grillina è evidenziata da più fattori: la BBC,
storicamente specializzata nel fomentare disordini e rivoluzioni
colorate a casa altrui, segue sin dalle origini il Movimento 5 Stelle,
quando è ancora impiegato in chiave anti-Berlusconi17; la BBC è a suo fianco nei primi successi (“People power takes political control in Parma, Italy. A new force has exploded onto the Italian political scene.”18); la BBC lo gratifica con un profilo internazionale dopo le elezioni del 2013 (Grillo alla Bbc: ”Il M5S cambierà il mondo’‘19) e così via.
L’amore è peraltro corrisposto: Casaleggio e Grillo pranzano nel primavera del 2013 all’ambasciata inglese per discutere sulla nomina di Enrico Letta alla presidenza del Consiglio e la riconferma al Quirinale di Giorgio Napolitano20; nel parlamento €uropeo il M5S convola a nozze con l’inglese UKIP nel gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”; conforme agli interessi britannici è infine la reazione dei grillini al recente omicidio di Giulio Regeni (“Regeni, Subito inchiesta Onu. Stop relazioni diplomatiche con Egitto”21, “Regeni: M5S, 5 aprile verità o ritiro immediato ambasciatore”22).
L’amore è peraltro corrisposto: Casaleggio e Grillo pranzano nel primavera del 2013 all’ambasciata inglese per discutere sulla nomina di Enrico Letta alla presidenza del Consiglio e la riconferma al Quirinale di Giorgio Napolitano20; nel parlamento €uropeo il M5S convola a nozze con l’inglese UKIP nel gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”; conforme agli interessi britannici è infine la reazione dei grillini al recente omicidio di Giulio Regeni (“Regeni, Subito inchiesta Onu. Stop relazioni diplomatiche con Egitto”21, “Regeni: M5S, 5 aprile verità o ritiro immediato ambasciatore”22).
Con la morte di Gianroberto Casaleggio se ne va quindi l’agente di
Sua Maestà la Regina che, oltre a plasmare la politica del M5S secondo i criteri atlantici, ne garantiva anche la coesione e l’operatività:
censurando, espellendo, spiando, manipolando, Gianroberto Casaleggio
rendeva manovrabile e gestibile un movimento fluido, intrinsecamente
anarchico e tendenzialmente imprevedibile costruito attorno ad un blog.
E lo faceva ricorrendo sia ai “metodi staliniani” descritti da Paolo Becchi ma anche, e forse soprattutto, a quell’aura di mistero, impenetrabilità e misticismo (il lato profetico e apocalittico è ben visibile nel video Gaia23) che doveva esercitare un forte ascendente su deputati e politici grillini.
E lo faceva ricorrendo sia ai “metodi staliniani” descritti da Paolo Becchi ma anche, e forse soprattutto, a quell’aura di mistero, impenetrabilità e misticismo (il lato profetico e apocalittico è ben visibile nel video Gaia23) che doveva esercitare un forte ascendente su deputati e politici grillini.
Certo, l’erede ha già occupato il trono: è il 39nne Davide Casaleggio, cittadino inglese ed italiano, a capo della srl di famiglia.
Ma sarà in grado il figlio gestire gli altrettanto giovani ed ambiziosi onorevoli del M5S, in buona parte convinti di essere artefici delle proprie fortune? Avrà anche lui un tumore a tempo debito (MEN) ?
Oppure prevarranno le faide e le spinte centrifughe?
