martedì 22 maggio 2018

VETTORI IPERSONICI IN SERVIZIO: non solo Khinzal


Avendo la fortuna di seguire l'autore di Palaestina Felix e Federico Pieraccini, ho l'onore
di presentarvi questo multiarticolo d'aggiornamento tecnologico :

Federico Pieraccini su "Strategic Culture" spiega cosa siano le

armi ipersoniche e cosa voglia dire il loro sviluppo da parte russa e cinese!

Federico Pieraccini é una delle persone più oneste, competenti, informate e affidabili che abbia il piacere di conoscere virtualmente, e non mi lascio sfuggire nessuno suo scritto. 
Ha appena pubblicato un articolo molto completo sulle armi ipersoniche, in Inglese, io mi sono offerto, molto modestamente, di tradurlo in Italiano.
Spero che lo troverete interessante.
Come recentemente confermato in un dibattito tenutosi all'Istituto Brookings dal Comandante del Corpo dei Marines USA, Generale Rob Neller "Ci sono aree militari in cui gli Stati Uniti mantengono un vantaggio tecnologico (su Russia e Cina), altre in cui si mantiene una parità, ed altre ancora in cui gli USA segnano il passo, riveando un gap tecnico contro i loro principali competitori".

L'ultimo punto si riferisce ai sistemi d'arma progettati per operare a velocità ipersoniche.
Iniziamo con la semplice e pragmatica definizione fornita da 'National Interest' su cosa siano i veicoli e le armi ipersoniche:

Un veicolo ipersonico é qualcosa che si muove attraverso l'atmosfera ad una velocità minima di cinque volte quella del suono (Mach 5). Un missile da crociera ipersonico viaggia continuamente nell'aria impiegando un motore ad alta potenza. Un aliante ipersonico viene lanciato nello spazio tramite un missile balistico, dopodiché manovra attraverso gli alti strati dell'atmosfera finché può tuffarsi verso il suo bersaglio. Ambedue questi tipi di veicolo possono portare "payload" convenzionali o nucleari.

Come possiamo vedere, si parla di sviluppi tecnologici che richiedono denaro e strutture scientifiche d'esagerato livello per raggiungere tali risultati significativi e complessi. La difficoltà d' implementare sistemi di simile complessità viene spiegata da questo passaggio, tratto dalla 'Defense Review':

Una delle questioni primarie poste da 'Defense Review' a proposito dei velivoli d'attacco ipersonicie e dagli alianti ipersonici russi e cinesi é se essi generino attorno a sé un campo/scudo di plasma che possa efficacemente mimetizzarli e/o disturbare eventuali raggi laser ad alta potenza che cercassero di intercettarli, evitando così l'individuazione o la distruzione in volo. Gli scienziati russi e i progettisti e sviluppatori aeronautici di Mosca hanno condotto esperimenti sulla generazione di simili campi/scudo fin dalla fine degli anni '70, il che porta a pensare che ormai siano abbastanza proficienti in tal senso.
Né bisogna dimenticare i recenti sviluppi cinesi nei materiali radarassorbenti "sintonizzabili" nelle bande a frequenza ultra alta (sia per veicoli pilotati che per droni, sia aerei che navali).

Tutti questi fattori si sommano e si rafforzano gli uni con gli altri, e sono motivi di preoccupazione sufficienti a portare quasi tutti gli analisti militari nordamericani al pessimismo ed allo sconforto.

Un'altra area di complessità concerne le comunicazioni tra il velicolo-carrier ipersonico e le componenti basate a terra che lo devono controllare e dirigere, specialmente se il veicolo di rientro deve essere guidato da remoto.

La componente fondamentale nell'effettuare un volo ipersonico sta nei motori, usati per raggiungere velocità superiori a Mach 7. Ci sono studi in corso da parte di tutti questi paesi riguardanti motori 'scramjet' (in Italiano: statoreattori a combustione supersonica), che sono essenziali ai fini della produzione di armi ipersoniche. Impiegando un motore 'scramjet' e integrandolo con altre tecnologie, come motore a reazione o statoreattore, si permetterebbe a missili ed aerei di raggiungere tali incredibili velocità, come spiegato dall'Istituto di Ricerca per la Meccanica di Pechino:

Un TRRE (Statoreattore o Statoreattore a Combustione Supersonica Turbo-Assistito), usa un potenziamento a razzo per aiutare la transizione dal regime di volo supersonico a quello ipersonico e potrebbe essere il primo motore a ciclo combinato a volare entro il 2025, aprendo la strada a 'spazioplani ipersonici' e a lanciatori spaziali a stadio singolo.



