sabato 5 gennaio 2019

IL GAP INCOLMABILE CHE GARANTISCE DECENNI DI PACE

Come un meteorite, il rivoluzionario missile della Russia


Il ministero della Difesa russo annunciava il test finale riuscito del nuovo velivolo ipersonico  "Авангард" [Avangard], piattaforma all’avanguardia annunciata a marzo dal Presidente Vladimir Putin e uno della serie di nuovi armamenti destinati a rivoluzionare la deterrenza del Paese. Il sistema d’arma fu svelato insieme al missile balistico ipersonico Kh-47M2 Kinzhal, schierato dagli aviogetti russi MiG-31 e Tu-22M nei ruoli di attacco tattico come la caccia alle portaerei, e all’RS-28 Sarmat nuovo missile balistico, tra altro nuovo materiale.
Il velivolo veniva lanciato il 26 dicembre dal sito Dombarovskij nel sud della Russia, preso Orenburg, e colpiva l’obiettivo nel poligono Kura nell’Estremo Oriente del Paese dimostrando alta precisione. L’Avangard eseguì con successo le manovre verticali e orizzontali in volo e colpì con precisione il bersaglio previsto alla velocità ipersonica.
L'impatto provocò l'annichilimento di una cima collinare con decine di milioni di tonnellate di roccia e terra implosi, semplicemente con l'impatto senza ordigno, del proiettile iper sonico "Авангард"!!! Lo sviluppo di un sistema altamente manovrabile in grado di viaggiare ad alte velocità rende l’Avangard effettivamente impossibile da intercettare a qualsiasi sistema di difesa aerea che possa essere sviluppato tra decenni, e senza alcuna piattaforma attualmente in grado d’intercettare anche le munizioni ipersoniche meno pericolose e a relativamente minori di Mach 5.

Si stima che l’Avangard abbia una velocità compresa tra Mach 20 e 25. Secondo quanto riferito, l’Avangard dovrebbe essere fabbricato in numero relativamente ridotto, poiché l’altissima sopravvivenza e affidabilità indica che quasi il 100% dei velivoli lanciati colpirà i bersagli designati, eliminando così la necessità di un gran numero di vettori per sopraffare le difese aeree nemiche.
A differenza del RS-28 Sarmat, che impiegherà più veicoli di rientro indipendenti per colpire simultaneamente diversi bersagli con testate nucleari, neutralizzando un’area delle dimensioni della Francia o del Texas con un singolo missile, l’Avangard disporrà di una sola testata dalla notevole potenza in grado di distruggere un’area più piccola ma significativa. La rapidità con cui il velivolo può volare non ha pari al mondo e l’impatto dell’Avangard veniva definito “come meteora, una palla di fuoco”, come annunciò il Presidente Putin a marzo.
Con la Russia che si percepisce sempre più circondata dai sistemi di difesa aerea occidentali da quando gli Stati Uniti si ritirarono dal trattato ABM, lo sviluppo dell’Avangard renderà i sistemi di difesa aerea esistenti obsoleti e quindi rafforzerà considerevolmente il deterrente nucleare strategico del Paese.
Commentando i test riusciti della piattaforma, il Presidente Putin dichiarava: “Il test è stato appena concluso col completo successo… tutte le specifiche sono state confermate. È un grande evento per le Forze Armate e probabilmente per il Paese. La Russia ha un nuovo tipo di arma strategica”. Mentre il sistema ракеты АВАНГАРДЫ va schierato in numero limitato entro la fine del 2018, il primo reggimento armato delle munizioni ipersoniche verrà schierato a gennaio 2019. Gli Stati Uniti, da parte loro, risposero al dispiegamento dell’Avangard investendo drasticamente nello sviluppo di missili ipersonici, anche se resta da vedere se potranno colmare il notevole divario tecnologico che li separa dal rivale.
Traduzione di Alessandro Lattanzio