Qualsiasi sfida attenda il M5S, i grillini si ricordino di comportarsi da gentleman: agiscono pur sempre in Her Majesty’s name…
1https://www.lastampa.it/2016/01/18/italia/politica/la-sindaca-di-quarto-ai-pm-informai-fico-lLWxPmzbrsLX3NyZfd9HUK/pagina.html
2http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/11/news/quando-beppe-grillo-chiedeva-a-napolitano-di-fare-il-colpo-di-stato-1.152583
3http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/11/news/quando-beppe-grillo-chiedeva-a-napolitano-di-fare-il-colpo-di-stato-1.152583
4http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/24/sondaggi-europee-5-stelle-a-due-passi-dal-pd-forza-italia-staccata-di-6-punti/962294/
5http://archivio.internazionale.it/news/asca/2014/11/17/renzi-nella-lista-dei-pensatori-globali-di-foreign-policyTa
6http://www.beppegrillo.it/2015/12/financial_times_il_movimento_5_stelle_e_maturo_per_il_governo.html
7https://www.lastampa.it/2016/03/24/italia/politica/di-maio-fa-autocritica-sullue-forse-siamo-stati-troppo-duri-WLYPthmhDym3mJYnqouX0O/pagina.html
8https://www.lastampa.it/2016/04/07/italia/politica/casaleggio-pensa-di-abdicare-gli-succeder-il-figlio-davide-dWYOvKCJk5S4QHwOeYRBeM/pagina.html
9http://www.huffingtonpost.it/2016/03/05/m5s-casaleggio-controlla-parlamentari_n_9388888.html
10http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/27/news/milano_bedori_non_mi_ritiro_e_nessuno_dei_cinque_stelle_me_lo_ha_chiesto_-132184013/
11http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/02/09/becchi-casaleggio-peggio-di-stalin_0191c98d-f110-4f88-a55c-c2430082b9d5.html
12http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/sassoon-cofondatore-valutazione-positiva-155203-gSLAd95nL
13https://it.linkedin.com/in/enrico-sassoon-0631228
14Il Golpe Inglese, Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella, Edizioni Chiarelettere, 2011, pag. 58
15http://www.theguardian.com/world/2013/jan/03/italy-five-star-movement-internet
16https://www.youtube.com/watch?v=m9Tb0O-aQaM
17https://www.youtube.com/watch?v=vJchKFvHBW0
18http://www.bbc.com/news/world-europe-19264488
19http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/grillo-alla-bbc–il-m5s-cambiera-il-mondo/120971/119456
20http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/21/casaleggio-al-fatto-piano-inglese-per-governo-letta-e-napolitano-bis/993457/
21http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2016/02/regeni-subito-inchiesta-onu-stop-relazioni-diplomatiche-con-egitto.html
22http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/esteri/2016/03/regeni-m5s-5-aprile-verita-o-ritiro-immediato-ambasciatore.html
23https://www.youtube.com/watch?v=sV8MwBXmewU&nohtml5=False
In questo articolo leggiamo che :
deca
Enrico Sassoon: il vero volto
del Movimento 5 Stelle
– di Daniele Di Luciano –
Oggi è il 14 agosto 2.054 e vi sto scrivendo da Nuuk, la capitale della Groenlandia.
Credete che io sia pazzo? …Di già? Ma questo è solo l’inizio, leggete il resto ..... ah ah ah ah .
Nel 2.020 scoppierà la Terza Guerra Mondiale......
Saranno distrutte Piazza San Pietro, Notre Dame e la Sagrada Famiglia.
Verranno usate armi batteriologiche......
Gli oceani si innalzeranno di 12 metri.
La popolazione mondiale sarà ridotta a un miliardo di persone.
Verranno usate armi batteriologiche......
Gli oceani si innalzeranno di 12 metri.
La popolazione mondiale sarà ridotta a un miliardo di persone.
Nel 2.040 la guerra finirà. Vinceranno i “buoni”, l’Occidente.
Nel 2.043 nasceranno movimenti ecologici globali per risolvere i problemi locali.
Nel 2.043 nasceranno movimenti ecologici globali per risolvere i problemi locali.
Nel 2047 ogni abitante della terra avrà una sua identità su un social network mondiale chiamato Earthlink.
Per esistere devi stare in Earthlink o non esisti.
Nel 2.050 nasce Braintrust, un’intelligenza sociale collettiva.
Finalmente nel 2.054 ci saranno, in rete, le prime elezioni mondiali che elegeranno Gaia, il governo mondiale.
Finalmente nel 2.054 ci saranno, in rete, le prime elezioni mondiali che elegeranno Gaia, il governo mondiale.
…E vissero tutti controllati e contenti. THE END.
Se questa fosse la mia visione del futuro,
voi pensereste che io sia pazzo o votereste il mio partito alle prossime
elezioni politiche?
Beh, a quanto pare almeno il 20% degli italiani mi voterebbe.
Questa visione, infatti, non è mia ma è della Casaleggio Associati. Il video “Gaia – Il futuro della politica“, da cui ho estrapolato i fotogrammi qui sopra, lo potete guardare sul loro sito ufficiale ----> cliccando qui.
Per chi non lo sapesse la Casaleggio Associati è l’azienda che ha ideato e gestisce, insieme a Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle, uno pseudo partito travestito da lista civica.
La Casaleggio Associati è costituita da cinque persone, una delle quali era Gianroberto Casaleggio, personaggio sconosciuto alla maggior parte degli italiani prima che il fuorionda di Giovanni Favia ai microfoni di Piazzapulita, lo rendesse famoso.