La DARPA spiega il punto di vista Usa su questa particolare area di ricerca:

il programma AFRE (Motore Avanzato a Pieno Raggio), intende creare un motore ipersonico riutilizzabile che combini normali propulsori a reazione con uno statoreattore a doppio uso.

"War is Boring" chiarisce definitivamente questo concetto impiegando un lessico accessibile:

Turbogetto? Statoreattore? Statoreattore a Combustione Supersonica? Un turbogetto fa girare molte pale per comprimere e riscaldare l'aria "ingoiata" dal motore. Uno statoreattore si muove così velocemente che il motore stesso é sufficientemente incandescente e comprime l'aria al punto tale da accendere il combustibile (legge di Lavoisier -NdT-), uno statoreattore a combustione supersonica fa 'esattamente quel che dice l'etichetta', creando uno statoreattore dove l'aria 'ingoiata' viene spinta a velocità supersoniche, creando una spinta semplicemente inimmaginabile coi sistemi precedenti.

Il mondo delle armi ipersoniche si divide in quattro 'regni':
missili da crociera ipersonici, che possono venir lanciati da superficie o dall'aria;
alianti ipersonici, portati ad immense altezze da missili o da jet che poi rientrano nell'atmosfera a enormi velocità mantenendo la capacità di manovra per colpire bersagli con testate convenzionali o nucleari;
aerei d' attacco ipersonici, cioé velivoli che viaggiano a velocità ipersoniche capaci di decollo e atterraggio e perciò utili per compiti di sorveglianza ma anche capaci, all'occorrenza, di attaccare come bombardieri;
ed infine, missili ipersonici antinave.


1 commento:

La Russia dispone già in larga misura di sistemi iper-sonici, come ad esempio l'Iskander, di cui l'ultima variante avio-trasportata (dal MIG-31) è nota come Kinzhal, per realizzare questi missili la Russia ha dovuto superare due notevoli gap tecnologici, il primo naturalmente è quello dei materiali che vengono sottoposti a temperature di >2000°C, il secondo riguarda la possibilità di comunicare del missile con l'esterno, impedita dalla bolla ionizzata che si sviluppa intorno al missile a quelle velocità, è evidente che la Russia, ma anche la Cina anche se più di recente, siano a riuscite a risolvere questi problemi tecnici brillantemente, a differenza degli occidentali che non sono ancora riusciti nemmeno a livello sperimentale a produrre un sistema iper-sonico funzionante, va quindi smentita una volta per tutte la narrativa dal sapore propagandistico che dice che l'occidente è sempre al top delle tecnologie e questo sviluppo ne è dimostrazione eccellente.
P.S.
Concordo su quanto scritto riguardo a Pieraccini e ringrazio il Dr. Kahani per la traduzione.

deca


Torniamo con Federico Pieraccini sulla questione

delle armi ipersoniche e del vantaggio russo-cinese in questo campo!


Federico Pieraccini é una delle persone più oneste, competenti, informate e affidabili che abbia il piacere di conoscere virtualmente, e non mi lascio sfuggire nessuno suo scritto. 
Qui di seguito presento la seconda parte del suo interessantissimo articolo sulle armi ipersoniche e sul vantaggio accumulato nel loro sviluppo da Russia e Cina rispetto agli Usa.
Spero che lo troverete interessante quanto la prima parte, che avevamo già pubblicato.


Come Russia e Cina hanno guadagnato un vantaggio strategico nella tecnologia ipersonica

Un "tema caldo" delle profezie militari riguardo Cina, Russia e Usa è centrato sullo sviluppo e l'uso delle tecnologie ipersoniche per missili e droni come mezzo d'attacco invulnerabile. Come vedremo non tutte le tre potenze hanno affrontato e risolto con successo questo compito.

Gli Stati Uniti, la Cina e la Russia hanno aumentato negli ultimi anni i loro sforzi per equipaggiare le proprie forze armate con missili altamente distruttivi e veicoli quali quelli descritti nella parte precedente dell'articolo. Il recente discorso di Putin a Mosca riflette questa condotta, presentando una serie di armi e mezzi con caratteristiche ipersoniche, come l'Avangard e il Kinzhal.

