lunedì 31 agosto 2015

IL RACCAPRICCIANTE CASO FORTETO: il medioevo in Italia = Foffo,l'ORCO del 2000



L'incubo FORTETO raccontato dai giornalisti

Francesco Pini  e  Duccio Tronci

Una pagina nera della storia recente italiana fatta di abusi sessuali, violenze, punizioni corporali e minori schiavizzati


Setta di Stato

Nel libro-inchiesta 'Setta di Stato. Bambini affidati, abusi sessuali, amici potenti' (AB Edizioni) gli autori, Francesco Pini e Duccio Tronci, ricostruiscono minuziosamente la vicenda Forteto servendosi di documenti processuali, archivi dei media toscani e soprattutto attraverso la testimonianza delle vittime. La comune nata a seguito della contestazione sessantottina ad opera del guru Rodolfo Fiesoli, assieme all'inseparabile Luigi Goffredi, si è svelata col tempo per quello che realmente era, un giardino degli orrori in cui si sono verificati abusi sessuali, violenze di ogni genere, minori schiavizzati, punizioni corporali.


Dietro tutto questo c'è l'ideologia del profeta Fiesoli: creare una nuova società con il compito di distruggere una volta per tutte la famiglia (padre, madre, figli ndr) sostituendola con la 'famiglia funzionale' dove l'uomo nuovo si libera dalla 'materialità', che vuol dire semplicemente eterosessualità. (Grande esempio di massone gnostico devoto e servo dei sinarchi, precursore della teoria della obbligatorietà della pedofilia nella società).



In questo Foffo (vezzeggiativo di Rodolfo), si dimostra veramente profeta. 
Infatti, nella cooperativa agricola nel cuore del Mugello, sita nei comuni di Vicchio e Dicomano (Firenze), regna la tanto modaiola ideologia omosessualista, i ragazzi (giovani e minori) per liberarsi dalla materialità devono evitare l'altro sesso (non a caso i dormitori sono divisi in maschili e femminili) e soddisfare le voglie del Fiesoli che ha un vero e proprio harem islamico: dorme in camera con 4 giovani ragazzi (precedentemente solo da lui deflorati analmente), i quali sono stati precedentemente soggiogati dal fascino delle parole del duce.
Per gli  "amici"   'Foffo'
Il rapporto col profeta, ricordano le vittime, va oltre la sessualità, si tratta di un vero e proprio atto di fede, di donazione e di rinuncia a tutto il resto del mondo.
Pini e Tronci riportano la definizione degli autorevoli studiosi di psichiatria Paolo Curci e Cesare Secchi dell'Università di Modena e Reggio Emilia secondo cui la setta toscana è unacomunità ideologica o ad andamento totalizzante.
Il carisma del capo riesce ad allontanare i giovani dalle famiglie di origine, che troppo spesso chiudono violentemente il rapporto con i familiari picchiando padri, madri e sorelle... sempre aizzati dal falso profeta.
Con un fare demoniaco Foffo strumentalizza la Sacra Scrittura, fa affiggere nei locali della cooperativa una citazione di Gesù: “Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre” (Mt 10, 35).
Un altro versetto del Vangelo spesso citato dal guru è tratto da Marco (3, 33-34): “'Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?' Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: 'Ecco mia madre e i miei fratelli'”.
Il presidente dell'associazione delle vittime del Forteto, Sergio Pietracito, così definisce il suo ex maestro Rodolfo: “Era un comunistaccio sfegatato, lui il cristianesimo e il socialismo li metteva insieme”.
Nel Mugello prende piede una sorta di piccola contro-società chiusa all'esterno, in “un modello di 'cattocomunismo' toscano – sintetizzano gli autori – che ha ispirato anche altre esperienze.

