sabato 11 febbraio 2017

Giorno della memoria dell'OLOCAUSTO dei bimbi sefarditi x mano SIONISTA

I sefarditi sono praticamente indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e di reati. I dominatori sionisti askhenazi (non una goccia di sangue di Abramo nelle loro vene) hanno diffuso l’idea che i sefarditi sono sotto-sviluppati mentali.
Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di emigrare in Francia anzichè in Israele, costituiscono una comunità rispettata e di grande successo.
Certo, aver ricevuto in testa 35 mila volte più radiazioni di quelle ammesse, non deve aver aiutato il fiorire delle intelligenze.

Non tutti sanno che la maggioranza degli ebrei israeliani discende dal ceppo “ashkenazita”, e che i principali “capi storici” del sionismo hanno appunto origine ashkenazita. In base ad alcuni studi genetici, gli ashkenazi sarebbero di origine caucasica, convertiti all’ebraismo (uno dei rari casi di “conversione”) in epoca basso-medievale. Al contrario, gli ebrei sefarditi sono gli unici veri “eredi”, geneticamente ed etnicamente parlando, degli ebrei di 2000 anni fa. Essi vivono prevalentemente in Nord Africa, e nella penisola arabica, e sono dei “parenti scomodi” degli ebrei caucasici, poiché scuri di pelle e del tutto simili ai loro compatrioti arabi e musulmani. Addirittura, ci sono ebrei sefrarditi di colore, provenienti da Etiopia ed Eritrea, che vengono trattati da “paria” in Israele (i negri sono negri, eccheccavolo!).
Negli ultimi decenni, gli ashkenaziti hanno fatto di tutto per eliminare o ridurre a ceppi secondari e minoritari  le comunità ebraiche “poco caucasiche” sparse per il mondo, accanendosi soprattutto contro quelle africane, razzialmente “scomode” in quanto scure. Tra queste, gli ebrei sefarditi sono stati vittime di una vera e propria pulizia etnica, posta in essere allo scopo di preservare la “purezza” della razza ashkenazita (ricorda qualcosa? qualcuno ha detto “eugenetica“?…). Tanto è vero che negli ultimi venti anni il dibattito sulla discriminazione dei sefarditi è diventato frequente argomento di discussione nella società israeliana.
“Antisemitismo” (qualunque cosa significhi, dacché i “semiti” strettamente parlando sono anche, e soprattutto, i palestinesi e le altre popolazioni arabe della regione), voglio chiarire che esistono solide ed incontestabili evidenze storiche su questo genocidio programmato: molte decine di migliaia di bambini sefarditi, soprattutto marocchini, e yemeniti, attirati in Israele dopo la nascita dello stato ebraico sionista, e bombardati, di proposito, con radiazioni alla testa. Così da poter dare un sostegno fattuale, oggi, all’idea che siano “ritardati”, e che sia tutto sommato giusto considerare i giudei del ceppo sefardita come “inferiori” intellettualmente, rispetto gli ashkenazi (eugenetica, di nuovo).
La questione dello sterminio e dell'”apartheid” degli ebrei sefarditi la conoscevo già, ma un articolo pubblicato da Blondet mi ha illuminato su alcuni raccapriccianti dettagli che ignoravo.
Heichmann e Mengele furono degli scolaretti, questi funzionari sionisti furono i veri maestri. L’articolo si basa essenzialmente sul documentario trasmesso nel 2004 da una TV israeliana, “The ringworm children” (o “100.000 rays”, titolo originale ebraico), sul quale comparve una recensione qui.
Questi sionisti ashkenazi (nazi = omen est omen?) sono peggio del dott. Mengele, insomma!!!
Sarà a questo che si riferiva lo storico Ilan Pappe (giudeo israeliano in esilio in Francia), quando in chiusura di un convegno tenuto a Roma qualche giorno fa, ha detto che “si è antisemiti se non si è antisionisti” e che in cuor suo ogni onesta coscienza non può che essere antisionista.......


