domenica 24 aprile 2016

Khibiny - IL CANTO DEL CIGNO, ESCALATION NUCLEARE IN €UROPA




«L’arte della guerra»

Escalation nucleare in €uropa


| Roma (Italia)
JPEG - 29.2 Kb
La Casa Bianca è «preoccupata» perché caccia russi hanno sorvolato a distanza ravvicinata una nave Usa nel Baltico, effettuando un «attacco simulato»: così riportano le nostre agenzie di informazione.
Non informano però di quale nave si trattasse e perché fosse nel Baltico.
È la USS Donald Cook, una delle quattro unità lanciamissili dislocate dalla U.S. Navy per la «difesa missilistica Nato in €uropa».
Tali unità, che saranno aumentate, sono dotate del radar Aegis e di missili intercettori SM-3, ma allo stesso tempo di missili da crociera Tomahawk a duplice capacità convenzionale e nucleare.
In altre parole, sono unità da attacco nucleare, dotate di uno «scudo» destinato a neutralizzare la risposta nemica. (INNANZITUTTO lo scudo in 4 occasioni si è dimostrato enormemente FALLACE).
La Donald Cook, partendo l’11 aprile dal porto polacco di Gdynia, incrociava per due giorni ad appena 70 km. dalla base navale russa di Kaliningrad, ed è stata per questo sorvolata da caccia ed elicotteri russi.

Oltre che le navi lanciamissili, lo «scudo» Usa/Nato in €uropa comprende, nella conformazione attuale, un radar «su base avanzata» in Turchia, una batteria missilistica terrestre Usa in Romania, composta da 24 missili SM-3, e una analoga che sarà installata in Polonia.
Mosca avverte che queste batterie terrestri, essendo in grado di lanciare anche missili nucleari Tomahawk, costituiscono una chiara violazione del Trattato Inf, che proibisce lo schieramento in €uropa di missili nucleari a medio raggio.
Che cosa farebbero gli Stati uniti – che accusano la Russia di provocare con i sorvoli «una inutile escalation di tensioni» – se la Russia inviasse unità lanciamissili lungo le coste statunitensi e installasse batterie missilistiche a Cuba e in Messico? (Cosa che Noi caldamente auspichiamo ma il buono, troppo buono, Putin, non si decide ad attuare).
Nessuno se lo chiede sui grandi media, che continuano a mistificare la realtà, rincoglionendovi coll'isola dei coglioni.
Ultima notizia nascosta: il trasferimento di F-22 Raptors, i più avanzati cacciabombardieri Usa da attacco nucleare, dalla base di Tyndall in Florida a quella di Lakenheath in Inghilterra, annunciato l’11 aprile dal Comando €uropeo degli Stati uniti.
Dall’Inghilterra gli F-22 Raptors saranno «dispiegati in altre basi Nato, in posizione avanzata per massimizzare le possibilità di addestramento ed esercitare la deterrenza di fronte a qualsiasi azione destabilizzi la sicurezza €uropea».
È la preparazione all’imminente schieramento in €uropa, Italia compresa, delle nuove bombe nucleari Usa B61-12 che, lanciate a circa 100 km. di distanza, colpiscono l’obiettivo con una testata «a quattro opzioni di potenza selezionabili». (Il Vostro presidente Mozzarella ogm ve l'ha per caso detto, vi ha informato che avremo altre instabili testate nucleari a quattro passi da casa vostra????).
Questa nuova arma rientra nel programma di potenziamento delle forze nucleari, lanciato dall’amministrazione Obama, che prevede tra l’altro la costruzione di altri 12 sottomarini da attacco (7 miliardi di dollari l’uno, il primo già in cantiere), armato ciascuno di 200 testate nucleari.

È in sviluppo, riporta il New York Times [1], un nuovo tipo di testata, il «veicolo planante ipersonico» che, al rientro nell’atmosfera, manovra per evitare i missili intercettori, dirigendosi sull’obiettivo ad oltre 27.000 km orari. (Stesse strutture e stesse persone che hanno inviluppato l'attuale F35, ah ah ah allora, possiamo stare tranquilli !!!).
Russia e Cina seguono, sviluppando armi analoghe.
Intanto Washington raccoglie i frutti.
Trasformando l’€uropa in prima linea del confronto nucleare, sabota (con l’aiuto degli stessi governi €uropei) le relazioni economiche U€-Russia, con l’obiettivo di legare indissolubilmente la U€ agli Usa tramite il Ttip.
Spinge allo stesso tempo gli alleati €uropei ad accrescere la spesa militare, avvantaggiando le industrie belliche Usa le cui esportazioni sono aumentate del 60% negli ultimi cinque anni, divenendo la maggiore voce dell’export statunitense.
Chi ha detto che la guerra non paga?

deca

ORA, ANDIAMO AD ANALIZZARE QUANTE VOLTE LA STRUTTURA
BELLICA SIONISTA NORDAMERICANA L'HA PRESO NEI DENTI E
QUANTO SIA FALLACE ED INCONSISTENTE LA MINACCIA
NUCLEARE SIONISTA VERSO LA FEDERAZIONE RUSSA E LA CINA :

La passione dei Su-24 per l’USS Donald Cook

Philippe Grasset, Dedefensa

 Cf8jTktVIAAARCD

Cose che succedono ogni due anni, dato che le passioni hanno le loro esigenze temporali, come i compleanni, esse ogni due anni.
In breve, nella seconda metà di aprile 2014 si ebbe l’eco dell’incontro insolito nel Mar Nero, tra uno (o due?) Su-24 russi e il cacciatorpediniere con sistema AEGIS USS Donald Cook dell’US Navy.
Questo incontro diede luogo per qualche giorno a speculazioni estremamente elaborate sui suoi aspetti, tra cui l’ipotesi che il Su-24 avesse condotto una dimostrazione dell’efficacia dei sistemi di guerra elettronica per “accecare” l’USS Donald Cook abbastanza da provocare perturbazioni permanenti e significative sulla salute psicologica dell’equipaggio.
…Allora apparve l’informazione secondo cui il Su-24 effettivamente compisse una dimostrazione tecnologica “operativa” del sistema di guerra elettronica che ebbe completamente accecato il sistema AEGIS del Donald Cook, la fallace potentissima elettronica della difesa aerea missilistica che costituisce la base della difesa aerea della flotta degli Stati Uniti, ovvero dell'impero di Sion.
(Il sistema AEGIS è ancora più importante, costituendo anche una parte molto importante della grande rete ABM che gli Stati Uniti sviluppano da molti anni, ufficialmente contro l’Iran, ma operativamente chiaramente contro la Russia. L’AEGIS ha importanza non solo militare, ma politica).

Il sistema russo impiegato è designato Khibiny. (Ricordatevi questo nome che in russo è Хибины).

