Quelli della Memoria…Corta: con la Faccia Tosta d’Imporre una ‘Giornata della Memoria’, Mentre la Negano Agli Altri [aggiornato a Gaza 2014]
NOI
NON NEGHIAMO GLI ORRORI DELLA STORIA, NON SIAMO INDIFFERENTI ALLE
SOFFERENZE UMANE, QUALI ESSE SIANO E CHIUNQUE SIA A PATIRLE, MA NON
CELEBRIAMO LA COSÍ DETTA “GIORNATA DELLA MEMORIA”: PERCHÉ ? ! ?
Si può pretendere la “memoria” per alcuni,
a senso unico e globale, negandola però agli altri?
a senso unico e globale, negandola però agli altri?
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CI SI CHIEDE DI RICORDARCI DI ‘IERI’,
MA DI CHIUDERE GLI OCCHI SUL ‘PRESENTE':
qualcosa non quadra, non tornano i conti.
Noi gli occhi non li chiudiamo,
noi non dimenticheremo
MA DI CHIUDERE GLI OCCHI SUL ‘PRESENTE':
qualcosa non quadra, non tornano i conti.
Noi gli occhi non li chiudiamo,
noi non dimenticheremo
ABBIAMO BUONA MEMORIA
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GAZA 2014
Solo pochi
mesi fa, durante l’estate 2014, lo Stato ebraico sionista che occupa
militarmente la Terra Santa, la Palestina storica (da oltre 60 anni e grazie a stragi e atti di terrorismo vari sin dalla fine dell’800),
ha massacrato a suon di bombe intere famiglie e quartieri residenziali
densamente popolati di Gaza, uccidendo oltre 2000 persone, delle quali
circa 800 sono bambini, uccisi, oltre che dagli ordigni sganciati sulle
proprie case, anche dai cecchini di Tsahal, mentre giocavano tra le
macerie, o a pallone sulla spiaggia, deliberatamente.
Non ci risulta che nessuna anima bella della comunitá eletta che oggi si straccia le vesti per avvenimenti di oltre 70 anni fa (pretendendo che anche noi comuni mortali, ‘gentili’, ‘noachidi’, ‘animali parlanti’, facciamo altrettanto) abbia dimostrato sensibilitá o condanna per queste fresche ‘stragi degli innocenti’.
Interi nuclei familiari sono stati cancellati, disintegrate piú generazioni contemporaneamente, nonni, padri, figli e nipoti, senza che nessuno di coloro che oggi monopolizzano la campagna di propaganda per la ‘memoria’ abbiano neppure chiesto ‘scusa’ o dimostrato vergogna e preso le distanze dai macellai di Tel Aviv, loro correligionari, denunciandone lo spirito omicida e stragista.
Nulla:
dall’agosto 2014 ad oggi nessun rappresentante delle comunitá elette,
che hanno trascinato milioni di ‘gentili’ in piazza a manifestare per
l’assassinio di ‘Charlie Hebdo’, hanno speso una parola, spezzato una
lancia in favore dei reclusi nei campi di concentramento a cielo aperto
che si chiamano Gaza e Palestina occupata. Pochi vignettisti valgo piú
di migliaia e migliaia di uomini, donne, bambini? Perché le vite delle
famiglie di Gaza meritano meno rispetto, solidarietá, cordoglio e
memoria di altre?
Una assoluta
vergogna, un’ipocrisia senza limiti, un’evidente falso ideologico.
Perché non si puó voler celebrare la ‘memoria’ per ingiustizie ed eccidi
avvenuti decenni or sono, mentre si negano ed ignorano crimini contro
l’umanitá e massacri di civili avvenuti ai giorni nostri, poche
settimane, mesi o anni fa (e che tutt’ora continuano sotto gli occhi indifferenti delle ‘democrazie occidentali’ e ‘fratellanze arabe’ varie).
