martedì 6 marzo 2018

MONETA CREDITO SOVRANA = Si stava molto meglio quando si stava peggio.....

QUESTO MULTIARTICOLO è COMPOSTO DA DUE RACCONTI, di cui il primo si posiziona in
un momento temporale che avviene tra dieci anni, nel marzo 2028, il secondo si posiziona nel marzo 2021, tra tre anni, quando sarà definitiva la schiavizzazione degli "ex" popoli ilici, nella fattispecie, quello italico; il terzo è un
articolo che ricorda a chi ha meno di 30 anni come si viveva benissimo quando
si stava peggio, ovvero quando avevamo una moneta credito sovrana;
il quarto fa una disamina di come starete tra un annetto. BUONA LETTURA !!!!

Questione di soldi - racconto


Italia, 2028, sette anni dopo l’abolizione del contante
La sveglia suona alle sette, come al solito, mi alzo, controllo che il device sia carico, lo ricontrollo ancora e verifico, per sicurezza quello di scorta.
Gli schermi si accendono automaticamente, e una luce rossa lampeggiante mi avverte che il credito residuo del conto servizi sta per scadere. Ricarico i contatori dell’acqua , della luce e del gas, e velocemente, che altrimenti rimango al buio.
Scorro la posta certificata. la rate da pagare, le spese condominiali, il servizio di streaming…
Cavolo, devo darmi da fare.
Mi collego velocemente al Cloud, quello che in passato si chiamerebbe deep web, e compro dieci “capsule” il tipo rosso, quello più ricercato.... e costoso.
Fatto, da dodici delle mie carte virtuali, le somme sono state inviate nel Cloud, ed in cambio mi sono stati inviati degli smart code da proiettare sul device.
Vado per strada, in cerca di un uomo vestito di rosso.
Eccolo, lì all’angolo.
Mi guardo attorno e lo vedo, un piccolo foro nel muro con sopra una altra piccolissima videocamera.
Avvicino lo schermo palmare e faccio vedere alla telecamera il QR Code. Immediatamente dieci piccole capsule rosse vengono lanciate nella mia mano.
Prima era più complicato acquistare sostanze illegali, dovevi recarti in una piazza di spaccio e trattare con qualcuno, di persona.
Adesso entrano in qualche cantina di nascosto, di notte, dopo aver sigillato bene tutto e piazzato delle mine, montano alla parete un contenitore pieno di diversi tipi di droghe. Forano il muro che dà sulla strada e installano una telecamera e un tubo per l’erogazione.
Se la polizia prova a bloccarlo, il contenitore se la fila da solo, correndo su rotelle in cunicoli sotterranei o volando via su di un drone. E la mattina dopo su di un altro muro la scena si ripete.
E i consumatori la droga la pagano in anticipo, direttamente al produttore, che poi la distribuisce tramite intermediari.
Ormai sempre più raramente la polizia interviene, e riesce a sequestrare i prodotti illegali solo una volta su venti, a dir tanto. Più spesso saltano in aria mentre ci provano.
Non nr vale la pena.
Ricordo qualche anno fa, quando dissero che l’abolizione del contante avrebbe fermato la criminalità...... Ah ah ah ah ah le solite sòle.....
Illusi!
In Italia ormai esistono miliardi di conti prepagati, emessi a costo zero dalle banche e intestate e decine di milioni di persone diverse. Uno ricarica il conto elettronico, sempre a costo zero, e poi la dà ad un altro come pagamento,. e questo ci fa quello che vuole.
Un guadagno enorme per le banche, che ottengono soldi senza pagare interessi, lucrano sulle piccole somme che rimangono sui conti quelle  che non vale la pena ritirare. Lo 0,2 per cento che incassano ad ogni transazione. sembra poco, ma quando fai girare i soldi incassare una piccola commissione ad ogni passaggio fa davvero la differenza. miliardi di €uro di differenza.
Ora di lavorare.
Lo Stato ha avuto una pensata, tollera la presenza dei distributori di droga, ma solo in zone coperte da telecamere.
I software delle IA di controllo riconoscono i lineamenti dei tossicodipendenti, e gli impediscono d' accedere a posti di lavoro pubblici ed ai sussidi.
Ma io non ho nessuna intenzione di fare l’impiegato del catasto o di prendere soldi senza lavorare. E non sono neanche un tossico.
Diavolo, non fumo neanche.... e non bevo.
l mio lavoro è quello di fornire un servizio, ho una lista di clienti che acquistano da me la droga, un miscuglio di cocaina e anfetamine sintetiche, disgraziati con il sussidio e impiegati statali del centro,  cedo loro le pillole in cambio di un misero 20% di commissione. Lo so, c’è chi lo fa per meno, ma con me la discrezione è assicurata.
Dieci pillole sono considerate “dose minima”, non potrei neanche essere arrestato, qualora mi prendessero.
Una bella passeggiata in centro, salgo le scale di un paio di palazzi e un veloce scambio avviene nell’androne.
Pillole in cambio di una strisciata di carta prepagata appoggiata sul mio smartphone. La tessera, svuotata si butta a terra, inutilizzabile, e nei miei due device i soldi giacciono indisturbati, codificati e sicuri. In realtà i dati finiscono anche codificati in una memoria che tengo appesa al collo, non si sa mai.
Meglio non usare sempre il Cloud, quando sei lontano dai tuoi posti abituali. Mai attirare l’attenzione.
Altri due viaggi al distributore più vicino e la giornata finisce.
Vado in cerca di compagnia, oggi avevo due urgenze e la commissione è raddoppiata. Benedetta dipendenza.
Una ragazzina mi viene incontro e mi chiede se “ho da fare”, la frase che dicono di solito.
Un veloce accordo, un tocco dei nostri due device e alcuni miei conti spostano soldi nel Cloud.