Dopo l’incidente, l’USS Donald Cook si diresse verso un porto romeno per le riparazioni e la notizia dice che 27 membri dell’equipaggio si dimisero in maniera irrevocabile. La notizia fu diffusa il 21 aprile 2014 dalla radio russa in India, sul suo sito Indian.ruvr.ru“. …
Due anni dopo troviamo la stessa unità, l’USS Donald Cook, questa volta cambiare completamente geografia, da sud a nord, dal Mar Nero al Mar Baltico.
Questa volta, lo stesso tipo di aereo, un Su-24, non arriva da Sevastopol ma da Kaliningrad.
Non da solo, c’é anche un elicottero Ka-27, e ciò che si chiama in modo simbolico “incidente” in realtà comprende una serie d'incidenti l’11 e 12 aprile da parte dell’aereo russo della regione di Kaliningrad, ex-Königsberg i. Pr., nell’enclave russa dallo stesso nome.
L’unità degli Stati Uniti (probabilmente con elementi militari polacchi ignari) operava a circa 100 km. al largo di Kaliningrad, in quelle che sembravano manovre combinate della NATO.
Il minimo che si può dire, vedendo alcune immagini della Marina degli Stati Uniti che mostrano un passaggio del Su-24 a 10 metri dal ponte della nave, è che i piloti russi fanno acrobazie quasi impossibili per gli equivalenti sionamericani.
Ci sono state molte esclamazioni spaventate e furiose dai vari portavoce degli Stati Uniti. (Poverini, venite sull'uscio di casa mia a fare rutti e scorregge ed io devo pure ringraziarvi !!!)
RT riassume sommariamente l’incidente:
Washington si rabbuia per il volo del Su-24 russo vicino al cacciatorpediniere statunitense Donald Cook, che conduceva esercitazioni militari in acque internazionali nel Mar Baltico, con l’alleata della NATO Polonia. Pubblicando il video dell’aereo russo che sorvola la nave da guerra, la Marina degli Stati Uniti afferma di aver subito diverse “manovre di volo aggressive”, alcune a meno di 10 metri.
“Il cacciatorpediniere statunitense era in acque internazionali, a circa un centinaio di chilometri al largo della base navale russa di Kaliningrad, dove conduceva manovre militari. Secondo la testimonianza di un funzionario statunitense presso il sito di notizie militari Defense Information, i velivoli russi sono stati identificati come un bombardiere Su-24 e un elicottero Ka-27. Questi avrebbero volato basso, provocando la costernazione dei membri della Marina. Come notava, tuttavia, il personale della nave degli Stati Uniti, “non erano presenti sui velivoli armi che potessero costituire una minaccia per le operazioni degli Stati Uniti nel Mar Baltico“.
L’articolo sull’incidente di RT inglese è molto più dettagliato e non nasconde alcun aspetto della reazione degli Stati Uniti.
Naturalmente, i media degli Stati Uniti sono molto eloquenti su questo incidente (questa serie di incidenti), generalmente considerato una deliberata provocazione ritenuta molto grave, perfino drammatica. (Ah ah ah poverini, ma quando due aerei sionisti hanno tranciato i cavi della funivia del Cermis, non era drammatico, noooo)
In generale, le autorità statunitensi considerano le circostanze dell’incidente (incidente) per decidere se sia una violazione di un trattato nel 1973 tra Stati Uniti e URSS. (Il trattato mira ad evitare incidenti in mare tra le due Marine, tra cui il divieto di “attacchi aerei simulati”).
E’ particolarmente dettagliato l’articolo di Defense News del 13 aprile che studia altre circostanze nei due giorni interessati (l’intervento in coppia con il Su-24 di un elicottero Kamov Ka-27 Helix, sospendendo le evoluzioni dell’elicottero polacco per paura di un incidente aereo, etc.)
Cf8jRqCUIAAN35P
Alcuni dettagli dell’articolo:
“Secondo un funzionario della difesa, in una delle azioni più aggressive recenti, aerei da guerra russi hanno compiuto “attacchi simulati” su una nave dell’US Navy nel Mar Baltico, volando ripetutamente a 10 metri dalla nave. I marinai a bordo del cacciatorpediniere Donald Cook hanno detto che l’aereo volava abbastanza basso da increspare il mare presso la nave, e il comandante della nave ha detto che l’incidente era “pericoloso e poco professionale”, secondo il funzionario della difesa. “Questo fu il più aggressivo di tutti quelli precedenti”, secondo il funzionario della difesa che parla in anonimato perché i funzionari degli Stati Uniti non hanno fatto dichiarazioni ufficiali sull’incidente ..…
Poco dopo aver lasciato il porto polacco di Gdynia, vicino Danzica, il Donald Cook era in acque internazionali per operazioni di volo con un elicottero polacco, nell’ambito delle esercitazioni di routine con l’alleato della NATO. 
Durante le operazioni di volo, un aereo da combattimento russo Sukhoj Su-24 apparve effettuando circa 20 sorvoli, a 1.000 metri dalla nave e a una quota di circa 30 metri, ha detto il funzionario della difesa. In risposta, il Donald Cook sospese le operazioni di volo. Un aereo d’attacco russo Sukhoj Su-24 fece un passaggio a bassa quota sull’USS Donald Cook (DDG 75) il 12 aprile 2016. Il Donald Cook navigava nel Mar Baltico quando un elicottero russo Ka-27 Helix effettuò sette sorvoli e sembrasse scattare foto della nave dell’US Navy, ha detto il funzionario della difesa. 
Poco dopo che l’elicottero lasciò la zona, un Su-24 iniziava a compiere sorvoli “molto bassi” con “profilo d’attacco simulato”, secondo il funzionario della difesa. L’aereo fece 11 passaggi“.
Quindi c’è una differenza notevole tra l’incidente dell’aprile 2014 e quello dell’aprile 2016.
Preme ricordare ai lettori di http://decamentelibera.blogspot.it che un ulteriore incidente con gli stessi protagonisti (Su-24 e nave della Marina degli Stati Uniti) ebbe luogo il 30 maggio 2015, con la fregata USS Ross.

I due incidenti del 2014 e 2015 nel Mar Nero sono molto simili: la dimostrazione operativa di incidenti e possibili intimidazioni dei russi per convincere gli USA ad allontanare le loro unità, considerate dai russi troppo vicine alla zona Ucraina-Russia, dove la crisi ucraina divampava.
(Sembra che in entrambi i casi ci fu effettivamente un rallentamento degli Stati Uniti e, in entrambi i casi, gli americanisti cercarono soprattutto di minimizzare gli incidenti, anche quello del 30 maggio 2015 dell’USS Ross, per non dare l’impressione di arrendersi ai russi).
Questa volta, le circostanze sono molto diverse. Non vi è alcuna crisi nella zona e quindi circostanze operative attive, come quelle nel 2014 e 2015 con la crisi ucraina; vi sono manovre della NATO o simili presso Kaliningrad, una dimostrazione di forza operativa piuttosto che comunicativa.
L’intervento russo rientra in questo caso, anche di comunicazione, mostrando vigilanza e potenza dei russi nel monitorare e sorvegliare l’enclave di Kaliningrad. C’è anche l’insoddisfazione russa per le manovre della NATO o della Marina degli Stati Uniti di fronte al territorio russo.
Questa volta le autorità statunitensi non hanno assolutamente cercato di minimizzare il caso, al contrario tendono a reagire in modo eccessivo. Non sorprende, poiché siamo nel campo della comunicazione, quindi dell’atteggiamento di entrambe le parti.
I russi, che sembrano estremamente calmi senza mostrare (finora) alcun rammaricano per l’incidente, l’attribuiscono a un “errore”, etc. Il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konachenkov, commentando ricordava solo che l’Aeronautica russa “ha il pieno rispetto delle norme internazionali nello spazio aereo su acque neutrali (internazionali)“.