Il Dottor Michael Griffin, Sottosegretario alla Difesa per la Ricerca e l'Ingegneria, conferma:

"Noi (gli Usa -NdT-) oggi, non abbiamo sistemi in grado di minacciare o contrastare armi ipersoniche ..... e non abbiamo difese contro attacchi portati da sistemi ipersonici. Non appena i nostri potenziali avversari schiereranno queste armi e questi sistemi, ci troveremo in completo stato di svantaggio e inferiorità".

Ulteriore conferma che gli Usa sono indietro in questo campo ci viene dal Generale John Hyten, Comandante del Comando Strategico Usa:

"Non possediamo allo stato attuale nessuna difesa in grado di contrastare o negare l'uso di simili armi a nostro detrimento, quindi, automaticamente, contro tale possibilità possiamo ricorrere solo al nostro deterrente strategico, organizzato nella triade nucleare (cioé missili intercontinentali, sottomarini lanciamissili e bombardieri strategici a lungo raggio -NdT-).

Lo sviluppo delle armi ipersoniche é stato parte della dottrina militare che Cina e Russia hanno sviluppato ormai da lungo tempo, sotto la spinta e la guida di differenti motivazioni. Innanzitutto le armi ipersoniche rappresentano una maniera di raggiungere parità strategica con gli Stati Uniti senza avere bisogno di eguagliare il potere di spesa militare americano.
L'ammontare di armi e armamenti posseduto dagli Stati Uniti attualmente non può venire eguagliato da nessun altro stato del mondo; esso é il risultato di decenni di spese militari illimitate da parte di Washington (almeno dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica) che ha surclassato dalle cinque alle quindici volte il volume di spesa combinato degli stati immediatamente inseguitori nella 'hit parade' degli stanziamenti per la difesa.

Per queste ragioni la Marina Usa é in grado di schierare dieci gruppi di portaerei, centinaia di aeroplani e sviluppare dozzine e dozzine di progetti contemporaneamente. Nel corso degli ultimi 30 anni la macchina militare americana ha visto il proprio unico avversario di pari classe, l'URSS, morire e decomporsi senza che fosse necessario sparare un solo colpo. Questo, a partire dagli anni '90, ha portato uno spostamento di paradigma, dalla preparazione per una guerra mondiale contro un nemico in grado di porre una minaccia "di pari grado" a uno che prevedeva "interventi di polizia" e guerre minori contro avversari in grado di schierare forze solo semi-moderne (Yugoslavia/Serbia, Afghanistan, Irak...).
Pertanto, furono favoriti gli investimenti per la produzione e manutenzione di armi già esistenti e limitati o cancellati quelli per la ricerca avanzata e lo sviluppo di armi ad alta e altissima tecnologia, considerate se non proprio 'inutili' quantomeno ridondanti dovendo affrontare paesi del Terzo Mondo.

La decisione di concentrarsi sull'acquisizione di grandi quantità di aeroplani, carri armati, sottomarini e vascelli di tipo già esistente, con uno sforzo economico notevolissimo durato circa vent'anni, ha portato a un arsenale americano ricchissimo di sistemi che, sebbene all'avanguardia quando furono progettati e costruiti, risentono adesso di diversi sintomi di obsolescenza, nonostante programmi di aggiornamento e migliorie.
Tutti questi problemi non erano eccessivamente apparenti fino al 2014, quando il concetto di una nuova "competizione tra superpotenze" (o almeno tra potenze quasi sullo stesso piano) ritornò 'en vogue', portando con sé il bisogno per gli Usa di tornare a pensare alla possibilità di un confronto contro avversari in grado di avvicinarsi al livello di potenza di fuoco che da oltre vent'anni gli Usa consideravano propria esclusiva 'riserva'.