Eugenetica in terra sionista: gli esperimenti su più di 100.000 bambini giudei sefarditi negli anni '50 da parte del clan aschenazita caucasico





ARTICOLO COMPLETO SU
Fonte delle informazioni: Dossier 100.000 Radiations andato in onda in Israele il 14 agosto 2004, alle 21, su Channel Ten, per la Dimona Productions. Partecipavano testimoni, esperti del Ministero della Sanità, ed alcune delle poche decine di vittime sopravvissute.
Reperibile anche nel sito del più liberal dei giornali israeliani: www.haaretz.com/hasen/spages/458044.html
Articolo originariamente tratto da: http://sadefenza.blogspot.com
Nel 1951 il dottor Chaim Sheba, direttore generale del ministero della Sanità, fece un viaggio in America.
Ne tornò con sette macchine a raggi X fornite dall’esercito USA. Queste macchine furono usate per irradiare un enorme numero di bambini giudei sefarditi – si dice più di centomila – quasi tutti provenienti dal Marocco, le cui famiglie erano state convinte a fare «il ritorno» in Israele. A ciascuno di questi bambini fu somministrata 35 mila volte la dose massima consentita di radiazioni, concentrate sulla testa.
Per questo test di massa, il governo americano – che aveva bandito dal ’51 gli esperimenti atomici su esseri umani ed aveva bisogno di cavie – pagò al governo israeliano 300 mila lire israeliane l’anno, non si sa per quanti anni.
Si pensi che  l’intero bilancio del Ministero della Sanità israeliano ammontava allora a 60 mila di quelle lire.
Israele ottenne anche elementi tecnici del know-how necessario per avviare il proprio programma militare nucleare. L’iniziatore di tale programma era stato Shimon Peres,laburista e uomo di "pace" per tutti i media. Allora, Peres era direttore generale del ministero israeliano della Difesa.
Per ingannare i genitori, fu detto loro che le irradiazioni servivano per curare un parassita cutaneo, la tricofizia dello scalpo. I bambini furono caricati su pullman per «gite scolastiche». Almeno 6 mila di quei bambini morirono subito dopo le somministrazioni; molti altri sono morti nel corso degli anni per tumori. Alcuni sono ancora vivi, ormai anziani, e sofferenti di gravi disturbi, dall’Alzheimer alla cefalea cronica, dall’epilessia alla psicosi.
L’episodio non è la fantasia di un «antisemita». E’ stato l’oggetto di un documentario, «100000 Radiations»,  prodotto nel 2003 dalla Dimona Productions Ltd. (Dimona è il luogo delle installazioni atomiche giudaiche), registi Asher Khamias e David Balrosen, produttore Dudi Bergman. Il 14 agosto 2004 l’ha persino trasmesso la tv israeliana Canale 10.