Resta quindi ciò che è stato mostrato e la conclusione che si può trarre è che i russi vogliano ben mostrarsi aggressivi, in ogni caso, dal punto di vista della comunicazione.
Per loro, il fatto stesso delle manovre nella Marina degli Stati Uniti a così breve distanza delle coste russe è una forma di “provocazione”. In ogni caso, il comportamento russo mostra il desiderio di affermare la potenza militare della Russia, anche in circostanze che sono ormai comuni nella visione della NATO.
Dieci anni fa, la NATO, o in ogni caso la Marina degli Stati Uniti, non avrebbe fatto le manovre che attualmente attua in questa regione in particolare, osservava una fonte €uropea, ma è assolutamente certo, tuttavia, che i russi di dieci anni fa non avrebbe mai ‘reagito’ in questo modo assertivo, quasi aggressivo“.
A questo punto e tenendo conto di ciò che si sa dell’incidente, le osservazioni politiche sono inutili conoscendo le rispettive posizioni, e da dove provengano le responsabilità e altro. Il punto chiave da ricordare è che questo comportamento delle truppe russe sembra essere un messaggio politico, o politico-militare, di natura diversa dagli incidenti precedentemente descritti e il cui scopo era essenzialmente la dimostrazione operativa.
È la riaffermazione della potenza russa e della sovranità russa, quindi un monito a Stati Uniti, NATO, blocco BAO. 
Naturalmente, va interpretato nel blocco BAO come nuovo segno di duplicità e bellicismo, secondo le consuete norme narrative di casi simili, ma si tratta obiettivamente della dimostrazione dei limiti della pazienza russa verso le manovre del blocco BAO contro la Russia.
I russi fanno sapere, senza isterismi o secondo fini, di essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione.
13007297
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

deca


ORA, DIRETE VOI, E DUNQUE? DUNQUE, COME NON EVIDENZIATO
NE' DA MANLIO DINUCCI, NE' DA PHILIPPE GRASSET, è PALESE
CHE LA TECNOLOGIA ESPLICATA NELL'IMPLEMENTAZIONE
A BORDO DI VELIVOLI RUSSI, CHIAMATA Хибины (Khibiny) 
RENDE NULLI GLI SFORZI SIONAMERICANI D'AVERE UNA
SUPREMAZIA NUCLEARE ANCHE RAVVICINATA :


L'incidente citato, dell'aprile 2014, nel quale un Su-24 bloccò tutte le dotazioni elettroniche dell'avveniristico cacciatorpediniere Uss Donald Cook ed inibì il sistema antimissile ed i dispositivi elettronici di lancio di missili convenzionali e nucleari, fu replicato con la fregata Uss Ross il 30-5-2015 e, platealmente anche nel marzo 2015, quando i sottomarini delle forze navali della Federazione hanno attaccato, con i loro sistemi "avanzati d'arma elettronica", la portaerei americana USS Theodore Roosevelt ( CVN-71 ) che è stata costretta a fuggire verso le coste della Gran Bretagna, dove è rimasta per settimane nello stupore del pubblico albionico dell'Hampshire che l'ha filmata e fotografata in massa; fino a quando non è stata riparata ed in grado di navigare.
L'ultimo episodio di annichilimento delle dotazioni elettroniche passive ed attive è stato dunque quello dei giorni 11 e 12 aprile scorsi al largo del porto di Kaliningrad, iniziato quando questa nave da guerra americana ha iniziato una "manovra di combattimento aggressiva " contro la Flotta di stanza nel porto del mar Baltico, ed in risposta il Presidente Putin ha autorizzato un'altra immediata risposta di difesa con il supporto di " guerra elettronica Хибины".
E secondo gli esperti MoD, lo scorso Lunedi (11 aprile) un " attacco / assalto " alla  " integrità territoriale " della Federazione, da parte della USS Donald Cook, può essere considerato come un test da parte degli americani del loro " ricablaggio " della nave da guerra, ma che, dopo il passaggio di un aereo Sukhoi Su-24 della Federazione con " difesa da guerra elettronica Хибины" contro questa imbarcazione ", è stata ancora una volta disattivata, giungendo ad una rapida morte elettronica ".
Martedì scorso (12 aprile), continua il rapporto, una flotta di elicotteri KA-27 Helix del Mar Baltico ha fatto (almeno) 7 voli non autorizzati sopra il ponte della USS Donald Cook facendo cenno all'equipaggio della propria offerta di " assistenza traino ", ma quando " armi di piccolo calibro " sono state puntate, i comandanti della Federazione hanno ordinato a due jet SU-24 di  fare ulteriori 11" passaggi a bassa quota "  intorno a questa nave da guerra, dopo di ché non era più presente " belligeranza americana ".
E' chiaro ora o permangono dubbi?

deca


Khibiny  
Initial Operational Capability (IOC): December 2012
Total Production: ?
Also Known As: Khibiny-10V and L-175B
Origin: Russia
Corporations: KRET 

Parent System: Khibiny Initial Operational Capability (IOC): December 2012 Total Production: ? 
Reviews
There are no reviews so far

Description: The Russian Air Force Khibiny is an advanced aircraft-mounted electronic warfare (EW) system capable of jamming state-of-the-art radar-based weapon systems.
It consists of a small torpedo-shaped wingtip pod that covers the aircraft with radio-electronic protective hood once a missile attack has been detected. The protective hood prevents the missile from reaching the target and makes it deviate from the course. According to KRET corporation the Khibiny increases the aircraft's survivability by 25-30 times.
This pod development is the result of the lessons learned during the conflict with Georgia in 2008 where all the aircraft lost were not fitted with an EW system which is the main cause of them being shot down.
The Khibiny jamming system was tested successfully for some time on the ground in Buryatia, Russian Federation.
The Russian Air Force plans call for the installation of the Khibiny jammer on all its advanced jets such as Su-30SM, Su-30M2, Su-34 and Su-35 (Khibiny-10V).
The Khibiny-10V is a version installed internally instead of the wingtips.
Russian Air Force Su-34 bomber equipped with Khibiny pods at the Kaliningrad region Mrc 20-'15

Khibiny Applications

AEW&C, ISR & EW Aircraft Altius-M Long Range Attack Aircraft Su-34 Strike & Fighter Aircraft Su-30MK2 Su-30MKI Su-35

There are 5 news between

21 Apr 2014 and 7 Oct 2015


deca



Riuscito test della testata

ipersonica russa Ju-71



92e53d46b07d89e3208d848834a47858
All’inizio della settimana, la Russia ha condotto un test riuscito del nuovo equipaggiamento aerobalistico ipersonico per il promettente missile balistico intercontinentale (ICBM) Sarmat, che presto sostituirà il potente ICBM russo RS-20 Voevoda (classificazione NATO SS-18 Satan).
Ufficialmente il test non è stato segnalato, ma secondo “MK” (Moskovskij Komsomolets), dopo questo fantastico successo, secondo i progettisti, se ne avranno altri nel prossimo futuro. Il lancio di prova, secondo i nostri interlocutori, fu effettuato dal poligono Dombarovskij nell’Orenburg Oblast.
Il velivolo ipersonico testato si chiama Ju-71 ed è stato lanciato con un ICBM UR-100 (SS-19 Stiletto).
Gli analisti occidentali hanno scritto che il primo test di lancio dello Ju-71 avvenne nel dicembre 2011, il secondo nel settembre 2013, il terzo nel 2014. Queste informazioni si basano su dati satellitari.
Gli autori della pubblicazione “Jane’s Intelligence Review” hanno affermato che i lavori su questo velivolo sperimentale iniziarono nel 2009 nel quadro del programma top-secret denominato 4202.
Lo Ju-71 può trasportare una testata nucleare come una convenzionale (cioè testata non nucleare, consentita da diverse convenzioni internazionali). Gli analisti occidentali potrebbero avere ragione, ma va ricordato che nel 2004 l’ex-Capo di Stato Maggiore Generale russo Jurij Baluevskij, in uno dei suoi discorsi parlò del test della testata manovrabile per i missili balistici intercontinentali che dovrebbe aumentare radicalmente la potenza delle Forze Strategiche Missilistiche russe divenendo la risposta adeguata al dispiegamento di qualsiasi sistema di difesa missilistica.
Tuttavia, il programma Sarmat fu approvato alla fine del 2011. A metà 2015 fu riferito che i test di volo del missile inizieranno nei primi mesi del 2017.
Ora, dopo il test riuscito della testata, le prove di volo dei missili probabilmente avverranno presto.
Si prevede che il primo ICBM Sarmat entrerà in servizio nelle unità militari di stanza nella regione di Krasnojarsk e dell’Orenburg Oblast.
f9ba06967002d2c8d3ef84b9108785ba