deca



Il drone sottomarino russo che spaventa l’occidente - Посейдон



Gli avanzati droni sottomarini russi "Посейдон" [Posejdon] possono percorrere distanze per 10.000 chilometri trasportando una carica nucleare da 100 megatoni. Potenza e possibili conseguenze dell’uso del veicolo subacqueo senza equipaggio Posejdon, destinato ad essere un nuovo deterrente nucleare della Russia, destano preoccupazione tra analisti e media occidentali. Il tabloid inglese Daily Express avverte che la devastante arma del “Giorno del Giudizio” sviluppata dalla Russia potrebbe causare un’esplosione e “uno tsunami radioattivo alto 100 metri”, spazzando via le principali città costiere degli Stati Uniti.
A questo proposito, i media citano Christian Whiton, ex-consigliere di Donald Trump e George W. Bush del dipartimento di Stato USA, che ammetteva in una recente intervista a Fox News che ci sono “preoccupazioni sincere” sull’arma. Specificamente, Whiton aveva detto che tale esplosione creerebbe un’onda altamente irradiata. Allo stesso tempo, riteneva che sarebbe “peggio essere colpiti da un’esplosione nucleare di diversi megatoni che dall’onda che sarebbe causata da esso”, poiché l’acqua può assorbire “gran parte della forza” creata da un’esplosione.
In precedenza, il fisico Rex Richardson dichiarava a Business Insider che un’esplosione nucleare da decine di megatoni vicino alle coste provocherebbe uno tsunami uguale o addirittura “molto più” distruttivo di quello che colpì il Giappone nel 2011.
“Distruzione totale”
In risposta a tali affermazioni, l’esperto militare russo Aleksej Leonkov osservava che gli effetti del nuovo drone nucleare non si riducono a questo tsunami radioattivo. “E’ anche possibile un’ondata sismica sotterranea che distrugga tutto sulla zona costiera”, aveva detto citato da Izvestia. Allo stesso tempo, Leonkov notava che il Posejdon è un’arma di rappresaglia volta a garantire la risposta della Russia nel caso in cui si verificasse un attacco contro di essa. In tale caso, il drone infliggerà “danni irreparabili a tutto ciò che si trovava sulle coste del nemico, obiettivi militari e civili”, causando “una distruzione totale a causa della testata trasportata a bordo”.
Distanze per 10.000 chilometri
La Russia ha già terminato di testare l’avanzato drone sottomarino nucleare in mare. L’esistenza del Posejdon fu svelata dal Presidente Vladimir Putin lo scorso marzo insieme a una serie di nuove armi avanzate sviluppate dal Paese per contrastare l’espansione dello scudo antimissile statunitense ai confini della Federazione Russa.
Si tratta di un siluro sottomarino che può percorrere 10.000 chilometri alla velocità di 60-70 nodi (110-130 km./h) grazie al fatto che è dotato di un reattore nucleare in miniatura e può distruggere porti e città costiere, contenendo una carica nucleare da 100 megatoni.
Traduzione di Alessandro Lattanzio

deca

Quel misterioso sottomarino russo che punta i siluri contro la costa Usa

Il nuovo sottomarino della Russia in grado di lanciare i siluri "Посейдон"
contro la costa occidentale americana per provocare particolari
effetti fisici e geologici nel territorio statunitense


Poche ore fa la Russia ha comunicato l’inizio dei tests, per la messa in servizio operativa in mare, del siluro Posejdon "Посейдон" lanciato dallo Cтатус-6 [Status-6:

Il vero messaggio potrebbe non essere l'inizio delle operazioni del sistema d’arma di ultima generazione, ma la conclusione dei lavori sul nuovo sottomarino vettore. Il Ministero della Difesa russo non scrive nulla per caso. Ogni testo è specificatamente calibrato per un preciso scopo e poi diffuso sui media. L’inizio dei tests operativi sul Posejdon potrebbe essere stato il pretesto per comunicare all’Occidente che il Cremlino ha completato in segreto ed in anticipo un nuovo sottomarino per la rappresaglia.
Ma quale?

Russia: Il messaggio per l’inizio dei test sul Poseidon

“I test in mare si stanno svolgendo in un’area protetta contro potenziali sistemi di ricognizione nemici. Sul siluro Posejdon è stato installato il nuovo reattore nucleare. La Marina sta utilizzando un sottomarino a propulsione nucleare della Flotta del Nord come vettore per il siluro”.
Nei giorni scorsi abbiamo analizzato le capacità del Posejdon, un siluro radioattivo guidato da intelligenza artificiale armato con una testata nucleare di classe Megaton. Questa analisi si sofferma sulle possibili piattaforme coinvolte in queste ore.