Il documentario intervistava diversi superstiti.
Una vecchietta marocchina che ricorda di quel che sofferse da piccola: «Urlavo: mal di testa vai via, mal di testa vai via, vai via… Non andava mai via». Un sessantenne che ne dimostra venti in più, piegato in due mentre cammina esitante per la strada: «Devo zoppicare per non cadere in avanti. Mi hanno tolto la giovinezza, con quei raggi». Una donna con la faccia tutta storta: «Tutti e tre i miei figli hanno la mia stessa forma di cancro. E’ una coincidenza?». Ovviamente le radiazioni hanno alterato il codice genetico delle vittime, portando a malformazioni dei figli.
Le ebree marocchine di oggi, in età avanzata, soffrono di una forma orribile di alopecia, con cicatrici sul cuoio capelluto, che cercano di nascondere con l’hennè e con copricapi. Il pubblico israeliano ritiene si tratti di un carattere «razziale» della comunità marocchina.
Nel documentario, un’anziana con pochi pietosi ciuffi di capelli sparsi sul capo  mostra una sua foto giovanile: è una tredicenne con una folta chioma nerissima. «Ero io prima della cura», dice.
Un' infermiera che aveva partecipato all’operazione: «Ce li portavano (i bambini) in file e file. Anzitutto, gli rasavano la testa e la ungevano con un gel che bruciava. Poi gli mettevano una palla fra le gambe e gli dicevano di non lasciarla cadere, così non si potevano muovere. Io indossavo il grembiule al piombo, ma per loro non c’erano indumenti protettivi. Mi era stato detto che era un trattamento per la tricofizia. Avessi saputo il pericolo che quei bambini affrontavano, mai avrei cooperato, mai!».
Parla anche un ebreo di nome Davi Deri, che si ricorda di quando era bambino: «Ero in classe e vennero delle persone per portarci in un giro scolastico. Fecero l’appello, ci chiesero i nostri nomi. Ai bambini askhenazi dissero di tornare al loro banco. Solo i bambini di pelle scura furono portati nel bus».
I sefarditi sono praticamente indistinguibili dagli arabi nordafricani; in Israele costituiscono una sottoclasse oppressa, ridotta a vivere di espedienti e reati. I dominatori askhenazi hanno diffuso l’idea che i sefarditi sono sotto-sviluppati mentali. Ma i sefarditi marocchini che hanno avuto la fortuna di emigrare in Francia anzichè in Israele, costituiscono una comunità rispettata e di successo. Certo, aver ricevuto in testa 35 mila volte più radiazioni di quelle ammesse, non deve aver aiutato il fiorire delle intelligenze.
Nel documentario, si chiarisce oltre ogni dubbio che l’esperimento genocida fu cosciente e deliberato. 
Vi si mostra il documento medico che indicava, nel 1952, le precauzioni da prendere per i raggi X. La dose massima da somministrare a un bambino vi era indicata in 0,5 rad. Il pericolo delle radiazioni era noto da 40 anni. Si fanno anche i nomi dei due responsabili, che avevano espresso idee razziste contro i sefarditi.
Sono due personaggi "mitici" del sionismo: Nahum Goldmann Levi Eshkol.
Goldmann passò il periodo bellico prima in Svizzera, poi a New York, dove fu nominato capo del Congresso Ebraico Mondiale (il Grande Sinedrio globale), diretto da Samuel Bronfman, della famiglia giudeo-canadese proprietaria della Seagram Wiskhy e del colosso chimico DuPont.