PAK-DA: il bombardiere invisibile che sostituirà il Tu-160
Vjacheslav Shpakovskij

21875358
Nel 1999, la Russia annunciava i lavori per la creazione di un nuovo bombardiere strategico in sostituzione dei bombardieri Tu-95MS e Tu-160 (White Swan, Black Jack per la NATO).
Il nuovo aereo doveva essere pronto nel 2010, ma i piani non si concretizzarono a causa del mancato sviluppo dei motori. Poi fu detto che la Russia si sarebbe permessa cinque bombardieri strategici Tu-160 nel 1992-2027 a 100 milioni l’uno.
Il costo per lo sviluppo di un velivolo simile fu valutato 35 miliardi.
Il peso massimo al decollo del nuovo bombardiere strategico, definito PAK-DA, sarebbe di non più 125 tonnellate. L’aereo avrebbe dovuto decollare per il primo volo tra il 2015 e il 2021.
Per completare il programma per costruire 100 bombardieri entro il 2027, si doveva produrre un bombardiere al mese. 
Dal 2009, il comando dell’aviazione a lungo raggio dell’Aeronautica russa disse che l’aereo d’attacco PAK-DA avrebbe sostituito i bombardieri strategici a lungo raggio lanciamissili Tu-160, Tu-95MS e Tu-22M3.
Fu affermato, inoltre, che il nuovo bombardiere sarebbe entrato in servizio nel 2025-2030 e che avrebbe sostituito i Tu-22M3, suggerendo che il nuovo bombardiere sarà un velivolo strategico supersonico, qualcosa tra Tu-22M3 e Tu-160.
Nel novembre 2013, i media russi riferirono che il coordinamento del progetto del Ministero della Difesa fu completato nel settembre 2013. I lavori per la costruzione del velivolo PAK-DA sarebbero iniziate nel 2014. Il nuovo velivolo continuerà l’idea del Tu-160 e non sarà simile al bombardiere stealth B-2 degli Stati Uniti. Il PAK-DA potrà decollare da diversi tipi di basi aeree, anche da brevi piste in terra battuta trasportando armi convenzionali e speciali ad alta precisione (missili e bombe), per violare qualsiasi sistema di difesa aerea e operare in qualsiasi teatro di operazioni, in ogni tempo e condizioni meteo.
La tecnologia stealth sarà utilizzata per la produzione del nuovo velivolo riducendone efficacemente la superficie riflettente. L’aereo avrà la forma di ala volante, con due potenti motori nella cellula riducendo la firma agli infrarosse delle emissioni dei motori.
Nel 2014 si disse che i bombardieri PAK-DA avrebbero trasportato missili da crociera convenzionali Kh-101, così come la versione nucleare Kh-102.
Un missile Kh-101 pesa 2200-2400 kg e la testata 400 kg. Il missile ha una gittata di 5000-5500 km, con profilo di volo variabile da 30-70 m a 6000 m, velocità di crociera di 190-200 m/s ed una massima di 250-270 m/s.
Il missile è dotato di sistema di correzione della traiettoria optoelettronico e di un sistema di guida speciale che garantisce la precisione sul bersaglio di 12-20 metri. 
Secondo gli esperti inglesi, l’aereo d’interdizione dell’aviazione a lungo raggio russa sarà inoltre dotato di una nuova versione della bomba guidata KAB-1500 del peso di 1500 kg. Il sistema d’arma ne ospiterà massimo cinque.
Il comandante dell’Aeronautica russa dichiarava che i nuovi aerei opererebbero per più di 50 anni, dato che la capacità operativa del nuovo velivolo sarà notevolmente migliorata con l’ammodernamento.
PAK-DA-2013
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

deca

venerdì 22 aprile 2016

ADDIO A GIANROBERTO CASALEGGIO, L'ANIMA BENI BERITH DEL M5S



Addio a Gianroberto Casaleggio

l’anima “british” del Movimento 5 Stelle


Si è spento a 61 anni, vittima di un tumore, Gianroberto Casaleggio, guru del Movimento 5 Stelle.
Definirlo “guida spirituale” o “cofondatore” è riduttivo, perché senza il suo determinante apporto il M5s, vicino secondo un numero crescente di osservatori e sondaggisti alla conquista di Palazzo Chigi, non avrebbe mai visto la luce.
Ma chi era Gianroberto Casaleggio?
Se al momento della fondazione della Casaleggio Associati srl, incubatrice del M5S, Enrico Sassoon era il rappresentante di Washington, il “guru” era senza dubbio “l’agente inglese” che risponde a Sua Maestà la Regina.
La sua maniacale riservatezza nasceva probabilmente dalla volontà di tacere sui 25 anni intercorsi tra l’ingresso in Olivetti e la nomina ad amministratore delegato della Webbegg s.p.a.: poco o nulla si sa sul suo ruolo di responsabile italiano della multinazionale britannica Logica plc.