Spinti dalle circostanze a seguire strade ben differenti da quelle percorse dagli Americani, Cinesi e Russi iniziarono a fine anni '90 una razionalizzazione delle proprie forze armate, focalizzando la loro attenzione su quelle aree che avrebbero meglio permesso una difesa contro il potere militare statunitense, Non é affatto una coincidenza che la Russia abbia accelerato con forza il suo programma di difesa missilistica introducendo sistemi rivoluzionari come il Pantsir, l'S-300 e l'S-400 che consentono una difesa efficiente contro bersagli 'stealth', missili cruise e missili balistici.
In particolare, trovare una contromisura contro la tecnologia 'stealth' su cui il Pentagono aveva puntato fortissimo per garantirsi la supremazia militare era un imperativo urgentissimo e, con l'entrata in servizio degli S-400 sembra proprio che la Russia abbia risolto quel rompicapo.
Con la prossima entrata in produzione seriale degli S-500 Mosca avrà addirittura realizzato il sogno 'reaganiano' di uno scudo di difesa antibalistico realmente efficace.
In una maniera simile la Repubblica Popolare Cinese ha accelerato al massimo il proprio programma missilistico interconinentale, riuscendo in appena dieci anni a produrre un deterrente credibile con un vettore paragonabile agli SS-18 russo-sovietici o ai Minuteman III americani, con un raggio effettivamente globale e veicoli di rientro multipli.

Dopo aver 'sigillato' i propri cieli con una robusta difesa antiaerea/antimissile e avere raggiunto una confortevole parità nucleare con gli Americani, Mosca e Beijing hanno iniziato a concentrare la loro attenzione sul sistema ABM di difesa antibalistica, che Washington aveva iniziato fin dai primi anni 2000 a schierare intorno ai loro confini, e anche al sistema missilistico AEGIS installato sulle navi della marina USA.
Come Putin aveva avvertito, questi elementi ponevano un 'pericolo esiziale' che metteva a repentaglio la capacità russa (e cinese) di lanciare un "second strike" vulnerante in caso di 'primo colpo' nucleare americano; attraverso questa minaccia gli Stati Uniti speravano di intimidire Russia e Cina negando loro il conforto della dottrina "MAD" (Mutua Distruzione Assicurata).

Per questa ragione Putin fin dal 2007 ha continuato ad avvisare i partner occidentali della Russia che il suo paese sarebbe riuscito a sviluppare un sistema per annientare l'ABM americano. In capo a pochi anni sia Russia che Cina sono riuscite nel compito, testando e schierando vari tipi di missile "da sfondamento" (alcuni con caratteristiche ipersoniche) che beneficiano di numerose importanti scoperte scientifiche effettuate nei due paesi, contro le quali gli Usa non hanno rimedi o strategie.

Attualmente non esistono difese efficaci contro attacchi anche solo parzialmente ipersonici; dato il trend dello sviluppo e dell'impiego sempre più massiccio e affidabile di propulsori ramjet/scramjet (statoreattori e statoreattori a combustione supersonica) anche sulla prossima generazione di jet da combattimento, sembra che sempre più paesi saranno interessati a equipaggiarsi con questi sistemi rivoluzionari.
La Russia, per annientare la superiorità navale americana, ha già messo in servizio il missile antinave "Zircon", di cui presto metterà in vendita una versione da esportazione con raggio di 300 Km.



Russia e India hanno lavorato insieme al missile Brahmos, che é un primitivo vettore ipersonico, le cui future versioni potranno venire lanciate tranquillamente dal Sukhoi-57. Anche se é una tecnologia recente, l'ipersonicità sta già causando numerosi mal di testa ai pianificatori militari occidentali, che stanno solo ora iniziando a realizzare quale vantaggio sia stato accumulato dall'asse russo-cinese.

It is a defensive strategy that could potentially halt US Naval power projection as well as its ability to control the skies, two linchpins in the way the US plans to fight its wars. No wonder think-tanks in Washington and four-star generals are starting to sound the alarm on hypersonic weapons.

Ci vorranno anni e anni perché il tentativo americano di colmare tale 'gap' (se pure sarà mai possibile) possa produrre qualche risultato. La Lockheed Martin ha recentemente vinto un contratto a tal fine. Nel frattempo i due giganti d'Eurasia si concentrano sulla mutua integrazione tramite la Nuova Via della Seta e l'Unione Eurasiatica, un accordo strategico che proibirà a Usa e NATO di intervenire nelle aree-chiave per gli interessi di Mosca e Beijing, nell'heartland del continente. A quel punto sarà creata una enorme 'zona di esclusione' dove gli Stati Uniti e i loro lacché non potranno agire militarmente in alcun modo.