Grande scopata. E a buon prezzo, ormai sono milioni le “professioniste” che occasionalmente si danno da fare per arrotondare.
Ora di paga, devo anche pensare ai “fornitori”.
Il primo è la Pizzeria da Ninetta. Ninetta è la moglie del poliziotto di quartiere, che chiude tutti e due gli occhi quando passo vicino a lui. Letteralmente li chiude, così non vengo ripreso dalle sue telecamere oculari, che registrano tutto, quando è in servizio.
Il prezzo per tanta sollecitudine è una pizza margherita “speciale”. Speciale nel senso che è fetente come le altre, ma costa tre volte di più, per via di una particolare mozzarella o qualche stronzata del genere.
Non vi so dire se sia buona o meno, faccio come tutti, pago e la butto nel bidone dell’immondizia non appena esco.
Ogni cinque giorni devo comprarne una, è il prezzo per vivere tranquillo.
Poi passo al Boss, come tutti chiamano il gestore del bar “Orchidea” giusto davanti a casa mia. Bel nome del cazzo, per un bar.
La quota settimanale è bassa, due pillole di quelle buone, il Boss le consegnerà di nascosto a qualcuno “pulito”, che le spaccerà senza problemi, dato che non è registrato nei database, e può avvicinare persone ricche e potenti senza problemi.
Cazzo, una volta era peggio, adesso, con le telecamere dappertutto, sei al sicuro, se qualcuno ti aggredisce ti beccano subito.
Ora se incontri un “collega” per strada ci si mormora un saluto biascicato e si tira avanti, senza neanche guardarsi in faccia.
Ma è già notte, ora di lavorare sul serio.
Il Boss è anche il rappresentante locale di una società che si occupa di “servizi evoluti”.
Ormai la maggior parte delle attività, malgrado il “controllo” sempre più stretto effettuato dalle autorità avviene in “nero”, soldi che spariscono per poi riapparire.
Il guaio è che prima solo pochi disponevano di tecniche di criptaggio efficace, e di sistemi per nascondere il traffico attraverso la Rete. Era facile accorgersene per la polizia, e anche se non si riusciva a decodificare i messaggi si capiva che c’era qualcosa da nascondere. Adesso tutti lo fanno per evitare di pagare le tasse, e il governo si è trovato davanti ad una “missione impossibile”. Milioni di utenti che effettuano centinaia di miliardi di microtransazioni codificate ogni giorno.
Impossibile tracciarne anche solo una minima parte. O vietarle. le banche sono disposte a tutto per intascare le commissioni, anche a fare transitare i soldi all’estero illegalmente per poi “ripulirli” e versarteli in un conto elettronico da qualche altra parte.
Il governo si limita a cercare di  limitare il più possibile i reati violenti e quelli che causano maggiore “emozione sociale”, come si dice adesso.
Il mercato dei “lavori”, come chiamiamo noi gli omicidi su commissione è cresciuto in modo esponenziale, dato che il “fai da te”, con le moderne tecniche investigative è diventato praticamente impossibile.
Eppure la gente continua ad avere bisogno di eliminare genitori che non si decidono a crepare e a lasciarti l’eredità, coniugi scomodi e soci in affari che fanno i birichini.
Per cui si rivolge, con qualche difficoltà, a noi “professionisti”.
Non è facile trovarci , occorre essere invitato da almeno un paio di “clienti” e occorre arrivare personalmente dal Boss, e parlare a voce nella “camera scura” una parte del bar dove le comunicazioni elettroniche sono impossibili.
E pagare in valuta cartacea, oro, diamanti o opere d’arte.
Il pagamento non viene versato direttamente a me, ma a mio fratello che realizza assurde statue fate con le scatolette di tonno o altra merda del genere. Costano un botto, e la maggior parte del pagamento arriva a me. Paradossalmente gli esperti si sono accorti del fatto che le sue opere vendono e qualche deficiente ha cominciato a comprarle sul serio. Mio fratello dice che presto potremo andarcene in pensione all’estero, grazie a questo.
Tutto a una questione di reputazione e feedback. La gente pensa che se una cosa viene venduta a caro prezzo questo significa che è buona. Che coglioni.
Oggi il Boss mi chiama, c’è un “lavoro” da fare.
Entro nella “Camera Scura”, lascio i miei device e ogni memoria su di una ciotola all’ingresso. il generatore magnetico sotto il pavimento me li renderebbe inutilizzabili. A qualcuno fanno persino male le otturazioni dei denti, a volte.
Il boss mi porge un foglio stampato, una foto di un tizio, indirizzo e mail e numero di telefono e le istruzioni particolari. Deve sembrare un incidente, come al solito. Ormai possono fare a meno di scriverlo. Ma la discrezione è tutto. Mi dà il solito minuto per imparare a memoria e poi brucia il foglio in una ciotola posta sul tavolo, e lo sminuzza con un pestello, aggiungendo acqua. Una IA forense è riuscita a ricostruire gran parte di un documento bruciato e ridotto in cenere l’anno scorso. Occorre ridurre tutto ad una poltiglia.
Il pagamento è buono, si tratta di diecimila Nuovi Dollari di Est America in contanti e alcune verghe d’oro. Una altra “opera” verrà acquistata presto letteralmente a”peso d’oro”.
Il tizio abita a un paio di chilometri da qui, ora di muoversi.
Ma non vado a casa sua, ovvio, vado su internet. Un paio di “spider” pubblicitari  girellano intorno a lui, alla caccia di dati personali.
Presto so tutto di lui che cosa gli piace, come si diverte in privato e quale è il suo secondo lavoro.