Addio a Gianroberto, interprete del gattopardismo atlantico

Si è spento all’istituto Scientifico Auxologico (SINDROMI DA NEOPLASIE ENDOCRINE MULTIPLE (MEN) ) di Milano Gianroberto Casaleggio: la notizia non cade come un fulmine a ciel sereno perché, sin dalla sua operazione d’urgenza per un endema nell’aprile 2014, erano circolate indiscrezioni sul suo stato di salute, intensificatesi in quest’ultimo periodo e culminate con l’articolo “Casaleggio pensa di abdicare, gli succederà il figlio Davide”, pubblicato da La Stampa il 7 aprile 2016.
Alla famiglia, per quel che vale, porgiamo le condoglianze.
Sul Movimento 5 Stelle e sulla sua natura di strumento creato ad hoc per catalizzare ed addomesticare il dissenso, già scrivemmo a suo tempo: si tratta della classico principio “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” magistralmente riassunto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo” (1958).
Il Potere, quello con la “p” maiuscola (la City di Londra, Wall Street, il Dipartimento di Stato americano), coadiuvato dai potentati locali sulla via del tramonto (Mediobanca, la periclitante Telecom, il gruppo l’Espresso, etc.) concepisce, finanzia e sponsorizza un movimento di protesta che funga da “valvola di sfogo” per la società italiana, vittima di un pluridecennale impoverimento sociale, politico ed economico, impedendo così che il malessere sfoci in soluzioni che mettano in discussione la permanenza dell’Italia nell’orbita euro-atlantica.
Si tratta di gattopardismo allo stato puro; “ uno sfogo” tanto liberatorio quanto sterile, perché non può neppure sfiorare quei sistemi di potere (la NATO, la U€, il crimine organizzato, il connubio mafia-massoneria-finanza benedetto da Mediobanca) che reggono la disgraziata Italia dal 1945: si offre un catartico “vaffanculo!”, un boccaccesco epiteto al presidente della Repubblica, un graffiante nomignolo al premier, uno spettacolo gratuito in Piazza del Popolo, mai poi tutto finisce lì.
Si torna, magari momentaneamente appagati, al solito trantran quotidiano, quello di un Paese che è passato dall’essere la quinta economia del mondo nel 1992 a poco più che un relitto in balia della destabilizzazione mediorientale della NATO, della finanza selvaggia che si nasconde dietro l’€uro, delle grandi multinazionali estere che fanno incetta della poca argenteria rimasta.
Nessun episodio mostra meglio il gattopardismo del M5S, ossia la difesa dei poteri costituiti passando una semplice mano di vernice, che il caso di Quarto: è il comune campano, conquistato ricorrendo ai voti della camorra, dove il crimine organizzato può minacciare il sindaco per questioni di appalti senza che “il Direttorio”, il vertice del movimento, muova un dito1.
C’è stato, certo, un momento“rivoluzionario” del M5S, quello coinciso grossomodo col periodo che intercorre tra la nascita ufficiale nell’ottobre 2009 e le elezioni europee del maggio 2014, ma a questa fase è presto subentrata quella “borghese” ed accomodante, coincisa con l’amara constatazione dell’establishment €uro-atlantico che la situazione italiana è così critica che neppure l’enfant prodige Matteo Renzi si è dimostrato all’altezza, spalancando così le porte ad un esecutivo pentastellato, ultimo colpo in canna.
Non è una parabola affatto originale, considerato che anche il fascimo-movimento del 1919 (quello di Piazza San Sepolcro, degli ex-arditi, dei fiumani, dei futuristi, dei sindacalisti, “la manovalanza” usata dal Potere per ristabilire l’ordine nelle fabbriche e nelle campagne) è tutt’altra cosa rispetto al fascismo-partito che vince le elezioni politiche del 1924: dismessa la retorica più accesa, espulsi gli estremisti, cancellate buona parte delle rivendicazioni sociali, il fascismo diventa per Londra, l’Alta Finanza e la grande industria, lo strumento per garantire lo status quo in Italia.
La breve parentesi rivoluzionaria del M5S si apre col governo Berlusconi IV (quando i grillini sono una delle tante frecce all’arco degli angloamericani per rovesciare il Cavaliere, tanto che chiedono “profeticamente” a Napolitano di cacciare il premier nell’estate 20112), prosegue con l’insediamento del governo Monti (quando i grillini si agitano per un referendum sulla moneta unica, poi archiviato, mentre il governo tecnico applica indisturbato le ricette di svalutazione interna che piegano l’Italia3), raggiunge l’acme con le consultazioni politiche del febbraio 2013 (quando il M5S deve intercettare, per poi neutralizzarla, la montante marea anti-€uropeista) e si chiude con le elezioni europee del maggio 2014 (con il minaccioso “Stiamo arrivando!” ed i compiacenti sondaggi che pronostico un testa a testa tra PD e M5S4, così da produrre “l’inaspettato” 40% raccolto da Renzi).
Il M5S è in questa fase impiegato solo come opposizione addomesticata, senza che ci sia alcuna intenzione di installarlo a Palazzo Chigi, appena conquistato dal “rottamatore” Matteo Renzi (per le sue benemerenze eletto da Foreign Policy tra i 100 pensatori più influenti al mondo5).
Non trascorrono nemmeno 24 mesi dalla nomina di Renzi a presidente del Consiglio che, man mano che la stella dell’ex-sindaco di Firenze si affievolisce, il M5S cambia pelle: archiviato lo spirito da rivoluzione colorata e le pulsioni blanquiste/poujadiste delle origini, si fa sempre più concreto lo scenario di traghettare i pentastellati a Palazzo Chigi
Obiettivo della manovra è, ovviamente, la conservazione dello status quo. 
La prima, aperta, benedizione della finanza anglosassone, è impartita dal Financial Times (“uno dei quotidiani più autorevoli e letti al mondo” come si legge su beppegrillo.it6) con l’articolo del 29 dicembre 2015 “Italy’s Five Star Movement wants to be taken seriously” che già analizzammo a suo tempo: il 29enne Luigi Di Maio, elegante e compito, è indicato dalla voce della City come il probabile erede di Beppe Grillo, nuovo volto di una forza pronta alla guida del Paese.
Per Di Maio un simile biglietto da visita è allo stesso tempo galvanizzante ed impegnativo: l’alta finanza l’ha eletto a premier in pectore purché, ovviamente, non tradisca le aspettative dei suoi potenti mentori.
Il 24 marzo il rampante Di Maio accetta così l’invito dell’ambasciata olandese per una riservatissima colazione di lavoro, in compagnia dei 28 rappresentati della U€: per Di Maio è il ballo delle debuttanti, dove “l’erede” di Grillo deve sfoggiare le buone maniere, i vestiti di buon taglio ed il pensiero politicamente corretto. “Di Maio fa autocritica sull’U€: Forse siamo stati troppo duri7, titola la Stampa, evidenziando come gli attacchi alla UE e le idee balzane di uscire dall’€uro appartengano al vecchio M5S, non alla nuova, fiammante, versione “governativa”.
Si noti un particolare: secondo la ricostruzione sempre de la Stampa, Di Maio, l’aspirante primo ministro, è considerato poco più che un “dipendente” da Davide Casaleggio8, il 39enne figlio di Gianroberto nominato a sua volta erede della Casaleggio Associati srl e, per traslazione, del Movimento 5 Stelle.
Al vecchio binomio Casaleggio Senior-Grillo subentrerebbe così quello Casaleggio Junior-Di Maio: puparo e burattino, imprenditore occulto e prestanome.
Si ha conferma delle impressioni che la Casaleggio Associati srl gestisca il M5S quasi come una filiale e, in effetti, gli ultimi episodi non fanno che corroborare questa tesi: le mail dei parlamentari pentastellati vagliate e controllate dalla ditta milanese9, il ruolo determinante della srl nello scegliere Virginia Raggi come candidata sindaco a Roma, la volontà decisiva della Casaleggio Associati di sostituire in corsa10 Patrizia Bedori, ritenuta troppo scialba, e così via. 
È tale il controllo esercitato da Gianroberto Casaleggio che il professor Paolo Becchi, ex-ideologo e filosofo dei grillini, afferma11:
“Quanto potere ha nel M5S Beppe Grillo? Nessuno, Grillo non c’è più. Ora c’è un nuovo partito, ibrido, che ha sostituito il M5S e che si chiama partito a Cinquestelle diretto da Casaleggio e Associati. Avete presente le pulizie etniche che ci sono in altri paesi? Ecco, questo è avvenuto anche nel M5S. Stalin avrebbe avuto da imparare da Casaleggio da questo punto di vista. Al momento il M5S, quello nato sulla rete, è morto. Se poi rinascerà attraverso una srl va bene, tanto siamo abituati a tutto”.
Un’autocrazia, quella esercitata da Gianroberto Casaleggio, assoluta ed incontrata, resa ancora più evidente dal progressivo eclissarsi di Beppe Grillo.
Sorge quindi l’interrogativo: chi era Gianroberto Casaleggio, “misterioso” per definizione e così schivo da fuggire più di una volta dinnanzi a telecamere e giornalisti?

Gianroberto Casaleggio, a servizio di Sua Maestà la Regina

A molti può sembrare strano ma, trascorsi oltre 70 anni dalla conferenza di Jalta, l’Italia è tuttora un protettorato angloamericano, e con “angloamericano” si intende l’ingerenza di Londra e quella di Washington: al termine dell’ultimo conflitto gli inglesi, che ancora ambivano ad esercitare un ruolo da potenza globale, si erano addirittura aggiudicati la fetta più corposa dell’Italia in termini d'influenza.
Il progressivo sfaldamento dell’impero, l’acutissima crisi economica vissuta tra gli anni ’70 e ’80 e le risorse sempre più esigue da destinare alla difesa, hanno progressivamente ridimensionato il ruolo di Londra a vantaggio di Washington: ciò non toglie che l’Inghilterra giochi tuttora un ruolo determinante negli affari italiani, come dimostrano le manovre della City per cacciare Silvio Berlusconi nel 2011 ed il più recente caso Regeni, con cui gli inglesi hanno scientemente sabotato i rapporti italo-egiziani.
Analizzando il Movimento 5 Stelle dovremmo quindi imbatterci sia nella componente americana che in quella inglese: dopotutto i grillini non sono nient’altro che uno strumento per perpetuare il controllo atlantico sulla penisola nei drammatici frangenti dell’€urocrisi, della destabilizzazione del Mediterraneo e dell’apparentemente inarrestabile declino della penisola (Beppe Grillo è, non a caso, cantore della decrescita felice, utile a quelle potenze che sognano un’Italia deindustrializzata, “pizza e mandolino”).
Ricicliamo ora lo schema della genesi del M5S che elaborammo a suo tempo e concentriamoci sulla Casaleggio Associati srl.