Obiettivo russo-cinese é quindi la realizzazione di una sfera di anti-accesso/negazione d'area (A2AD) che vada dalle loro coste ai loro cieli fino al cuore del confine comune, tale area sarà rinforzata e spalleggiata dalla minaccia delle armi ipersoniche, tramite cui Russia e Cina potranno minacciare e offendere le linee logistiche marittime dell'Atlantide/Cartagine a stelle e strisce o prendere di mira i suoi gruppi di intervento basati attorno alle portaerei nucleari o anche i suoi siti antibalistici ABM.

Questa strategia difensiva sarà in grado di bloccare la proiezione di potenza americana, basata sulle task force navali e sulla minaccia di aerei supposti 'invisibili' come si é strutturata a partire dall fine del bipolarismo Usa-Urss e ampiamente sperimentata contro Belgrado, Kabul, Bagdad negli anni dell'hubrys unipolaristica degli anni '90 e primi 2000.
Non é affatto sorprendente che i centri studi washingtoniani e gli alti papaveri del Pentagono da diverso tempo suonino l'allarme come novelli Paul Revere che vedono arrivare gli Inglesi dal mare. Ma c'é ancora tempo perché i loro allarmi sortiscano qualche effetto?
deca



Putin ordina di avviare la produzione

in serie del sistema missilistico S-500


Il leader russo chiedeva anche di riarmare 14 reggimenti coi sistemi missilistici balistici Jars
TASS 15 maggio 2018


Il Presidente Vladimir Putin ha detto che saranno necessari ulteriori sforzi per migliorare i sistemi d’arma antimissile e di preparare i sistemi missilistici S-500 per la produzione in serie.
Uno dei compiti principali è migliorare i sistemi d’arma antimissile: è necessario sviluppare e costruire le basi tecnologiche della difesa aerea, continuare la modernizzazione dei sistemi Pantsir, completare lo sviluppo e i preparativi per la produzione in serie dell’S-500, i più avanzati sistemi in grado di colpire obiettivi ad altissime quote, anche nello spazio circumterrestre“, dichiarava a un incontro coi vertici militari e i dirigenti dell’industria della Difesa.
All’incontro coi comandanti delle Forze Armate e i dirigenti dell’industria della Difesa partecipavano il Ministro della Difesa Sergej Shojgu, il Capo di Stato Maggiore Valerij Gerasimov, il Viceministro della Difesa Jurij Borisov ed altri funzionari. Vladimir Putin chiese la modernizzazione delle Forze Strategiche Nucleari ed il riarmo di 14 reggimenti coi sistemi missilistici intercontinentali Jars entro dicembre.
Le Forze Nucleari Strategiche hanno un valore cruciale per la difesa e la sicurezza. Conformemente alle disposizioni del programma statale degli armamenti, continueremo a sostituire i complessi missilistici Topol coi nuovi sistemi Jars e li assegneremo a quattordici reggimenti missilistici“.
Il Presidente indicava anche che la triade nucleare della Russia sarà potenziata coi modernizzati bombardieri strategici Tu-95MS e Tu-160M2, dotati degli avanzati missili da crociera strategici Kh-101 e Kh-102, aggiungendo che la costruzione di cinque sottomarini nucleari strategici classe Borej deve proseguire nei tempi previsti.
“Negli ultimi anni, abbiamo fatto molto per rafforzare le Forze Armate“, dichiarava Vladimir Putin. “Loro struttura e numero sono stati ottimizzati, esercitazioni vengono effettuate regolarmente in tutti i rami militari, le unità ricevono nuove armi ed attrezzature regolarmente“.
Il leader aggiungeva che quest’anno la Russia lanciava avanzati sistemi d’arma, ineguagliabili per i rivali esteri. “Sappiamo che sono su vari gradi di completamento e terremo d’occhio questi problemi“, affermava Vladimir Putin. Mentre dichiarava sullo stato della nazione all’Assemblea federale, Vladimir Putin annunciò sviluppo e prove delle nuove armi strategiche, tra cui il missile balistico intercontinentale Sarmat, il complesso ipersonico Kinzhal, il missile da crociera nucleare e un drone sottomarino [STATUS-6] in grado di trasportare armi convenzionali e nucleari al cobalto.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – AuroraSito

deca
https://ilprimoraggio.wordpress.com/2018/05/16/putin-ordina-di-avviare-la-produzione-in-serie-del-sistema-missilistico-s-500

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