Ormai tutti hanno due o tre lavori estemporanei, compresi i dipendenti statali. I soldi ormai si sono svalutati così tanto che gli stipendi ufficiali non sono assolutamente sufficienti per vivere. Ogni dipendente che prende soldi pubblici arrotonda come può, i professori di scuola danno lezioni private, ovviamente in nero, o servono da bere nei tantissimi bar illegali aperti dappertutto.
I poliziotti sono pagati per non lavorare, magistrati e politici vendono i loro servizi alle grosse aziende.
E tutti devono darsi da fare per non crepare di fame od essere costretti a accettare l’elemosina del governo. Con tutto quello che ne consegue.
Una altra cosa strana che è successa è che tutti i beni registrati improvvisamente non ebbero più valore, nessuno li voleva. Avere una casa od una automobile intestata attira irresistibilmente gli agenti del Fisco, pagati in percentuale sui soldi o sulle proprietà che riescono a sequestrare, così come i delatori.
Siamo diventati tutti una società di nullatenenti, lavoratori pagati a cottimo o in nero, che vivono in case in comodato e guidano auto automatiche noleggiate.
Oppure falliti che vivono con l’elemosina governativa.
Solo i megaricchi, la crema dei potenti vive in case di proprietà e guidano le loro auto: o, meglio le fanno guidare da robusti autisti-guardie del corpo pieni di innesti neurali. Ogni anno il “raccolto fiscale” cala, malgrado lo stato si intaschi, in teoria, una commissione su ogni transazione elettronica. Ma ormai molte di esse avvengono attraverso il “cloud” che collega una intricatissima rete di connessioni criptate. Criptovalute, le chiamavano una volta.
Sembrava facile, allora, dicevano “tassiamo le auto diesel” e subito queste sono sparite dal mercato. Hanno detto controlliamo i soldi in banca e chiediamo a ognuno dove li ha presi” ..  e le banche hanno smesso di ricevere depositi. Tutte, in blocco.
I beni invece non registrati, ma scambiabili facilmente hanno acquistato un enorme valore. Qualsiasi cosa facile da trasportare e nascondere che si possa rivendere.
Oro, preziosi, argento, e persino pellicce e profumi sono ormai valuta corrente e scambiati ad un tasso che varia ogni giorno.
Negozietti sorti un po dappertutto, improbabili negozi di tatuaggi e di manicure si occupano del servizio, dietro una commissione. Tu porti che so, una zanna di elefante e vieni pagato in “qualsiasi cosa”, oro, droghe, gioielli, bambini o innesti militari illegali. Tutto quello che vuoi. Tranne valuta elettronica “regolare” di quella ce ne è fin troppa in giro, e vale sempre di meno.
Un guaio per gli statali, che sono ormai gli unici ad essere costretti ad accettarla come pagamento per i loro servizi.
Una frenesia di disfarsi del denaro che ha dato una grande spinta all’economia, devo dire.  Ma non nel modo in cui pensavano, ormai almeno metà delle ragazze giovani si prostituisce per denaro, e molte delle altre la danno via gratis, contribuendo a tenere bassi i prezzi. Le droghe si vendono dappertutto e non costano molto. E tutti i lavori iche rendono davvero sono legati in qualche modo a qualcosa di teoricamente illegale.
Dopo un paio di giorni esco e vado a caccia, ora di fare il lavoro.
Un dilettante si scurirebbe la faccia, le IA faticano a distinguere le persone di colore, e indosserebbe quei brutti occhiali, quelli che rendono impossibile capire chi sei. Ma le IA se ne rendono conto e ti tengono d’occhio.
Prima passiamo di fianco della zona dei “controllati”, i poveri, i reietti della società, quelli così incapaci o disperati da accontentarsi del sussidio di base per vivere.
I soldi che ricevono, spesi in siti e negozi speciali sono sufficienti per vivere, eccome, solo che ti devi accontentare di mangiare quello che decide il governo, di guardare spettacoli realizzati apposta per te e di vivere in appartamenti creati appositamente, piccoli e anonimi. Ed accetti d' essere controllato ogni secondo della tua vita dalle IA governative. Le IA non le puoi comprare, e lavorano sempre, le stronze.
Libero di non avere un cazzo da fare. Tutti i giorni. Poveri stronzi falliti.... reddito di cittadinanza, lo chiamano così.
Niente droghe e lavori illegali, al minimo sgarro sei fuori e ti devi arrangiare, facile preda per gente come me.
Sono anche i miei migliori clienti, quando riescono a racimolare abbastanza soldi, e se riescono ad incontrarmi lontano dalle telecamere.
I preparativi sono stati meticolosi, prima un bagno accurato per ridurre le tracce di DNA, guanti sottili e trasparenti per non lasciare impronte digitali, e un paio di tratti di pennarello nanobot sulla faccia. I tratti si muoveranno sotto pelle e altereranno i contorni del viso, senza farsi troppo notare. Ora anche di usare l’impianto costosissimo ed illegale che mi sono fatto impiantare.
Una veloce programmazione e  l’impianto, alterando i muscoli del viso ti crea una faccia nuova.
Il cappuccio della felpa sulla testa e sono mescolato agli alti milioni di tizi che alterano sottilmente il loro viso per non farsi riconoscere.
Nascosto in piena vista.
Ieri ho comprato in rete una vasca da bagno usata, dello stesso modello di quella utilizzata dal “cliente”, ne ho segato un pezzo e ho creato una mazza improvvisata, ma molto pesante. In tasca ho un flacone dello stesso costoso e scivolosissimo sapone da bagno usato dal bersaglio.  Gliene ho inviato un flacone omaggio ieri, tanto per essere sicuro.