L'analisi del messaggio dei russi

Così come spesso avvenuto negli ultimi anni, il Cremlino sceglie nuovamente il periodo natalizio per promuovere i sistemi d'arma di ultima generazione. I principali canali in lingua russa riportano l'inizio dei test sul Posejdon. I russi parlano di un “sottomarino a propulsione nucleare della Flotta del Nord come vettore per il Posejdon”. Probabilmente si tratta del B-90 Sarov. Ma proprio quella frase elaborata dal Ministero della Difesa russo cela un dettaglio particolare.
Il Sarov implementa un reattore nucleare come energia supplementare. E' un sottomarino utilizzato per testare svariati sistemi d'arma, ma la sua propulsione è diesel elettrica. Mosca però parla proprio di “sottomarino a propulsione nucleare”. Da quel che sappiamo le altre due piattaforme modificate per il Poseidon non dovrebbero ancora solcare i mari. O meglio, questo è quello che ci hanno sempre detto i russi. Ma se cosi non fosse i russi avrebbero completato rispetto la tempistica diramata uno dei due sottomarini prescelti per il Poseidon.
Ma quale?

Russia: Sottomarino B-90 Sarov Progetto 20120

Il Posejdon / Посейдон, precedentemente noto come Cтатус-6 [Status-6], nome in codice Kanyon per il Pentagono, è stato testato per la prima volta il 27 novembre del 2015 durante un’operazione segreta. Il test dovrebbe essere stato eseguito da un sottomarino classe Sarov Progetto 20120. Il Progetto 20120, ispirato Progetto PL 877B, implementa una propulsione radicalmente diversa da qualsiasi altro sottomarino in servizio.
Alla propulsione diesel-elettrica standard è associato un reattore nucleare ausiliario designato VAU-6, evidentemente progettato per consentire al sottomarino tempi di immersione maggiori, grazie alla fonte di energia di backup. Il B-90 deriva chiaramente dalla classe Kilo, ma è un banco di prova sperimentale per sistemi d’arma e nuovi reattori. Il sottomarino vettore del Posejdon coinvolto in queste ore potrebbe essere proprio il B-90 Sarov. Tuttavia la "svista" del Ministero della Difesa russo nel descrivere la propulsione nucleare del sottomarino vettore è alquanto curiosa.
Tali "sviste" sono solitamente orchestrate dal Ministero della Difesa russo così come avvenuto il 27 novembre del 2015 per svelare lo Status-6 o nel giugno del 2016 per i satelliti Repei.

Russia: Sottomarino K-329 Belgorod Progetto 09852

Il sottomarino a propulsione nucleare K-329 Belgorod Progetto 09852, evoluzione della classe Oscar II, sarà ufficialmente il primo vettore della Russia ad essere armato con i siluri radioattivi Posejdon da cento megatoni. Il Belgorod ne potrà trasportare quattro tramite compartimenti speciali a prua. I sottomarini Oscar II sono stati progettati nello specifico ruolo carrier-killer, concepiti cioè per contrastare le portaerei americane e relativi gruppi da battaglia, impedendo la proiezione strategica della US Navy. Ufficialmente designato come evoluzione della classe Oscar II Progetto 949A, il K-329 Belgorod svolgerà missioni d' attacco e di ricerca scientifica come piattaforma per sottomarini senza equipaggio e speciali attrezzature.
Il K-329 è stato riprogettato con una nuova sezione centrale di trenta metri che ha portato le dimensioni del sottomarino a 184 metri. Trenta metri in più della classe Oscar originale ed undici più lungo della classe Typhoon Progetto 941. Entro il 2019, quindi, la Russia avrà in servizio il sottomarino a propulsione nucleare più grande del mondo. L’ultimo sottomarino lanciamissili a propulsione nucleare classe Typhoon (secondo la classificazione NATO), il TK-208 Dmitri Donskoy Progetto 941UM, resterà in servizio fino al 2022.
Il K-329 Belgorod Progetto 09852 dovrebbe essere ancora in cantiere, ma questo è quello che ci hanno sempre detto i russi.

Le missioni del K-329 Belgorod

Piattaforma per il progetto 10830 Losharik
La costruzione del Belgorod, più volte interrotta, sarà ultimata il prossimo anno. Il sottomarino è stato sempre associato a progetti speciali. Il sottomarino a propulsione nucleare Losharik, è stato progettato per operazioni speciali, ricerca scientifica e salvataggio a grandi profondità. Il Losharik è uno dei progetti più segreti del paese. Del Losharik, eroe di un famoso film d'animazione sovietico, non si sa nulla se non che è in grado di raggiungere i seimila metri di profondità e che è propulso da un reattore nucleare di nuova concezione. Dovrebbe essere lungo circa 60 metri con equipaggio che non dovrebbe superare le 25 unità.
Il progetto 10830 sfrutta i principi della batisfera: una forma necessaria per resistere all’enorme pressione dell’acqua a quelle profondità. L’involucro esterno rappresenta la vera e propria corazza contro la pressione. Lo scafo interno, invece, è separato dalla batisfera da un materiale altamente compresso. Il Losharik potrebbe navigare indisturbato in qualsiasi parte del globo nella totale impunità. Gli svantaggi sono legati ai ristretti spazi per l’equipaggio ed alla scarsa velocità di crociera. E’ certamente il primo battello a propulsione nucleare in grado di raggiungere tali profondità: l’NR1 americano poteva raggiungere i tremila metri. La sua unica missione nota si è svolta con la Flotta del Nord ad una profondità di tremila metri, sul crinale Mendeleyev, nell'Artico.

