sabato 30 agosto 2014

PROSPETTIVA DI MALCONTENTO DI MASSA IN €UROPA = USO MILITARE DELLA FORZA CONTRO I PROPRI CITTADINI




1) IL PROGETTO EUROPEAN GENDARMERIE FORCE (EUROGENDFOR): LA UE CREA LA
CORNICE GIURIDICA "PER L'USO MILITARE" DELLA FORZA CONTRO I SUOI CITTADINI


eurogendfor


di ANDREJ HUNKO
globalresearch.ca

L'Unione €uropea sta creando il presupposto legale per dislocare unità di polizia e dell'esercito degli Stati membri su tutto il suo territorio. Al tempo stesso, la Commissione €uropea sta lavorando intensamente sulla creazione di una polizia U€ come una magistratura U€.

L'utilizzo della "€uropean Gendarmerie Force" (€UROGENDFOR) è legittimato dal ricorso alla "clausola di solidarietà" come riporta Heise. Tutti gli Stati Membri sono coinvolti nell'unità che ha già il suo quartier generale a Vicenza; sono impiegate forze di polizia con status militare.

Portogallo, Spagna, Italia, Francia e Paesi Bassi sono i fondatori della €UROGENDFOR, che presterà il proprio servizio anche alle unità di polizia dell'U€, della NATO e dell'ONU.
La clausola di solidarietà non è propriamente essenziale, perché l'U€ ha già un meccanismo di mutua assistenza in caso di disastro. Inoltre la clausola segna ulteriormente il passo verso la militarizzazione della politica interna degli Stati Membri, dal momento che se richiesto, l'unità può essere usata anche negli altri Stati Membri.




Martedì i rappresentati dei membri U€, in seno al Consiglio, hanno adottato una decisione sulla cosiddetta "clausola di solidarietà". Qualora un disastro o un non ben definito stato di crisi avvenga, gli organi dell'Unione €uropea sarebbero obbligati all'assistenza con tutti i mezzi a loro disposizione. Questi includono anche le risorse militari, ha precisato con preoccupazione Andrej Hunko, un parlamentare del Bundestag.



La proposta di un "accordo per l'implementazione della Clausola di Solidarietà da parte dell'Unione €uropea" è stata presentata congiuntamente dalla Commissione €uropea e dall'Alto Rappresentante per l'U€ per la politica estera.

Un paese può invocarla se una crisi superasse le sue capacità di risposta. Viene fatta menzione, inoltre, di strutture operative, di politiche e di strumenti finanziari.


Andrej Hunko continua:
"L'adozione della clausola da parte del Consiglio degli Affari Generali ha avuto luogo in segreto: il punto non trovava menzione nell'agenda dell'incontro. Neanche la stampa ne era stata informata. Certo è che questa è una delle clausole più controverse contenute nei trattati U€". Questa è la ragione per cui gli accordi sulla clausola di solidarietà vennero posposti ad un momento da definire al tempo della firma del Trattato di Lisbona.

La clausola di solidarietà amplifica il ruolo delle due unità di crisi della U€ aventi uno stile da servizi di intelligence. Ma crea inoltre il presupposto giuridico per la possibilità di dispiegare unità speciali di polizia del "Network Atlas" da parte della Commissione €uropea.
Dalla Germania, il GSG 9 (le unità d'élite della polizia tedesca) ne fa parte; lo scorso anno queste forze di polizia speciale hanno condotto delle esercitazioni ATLAS su larga scala che per la prima volta hanno coinvolto vari Stati Membri.

La "clausola di solidarietà" è assolutamente superflua dal momento che la U€ si è già dotata di un meccanismo di mutua assistenza in caso di disastri o situazioni molto gravi.
Allo stesso tempo la clausola segna la direzione verso la militarizzazione della politica interna, dal momento che personale militare può essere inviato ad un altro Stato Membro su richiesta. Io sono molto preoccupato che questa versione "ad uso domestico" dell'articolo 5 sulla reciproca assistenza: potrebbe essere applicata in situazioni che potrebbero avere un effetto dannoso sulla popolazione, sull'ambiente e sul diritto alla proprietà privata.

Anche serrate politicamente motivate nelle aree dell'energia e dei trasporti, nonché degli scioperi normali, potrebbero consentire l'uso della clausola.

Il testo esplicitamente fa riferimento a crisi originate anche al di fuori degli Stati Membri.