Ma la missione di Fiesoli è quella di accogliere i più deboli, iniziano così gli affidi dei minori più problematici da parte del colluso Tribunale dei minorenni di Firenze, dal colluso Istituto degli Innocenti, dai collusi comuni, dai complici servizi sociali (tutti ben inseriti nella perfetta macchina da guerra sinarchica dell'esoterismo pedofilo). 
Anche in questo caso i piccoli, già spesso con problemi gravi alle spalle, sono costretti ad accusare ingiustamente i genitori. Vengono create coppie fittizie per avere in affidamento i bambini, che diventano carne da macello per l'orco Fiesoli e i suoi sodali.
Non bastano le denunce di genitori disperati e una condanna definitiva arrivata nel 1985 nei confronti del 'profeta' per atti di libidine violenti e continuati per aver masturbato due persone malate di mente e del suo braccio destro Goffredi per maltrattamenti e atti di libidine violenta, la ripugnante comune continuerà a ricevere dalle istituzioni giovani minorenni in affidamento. 
Qui – come spiegano alla perfezione i giornalisti Pini e Tronci - entra in gioco un sistema di amicizie potenti che vanno da giudici a politici da medici a personaggi di varia natura (tutta la crema della meglio massoneria vassalla dei sinarchi pedofili).
Antonio Di Pietro paracadutato dalla sinistra italiana nel collegio sicuro del Mugello diventa senatore nel 1997, un anno dopo parla della comunità Forteto in questi termini: “un amore reale che trova suggerimenti nel Vangelo e in un'attenta osservazione dell'altro”. Ma non è il solo, anzi, come ricordano Pini e Tronci, l'ex magistrato è in buona compagnia, al Forteto sono di casa i big della politica.
Le testimonianze raccolte dalla commissione regionale d'inchiesta presieduta da Stefano Mugnai (all'epoca PdL oggi Forza Italia),
parlano di visite con pernottamenti in camere riservate da parte di Massimo D'Alema, Livia Turco, Rosy Bindi (che ha smentito), Piero Fassino, degli ex parlamentari Eduardo Bruno (Comunisti Italiani), Vittoria Franco (Pd) e Francesca Chiavacci (attuale presidente nazionale dell'Arci), dell'ex ministro democristiano Tina Anselmi, dell'ex presidente della Toscana Claudio Martini (Pd), di Paolo Cocchi (Pd, già assessore regionale e sindaco di Barberino del Mugello), di Riccardo Nencini (socialista, oggi viceministro nell'attuale governo Renzi), di Michele Gesualdi (Pd, allievo di don Milani, già presidente della Provincia di Firenze). In più ci sono rapporti stretti con i giudici: Francesco Scarcella, Piero Tony, Gianfranco Casciano, Andrea Sodi.

Per chi di voi lettori ha lo stomaco forte e non ha appena vomitato
consiglio di continuare l'allegra e formativa lettura .....

Accreditata negli ambienti che contano, non risulta difficile per la cooperativa dell'orrore accedere a finanziamenti pubblici. Solamente dal 1997 al 2001 la Regione Toscana ha sborsato alla setta gnostica satanica di Fiesoli un milione e duecento mila euro per le attività agricole.
Insomma, l'importante per i governati toscani è che il burro sia buono e l'Unicoop possa acquistare i prodotti del Forteto, i bambini invece possono finire tranquillamente tra le grinfie dei pedofili.
Come se non bastasse nel 2000 arriva una condanna dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo per il caso di due fratellini affidati al Forteto.
L'Italia deve risarcire 200 milioni di lire alla madre dei fratelli Anversa, alla quale sono state impedite le visite con una serie di falsificazioni da parte dei medici e degli assistenti sociali collusi. Gli specialisti redigevano relazioni ingiustamente critiche nei confronti della madre naturale per ostacolare i suoi incontri con i ragazzi (forse per agevolare la pedofilia?).
Qualche mamma tra di voi lettrici si è riconosciuta in questa sfortunata mamma???
In €uropa si accorgono che nella comunità hanno un ruolo attivo due pregiudicati: Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi. 
Sono sempre loro infatti ad avere rapporti con le istituzioni per quanto riguarda gli affidamenti, quelle stesse istituzioni che, dopo la sentenza, fanno finta di niente!!!