Secondo lo storico ebreo-canadese Mordechai Richler, in quegli anni Bronfman si era adoperato per impedire che gli ebrei europei, fuggendo dal Reich, ricevessero asilo in Canada. Bronfman strinse un accordo su questo con l’allora premier canadese Mackenzie King. Decenni dopo, un suo erede, Edgard Bronfman, strinse un simile accordo con Gorbaciov: se lasciava emigrare i due-tre milioni di ebrei russi, l’URSS avrebbe ottenuto lo status di «nazione più favorita» con gli USA. Ma ad una condizione: gli ebrei russi dovevano essere fatti emigrare solo in Israele, non altrove. 
Nahum Goldmann, negli anni della guerra, cooperò a quell’esodo selezionato, e sorvegliò che gli ebrei salvati andassero «solo» in Israele, e che fossero praticamente tutti aschenaziti. In definitiva, implicitamente, si evince che quello di Hitler fu un finto genocidio, fu, piuttosto, un genocidio su commissione, commissionato dai ricchi aschenaziti sionisti che stavano mettendo a punto il piano per la futura Al-Nakba!!!
Quanto a Levi Eshkol, nato con il nome di Levi Školnik, giudeo puro aschenazita ucraino, il suo ruolo nell’Olocausto fu anche più ambiguo. Come si legge nella biografia ufficiale sul sito web del governo israeliano, «nel 1937 Levi Eshkol ebbe una parte essenziale nel creare la compagnia idrica (israeliana) Mekorot.
Come dirigente di tale ditta, ebbe modo di convincere il regime germanico a lasciar emigrare gli ebrei tedeschi in Palestina con i loro beni, per lo più in forma di attrezzature e macchinari Made in Germany». Insomma un bell’accordo commerciale con i nazisti, con cui a quell’epoca Levi Školnik era in ottimi rapporti.
Seguace aperto di Sabbatai Zevi lo pseudo-messia, Levi Eshkol divenne nel 1951 ministro dell’agricoltura, poi dal 1952 al 1963 ministro delle finanze.
«Un decennio», si legge nella sua biografia ufficiale, «caratterizzato da eccezionale crescita economica, nonostante il peso del finanziamento dell’immigrazione e del suo assorbimento e la guerra del Sinai del 1956.  Tra il 1949 e il 1963, Eshkol fu anche il capo della divisione insediamenti dell’agenzia Ebraica, responsabile di ottenere i fondi per l’assorbimento delle massicce ondate di emigranti, nonché per le forniture militari all’esercito».
Tra le massicce ondate di immigranti, ce n’erano evidentemente alcune di troppo, sgradite per il colore della pelle e perché non parlavano yiddish come gli aschenaziti; ma del porco non si butta via niente.
Come cavie sperimentali, le bocche inutili diventavano una fonte di profitto!!!
Tuttavia, sul genocidio dei bambini sefarditi compiuto dal santo regno di Sion mancano tutti i documenti per risalire con precisione ai responsabili. A Canale Dieci, nel dibattito che è seguito al documentario, il portavoce del ministero della Sanità Boaz Lev ha ammesso: «Quasi tutti i documenti (sulla vicenda) sono stati bruciati».
La cosa fu ripetuta, a quanto pare, su 4.500 bambini, per lo più figli di immigrati ebrei dallo Yemen. 