Il gruppo parlamentare progressista fermamente rigetta questa confusione tra la sicurezza interna e quella esterna.
Invece della militarizzazione della politica interna attraverso la possibilità del dispiegamento di forze militari nei confini degli Stati Membri, avremmo davvero bisogno di un meccanismo che andasse a rinforzare le politiche di solidarietà civile all'interno dell'U€".

Press release of 24 June 2014 by the General Affairs Council: http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/ EN/genaff/143353.pdf
http://www.911forum.org.uk/board/viewtopic.php?p=167496#167496

Fonte:  www.globalresearch.ca
Link: http://www.globalresearch.ca/the-european-gendarmerie-force-project-eu-creates-legal-framwork-for-military-use-against-its-citizens/5389037

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura MISHA DI TEATRO NEL BICCHIERE


L'EUROGENDFOR E LA PROSPETTIVA DI
MALCONTENTO CIVILE DI MASSA IN EUROPA
    
euro

di ANDREI AKULOV
strategic-culture.org 
 
Il 27 giugno Georgia, Ucraina e Moldavia hanno firmato accordi di associazione all’U€.
La mossa è stata presentata come una svolta decisiva per la democrazia ed i diritti umani, ma alcune circostanze legate a questa decisione sono state appositamente tenute off the radar.
I media hanno assicurato che alle masse non sono state passate alcune informazioni fondamentali circa aspetti importanti della strada intrapresa dai loro stessi governi verso la cosiddetta “scelta europea”.
Per cui un bel giorno le popolazioni di questi stati si potrebbero svegliare trovandosi di fronte un risveglio più duro di quanto avrebbero mai potuto immaginarsi.
Vero, il periodo di transizione economica da stato associato a membro non sarà un sentiero cosparso di petali di rosa e c’è un dettaglio molto specifico – in caso ci fosse qualsiasi tipo di malcontento sociale sarà meglio tenerselo per sé e correre dalla mamma!
La Forza di Gendarmeria €uropea (€UROGENDFOR) è un’iniziativa multinazionale di 6 stati membri dell’U€ – Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Spagna – sancita da un trattato firmato nel 2006 con l’obiettivo di rafforzare le capacità di gestione delle crisi internazionali econtribuire allo sviluppo della Politica di Sicurezza Comune e Difesa.
€UROGENDFOR può essere considerata una forza di polizia integrata, studiata per portare a termine missioni in differenti scenari, compresi quelli destabilizzati, a supporto dell’U€, dell’ONU, dell’OCSE, della NATO o di coalizioni create ad hoc.
La sua caratteristica principale è la flessibilità.
Può intervenire velocemente in qualsiasi conflitto ad alta intensità rispondendo a controllo militare (formalmente sarebbe sotto controllo civile), agendo congiuntamente ad altre forze militari o in maniera indipendente. Può anche intervenire in qualsiasi momento della fase iniziale di un conflitto per ricostituire l’ordine precedente assieme alle forze dell’ordine locali o indipendentemente.
Durante le fasi di transizione interverrà in missioni puramente militari coordinandosi con le autorità locali e nelle fasi finali si occuperà di facilitare il trapasso della gestione delle operazioni dall’apparato militare a quello civile.
Le metodologie di intervento sono le seguenti: rimpiazzo delle forze dell’ordine locali in aree in cui la conduzione della normale vita civile è in crisi (ovvero privare la nazione del suo potere sovrano, nota dell’autore) e costruire strutture militari in ambienti in cui i livelli di insicurezza e crimine sono molto elevati a causa di un malfunzionamento del’esercizio della legge (un pretesto molto facile da far stare in piedi – nota dell’autore).
C’è la possibilità di appellarsi ad essa durante eventi considerati particolarmente a rischio come i meeting annuali del G8 o simili. Una volta che il G8 sarà diventato G7 le nazioni occidentali dominanti decideranno il destino di stati sovrani e li costringeranno a fare ciò che ci si aspetta da loro.
Il contingente è di circa 2.500 uomini in grado di intervenire entro 30 giorni in ogni angolo del mondo.
L’articolo 29 stabilisce che i membri dell’€UROGENDFOR non subiranno alcun processo per le loro azioni negli stati da cui provengono, in quelli in cui agiranno o in casi connessi alla loro missione. (!). Qualsiasi atrocità i membri operativi commettano – non comporterà alcuna responsabilità.
Per cui, ad esempio, potranno andare in Ucraina e sparare indiscriminatamente senza affrontare alcuna conseguenza.
Secondo la Dichiarazione di Intenti e il Trattato, €UROGENDFOR è configurata come una forza “Operativa, preorganizzata, robusta e rapidamente dispiegabile” atta a sostenere la Politica di Sicurezza Comune e Difesa, anche se utilizzata in strutture esterne all’U€.
 