Stasera qualcuno avrà un incidente........
deca

By Nuke di www.liberticida.altervista.org e www.orazero.org

 

2021, la fine della Repubblica Italiana

di 

Un breve racconto tra fantasia (poca) e realtà..… buona lettura!

5 Marzo 2018: Festeggiamenti fino a notte fonda per la coalizione di centro-destra che torna alla guida del Paese dopo il golpe bancario sionista del 2011, in cui Berlusconi fu letteralmente defenestrato per l’azione dei mercati internazionali. Forza Italia è tornata a guidare la coalizione superando il 22% dei consensi con una Lega sotto le aspettative della vigilia che non raggiunge il 15% dei voti. La legge elettorale comunque consente ampiamente al centro destro di avere la maggioranza dei seggi, una beffa per il primo partito che resta, come nel 2013, il Movimento Cinque Stelle. In Parlamento entra anche una pattuglia di Casa Pound che ha evidentemente assorbito il malcontento no €uro, sottraendo voti alla Lega Nord, le cui posizione più moderate non hanno assolutamente pagato.
Il programma di centro destra, come dichiarato in campagna elettorale, comunque è quello di arrivare ad una rinegoziazione dei trattati €uropei affinché vi siano spazi di manovra per sostenere l’economia del Paese. Tuttavia, le prime dichiarazioni da Bruxelles sono comunque di fuoco: “In Italia nulla cambia, proseguire nelle politiche di messa in sicurezza dei conti pubblici”. Il comunicato di Bruxelles a poche ore dal voto non lascia davvero dubbi.
Luglio 2018: La situazione nel Paese resta drammatica ed il Consiglio dei Ministri si riunisce per discutere il da farsi, viene lanciata ufficialmente l’idea dei minibot da implementare nei prossimi due anni, ancora una volta la replica di Bruxelles però è immediata: “la politica monetaria è competenza esclusiva di BC€”. Il Governo italiano protesta e dichiara di voler procedere ugualmente, ma al momento non vara provvedimenti in tal senso, lo spread torna a salire superando i 200 punti.
Settembre 2018: il Governo richiede maggiore flessibilità a Bruxelles per la legge di stabilità e spinge per una riunione dell’Eurogruppo a novembre per mettere sul piatto la riforma delle regole dell’euro, si riconferma parallelamente la volontà di proseguire nell’integrazione europea e anche l’Italia sposa la linea di Macron sulla necessità di avere al più presto un esercito europeo. 
15 Ottobre 2018: il Governo inoltra il documento programmatico di bilancio a Bruxelles, si prevede un rapporto deficit pil al 2,6% con una manovra correttiva contenuta, inferiore ai dieci miliardi. Lo spread supera già 300 punti. Arriva dopo poche ore la nota di replica di Bruxelles: “il documento di bilancio italiano è insostenibile, dismettere il patrimonio pubblico e ridurre il costo delle pensioni con tagli immediati del 30% su quelle in corso di erogazione e ciò per evitare il fallimento del Paese”.
20 ottobre 2018: Mario Draghi, in scadenza di mandato e che ha già quasi azzerato il QE, annuncia che BC€ non acquisterà i titoli di Stato italiani fino a quando non ci saranno garanzie circa la precisa volontà del governo di rispettare le richieste degli oligarchi apolidi sionisti di Bruxelles. Claudio Borghi, vice ministro dell’economia, spinge per l’introduzione immediata in circolazione dei minibot e con un Consiglio dei Ministri straordinario viene varata la loro introduzione. I giornali nazionali enfatizzano i rischi di fallimento del Paese e le difficoltà delle banche.
Novembre 2018: lo spread raggiunge i massimi storici, BCE interrompe la liquidità d’emergenza alle banche italiane che vanno subito in difficoltà per l’aumento dei prelievi da parte dei correntisti che vengono rapidamente limitati, alcune banche sono vicine al fallimento. Il governo paga i primi debiti della P.A. emettendo minibot accreditandoli su una carta prepagata all’uopo consegnata alle aziende dal MEF. Banca d’Italia tuttavia annuncia immediatamente che a seguito di decisione del SEBC il circuito bancario nazionale non accetterà i minibot e neppure tratterà tale moneta a nome dei clienti per le transazioni commerciali che utilizzano il loro software. In soldoni la prepagata del MEF non funziona per acquistare alcunché. Le aziende che hanno ricevuto i primi pagamenti protestano per l’inutilizzabilità della moneta così accreditata. Il Governo prende atto che la circolazione dei minibot potrà avvenire solo in contanti ma al momento non è pronto a distribuirli, l’operazione richiederà, a detta della Zecca, oltre sei mesi.
Dicembre 2018: il MEF annuncia il fallimento delle ultime aste dei titoli di Stato italiani e che non vi sono disponibilità di cassa per garantire il pagamento di stipendi e pensioni già dal prossimo gennaio. Il Governo si rivolge d’urgenza al fondo salva stati, richiedendo un prestito di liquidità da oltre 100 miliardi, c’è chi parla addirittura di 200. La Lega manifesta il suo dissenso all’operazione, Salvini torna a parlare di uscita dall’€uro.
Gennaio 2019: il Presidente del Consiglio sale al colle per comunicare l’uscita della Lega Nord dalla maggioranza di Governo in radicale opposizione al memorandum. Le consultazioni vengono iniziate a tempo di record e si forma un governo di larghe intese a trazione PD-Forza Italia e sostenuto anche da alcuni parlamentari M5S fuoriusciti dal partito. Nasce il Governo tecnico, che chiederà immediatamente gli aiuti del fondo salva stati, conseguentemente BCE garantirà l’acquisto dei titoli di Stato italiani e la fornitura di liquidità di emergenza alle banche commerciali. [accettato come ilici pecoroni a testa bassa il ricatto mafioso apolide del mondialismo sionista!!!!]