Russia: Sottomarino Khabarovsk Progetto 09851

La prima notizia ufficiale sul sottomarino a propulsione nucleare Khabarovsk Progetto 09851 risale al 27 luglio del 2014, giorno dell’inizio dei lavori. Destinato fin da subito ad operazioni classificate, il primo disegno del Khabarovsk risale al 27 novembre del 2015. Anche in questo caso si trattò di una “svista”. Nello stesso giorno in cui i russi svelarono l’esistenza dello Status-6, il Ministero della Difesa mostrò "accidentalmente" anche il Khabarovsk come primo vettore del siluro radioattivo. Del sottomarino sappiamo ben poco.
Il Khabarovsk dovrebbe condividere alcune sezioni dello scafo e la tecnologia della classe strategica Borei 955/A compreso il reattore nucleare OK-650 e la propulsione pump-jet. Da rilevare che il Khabarovsk è il primo sottomarino russo specificatamente progettato come vettore dei Posejdon, privo cioè della sezione missilistica della classe strategica Borei destinata ai Bulava. Ciò significa che le dimensioni ed il dislocamento del Khabarovsk, circa 120 metri per diecimila tonnellate, sono inferiori a quella dei 955/A. La profondità operativa del Khabarovsk dovrebbe attestarsi sui 450 metri.
Il Khabarovsk Progetto 09851 dovrebbe essere ancora in cantiere, ma questo è quello che ci hanno sempre detto i russi.

La sezione frontale

A differenza dei compartimenti speciali a prua progettati per la classe Oscar II pari a quattro Posejdon, il Khabarovsk ne dovrebbe ospitare sei nella sezione frontale per una resa esplosiva complessiva di 600 megatoni!!!. I russi potrebbero aver optato per una soluzione diversa per l’autodifesa così come avvenuto per la classe Yasen e la futura classe Husky. A differenza della classe Akula, i tubi lanciasiluri della classe Husky saranno ubicati nella parte centrale dello scafo: è la medesima soluzione trovata per la classe Yasen per far posto al sonar sferico MGK-600 Irtysh-Amfora. Anche per il Khabarovsk potrebbe essere stata adottata tale soluzione.

La modalità di attacco del Khabarovsk

L’unità probabilmente sarà schierata in periodi di crisi a copertura di possibili bersagli, ma quali? In base alle informazioni ufficiali del Ministero della Difesa russo sappiamo che il Posejdonè stato progettato per provocare danni inaccettabili, contaminando vaste zone costiere nemiche rendendole completamente senza vita per lunghi periodi di tempo”. Non si parla di tsunami.
"Il Posejdon svolgerà diversi compiti nelle aree limitrofe al territorio nemico e sarà equipaggiato con un sistema di guida indipendente ad elevata precisione”.
L’arma può essere diretta anche contro basi navali e gruppi di battaglia delle portaerei, ma lo scopo primario del sistema d'arma resta l’attacco termonucleare contro le infrastrutture costiere del nemico. Tuttavia il Posejdon potrebbe essere utilizzato per provocare particolari effetti fisici e geologici se venisse scagliato contro la costa occidentale degli Stati Uniti.
Il dispositivo può essere utilizzato come arma da attacco e per la rappresaglia. E' opportuno notare che fino a pochi mesi fa per identificare il Posejdon i russi utilizzavano la frase "Arma del Giorno Dopo" in riferimento alla rappresaglia. Il Poseidon era cioè concepito per affamare dal mare i sopravvissuti ad un olocausto nucleare creando delle zone radioattive morte a lungo termine. Adesso invece per definire il Posejdon si utilizza la frase "судного дня" cioè "Giorno del Giudizio" in riferimento all'attacco preventivo......
deca
Leggete anche questo precedente articolo con illuminante breve documentario esplicativo :

Nessun commento:

Posta un commento