m5sschema
Nella società a responsabilità limita nata nel 2004, quella che secondo Paolo Becchi “dirige il partito Cinquestelle”, la componente statunitense è incarnata da Enrico Sassoon, per diciotto anni membro, e per sei anni direttore, della American Chamber of Commerce in Italy12: il suo curriculum vitae è piuttosto lacunoso a riguardo13, ma la collaborazione di Sassoon con il “guru” del M5S, risale perlomeno alla Webbegg Spa, la società di cui Casaleggio è per un periodo amministratore delegato e da cui è allontanato, secondo le versione ufficiale, a cause di scarse prestazioni economiche.
Più elementi inducono però a pensare che i due lavorassero insieme ancora prima: la Webbegg Spa è infatti la nuova ragione sociale con cui è rinominata Logicasiel, controllata da Telecom Italia e dalla britannica Logica plc, quando nel 2000 l’Olivetti acquista la quota in mano agli inglesi. 
Toccando la Logica plc, arriviamo così a Gianroberto Casaleggio, la componente “british”del Movimento 5 Stelle.
Casaleggio entra in Olivetti nel 1975: allora il gruppo, pur avendo perso il primato mondiale dell’informatica raggiunto nei primi anni ’60 con i calcolatori Elea, era ancora tra i pesi massimi del panorama tecnologico mondiale, dominato ora come allora dagli angloamericani.
Un particolare connotato filo-britannico era stato poi impresso all’azienda eporediese da Adriano Olivetti (1901-1960) che durante la guerra era stato agente del Special Operations Executive e tra i tanti ad aver chiesto nella caotica estate del 1943 il sostegno inglese per attuare un golpe contro il regime fascista14.
Si hanno poche informazioni sull’attività di Casaleggio nella ditta di Ivrea. Lì, ad ogni modo, conosce la prima moglie, l’inglese Elizabeth Clare Birks (mkultra) che si occupa "ufficialmente" della traduzione di manuali: dal matrimonio nasce Davide Casaleggio, cittadino italiano e britannico, nonché “erede” del guru del M5S.
La biografia di Casaleggio, a questo punto, salta a piè pari alla carica di amministratore delegato della Webbegg spa, lasciando un buco di quasi 25 anni di cui non sa quasi niente.
Leggendo una delle rarissime interviste rilasciate da Casaleggio ai media, pubblicata il 3 gennaio 2013 da The Guardian col titolo“Italy’s web guru tastes power as new political movement goes viral”15, si fa però una scoperta molto interessante: il quotidiano inglese definisce Casaleggio come “former head of the Italian operations of the British firm Logica”. Logica plc, nata nel 1969, è stata tra i pionieri dell’informatica inglese, introducendo i calcolatori nella gestione della rete elettrica, creando il famoso codice “SWIFT” per le comunicazioni infra-banche e portando Arpanet sul Vecchio Continente.
Sorge quindi l’interrogativo: quando e come Casaleggio è diventato responsabile per l’Italia delle attività della Logica plc?
Non lavorava all’Olivetti? C’è un nesso col fatto che l’Olivetti compra dalla britannica Logica plc la quota in Logicasiel e Casaleggio diventa amministratore della nuova società rinominata Webbegg Spa?
Chi potrebbe rispondere a questi quesiti è senza dubbio Franco Bernabé, amministratore delegato di Telecom Italia in quel periodo: il pupillo della finanza anglofona, intervistato nel 2013 da Lilli Gruber, sostiene di aver conosciuto Gianroberto Casaleggio, definito come “persona schiva” e niente affatto come “l’influenzatore occulto” del M5S tratteggiato dai “complottisti”16. Può chiarire Bernabè l’ambigua coincidenza per cui dalla società in cui siedono il responsabile italiano dell’inglese Logica plc ed il direttore dalla camera di commercio statunitense nasce il M5S?
La sensibilità di Londra alla causa grillina è evidenziata da più fattori: la BBC, storicamente specializzata nel fomentare disordini e rivoluzioni colorate a casa altrui, segue sin dalle origini il Movimento 5 Stelle, quando è ancora impiegato in chiave anti-Berlusconi17; la BBC è a suo fianco nei primi successi (“People power takes political control in Parma, Italy. A new force has exploded onto the Italian political scene.”18); la BBC lo gratifica con un profilo internazionale dopo le elezioni del 2013 (Grillo alla Bbc: ”Il M5S cambierà il mondo’19) e così via.
L’amore è peraltro corrisposto: Casaleggio e Grillo pranzano nel primavera del 2013 all’ambasciata inglese per discutere sulla nomina di Enrico Letta alla presidenza del Consiglio e la riconferma al Quirinale di Giorgio Napolitano20; nel parlamento €uropeo il M5S convola a nozze con l’inglese UKIP nel gruppo “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”; conforme agli interessi britannici è infine la reazione dei grillini al recente omicidio di Giulio Regeni (“Regeni, Subito inchiesta Onu. Stop relazioni diplomatiche con Egitto21, “Regeni: M5S, 5 aprile verità o ritiro immediato ambasciatore22).
Con la morte di Gianroberto Casaleggio se ne va quindi l’agente di Sua Maestà la Regina che, oltre a plasmare la politica del M5S secondo i criteri atlantici, ne garantiva anche la coesione e l’operatività: censurando, espellendo, spiando, manipolando, Gianroberto Casaleggio rendeva manovrabile e gestibile un movimento fluido, intrinsecamente anarchico e tendenzialmente imprevedibile costruito attorno ad un blog.
E lo faceva ricorrendo sia ai “metodi staliniani” descritti da Paolo Becchi ma anche, e forse soprattutto, a quell’aura di mistero, impenetrabilità e misticismo (il lato profetico e apocalittico è ben visibile nel video Gaia23) che doveva esercitare un forte ascendente su deputati e politici grillini.

Certo, l’erede ha già occupato il trono: è il 39nne Davide Casaleggio, cittadino inglese ed italiano, a capo della srl di famiglia.
Ma sarà in grado il figlio gestire gli altrettanto giovani ed ambiziosi onorevoli del M5S, in buona parte convinti di essere artefici delle proprie fortune? Avrà anche lui un tumore a tempo debito (MEN) ?
Oppure prevarranno le faide e le spinte centrifughe?
Qualsiasi sfida attenda il M5S, i grillini si ricordino di comportarsi da gentleman: agiscono pur sempre in Her Majesty’s name…


