Avendo la fortuna di seguire l'autore di Palaestina Felix e Federico Pieraccini, ho l'onore
di presentarvi questo multiarticolo d'aggiornamento tecnologico :
Federico Pieraccini su "Strategic Culture" spiega cosa siano le
armi ipersoniche e cosa voglia dire il loro sviluppo da parte russa e cinese!
Federico Pieraccini
é una delle persone più oneste, competenti, informate e affidabili che
abbia il piacere di conoscere virtualmente, e non mi lascio sfuggire
nessuno suo scritto.
Non per niente, é regolare collaboratore di "Strategic Culture Foundation".
Ha appena pubblicato un articolo molto completo sulle armi
ipersoniche, in Inglese, io mi sono offerto, molto modestamente, di
tradurlo in Italiano.
Spero che lo troverete interessante.
Come recentemente confermato in un dibattito tenutosi all'Istituto
Brookings dal Comandante del Corpo dei Marines USA, Generale Rob Neller
"Ci sono aree militari in cui gli Stati Uniti mantengono un vantaggio
tecnologico (su Russia e Cina), altre in cui si mantiene una parità, ed
altre ancora in cui gli USA segnano il passo, riveando un gap tecnico
contro i loro principali competitori".
L'ultimo punto si riferisce ai sistemi d'arma progettati per operare a velocità ipersoniche.
Iniziamo con la semplice e pragmatica definizione fornita da 'National Interest' su cosa siano i veicoli e le armi ipersoniche:
Un veicolo ipersonico é qualcosa che si muove attraverso l'atmosfera ad
una velocità minima di cinque volte quella del suono (Mach 5). Un
missile da crociera ipersonico viaggia continuamente nell'aria
impiegando un motore ad alta potenza. Un aliante ipersonico viene
lanciato nello spazio tramite un missile balistico, dopodiché manovra
attraverso gli alti strati dell'atmosfera finché può tuffarsi verso il
suo bersaglio. Ambedue questi tipi di veicolo possono portare "payload"
convenzionali o nucleari.
Come possiamo vedere, si parla di sviluppi tecnologici che richiedono
denaro e strutture scientifiche d'esagerato livello per raggiungere
tali risultati significativi e complessi. La difficoltà d' implementare
sistemi di simile complessità viene spiegata da questo passaggio, tratto
dalla 'Defense Review':
Una delle questioni primarie poste da 'Defense Review' a proposito dei
velivoli d'attacco ipersonicie e dagli alianti ipersonici russi e cinesi
é se essi generino attorno a sé un campo/scudo di plasma che possa
efficacemente mimetizzarli e/o disturbare eventuali raggi laser ad alta
potenza che cercassero di intercettarli, evitando così l'individuazione o
la distruzione in volo. Gli scienziati russi e i progettisti e
sviluppatori aeronautici di Mosca hanno condotto esperimenti sulla
generazione di simili campi/scudo fin dalla fine degli anni '70, il che
porta a pensare che ormai siano abbastanza proficienti in tal senso.
Né bisogna dimenticare i recenti sviluppi cinesi nei materiali
radarassorbenti "sintonizzabili" nelle bande a frequenza ultra alta (sia
per veicoli pilotati che per droni, sia aerei che navali).
Tutti questi fattori si sommano e si rafforzano gli uni con gli altri, e
sono motivi di preoccupazione sufficienti a portare quasi tutti gli analisti
militari nordamericani al pessimismo ed allo sconforto.
Un'altra area di complessità concerne le comunicazioni tra il
velicolo-carrier ipersonico e le componenti basate a terra che lo devono
controllare e dirigere, specialmente se il veicolo di rientro deve
essere guidato da remoto.
La componente fondamentale nell'effettuare un volo ipersonico sta nei
motori, usati per raggiungere velocità superiori a Mach 7. Ci sono studi
in corso da parte di tutti questi paesi riguardanti motori 'scramjet'
(in Italiano: statoreattori a combustione supersonica), che sono
essenziali ai fini della produzione di armi ipersoniche. Impiegando un
motore 'scramjet' e integrandolo con altre tecnologie, come motore a
reazione o statoreattore, si permetterebbe a missili ed aerei di
raggiungere tali incredibili velocità, come spiegato dall'Istituto di
Ricerca per la Meccanica di Pechino:
Un TRRE (Statoreattore o Statoreattore a Combustione Supersonica
Turbo-Assistito), usa un potenziamento a razzo per aiutare la
transizione dal regime di volo supersonico a quello ipersonico e
potrebbe essere il primo motore a ciclo combinato a volare entro il
2025, aprendo la strada a 'spazioplani ipersonici' e a lanciatori
spaziali a stadio singolo.