Febbraio 2019: l’Italia accetta un memorandum di lacrime e sangue, il Consiglio dei Ministri vara una patrimoniale da 300 miliardi, un vero esproprio forzoso del risparmio nazionale, pensioni e stipendi pubblici vengono tagliati immediatamente del 20%, licenziati oltre 30 mila dipendenti pubblici. Viene disposta la privatizzazione completa di ogni servizio pubblico.
29 marzo 2019: la Gran Bretagna lascia ufficialmente l’Unione €uropea senza alcun accordo con essa, rifiutando qualsivoglia pagamento in favore di Bruxelles.
Aprile 2019: lo spread è sceso ma inizia il dolore per il popolo italiano, il PIL crolla nel trimestre di oltre 2%, contemporaneamente l’UE annuncia in pompa magna un grande evento, i capi di Stato si riuniranno a giugno per dare vita ad un documento unico per la nascita degli Stati Uniti d’€uropa, si va ben oltre la mera costituzione dell’esercito €uropeo. 
Maggio 2019: violenti scontri nelle principali città italiane tra manifestanti anti austerità e forze dell’ordine, si rumoreggia circa l’utilizzo dell’€urogendfor. Le proteste hanno matrici diverse, da una parte la sinistra antagonista e dall’altra la destra sociale, i due gruppi si odiano tra loro, ma le richieste sono sostanzialmente identiche, fine dell’austerità e riscatto della sovranità monetaria. Anche la Lega si associa alle proteste della destra sociale.
Giugno 2019: i capi di Stato firmano un documento unitario in cui si conferisce mandato alla Commissione €uropea, attraverso l’ausilio di esperti, per redigere la Costituzione privata €uropea, da gennaio 2021 nasceranno ufficialmente gli Stati Uniti d’€uropa.
Ottobre 2019: ancora lacrime e sangue nella legge di stabilità, il PIL crolla di oltre 10 punti percentuali nell’anno.
Luglio 2020: scontri in vari Paesi d’€uropa in protesta all’imminente creazione degli US€, morti in varie capitali. Il Governo vara d’urgenza un nuovo reato che punisce chiunque propagandi il no all’adesione agli US€ con pene non inferiori a cinque anni, vietate tutte le manifestazioni anti €uropee. Violenti scontri anche in Italia ma le proteste sono soffocate con brutalità, morti a Milano e Roma. Sostituiti i vertici delle forze armate in vari Stati €uropei dove l’opposizione al progetto US€ è più forte.
Fine luglio 2020: la Corte Costituzionale rigetta tutte le eccezioni di illegittimità sollevate circa l’approvazione del memorandum da parte del Parlamento italiano, le esigenze di cassa giustificano ogni compressione dei diritti, risolvere la crisi per tornare a garantirli. La Corte Costituzione auspica espressamente in sentenza una maggiore integrazione €europea con la creazione di una banca centrale apolide privata, prestatrice di ultima istanza.
Agosto 2020: Arresti in tutta italia nei confronti dei principali esponenti no €uro in forza della nuova legge, il processo di transizione tra democrazia e dittatura è sostanzialmente compiuto, manca solo la formale adesione dell’Italia agli US€.
Settembre 2021: viene diffusa la versione definitiva della Costituzione privata €uropea. Il Parlamento la approva a fine mese: alle ore 00:00 del 31 dicembre 2021 la Costituzione Repubblicana verrà abrogata. La maggioranza è ampia, anche il Movimento Cinque Stelle dice si agli US€ dato che la nuova Costituzione €uropea prevede il reddito minimo di cittadinanza ed una Banca Centrale privata prestatrice d' ultima istanza, benché indipendente.
Ottobre 2021: la Corte Costituzionale respinge i ricorsi contro l’abrogazione della Carta del 48, la definitività della forma Repubblicana, recita la Corte, non può spingersi fino ad impedire la nascita di un’ordinamento unico, €uropeo o mondiale che sia, poiché la cessione di sovranità a fini di costruire un nuovo ordinamento che porti pace e giustizia è un valore sovraordinato a qualunque altro. La Corte specifica inoltre che non ci sono alternative agli US€, non aderire significherebbe mandare letteralmente alla fame milioni di italiani.
00:00 del 31 dicembre 2021 nascono gli Stati Uniti d’€uropa. L’adozione del reddito minimo di cittadinanza mette fine alle proteste nel continente, le élites finanziarie hanno vinto, la democrazia è stata abrogata per fare posto all’oligarchia apolide sionista.
Una storia di fantasia? Forse sì, specie nei tempi così stretti per il passaggio agli US€ dove ho voluto calcare la mano. Ma chiaramente l’avvento di un governo tecnico che sposerà un memorandum lacrime e sangue nella prossima legislatura è un fatto certo. L’idea dei minibot non può ostacolare la Troika ed in ogni caso il successore di Draghi stopperà comunque l’acquisto dei titoli di Stato italiani, dunque al massimo la domanda è quando aderiremo al memorandum e non se.
Solo una legge proporzionale e l’esistenza di almeno un grande partito no €uro con il coraggio di correre da solo avrebbe potuto impedire la nostra disfatta… Speriamo solo che ci sia tempo per organizzare una resistenza per il 2023, senza che tutto si compia nella prossima legislatura......