1https://www.lastampa.it/2016/01/18/italia/politica/la-sindaca-di-quarto-ai-pm-informai-fico-lLWxPmzbrsLX3NyZfd9HUK/pagina.html
2http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/11/news/quando-beppe-grillo-chiedeva-a-napolitano-di-fare-il-colpo-di-stato-1.152583
3http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/02/11/news/quando-beppe-grillo-chiedeva-a-napolitano-di-fare-il-colpo-di-stato-1.152583
4http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/24/sondaggi-europee-5-stelle-a-due-passi-dal-pd-forza-italia-staccata-di-6-punti/962294/
5http://archivio.internazionale.it/news/asca/2014/11/17/renzi-nella-lista-dei-pensatori-globali-di-foreign-policyTa
6http://www.beppegrillo.it/2015/12/financial_times_il_movimento_5_stelle_e_maturo_per_il_governo.html
7https://www.lastampa.it/2016/03/24/italia/politica/di-maio-fa-autocritica-sullue-forse-siamo-stati-troppo-duri-WLYPthmhDym3mJYnqouX0O/pagina.html
8https://www.lastampa.it/2016/04/07/italia/politica/casaleggio-pensa-di-abdicare-gli-succeder-il-figlio-davide-dWYOvKCJk5S4QHwOeYRBeM/pagina.html
9http://www.huffingtonpost.it/2016/03/05/m5s-casaleggio-controlla-parlamentari_n_9388888.html
10http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/27/news/milano_bedori_non_mi_ritiro_e_nessuno_dei_cinque_stelle_me_lo_ha_chiesto_-132184013/
11http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/02/09/becchi-casaleggio-peggio-di-stalin_0191c98d-f110-4f88-a55c-c2430082b9d5.html
12http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/sassoon-cofondatore-valutazione-positiva-155203-gSLAd95nL
13https://it.linkedin.com/in/enrico-sassoon-0631228
14Il Golpe Inglese, Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella, Edizioni Chiarelettere, 2011, pag. 58
15http://www.theguardian.com/world/2013/jan/03/italy-five-star-movement-internet
16https://www.youtube.com/watch?v=m9Tb0O-aQaM
17https://www.youtube.com/watch?v=vJchKFvHBW0
18http://www.bbc.com/news/world-europe-19264488
19http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/grillo-alla-bbc–il-m5s-cambiera-il-mondo/120971/119456
20http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/21/casaleggio-al-fatto-piano-inglese-per-governo-letta-e-napolitano-bis/993457/
21http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2016/02/regeni-subito-inchiesta-onu-stop-relazioni-diplomatiche-con-egitto.html
22http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/esteri/2016/03/regeni-m5s-5-aprile-verita-o-ritiro-immediato-ambasciatore.html
23https://www.youtube.com/watch?v=sV8MwBXmewU&nohtml5=False

deca

Enrico Sassoon: il vero volto

del Movimento 5 Stelle

m5s



– di Daniele Di Luciano –

Oggi è il 14 agosto 2.054 e vi sto scrivendo da Nuuk, la capitale della Groenlandia.

Credete che io sia pazzo? …Di già? Ma questo è solo l’inizio, leggete il resto ..... ah ah ah ah .

Nel 2.020 scoppierà la Terza Guerra Mondiale......
Saranno distrutte Piazza San Pietro, Notre Dame e la Sagrada Famiglia.
Verranno usate armi batteriologiche......
Gli oceani si innalzeranno di 12 metri.
La popolazione mondiale sarà ridotta a un miliardo di persone.
Nel 2.040 la guerra finirà. Vinceranno i “buoni”, l’Occidente.
Nel 2.043 nasceranno movimenti ecologici globali per risolvere i problemi locali.
Nel 2047 ogni abitante della terra avrà una sua identità su un social network mondiale chiamato Earthlink.
Per esistere devi stare in Earthlink o non esisti.
Nel 2.050 nasce Braintrust, un’intelligenza sociale collettiva.
Finalmente nel 2.054 ci saranno, in rete, le prime elezioni mondiali che elegeranno Gaia, il governo mondiale.
…E vissero tutti controllati e contenti. THE END.
Se questa fosse la mia visione del futuro, voi pensereste che io sia pazzo o votereste il mio partito alle prossime elezioni politiche?
Beh, a quanto pare almeno il 20% degli italiani mi voterebbe.
Questa visione, infatti, non è mia ma è della Casaleggio Associati. Il video “Gaia – Il futuro della politica“, da cui ho estrapolato i fotogrammi qui sopra, lo potete guardare sul loro sito ufficiale  ----> cliccando qui.
Per chi non lo sapesse la Casaleggio Associati è l’azienda che ha ideato e gestisce, insieme a Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle, uno pseudo partito travestito da lista civica.
La Casaleggio Associati è costituita da cinque persone, una delle quali era Gianroberto Casaleggio, personaggio sconosciuto alla maggior parte degli italiani prima che il fuorionda di Giovanni Favia ai microfoni di Piazzapulita, lo rendesse famoso.


Sembrerebbe che dietro Grillo ci sia la Casaleggio. Ma – attenzione! – la Casaleggio non è solo Gianroberto, la Casaleggio è formata da altre quattro persone.

Per comprendere meglio chi sia l’ideatore di un partito che ha raggiunto in pochi anni una percentuale tanto alta, quasi al livello di colossi come il PD e il PDL (di cui, spero, si conoscano gli aggangi con l’élite), sarà necessario analizzare la figura del membro più importante dell’azienda, un certo Enrico Sassoon.
Come tutte le persone che contano veramente qualcosa, Enrico Sassoon non lo conosce nessuno. Provate a chiedere in giro.
Ieri ho trascorso la giornata a fare ricerche su di lui.
È venuto fuori un quadro inquietante che spero di riuscire a sintetizzare in questo articolo.
L’inquietudine scaturisce da alcune analogie che possono collegare Sassoon alla previsione futuristica esposta in Gaia … Ma andiamo con ordine:
Iniziamo dicendo che Piero Ratto, un insegnante di storia, filosofia e psicologia, inserisce la famiglia Sassoon tra le “famiglie più potenti della terra“.
Per leggere la storia della famiglia, --->  cliccate qui.
Riassumo la ricerca di Ratto: i Sassoon sarebbero una tra le famiglie ebraiche aschenazi più ricche e antiche del mondo. 
Nell’ottocento David Sassoon fondò una banca a Bombay, la David Sassoon & Co. e divenne una delle personalità più influenti in India.
Grazie alla Banca d’Inghilterra dei Rothschild, ottenne il monopolio del commercio di oppio in India.
In un solo anno, il 1830, vendette 18.956 casse di oppio!
A causa del loro commercio, i Sassoon furono i principali protagonisti di due sanguinose guerre che scoppiarono in quegli anni tra Ighilterra e Cina.
Il commercio di oppio si sviluppò a tal punto che nel 1880, i Sassoon, solo in Cina, vendevano 105.000 casse ogni anno.
Nel 1887 Edward Albert Sassoon sposò Caroline Rothschild.
Il nipote di David, Eskell Sassoon, fu per sette volte Ministro delle Finanze in Irak.
In questo ritratto di famiglia del 1920, Eskell Sassoon è il signore seduto al centro.
Oggi i Sassoon non sono meno potenti.
Posseggono la David Sassoon & Co. Bank, la ED Sassoon Bank, l’Oriental Life Insurance e controllano The Observer e il Sunday Time.
Uno degli ultimi discendenti di questa ricca famiglia di banchieri, commercianti di oppio e scatenatori di guerre, è proprio Enrico Sassoon.
Enrico Sassoon è direttore responsabile del mensile di management Harvard Business Review Italia (rivista edita da StrategiQs Edizioni, di cui è co-fondatore e amministratore delegato), Presidente di Leading Events (The Ruling Companies Association) e Presidente di Global Trends, società di studi, ricerche e comunicazione.
E’ inoltre Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici di American Chamber of Commerce in Italy e Board Member e di Aspen Institute Italia.
Dal 1998 al 2006 è stato Amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy.
Dal 1999 al 2005 è stato Presidente della Procos (sistemi informatici gestionali). Dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole 24 Ore, ha ricoperto numerosi incarichi, prima come Inviato Speciale, poi come Direttore responsabile delle riviste Mondo Economico, L’Impresa e Impresa Ambiente.
Dal 2005 al 2008 è stato Direttore responsabile della rivista online Affari Internazionali.
Mamma mia che personaggione importante!
Senza fretta andiamo ad analizzare quello che a prima vista sembrerebbe un curriculum di tutto rispetto.
Iniziamo parlando dell’Aspen di cui Sassoon è un membro.
Da Wikipedia leggiamo che l’Aspen Institute
Si autoproclama finalizzata a incoraggiare le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo e il dialogo sui problemi contemporanei.
L’Aspen Institute è finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation.
Giulio Tremonti è l’attuale presidente dell’Aspen Institute Italia.
Altri membri italiani sono:
Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Fedele Confalonieri
Francesco Cossiga
Umberto Eco
John Elkann