La DARPA spiega il punto di vista Usa su questa particolare area di ricerca:
il programma AFRE (Motore Avanzato a Pieno Raggio), intende creare un
motore ipersonico riutilizzabile che combini normali propulsori a
reazione con uno statoreattore a doppio uso.
"War is Boring" chiarisce definitivamente questo concetto impiegando un lessico accessibile:
Turbogetto? Statoreattore? Statoreattore a Combustione Supersonica? Un
turbogetto fa girare molte pale per comprimere e riscaldare l'aria
"ingoiata" dal motore. Uno statoreattore si muove così velocemente che
il motore stesso é sufficientemente incandescente e comprime l'aria al
punto tale da accendere il combustibile (legge di Lavoisier -NdT-), uno
statoreattore a combustione supersonica fa 'esattamente quel che dice
l'etichetta', creando uno statoreattore dove l'aria 'ingoiata' viene
spinta a velocità supersoniche, creando una spinta semplicemente
inimmaginabile coi sistemi precedenti.
Il mondo delle armi ipersoniche si divide in quattro 'regni':
missili da crociera ipersonici, che possono venir lanciati da superficie o dall'aria;
alianti ipersonici, portati ad immense altezze da missili o da jet che poi rientrano nell'atmosfera a enormi velocità mantenendo la capacità di manovra per colpire bersagli con testate convenzionali o nucleari;
aerei d' attacco ipersonici, cioé velivoli che viaggiano a velocità ipersoniche capaci di decollo e atterraggio e perciò utili per compiti di sorveglianza ma anche capaci, all'occorrenza, di attaccare come bombardieri;
ed infine, missili ipersonici antinave.
missili da crociera ipersonici, che possono venir lanciati da superficie o dall'aria;
alianti ipersonici, portati ad immense altezze da missili o da jet che poi rientrano nell'atmosfera a enormi velocità mantenendo la capacità di manovra per colpire bersagli con testate convenzionali o nucleari;
aerei d' attacco ipersonici, cioé velivoli che viaggiano a velocità ipersoniche capaci di decollo e atterraggio e perciò utili per compiti di sorveglianza ma anche capaci, all'occorrenza, di attaccare come bombardieri;
ed infine, missili ipersonici antinave.
Torniamo con Federico Pieraccini sulla questione
delle armi ipersoniche e del vantaggio russo-cinese in questo campo!
Come Russia e Cina hanno guadagnato un vantaggio strategico nella tecnologia ipersonica
L'ammontare di armi e armamenti posseduto dagli Stati Uniti attualmente non può venire eguagliato da nessun altro stato del mondo; esso é il risultato di decenni di spese militari illimitate da parte di Washington (almeno dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica) che ha surclassato dalle cinque alle quindici volte il volume di spesa combinato degli stati immediatamente inseguitori nella 'hit parade' degli stanziamenti per la difesa.
Pertanto, furono favoriti gli investimenti per la produzione e manutenzione di armi già esistenti e limitati o cancellati quelli per la ricerca avanzata e lo sviluppo di armi ad alta e altissima tecnologia, considerate se non proprio 'inutili' quantomeno ridondanti dovendo affrontare paesi del Terzo Mondo.
Tutti questi problemi non erano eccessivamente apparenti fino al 2014, quando il concetto di una nuova "competizione tra superpotenze" (o almeno tra potenze quasi sullo stesso piano) ritornò 'en vogue', portando con sé il bisogno per gli Usa di tornare a pensare alla possibilità di un confronto contro avversari in grado di avvicinarsi al livello di potenza di fuoco che da oltre vent'anni gli Usa consideravano propria esclusiva 'riserva'.