Avv. Marco Mori
deca

http://www.studiolegalemarcomori.it/2021-la-fine-della-repubblica-italiana






QUANDO ERAVAMO RICCHI CON LA

LIRA, E L’INFLAZIONE A MILLE



«Negli anni Ottanta, gli anni in cui l’Italia navigava nell’oro, quando eravamo il quarto paese più ricco del mondo, il tasso d’inflazione si aggirava mediamente attorno al 15% e raggiungeva picchi di oltre il 21%». 
Le famiglie spendevano molto ed il risparmio medio dei nuclei familiari, durante il periodo d’inflazione più alta, superava  ampiamente il 25%: «Eravamo il primo paese al mondo per risparmio privato e le famiglie avevano ampia libertà di spesa», ricorda Vincenzo Bellisario.
2018: Oggi l’inflazione si aggira attorno allo 0%, e l’economia è alla canna del gas: «Le famiglie devono risparmiare su tutto, hanno scarsa libertà economica, abbiamo raggiunto e superato i livelli di consumo da fame del periodo della “grande depressione” e, nonostante ciò, la media attuale di risparmio privato è del 4% circa. E tutto va male».
Secondo Bellisario, esponente del Movimento Roosevelt fondato da Gioele Magaldi per contribuire alla democratizzazione della politica italiana contro lo strapotere dell’élite economica apolide sionista, «lo spettro dell’inflazione è una grande truffa, così come lo è stata e lo è purtroppo ancora oggi quella del debito pubblico, che altro non è se non l’indicatore che misura la ricchezza finanziaria del cittadini».
«Più lo Stato spende, più la popolazione si arricchisce», riassume Bellisario. Questo può provocare il “rischio” inflazione, cioè troppi soldi, a fronte di pochi prodotti?
L’inflazione può essere facilmente contenuta, in tre modi: lo Stato spende di meno nel Nino Galloni comparto pubblico, oppure spende di più per aumentare la produttività nel settore privato (l’inflazione non è mai un problema finché la produzione non si riduce in Maniera troppo corposa), od ancora, lo Stato introduce una tassa temporanea, in modo da togliere di mezzo gli eventuali soldi in eccesso.
«L’inflazione in realtà è un falso problema», insiste Bellisario. Idem il debito pubblico, agitato come spauracchio: come se lo Stato fosse una normale famiglia, nei guai con la banca (il che, nell’€urozona, è esattamente la realtà: il governo può solo finanziarsi tassando a morte i cittadini e prendendo a prestito gli €uro, a caro prezzo, mettendo all’asta i titoli di Stato). Come se ne esce? In un solo modo: recuperando la sovranità monetaria, come sottolinea l’economista Nino Galloni, altro esponente del Movimento Roosevelt.
Sulla mistificazione che vela la vera natura del debito pubblico, Bellisario lancia una provocazione: chiamiamolo “ricchezza nazionale”, così almeno la gente capisce di cosa di tratta veramente. «Invito tutti voi alla massima attenzione su questa precisa e personale proposta di modifica del termine “debito pubblico” in “ricchezza pubblica” o, molto più semplicemente, in “ricchezza dei cittadini”», scrive Bellisario sul blog del movimento. «Detto questo, immaginate che da domani tutti i vari Tg, le varie rubriche di approfondimento, giornali, Internet e quant’altro annunciassero che la “ricchezza dei cittadini” (quindi non più il “debito pubblico”, parola che spaventa la gente) è aumentata nell’ultimo anno di 100 miliardi di euro.
Ecco, provate ad Giorgio Squinziimmaginare questo». Sarebbe una rivoluzione, ovviamente. Ma non partirà mai, almeno fino a quando l’oligarchia apolide finanziaria sionista centralizzata a Bruxelles continuerà a colonizzare partiti e fabbricare leaders obbedienti, Di Maio docet.