Anni dopo fu perfino creato un movimento per quei bambini yemeniti, fondato dal rabbino Uzi Meshulam. Costui asseriva che i 4.500 bambini, rapiti alle famiglie, erano stati mandati in America dove erano morti in esperimenti. Rabbi Meshulam fu messo in prigione; ne è uscito in stato vegetativo, da cui non si è più ripreso.
Anni dopo, un altro rabbi David Sevilla confermò la versione, apparentemente pazzesca. Esisterebbero persino foto delle orribili cicatrici da radiazioni sui corpi di quei bambini, e delle gabbie con cui furono trasportati in USA.
Effettivamente, gli USA avevano segretamente adoperato detenuti e deboli mentali come cavie umane per constatare gli effetti delle esplosioni atomiche; negli anni ’40 la cosa trapelò, e il Pentagono dovette smettere tali esperimenti. Aveva però bisogno di altre cavie umane..... e tra compari di merende genocidi ci si intende facilmente ...

deca
 

The Ringworm Children - A Review


by Barry Chamish ©, Sept. 7th, 2004
On August 14, at 9 PM, Israeli television station, Channel Ten, broke all convention and exposed the ugliest secret of Israel's Labor Zionist founders; the deliberate mass radiation poisoning of nearly all Sephardi youths.
The expose began with the presentation of a documentary film called, The Ringworm Children, and concluded with a panel discussion moderated by TV host Dan Margalit, surprising because he is infamous for toeing the establishment line.
Film Details:
The Ringworm Children, released by Dimona Productions Ltd. in 2003.
Producer:
Dudi Bergman:
Directors
David Belhassen & Asher Hemias
Panel Discussion Participants:
A Moroccan singer was joined by David Edri, head of the Compensation Committee for Ringworm X-Ray Victims, and Boaz Lev, a spokesman for the Ministry Of Health.
Subject:
In 1951, the director general of the Israeli Health Ministry, Dr. Chaim Sheba flew to America and returned with 7 x-ray machines, supplied to him by the American army.
They were to be used in a mass atomic experiment with an entire generation of Sephardi youths to be used as guinea pigs. Every Sephardi child was to be given 35,000 times the maximum dose of x-rays through his head. For doing so, the American government paid the Israeli government 300 million Israeli liras a year. The entire Health budget was 60 million liras. The money paid by the Americans is equivalent to billions of dollars today. To fool the parents of the victims, the children were taken away on "school trips" and their parents were later told the x-rays were a treatment for the scourge of scalpal ringworm. 6,000 of the children died shortly after their doses were given, while many of the rest developed cancers that killed them over time and are still killing them now. While living, the victims suffered from disorders such as epilepsy, amnesia, Alzheimer's disease, chronic headaches and psychosis.
Yes, that is the subject of the documentary in cold terms. It is another matter to see the victims on the screen. ie. To watch the Moroccan lady describe what getting 35,000 times the dose of allowable x-rays in her head feels like.
"I screamed make the headache go away. Make the headache go away. Make the headache go away. But it never went away."
To watch the bearded man walk hunched down the street.
"I'm in my fifties and everyone thinks I'm in my seventies. I have to stoop when I walk so I won't fall over. They took my youth away with those x-rays."
To watch the old lady who administered the doses to thousands of children.
"They brought them in lines. First their heads were shaved and smeared in burning gel. Then a ball was put between their legs and the children were ordered not to drop it, so they wouldn't move. The children weren't protected over the rest of their bodies. There were no lead vests for them. I was told I was doing good by helping to remove ringworm. If I knew what dangers the children were facing, I would never have cooperated. Never!"
Because the whole body was exposed to the rays, the genetic makeup of the children was often altered, affecting the next generation. We watch the woman with the distorted face explain, "All three of my children have the same cancers my family suffered. Are you going to tell me that's a coincidence?"
Everyone notices that Israeli Sephardi women in their fifties today, often have sparse patchy hair, which they try to cover with henna. Most of us assumed it was just a characteristic of Sephardi women. We watch the woman on the screen wearing a baseball-style hat. She places a picture of a lovely young teenager with flowing black hair opposite the lens. "That was me before my treatment. Now look at me." She removes her hat. Even the red henna can't cover the horrifying scarred bald spots.
The majority of the victims were Moroccan because they were the most numerous of the Sephardi immigrants. The generation that was poisoned became the country's perpetual poor and criminal class. It didn't make sense. The Moroccans who fled to France became prosperous and highly educated. The common explanation was that France got the rich, thus smart ones. The real explanation is that every French Moroccan child didn't have his brain cells fried with gamma rays.
The film made it perfectly plain that this operation was no accident. The dangers of x-rays had been known for over forty years. We read the official guidelines for x-ray treatment in 1952. The maximum dose to be given a child in Israel was .5 rad. There was no mistake made. The children were deliberately poisoned.
David Deri, makes the point that only Sephardi children received the x-rays.