Non-U€ – stati non completamente membri, prendete nota. 
Le popolazioni di Georgia, Ucraina e Moldavia sono informate di tutto questo? Sono consapevoli?
Qualcuno si è preso la briga di informarli e spiegar loro cosa questo significa in pratica? Difficile!
Un aspetto importante tralasciato di proposito! Questa è politica ingannevole !
Alla polizia internazionale potranno essere demandate in tutto o in parte le funzioni di polizia standard, tutto ciò implica essere armati.
Il 24 giugno è il giorno in cui il Consiglio €uropeo ha deciso circa le regole e le procedure per la messa in opera della clausola di solidarietà (Articolo 222 TFEU).
(3) Questa clausola stabilisce che l’Unione e suoi membri devono agire congiuntamente per difendere uno stato membro vittima di attacchi terroristici (le Repubbliche di Donetsk e Luhansk nell’Ucraina dell’Est?) o di disastri naturali o prodotti da mano umana.
L’Unione è tenuta a mobilitare le forze in suo possesso la Commissione e gli Alti Rappresentanti, assistiti dal Servizio €uropeo per l’Azione Esterna, identificheranno  tutti gli strumenti e le capacità dell’Unione che potranno meglio contribuire a rispondere alla crisi e prenderanno le dovute contromisure sotto le loro rispettive competenze.
Il 24 giugno è stato inoltre attivato con effetto immediato l’accordo di Risposta Politica Integrata alle Crisi, un meccanismo approvato nel giugno 2013 dal Consiglio. 
Questo permetterà un rapido coinvolgimento delle autorità politiche di tutta l’Unione per permettere al Consiglio di assicurare gestione strategica delle contromisure e di intraprendere azioni appropriate per il benessere dello stato in difficoltà.
"Martedì i rappresentanti degli stati membri dell’U€ nel Consiglio hanno approvato la cosiddetta “clausola di solidarietà”.
Dovessero capitare un disastro o una crisi, gli organi dell’U€ saranno obbligati ad intervenire con tutti gli strumenti a loro disposizione. Incluse le risorse militari.”
Ha detto il membro del Bundestag Andrej Hanko, del Partito della Sinistra Tedesco.
Secondo lui
“L’approvazione presso Consiglio degli Affari Generali è stata fatta in segreto: il punto non era menzionato nel programma dell’incontro. La stampa non era stata informata. Questa è una delle clausole più controverse contenute nei trattati dell’U€. È precisamente la ragione per cui l’accordo sui dettagli della clausola di solidarietà era stato rimandato al momento della firma del Trattato di Lisbona”.
Secondo Andrej Hanko la clausola rafforza il corso verso la militarizzazione degli affari interni, poichè il personale militare può essere inviato in un altro stato membro a richiesta. “Sono preoccupato che questa sia la versione rivolta agli affari interni della clausola dell’articolo 5 sulla mutua difesa si applicherà a situazioni che potrebbero avere un impatto funesto sulle persone, l’ambiente e la proprietà”.
Persino i blocchi motivati alle forniture energetiche o ai trasporti e gli scioperi sono coperti.
Ricordate Nigel Farage il leader dell’UKIP? In qualche modo gli eventi ci riportano ai suoi avvertimenti.
Il 15 maggio ha detto “Fronteggiamo la prospettiva di malcontento civile diffuso, persino una rivoluzione in €uropa”.
Viene alla mente la situazione in Ucraina, Moldavia e Georgia.
È un finto segreto che questi stati siano di fronte al pericolo di manifestazioni di malcontento popolare durante l’attuazione delle misure richieste dagli accordi stipulati.
La gente sarà felice del crollo degli standard di vita a cui è abituata?
E se iniziassero a pensare ed a chiedere informazioni circa la situazione?
Per loro c’è l’€UROGENDFOR.



Link: http://www.strategic-culture.org/news/2014/06/30/what-common-people-new-eu-associate-have-r
30.06.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione FA RANCO