Sotto il regime dell’€uro, è praticamente impossibile raggiungere la piena occupazione, che in teoria sarebbe la ragione sociale dello Stato democratico. Serve un “futuro Nuovo Stato”, come lo chiama Bellisario: uno Stato «sovrano, con moneta sovrana e banca al 100% pubblica e direttamente sotto il controllo politico».
Primo passo: «Inserire in Costituzione il principio della “piena occupazione”. Ed abrogare, nell’immediato, il “pareggio di bilancio”», che non è solo un obbrobrio, ma anche un delitto: «Se c’è crisi, se c’è disoccupazione – dice Galloni – puntare al pareggio di bilancio è un crimine». Uno Stato sovrano, dotato cioè di pieno potere di spesa, non avrebbe alcun problema ad «assumere immediatamente (senza se e senza ma) tutte le persone che attualmente collaborano precariamente per conto dello Stato in ogni settore della pubblica amministrazione».
E inoltre «istituirebbe bandi di concorso in ogni settore per il numero che ritiene giusto, per far sì che ogni comparto possa operare a pieno organico e nella maniera più efficiente e rapida possibile». Nulla di tutto ciò è all’orizzonte, naturalmente.
«Stiamo morendo di fisco», disse a Torino già nel 2012 il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «Gli imprenditori sono disposti a rinunciare a tutti gli incentivi in cambio di una riduzione della pressione fiscale a carico di imprese e famiglie». L’eventuale futuro “Nuovo Stato” italiano, auspicato dal Movimento Roosevelt, baserebbe le sue entrate fiscali su due sole aliquote, il 20% per i redditi fino ai 100.000 euro e il 23% per i redditi superiori.
Altre eventuali tasse solo per «tutti coloro che investono nei beni di lusso, che creano principalmente benessere personale e non collettivo». Motivo: «Tassandola, si incoraggia la persona benestante a spendere e investire di più nei cosiddetti beni quotidiani, in modo da far girare meglio l’economia reale. Questo inciderebbe positivamente sulla costruzione di nuovi posti di lavoro». A questo punto, aggiunge Churchill Bellisario, è giusto ricordare cosa rappresentano le tasse in un paese libero, cioè sovrano, «concetto spiegato in maniera impeccabile dalla Mosler Economic, o Modern Money Theory, portata in Italia dal giornalista Paolo Barnard grazie al suo lavoro, che ho sempre senza mezzi termini definito “ai limiti dell’umano”».
Se uno Stato è libero di emettere moneta in quantità teoricamente illimitata per il benessere della comunità nazionale, non rinuncia in ogni caso al prelievo fiscale.
Perché le tasse, all’interno di un “contesto sovrano”, vengono utilizzate per quattro precisi scopi. Primo: tenere a freno la ricchezza dei privati e quindi il loro strapotere. Secondo: evitare l’eccesso di inflazione. Terzo: scoraggiare o incoraggiare comportamenti (si tassa l’alcool, il fumo o l’inquinamento, mentre ad esempio si detassano le beneficenze, le ristrutturazioni). Quarto: imporre ai cittadini l’uso della moneta sovrana dello Stato dove  si vive.
Tutto questo, ovviamente, in un paese libero. Non nell’€urozona, dove lo Stato è ridotto a super-tassare per sovravvivere.
Scavandosi la fossa, come diceva – in tempi non sospetti – un certo Winston Churchill: «Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico».
deca


SIAMO CITTADINI ITALIANI O SUDDITI €UROPEI?

di Alessandro Montanari
...Confidiamo che il governo assumerà le azioni appropriate.
Mario Draghi, Jean-Claude Trichet