In particolare, trovare una contromisura contro la tecnologia 'stealth' su cui il Pentagono aveva puntato fortissimo per garantirsi la supremazia militare era un imperativo urgentissimo e, con l'entrata in servizio degli S-400 sembra proprio che la Russia abbia risolto quel rompicapo.
Con la prossima entrata in produzione seriale degli S-500 Mosca avrà addirittura realizzato il sogno 'reaganiano' di uno scudo di difesa antibalistico realmente efficace.
In una maniera simile la Repubblica Popolare Cinese ha accelerato al massimo il proprio programma missilistico interconinentale, riuscendo in appena dieci anni a produrre un deterrente credibile con un vettore paragonabile agli SS-18 russo-sovietici o ai Minuteman III americani, con un raggio effettivamente globale e veicoli di rientro multipli.
Come Putin aveva avvertito, questi elementi ponevano un 'pericolo esiziale' che metteva a repentaglio la capacità russa (e cinese) di lanciare un "second strike" vulnerante in caso di 'primo colpo' nucleare americano; attraverso questa minaccia gli Stati Uniti speravano di intimidire Russia e Cina negando loro il conforto della dottrina "MAD" (Mutua Distruzione Assicurata).
La Russia, per annientare la superiorità navale americana, ha già messo in servizio il missile antinave "Zircon", di cui presto metterà in vendita una versione da esportazione con raggio di 300 Km.
Non é affatto sorprendente che i centri studi washingtoniani e gli alti papaveri del Pentagono da diverso tempo suonino l'allarme come novelli Paul Revere che vedono arrivare gli Inglesi dal mare. Ma c'é ancora tempo perché i loro allarmi sortiscano qualche effetto?
Putin ordina di avviare la produzione
in serie del sistema missilistico S-500
TASS 15 maggio 2018
“Uno dei compiti principali è migliorare i sistemi d’arma antimissile: è necessario sviluppare e costruire le basi tecnologiche della difesa aerea, continuare la modernizzazione dei sistemi Pantsir, completare lo sviluppo e i preparativi per la produzione in serie dell’S-500, i più avanzati sistemi in grado di colpire obiettivi ad altissime quote, anche nello spazio circumterrestre“, dichiarava a un incontro coi vertici militari e i dirigenti dell’industria della Difesa.
All’incontro coi comandanti delle Forze Armate e i dirigenti dell’industria della Difesa partecipavano il Ministro della Difesa Sergej Shojgu, il Capo di Stato Maggiore Valerij Gerasimov, il Viceministro della Difesa Jurij Borisov ed altri funzionari. Vladimir Putin chiese la modernizzazione delle Forze Strategiche Nucleari ed il riarmo di 14 reggimenti coi sistemi missilistici intercontinentali Jars entro dicembre.
“Le Forze Nucleari Strategiche hanno un valore cruciale per la difesa e la sicurezza. Conformemente alle disposizioni del programma statale degli armamenti, continueremo a sostituire i complessi missilistici Topol coi nuovi sistemi Jars e li assegneremo a quattordici reggimenti missilistici“.
Il Presidente indicava anche che la triade nucleare della Russia sarà potenziata coi modernizzati bombardieri strategici Tu-95MS e Tu-160M2, dotati degli avanzati missili da crociera strategici Kh-101 e Kh-102, aggiungendo che la costruzione di cinque sottomarini nucleari strategici classe Borej deve proseguire nei tempi previsti.
“Negli ultimi anni, abbiamo fatto molto per rafforzare le Forze Armate“, dichiarava Vladimir Putin. “Loro struttura e numero sono stati ottimizzati, esercitazioni vengono effettuate regolarmente in tutti i rami militari, le unità ricevono nuove armi ed attrezzature regolarmente“.
Il leader aggiungeva che quest’anno la Russia lanciava avanzati sistemi d’arma, ineguagliabili per i rivali esteri. “Sappiamo che sono su vari gradi di completamento e terremo d’occhio questi problemi“, affermava Vladimir Putin. Mentre dichiarava sullo stato della nazione all’Assemblea federale, Vladimir Putin annunciò sviluppo e prove delle nuove armi strategiche, tra cui il missile balistico intercontinentale Sarmat, il complesso ipersonico Kinzhal, il missile da crociera nucleare e un drone sottomarino [STATUS-6] in grado di trasportare armi convenzionali e nucleari al cobalto.
deca
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