"I was in class and the men came to take us on a tour. They asked our names. The Ashkenazi children were told to return to their seats. The dark children were put on the bus."
The film presents a historian who first gives a potted history of the eugenics movement. In a later sound bite, he declares that the ringworm operation was a eugenics program aimed at weeding out the perceived weak strains of society. The film now quotes two noted anti-Sephardi racist Jewish leaders, Nahum Goldmann and Levi Eshkol.
Goldmann spent the Holocaust years first in Switzerland, where he made sure few Jewish refugees were given shelter, then flew to New York to become head of the World Jewish Congress headed by Samuel Bronfman. According to Canadian writer Mordecai Richler, Bronfman had cut a deal with Prime Minister Mackenzie King to prevent the immigration of European Jews to Canada.
But Levi Eshkol's role in the Holocaust was far more sinister than merely not saving lives. He was busy taking them instead. From a biography of Levi Eshkol from the Israeli government web site:
“In 1937 Levi Eshkol played a central role in the establishment of the Mekorot Water Company and in this role was instrumental in convincing the German government to allow Jews emigrating to Palestine to take with them some of their assets - mostly in the form of German-made equipment.”
While world Jewry was boycotting the Nazi regime in the '30s, the Jewish Agency in Jerusalem was propping up Hitler. A deal, called The Transfer Agreement, was cut whereby the Nazis would chase Germany's Jews to Palestine, and the Labor Zionists would force the immigrants to use their assets to buy only German goods. Once the Jewish Agency got the German Jews it wanted, those they secretly indoctrinated in the anti-Judaism of Shabtai Tzvi and Jacob Frank, they let the Nazis take care of the rest of European Jewry. The Holocaust was a eugenics program and Levi Eshkol played a major role in it.
The Moroccan lady is back on the screen. "It was a Holocaust, a Sephardi Holocaust. And what I want to know is why no one stood up to stop it."
David Deri, on film and then as a panel member, relates the frustration he encountered when trying to find his childhood medical records.
"All I wanted to know was what they did to me. I wanted to know who authorized it. I wanted to trace the chain of command. But the Health Ministry told me my records were missing."
Boaz Lev, the Health Ministry's spokesman chimes in, "Almost all the records were burned in a fire."
So let us help Mr. Deri trace the chain of command. But now I must intrude myself in the review. About six years ago, I investigated the kidnapping of some 4500, mostly Yemenite immigrant infants and children, during the early years of the state. I met the leader of the Yemenite children's movement, Rabbi Uzi Meshulum, imprisoned for trying to get the truth out. He was later returned home in a vegetative state from which he has not emerged. He told me that the kidnapped children were sent to America to die cruelly in nuclear experiments. The American government had banned human testing and needed guinea pigs. The Israeli government agreed to supply the humans in exchange for money and nuclear secrets. The initiator of Israel's nuclear program was Defence Ministry director-general Shimon Peres.
Rabbi David Sevilia of Jerusalem corroborated the crime and later, I even saw photos of the radiation scars on the few surviving children, and the cages the infants were shipped to America in.
Just over five years ago I published my belief on the internet, that Israel's Labor Zionist founders had conducted atomic experiments on Yemenite and other Sephardi children, killing thousands of them. Almost three years ago, I published the same assertion in my last book, Save Israel!. I suffered much scorn for doing so. However, I was right.
We return to the documentary. We are told that a US law in the late '40s put a stop to the human radiation experiments conducted on prisoners, the mentally feeble and the like. The American atomic program needed a new source of human lab rats and the Israeli government supplied it.
Here was the government cabinet at the time of the ringworm atrocities:
  • Prime Minister - David Ben Gurion
  • Finance Minister - Eliezer Kaplan
  • Settlement Minister - Levi Eshkol
  • Foreign Minister - Moshe Sharrett
  • Health Minister - Yosef Burg
  • Labor Minister - Golda Meir
  • Police Minister - Amos Ben Gurion
  • The highest ranking non-cabinet post belonged to the Director General Of The Defence Ministry, Shimon Peres.
That a program involving the equivalent of billions of dollars of American government funds should be unknown to the Prime Minister of cash-strapped Israel is ridiculous. Ben Gurion was in on the horrors and undoubtedly chose his son to be Police Minister in case anyone interfered with them.
Now let's have a quick glance at the other plotters, starting with the Finance Minister Eliezer Kaplan. He handled the profits of the operation and was rewarded for eternity with a hospital named after him near Rehovot. But he's not alone in this honor. The racist bigot Chaim Sheba, who ran Ringworm Incorporated, had a whole medical complex named after him. Needless to say, if there is an ounce of decency in the local medical profession, those hospital names will have to change.
Then there is Yosef Burg, who the leaders of the Yemenite Children's movement insist was the most responsible for the kidnappings of their infants. As Health Minister, he certainly played a pivotal role in the Ringworm murders. That would go a great way to explaining the peculiar behavior of his son, the peacemaker, Avraham Burg.