Francesco Pini e Duccio Tronci ci guidano all'interno di una delle pagine più buie della storia recente avvenuta nella civilissima Toscana. A pochi chilometri dalla magnifica Firenze orrore, abusi, violenze e persecuzioni hanno avuto luogo con la contiguità di una precisa parte politica.
Se qualcuno ancora oggi pensava esistesse una certa superiorità morale della nostra sinistra italiana (in Toscana governa ininterrottamente dal dopoguerra ad oggi) la vicenda vergognosa del Forteto sfata definitivamente il mito berlingueriano.
deca



Processo del Forteto: il profeta e i suoi adepti condannati

per maltrattamenti e abusi sui ragazzi in affidamento


Il verdetto di primo grado:  per Rodolfo Fiesoli 17 anni e mezzo, era a capo della
struttura a cui il Tribunale dei minori colposamente inviava i bambini in difficoltà





E' il giorno del verdetto che segna diverse condanne per i vertici del Forteto la comunità del Mugello (Firenze) alla quale per (30) trent'anni il tribunale dei minori di Firenze ha affidato i bambini in difficoltà (chissà il perché). Il processo ha raccontato di violenze e di maltrattamenti andati avanti nel silenzio e con molte disattenzioni da parte degli psichiatri e degli assistenti sociali.
Il Forteto ha avuto spesso l'appoggio entusiasta, e numerosi finanziamenti dalle amministrazioni locali, tanto da diventare, nella sua affiliazione della cooperativa agricola, una potenza economica (la coop sei tu, chi può violentarti di più?).



Forteto :   la lettura della sentenza


 




E' il giorno della sentenza al processo del Forteto, il giorno in cui il tribunale decide di condannare Rodolfo Fiesoli, "il profeta", cioè il capo spirituale gnostico della comunità a 17 anni e mezzo di carcere per abusi sessuali e maltrattamenti.
Condannati anche Luigi Goffredi, l'ideologo della comunità gnostica a 8 anni (per maltrattamenti) e Daniela Tardani a 7 anni (non solo per maltrattamenti ma anche per violenza sessuale, per aver assistito agli abusi compiuti da Rodolfo Fiesoli, su un ragazzo che le era stato affidato, con il pretesto consueto di liberarlo dalla "materialità").
Aveva detto nella sua requisitoria il pm Ornella Galeotti : "Per alcuni decenni in Toscana si è verificato un fenomeno rispetto al quale le leggi dello Stato hanno subìto una sospensione".
L'impianto accusatorio ha retto dal momento che sono stati condannati 16 imputati su 23.

Archivio: la requisitoria del pm







Cospicui anche i risarcimenti, cui è tenuta anche la cooperativa agricola, citata come responsabile civile. Alla lettura della sentenza era presente il sindaco di Firenze Dario Nardella in rappresentanza della Città metropolitana (ex Provincia) che era fra le parti civili e ha commentato: "C'è bisogno di giustizia e di rassicurazione" (ipocrisia allo stato puro, dove era quando l'ex presidente della Toscana Claudio Martini (Pd), Paolo Cocchi (Pd, già assessore regionale e sindaco di Barberino del Mugello), Riccardo Nencini (socialista, oggi viceministro nell'attuale governo Renzi), Michele Gesualdi (Pd, allievo di don Milani, già presidente della Provincia di Firenze) soggiornavano nelle camere riservate del Forteto, presumibilmente in compagnia di escort maschi o femmine???).
Le condanne stabilite oggi vanno da un minimo di un anno a un massimo di 17. Il dubbio è che a norma di legge, essendo decorsi i termini della misura cautelare del divieto di dimora al Forteto, ora Fiesoli, l'orco sodomita, nonostante la condanna, possa ritornarci.

Le condanne:
Rodolfo Fiesoli: 17 anni e mezzo
Luigi Goffredi: 8 anni
Daniela Tardani: 7 anni
Francesco Bacci: 3 anni e 6 mesi
Angela Maria Bocchino: 1 anno, pena sospesa
Mariella Consorti: 3 anni e 6 mesi
Marida Giorgi: 1 anno, pena sospesa
Silvano Montorsi: 3 anni e 6 mesi
Stefano Pezzati: 4 anni e 6 mesi
Gianni Romoli: 3 anni
Stefano Sarti: 3 anni
Elisabetta Sassi: 3 anni
Luigi Serpi: 4 anni e 6 mesi
Francesca Tardani: 3 anni e 6 mesi
Elena Maria Tempestini: 3 anni e 6 mesi
Mauro Vannucchi: 4 anni e 6 mesi
Assolti: Marco Ceccherini, Elena Lascialfari, Matteo Pizzi, Domenico Premoli, Sauro Sarti, Doriano Sernissi, Andrea Turini.