Non c'è schiavo più indifeso di chi non riesca a vedere le proprie catene. 
Ricchi, poveri, vincitori e vinti di quest'ordine darwiniano che, da noi, prende il nome di Unione €uropea: guardate i vostri polsi. 
Che siano pesanti e vistose come bracciali d'oro o trasparenti e impalpabili come fili di nylon, le manette restano sempre manette. E una prigione, anche se fornita di celle di prima e seconda classe, resta sempre una prigione.
Ricorro a quest'immagine perché credo non vi sia dignità per nessuno, nemmeno per i privilegiati, in un Paese il cui popolo si è volutamente spogliato della propria libertà e nel quale persino la decisione solidale di soccorrerci l'un l'altro, con politiche di piena occupazione e riduzione della diseguaglianza, ci viene formalmente negata da ormai 7 anni.
Era il 5 agosto 2011, ed io ricordo quella data come il giorno in cui la Bc€ espropriò il nostro Paese del diritto di decidere del suo stesso futuro.
In questi giorni di campagna elettorale mi è capitato, del tutto casualmente, di rileggere quella lettera, firmata in coppia dai criminali internazionali sionisti Jean-Calude Trichet e Mario Draghi, e confesso d' aver provato imbarazzo e vergogna nel constatare con quanta abnegazione, talvolta entusiasta, talaltra remissiva, ci siamo piegati ad obbedire alla lunga lista di quei diktat.
Voglio ripercorrerla con voi per poi chiedervi, di nuovo, di guardare ai vostri polsi di “nati liberi”.
Dopo aver chiarito che l'azione si rendeva “necessaria per ristabilire la fiducia degli investitori” - gli stessi gentiluomini, suppongo, che gonfiarono lo spread per poi sgonfiarlo a cambio di governo ottenuto - la lettera cominciava a descrivere, passo per passo, tutto ciò che avremmo dovuto fare per espiare il nostro peccato originale di capitalisti da compromesso storico.
Cominciando, naturalmente, dalla più radicale e irreversibile di tutte le abiure: l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione. Varato dal Governo Berlusconi nel consiglio dei ministri dell'8 settembre 2011 (già nel '43 data di un'illusione di pace...), quando ancora la lettera della Bc€ non era stata, colpevolmente, resa nota all'opinione pubblica, il provvedimento venne poi approvato dal Parlamento italiano in soli sei mesi e con una maggioranza tale da neutralizzare il possibile ricorso al referendum confermativo popolare. 
L'azione fu così fulminea che molti di noi neppure se ne accorsero.
Lo scassinamento della Costituzione con l'inserimento del pareggio di bilancio, tuttavia, era solo il primo degli ordini che ci venivano imposti e che noi abbiamo zelantemente eseguito.
Ed ora ve li rammenterò tutti, uno per uno, ricordandovi cosa abbiamo fatto e cosa ancora ci resti da fare.
La Bc€ c'imponeva di “rivedere le norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti” (legge Fornero più Jobs Act, fatto!), d' “intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico” (legge Fornero, fatto!), di “ridurre i costi del pubblico impiego rafforzando le regole per il turnover e riducendo gli stipendi” (blocco del turnover, sospensione del rinnovo dei contratti, nuovi criteri di licenziabilità degli statali, fatto!), d' introdurre “una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali” (clausole di salvaguardia, fatto!) e di mettere “sotto stretto controllo l'assunzione di indebitamento e le spese delle autorità regionali e locali” (consolidamento del patto di stabilità interno, fatto!).
Ma non è finita qui.
La lettera dei sionisti Draghi e Trichet raccomandava inoltre che “le azioni elencate” fossero “prese il prima possibile per decreto legge (fatto, rifatto e ri-rifatto!), suggerendo di procedere ad “una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio” (fatto!) nonché di “abolire o fondere alcuni strati amministrativi intermedi come le Province” (fatto!).
Come indicazioni di principio ci veniva infine ingiunto di neutralizzare i sindacati, liberalizzare e, naturalmente, privatizzare. Ordini un po' più generici ma resi perentori e inequivocabili dalla sollecitazione a “riformare il sistema di contrattazione salariale collettiva” (lavori in corso) ed a procedere alla “liberalizzazione dei servizi pubblici locali” e “a privatizzazioni su larga scala” (lavori in corso).
Mi sembra il caso d' aggiungere un altro particolare, spesso trascurato.
Una cosa che non ho ancora detto, ma che mi sembra il caso di ricordare, è che la lettera della Bc€ sarebbe dovuta rimanere segreta.
Noi ilici cittadini italiani, insomma, non avremmo dovuto sapere che il nostro futuro era già stato scritto, fin nei minimi dettagli, all'ultimo piano di un grattacielo di Francoforte. Accadde però che il Corriere della Sera, un mese dopo l'arrivo della lettera sulle scrivanie di Palazzo Chigi, ne pubblicò integralmente il testo.
Non desidero avventurarmi in interpretazioni dietrologiche ma mi sembra evidente che quella pubblicazione, che certo rispondeva all'imperativo deontologico del giornalista di divulgare ogni notizia di cui si viene a conoscenza, potesse sortire nel Paese solamente due tipi di reazioni, di forza eguale ma di segno contrario.
Avrebbe potuto stimolare una più docile rassegnazione popolare alla saggia ineluttabilità di quelle riforme. Oppure avrebbe potuto suscitare ostilità contro quell'intimidazione sfacciata, autoritaria nella forma così come opinabile nei contenuti, in particolare economici. Prevalse, prevedibilmente, la rassegnazione.
E la rassegnazione ha avuto un costo salatissimo.
Avevo detto che vi avrei chiesto di guardare nuovamente i vostri polsi. Fatelo adesso. Ora dovreste essere in grado di riconoscere le vostre catene. E di decidere se si può essere, al tempo stesso, cittadini ilici italiani e sudditi €uropei.......
A. Montanari

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