Sembrerebbe che dietro Grillo ci sia la Casaleggio. Ma – attenzione! –
la Casaleggio non è solo Gianroberto, la Casaleggio è formata da altre
quattro persone.
Per
comprendere meglio chi sia l’ideatore di un partito che ha raggiunto in
pochi anni una percentuale tanto alta, quasi al livello di colossi come
il PD e il PDL (di cui, spero, si
conoscano gli aggangi con l’élite), sarà necessario analizzare la figura
del membro più importante dell’azienda, un certo Enrico Sassoon.
Come tutte le persone che contano veramente qualcosa, Enrico Sassoon
non lo conosce nessuno. Provate a chiedere in giro.
Ieri ho trascorso la
giornata a fare ricerche su di lui.
È venuto fuori un quadro
inquietante che spero di riuscire a sintetizzare in questo articolo.
L’inquietudine scaturisce da alcune analogie che possono collegare
Sassoon alla previsione futuristica esposta in Gaia … Ma andiamo con
ordine:
Iniziamo dicendo che Piero Ratto, un insegnante di storia, filosofia e psicologia, inserisce la famiglia Sassoon tra le “famiglie più potenti della terra“.
Per leggere la storia della famiglia, ---> cliccate qui.
Riassumo la ricerca di Ratto: i Sassoon sarebbero una tra le famiglie ebraiche aschenazi più ricche e antiche del mondo.
Nell’ottocento David Sassoon fondò una banca a Bombay, la David Sassoon & Co. e divenne una delle personalità più influenti in India.
Grazie alla Banca d’Inghilterra dei Rothschild, ottenne il monopolio del commercio di oppio in India.
In un solo anno, il 1830, vendette 18.956 casse di oppio!
A causa del loro commercio, i Sassoon furono i principali protagonisti di due sanguinose guerre che scoppiarono in quegli anni tra Ighilterra e Cina.
Il commercio di oppio si sviluppò a tal punto che nel 1880, i Sassoon, solo in Cina, vendevano 105.000 casse ogni anno.
Nel 1887 Edward Albert Sassoon sposò Caroline Rothschild.
Il nipote di David, Eskell Sassoon, fu per sette volte Ministro delle Finanze in Irak.
In questo ritratto di famiglia del 1920, Eskell Sassoon è il signore seduto al centro.
Oggi i Sassoon non sono meno potenti.
Posseggono la David Sassoon & Co. Bank, la ED Sassoon Bank, l’Oriental Life Insurance e controllano The Observer e il Sunday Time.
Uno degli ultimi discendenti di questa ricca famiglia di banchieri, commercianti di oppio e scatenatori di guerre, è proprio Enrico Sassoon.
Posseggono la David Sassoon & Co. Bank, la ED Sassoon Bank, l’Oriental Life Insurance e controllano The Observer e il Sunday Time.
Uno degli ultimi discendenti di questa ricca famiglia di banchieri, commercianti di oppio e scatenatori di guerre, è proprio Enrico Sassoon.
Leggiamo sul sito della Casaleggio che
Enrico Sassoon è direttore responsabile del mensile di management Harvard Business Review Italia (rivista edita da StrategiQs Edizioni, di cui è co-fondatore e amministratore delegato), Presidente di Leading Events (The Ruling Companies Association) e Presidente di Global Trends, società di studi, ricerche e comunicazione.
E’ inoltre Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici di American Chamber of Commerce in Italy e Board Member e di Aspen Institute Italia.
Dal 1998 al 2006 è stato Amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy.
Dal 1999 al 2005 è stato Presidente della Procos (sistemi informatici gestionali). Dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole 24 Ore, ha ricoperto numerosi incarichi, prima come Inviato Speciale, poi come Direttore responsabile delle riviste Mondo Economico, L’Impresa e Impresa Ambiente.
Dal 2005 al 2008 è stato Direttore responsabile della rivista online Affari Internazionali.
Mamma mia che personaggione importante!
Senza fretta andiamo ad analizzare quello che a prima vista sembrerebbe un curriculum di tutto rispetto.
Senza fretta andiamo ad analizzare quello che a prima vista sembrerebbe un curriculum di tutto rispetto.
Iniziamo parlando dell’Aspen di cui Sassoon è un membro.
