Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera
Un
plauso agli attivisti francesi che si stanno muovendo nella direzione
giusta con azioni incisive.
In particolare i curatori del sito Acseipica
hanno commissionato e finanziato analisi di filamenti polimerici ad un
istituto certificato: il Dottor Bernard Tailliez, del laboratorio
"Analytica" ha compiuto di recente dei nuovi esami da cui risulta in
modo inoppugnabile che le fibre raccolte NON sono ragnatele, con buona
pace di Simone Angioni e degli altri negazionisti, bensì composti
artificiali contenenti i micidiali ftalati.
E' una ratifica di quanto abbiamo scritto negli articoli di seguito
riportati. Quando anche in Italia riusciremo ad ottenere qualche esito
analogo? Se la classe "politica" rispecchia, almeno in una certa misura,
il livello del cittadino medio, con Matteo Renzi, quale Presidente del
Consiglio, abbiamo ben poche speranze…
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici.
• La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
• Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
• E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!
Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).
In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.
Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici.
Infatti, tra i molti prodotti la cui
descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un
gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati
a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei
carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo.
L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo.
Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è
ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti
endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie
del globo.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
Fonte: acseipica.blogspot.it
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici.
Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]
L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.
Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité
Qui il documento originale.
Fonte: acseipica.blogspot.it
[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO
I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?
Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).
I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici.
I quattro campioni studiati
contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre
di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti
particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino.
Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici,
presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di
preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro
impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi
filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze
rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani.
I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani.
La polimerizzazione implica la
formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso
l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.
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