Franco Frattini
Cesare Geronzi
Enrico Letta
Gianni Letta

Emma Marcegaglia
Paolo Mieli

Tommaso Padoa Schioppa
Corrado Passera
Romano Prodi
Cesare Romiti

Carlo Scognamiglio
…e per finire: Mario Monti! [Fonte]

Praticamente Enrico Sassoon, oltre ad essere imparentato con i Rothschild, fa parte di un’organizzazione internazionale finanziata dai Rockefeller di cui fanno parte importanti uomini del PD, del PDL e gli uomini delle banche a capo dell’attuale governo!
Wow, che belle frequentazioni per la mente del Movimento 5 Stelle!
Per ragioni di spazio/tempo eviteremo in questa sede di analizzare le connessioni tra l’Aspen Institute, il Gruppo Bilderberg, la Trilateral Commission e il CFR, Council on Foreign Relations.
Basti sapere al lettore che tanti personaggi di un’organizzazione si trovano anche nelle altre o nei vari Istituti Affari Internazionali di cui il CFR è l’analogo degli Stati Uniti.
Enrico Sassoon è anche presidente di Global Trends, un’azienda fondata da Sassoon e da sua moglie, Cristina Rapisarda Sassoon.
Questa è la Homepage del sito:
Lo slogan non vi ricorda quello che secondo Gaia succederà nel 2043? Cito il video:
2.043: Movimenti dal basso nascono in tutto il mondo per gestire i problemi locali di energia, cibo, ambiente e salute.
Mah! Sarà una coincidenza … Come sarà una coincidenza che tra i clienti di Global Trends, come possiamo leggere sul loro sito, troviamo proprio l’Istituto Affari Internazionali !
Su Wikipedia leggiamo che l’Istituto Affari Internazionali è un
Ente privato con la capacità di interagire e cooperare con il governo, la pubblica amministrazione, i principali attori economici nazionali e i più accreditati centri studi stranieri.
Sono questi ancora oggi i tratti distintivi dello IAI.
Capito che clienti ha la Global Trends?
Alla faccia dell’aziendina di famiglia ….. Tra gli altri clienti, che non sono da meno, troviamo:
American Chamber of Commerce in Italy (di cui Sassoon è il Presidente del Comitato Affari Economici)
Harvard Business Review Italia (di cui Sassoon è direttore responsabile)
Sole 24 Ore Spa (in cui Sassoon ha ricoperto numerosi incarichi)

Manpower Italia
Philip Morris Europe
Camera di Commercio di Bergamo
Camera di Commercio di Lecco
Camera di Commercio di Lucca
Camera di Commercio di Mantova
Camera di Commercio di Milano
Camera di Commercio di Pavia
Camera di Commercio di Varese
Camera di Commercio del Verbano, Cusio, Ossola
Provincia di Milano
Provincia di Siena
Unioncamere Lombardia
…e Italcementi Spa

A proposito di Italcementi, segnaliamo un’altra strana coincidenza.
Un certo Walter Ganapini, ex Presidente di Greenpeace, quando era assessore all’ambiente della Regione Campania, voleva bruciare i rifiuti nei cementifici.
Guardate questo breve video:


In  questo articolo leggiamo che :
Ganipini il 21 Luglio scorso ha firmato un protocollo d’intesa con l’associazione dei cementieri per incenerire i rifiuti. I cementifici a cui si fa riferimento sono l’Italcementi di Pontecagnano, Cementir di Maddaloni e Moccia di Caserta.
Ecco la coincidenza: la moglie di Enrico Sassoon, Cristina Rapisarda Sassoon, scrive in questa presentazione:
ho fatto della tutela dell’ambiente la mia professione.  Sono stata coordinatrice del Comitato Agenda 21 per Milano a fianco dell’Assessore all’ambiente Walter Ganapini.
Capito?
La co-fondatrice di Global Trends che ha Italcementi Spa tra i propri clienti, conosceva Walter Ganapini che voleva far bruciare i rifiuti da una ditta che – guarda il caso – si chiama Italcementi… e non è finita qui! Giusto "ieri" Walter Ganapini è stato ospitato proprio sul blog di Beppe Grillo !!!!! Ah ah ah ah ah oggi le comicheeeeee ...
Vorrà bruciare qualcos’altro con Italcementi?
Boh, chi lo sa.
Guardate il video se vi interessa, io non ho avuto la pazienza di ascoltarlo ...…
Ma chiudiamo la parentesi Ganapini e andiamo avanti che il “bello” deve ancora venire.
Enrico Sassoon non ha solo una moglie.
Secondo il ricercatore Ratto, Enrico avrebbe un fratello che si chiama Joseph Sassoon.
Joseph è fondatore e presidente di Alphabet, un istituto che mi pare simile alla Casaleggio e che annovera tra i suoi clienti:
ASSICURAZIONI GENERALI
BANCA POPOLARE DI VERONA
BAULI
BBC WORLD
BIRRA PERONI
FERRERO
GRUPPO ED. L’ESPRESSO
SAN PELLEGRINO
SANPAOLO IMI
SWAROVSKI
SWATCH
THE WALT DISNEY COMPANY
Etc …..

Qui lo troviamo ospite di Barilla CFN:
….. E guardate anche chi è stato ospite ai microfoni di Barilla CFN? Mario Monti!
Naturalmente questo non vuol dire nulla.
A meno che non ci siano altre coincidenze che riguardino la Barilla CFN e il Movimento oggetto dei nostri interessi ..… Guido Barilla è l’attuale presidente della multinazionale Barilla (la pasta) e anche di Barilla CFN.
 
Il 29 luglio 2012, è spuntato il nome di Guido Barilla come candidato premier del Movimento 5 Stelle!
La notizia è poi stata smentita ma, cito questo articolo, Barilla è comunque:
in ottimi rapporti col Movimento dopo l’elezione a sindaco di Parma del primo cittadino grillino Federico Pizzarotti, che solo pochi giorni fa ha fatto visita allo stabilimento dell’azienda alimentare a Pedrignano per essere accolto dai tre fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla.
La trattativa per la candidatura, naturalmente, sarebbe affidata alla mente del Movimento, Gianroberto Casaleggio.
Per concludere questa serie di coincidenze, torniamo a Cristina Rapisarda Sassoon, che è stata coordinatrice di Agenda 21.
Ma cos’è questa Agenda? Da Wikipedia:
è un ampio ed articolato “programma di azione”, scaturito dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, che costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al XXI secolo.
Consiste in una pianificazione completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana ha impatti sull’ambiente.
Uno dei motti dell’Agenda 21 è “pensare globalmente, agire localmente“.
Vi ricorda qualcosa?
Non è un caso che sia lo slogan preferito del Club di Roma. Sempre da Wikipedia:
Il Club di Roma è una associazione non governativa, di scienziati, economisti, uomini d’affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti.
La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l’umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili.
Uno degli obiettivi del Club di Roma è il controllo demografico e la riduzione della popolazione mondialeVi ricorda qualcosa? (Casaleggio voleva ridurre in pochi anni ad un miliardo la popolazione mondiale)
Una delle menti più importanti del Club di Roma, leggiamo su Wikipedia, è un certo Lester Brown.
Lo conoscete?
Forse i grillini sì, dato che è molto pubblicizzato sul blog dal comico
Lester Brown è anche il fondatore del Worldwatch Institute che, guarda caso è pubblicizzato sul sito di Barilla CFN ..…
Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere ma per il momento fermiamoci qui. Altrimenti avremo una proliferazione di suicidi ......
Spero che queste informazioni siano utili per approfondire la natura del nuovo emergente partito, per chi vuole strapparsi il para occhi.

deca