Let us not forget Moshe Sharrett, who had Rabbi Yoel Brand arrested in Aleppo in 1944 for proposing a practical way to save 800,000 Jews trapped in Hungary. Sharrett's most cited quote is, "If Shimon Peres ever enters this government, I will tear my clothes and start to mourn." Several Yemenite Children activists told me Sharrett was referring to the kidnapping of the Yemenite children when he made this statement.
And other amateur historians have told me that Levi Eshkol openly and proudly announced his belief in the tenets of Shabtai Tzvi, but try as I have, I haven't tracked down a citation. However, we do know of Eshkol, that during the period of the radiations, he served first as Settlement Minister, then took over from Kaplan as Finance Minister. From his bio:
“In 1951 Eshkol was appointed Minister of Agriculture and Development, and from 1952 to 1963 - a decade characterized by unprecedented economic growth despite the burden of financing immigrant absorption and the 1956 Sinai Campaign - he served as Minister of Finance. Between 1949 and 1963, Eshkol also served as head of the settlement division of the Jewish Agency. In the first four years of statehood, he was also treasurer of the Jewish Agency, largely responsible for obtaining the funds for the country's development, absorption of the massive waves of immigrants and equipment for the army.”
In short, Eshkol was the person most responsible for Israel's immigrants, the ones he sent to radiation torture chambers.
Finally, there is Golda Meir. We don't know her role, but she was in on the secret and rewarded for it. Note that every prime minister thereafter until 1977, when the honorable Menachem Begin was elected, came from this cabal. And note also, that no one from what is called the Right today, was privy to the slaughter of the Sephardi children.
Apply that lesson to a contemporary fact: It is the descendants of these butchers who brought us the Oslo "peace" and are determined to wipe out the settlers of Judea, Samaria and Gaza as surely as they had dealt with the inferior dark Jews who came into their clutches fifty years before.
Now try and imagine it is 1952 and you are in a cabinet meeting. You will be debating whether to send the Yemenite babies to America for their final zapping, or whether to have them zapped here. That is what the Luciferian, satanic Sabbataian founders of our nation were prattling on about when they got together to discuss the affairs of state.
After the film ended, TV host Dan Margalit tried to put a better face on what he'd witnessed. Any face had to be better than what he had seen. He explained meekly, "But the state was poor. It was a matter of day to day survival." Then he stopped. He knew there was no excusing the atrocities the Sephardi children endured.
But it was the Moroccan singer who summed up the experience best. "It's going to hurt, but the truth has to be told. If not, the wounds will never heal."
There is one person alive who knows the truth and participated in the atrocities. He is Leader Of The Opposition Shimon Peres, the peacemaker. The only way to get to the truth and start the healing is to investigate him for his role in the kidnapping of 4500 Yemenite infants and the mass poisoning of over 100,000 Sephardi children and youths.
But here is why that won't happen. It is a miracle that The Ringworm Children was broadcast at all. Clearly though, someone fought for it but had to agree to a compromise. The show was aired at the same time as the highest-rated show of the year, the final of Israel's, A Star Is Born. The next day, there was not a word about The Ringworm Children in any paper, but the newly-born star's photo took up half the front pages.
That's how the truth is buried in Israel, and somehow, these tricks work. The same methods were used to cover up the Rabin assassination.
However, a few hundred thousand people saw the film on their screens and they will never forget the truth. If the Rabin assassination doesn't bury Labor Zionism for good, then The Ringworm Children eventually will.

A decent background piece on the subject of the Ringworm Holocaust is found at: Running rings around the victims.
I cover the subject and explain the motivations for the evil on my new audio CD and video called The Dirty Secrets Of Oslo.
I'm getting my first reactions and they are strong. Here are two:
“I've listened to your CDs twice so far, and will do so again. You speak truth. I know that.”
“Hi Barry,

I have listened to your CD twice now. You need to somehow get this word out. I don't know how. After listening to this, I have more admiration and respect for you than ever. You have managed to put things together in the right perspective. You have broken into something that answers many questions that I have always had. We have to get this word out somehow. If you can think of anything that I can do to help you, please do let me know.”
To see or hear my 90 minute lecture last May in Denver on the real "peace" process, just write me at chamish@netvision.net.il $20 will get you one, $32, both.
Just so you all know, my new book: SHABTAI TZVI, LABOR ZIONISM AND THE HOLOCAUST is about 2 weeks away from release.

Barry Chamish is most recently the author of "Save Israel!", and also "Who Murdered Yitzhak Rabin", "Israel Betrayed" and "The Last Days Of Israel." His website is www.barrychamish.com.
http://www.conspiracyarchive.com/Commentary/Ringworm_Children.htm

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