Da Wikipedia leggiamo che l’Aspen Institute
Da Wikipedia leggiamo che l’Aspen Institute
Si autoproclama finalizzata a incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei.L’Aspen Institute è finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation.Giulio Tremonti è l’attuale presidente dell’Aspen Institute Italia.
Altri membri italiani sono:
Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Fedele Confalonieri
Francesco Cossiga
Umberto Eco
John Elkann
Franco Frattini
Cesare Geronzi
Enrico Letta
Gianni Letta
Emma Marcegaglia
Paolo Mieli
Tommaso Padoa Schioppa
Corrado Passera
Romano Prodi
Cesare Romiti
Carlo Scognamiglio
Lucia Annunziata
Fedele Confalonieri
Francesco Cossiga
Umberto Eco
John Elkann
Franco Frattini
Cesare Geronzi
Enrico Letta
Gianni Letta
Emma Marcegaglia
Paolo Mieli
Tommaso Padoa Schioppa
Corrado Passera
Romano Prodi
Cesare Romiti
Carlo Scognamiglio
…e per finire: Mario Monti! [Fonte]
Praticamente Enrico Sassoon, oltre ad essere imparentato con i Rothschild, fa parte di un’organizzazione internazionale finanziata dai Rockefeller di cui fanno parte importanti uomini del PD, del PDL e gli uomini delle banche a capo dell’attuale governo!
Wow, che belle frequentazioni per la mente del Movimento 5 Stelle!
Per ragioni di spazio/tempo eviteremo in questa sede di analizzare le connessioni tra l’Aspen Institute, il Gruppo Bilderberg, la Trilateral Commission e il CFR, Council on Foreign Relations.
Basti sapere al lettore che tanti personaggi di un’organizzazione si trovano anche nelle altre o nei vari Istituti Affari Internazionali di cui il CFR è l’analogo degli Stati Uniti.
Enrico Sassoon è anche presidente di Global Trends, un’azienda fondata da Sassoon e da sua moglie, Cristina Rapisarda Sassoon.
Questa è la Homepage del sito:
Questa è la Homepage del sito:
Lo slogan non vi ricorda quello che secondo Gaia succederà nel 2043? Cito il video:
2.043: Movimenti dal basso nascono in tutto il mondo per gestire i problemi locali di energia, cibo, ambiente e salute.
Mah! Sarà una coincidenza … Come sarà una coincidenza che tra i clienti di Global Trends, come possiamo leggere sul loro sito, troviamo proprio l’Istituto Affari Internazionali !
Su Wikipedia leggiamo che l’Istituto Affari Internazionali è un
Ente privato con la capacità di interagire e cooperare con il governo, la pubblica amministrazione, i principali attori economici nazionali e i più accreditati centri studi stranieri.
Sono questi ancora oggi i tratti distintivi dello IAI.
Capito che clienti ha la Global Trends?
Alla faccia dell’aziendina di famiglia ….. Tra gli altri clienti, che non sono da meno, troviamo:
Alla faccia dell’aziendina di famiglia ….. Tra gli altri clienti, che non sono da meno, troviamo:
American Chamber of Commerce in Italy (di cui Sassoon è il Presidente del Comitato Affari Economici)
Harvard Business Review Italia (di cui Sassoon è direttore responsabile)
Sole 24 Ore Spa (in cui Sassoon ha ricoperto numerosi incarichi)
Manpower Italia
Philip Morris Europe
Camera di Commercio di Bergamo
Camera di Commercio di Lecco
Camera di Commercio di Lucca
Camera di Commercio di Mantova
Camera di Commercio di Milano
Camera di Commercio di Pavia
Camera di Commercio di Varese
Camera di Commercio del Verbano, Cusio, Ossola
Provincia di Milano
Provincia di Siena
Unioncamere Lombardia
…e Italcementi Spa
…e Italcementi Spa
A proposito di Italcementi, segnaliamo un’altra strana coincidenza.
Un certo Walter Ganapini, ex Presidente di Greenpeace, quando era assessore all’ambiente della Regione Campania, voleva bruciare i rifiuti nei cementifici.
Guardate questo breve video:
Ganipini il 21 Luglio scorso ha firmato un protocollo d’intesa con l’associazione dei cementieri per incenerire i rifiuti. I cementifici a cui si fa riferimento sono l’Italcementi di Pontecagnano, Cementir di Maddaloni e Moccia di Caserta.
Ecco la coincidenza: la moglie di Enrico Sassoon, Cristina Rapisarda Sassoon, scrive in questa presentazione:
ho fatto della tutela dell’ambiente la mia professione. Sono stata coordinatrice del Comitato Agenda 21 per Milano a fianco dell’Assessore all’ambiente Walter Ganapini.
Capito?
La co-fondatrice di Global Trends che ha Italcementi Spa tra i propri clienti, conosceva Walter Ganapini che voleva far bruciare i rifiuti da una ditta che – guarda il caso – si chiama Italcementi… e non è finita qui! Giusto "ieri" Walter Ganapini è stato ospitato proprio sul blog di Beppe Grillo !!!!! Ah ah ah ah ah oggi le comicheeeeee ...
Vorrà bruciare qualcos’altro con Italcementi?
Boh, chi lo sa.
Guardate il video se vi interessa, io non ho avuto la pazienza di ascoltarlo ...…
Ma chiudiamo la parentesi Ganapini e andiamo avanti che il “bello” deve ancora venire.
Enrico Sassoon non ha solo una moglie.
Secondo il ricercatore Ratto, Enrico avrebbe un fratello che si chiama Joseph Sassoon.
Joseph è fondatore e presidente di Alphabet, un istituto che mi pare simile alla Casaleggio e che annovera tra i suoi clienti:
ASSICURAZIONI GENERALI
BANCA POPOLARE DI VERONA
BAULI
BBC WORLD
BIRRA PERONI
FERRERO
GRUPPO ED. L’ESPRESSO
SAN PELLEGRINO
SANPAOLO IMI
SWAROVSKI
SWATCH
THE WALT DISNEY COMPANY
Etc …..
Etc …..
Qui lo troviamo ospite di Barilla CFN:
….. E guardate anche chi è stato ospite ai microfoni di Barilla CFN? Mario Monti!
Naturalmente questo non vuol dire nulla.
A meno che non ci siano altre coincidenze che riguardino la Barilla CFN e il Movimento oggetto dei nostri interessi ..… Guido Barilla è l’attuale presidente della multinazionale Barilla (la pasta) e anche di Barilla CFN.
Il 29 luglio 2012, è spuntato il nome di Guido Barilla come candidato premier del Movimento 5 Stelle!
La notizia è poi stata smentita ma, cito questo articolo, Barilla è comunque:
in ottimi rapporti col Movimento dopo l’elezione a sindaco di Parma del primo cittadino grillino Federico Pizzarotti, che solo pochi giorni fa ha fatto visita allo stabilimento dell’azienda alimentare a Pedrignano per essere accolto dai tre fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla.
La trattativa per la candidatura, naturalmente, sarebbe affidata alla mente del Movimento, Gianroberto Casaleggio.
Per concludere questa serie di coincidenze, torniamo a Cristina Rapisarda Sassoon, che è stata coordinatrice di Agenda 21.
Ma cos’è questa Agenda? Da Wikipedia:
è un ampio ed articolato “programma di azione”, scaturito dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, che costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al XXI secolo.
Consiste in una pianificazione completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana ha impatti sull’ambiente.
Uno dei motti dell’Agenda 21 è “pensare globalmente, agire localmente“.
Vi ricorda qualcosa?
Non è un caso che sia lo slogan preferito del Club di Roma. Sempre da Wikipedia:
Il Club di Roma è una associazione non governativa, di scienziati, economisti, uomini d’affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti.
La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l’umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili.
Uno degli obiettivi del Club di Roma è il controllo demografico e la riduzione della popolazione mondiale… Vi ricorda qualcosa? (Casaleggio voleva ridurre in pochi anni ad un miliardo la popolazione mondiale)
Una delle menti più importanti del Club di Roma, leggiamo su Wikipedia, è un certo Lester Brown.
Lo conoscete?
Forse i grillini sì, dato che è molto pubblicizzato sul blog dal comico…
Lester Brown è anche il fondatore del Worldwatch Institute che, guarda caso è pubblicizzato sul sito di Barilla CFN ..…
Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere ma per il momento
fermiamoci qui. Altrimenti avremo una proliferazione di suicidi ......
Spero che queste informazioni siano utili per
approfondire la natura del nuovo emergente partito, per chi vuole strapparsi il para occhi.
deca
la realtà,non può essere lungamente nascosta,in quanto realtà,adesso che tutto ciò è conosciuto dai molti,chi vuole comprendere il suo pensare l'orizzonte,resta il fatto di cosa e chi vi è oltre la linea,affinchè il conoscere non sia fine a se stesso,dando possibile soluzione ai problemi gattopardiani svelati. Ciao Deca
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