O tutti o
nessuno. O si chiede, come é stato fatto per i gerarchi nazisti, un
mandato di cattura internazionale per crimini contro l’umanitá e crimini
di guerra per l’intera rappresentanza di governo, politica e militare
sionista israeliana, che negli ultimi decenni si é operata per compiere
pulizia etnica e genocidio ai danni del popolo arabo palestinese, oppure
questa ‘giornata della memoria’ a senso unico risulta come una violenza
nei confronti della collettivitá, come uno stupro della ragione e del
buon senso: una ragione e buon senso che travalicando i confini e le
differenze ideologiche, etniche e confessionali, pretenderebbe una
memoria globale per ogni tipo di strage e genocidio, tanto piú per
quelle piú ampiamente documentate e comprovate, nonché a noi piú vicine
nel tempo.
No, non celebriamo questa memoria se prima non assisteremo ad un forte, chiaro, globale ed inequivocabile atto di denuncia e condanna dei recenti sanguinosi avvenimenti di Gaza da parte di quella stessa comunitá che appoggia lo stato segregazionista e genocida d’Israele, e che oggi gestisce senza vergogna e spregiudicatamente quella che l’ebreo Norman Finkelstein (genitori periti nei campi di concentramento tedeschi del secolo scorso) definisce come la ‘Fabbrica dell’Olocausto’
(Norman Finkelstein, The Holocaust Industry, http://en.wikipedia.org/wiki/The_Holocaust_Industry)
- https://archive.org/details/HolocaustIndustry
- http://www.vho.org/aaargh/fran/livres4/NFHolindustry.pdf
- http://books.google.ie/books/about/The_Holocaust_Industry.html?id=VrqK5VdO2i0C
- http://www.amazon.com/The-Holocaust-Industry-Reflections-Exploitation/dp/185984488X
- http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/03064220008536696?journalCode=rioc20
Norman G. Finkelstein: l'industria sull'olocausto --- > https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=8dUI-ifztm8&x-yt-ts=1421914688&x-yt-cl=84503534
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GAZA 2012
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QUELLI DELLA MEMORIA…CORTA…
Si può chiedere “memoria” per alcuni, negandola ad altri?
Qualcosa non quadra, non tornano i conti. Noi gli occhi non li chiudiamo, noi non dimenticheremo: ABBIAMO BUONA MEMORIA.
Qualcosa non quadra, non tornano i conti. Noi gli occhi non li chiudiamo, noi non dimenticheremo: ABBIAMO BUONA MEMORIA.
Il Network di TerraSantaLibera.org non partecipa alle commemorazioni di questa “memoria” a senso unico
È nel nostro diritto farlo
Ancora non é un obbligo di legge o un reato…anche se presto lo sará in questa “democrazia di facciata” europea…
Ancora non é un obbligo di legge o un reato…anche se presto lo sará in questa “democrazia di facciata” europea…
A meno che il rabbinato internazionale,
che sostiene l’entità coloniale sionista che occupa la Palestina
storica, non riconosca l’olocausto compiuto da oltre 60 anni a questa
parte ai danni della popolazione araba di Palestina, cristiana e
musulmana, che ha avuto come culmine diversi massacri a Gaza e che
continua quotidianamente nel cosí detto ‘West Bank’ o Cisgiordania, in
tutta la Palestina occupata, con un lento ed inarrestabile stillicidio.
Non si puo celebrare solo e sempre “una” memoria
O si è sensibili a tutte le disgrazie
umane, o ci si considera l’unica rappresentanza umana per cui doversi
dispiacere, mentre tutti gli altri sono solo “animali parlanti”, poco
più che bestie create al solo scopo di servire gli ‘eletti’, come
celebra il Talmud, e quindi indegni.
Non abbiamo scritto e pubblicato queste poche righe ed esposto le foto allegate per suscitare alcun sentimento, nè d’odio, nè di compassione, né tristezza o vendetta, ma semplicemente per onestá intellettuale, in onore di una MEMORIA negata.
Verremo in questi giorni sommersi di pubblicità, telefilm e film, dibattiti e documentari che metteranno in ombra tutti i crimini commessi non solo nel passato ai danni di altri popoli ed etnie, ma anche recentemente, in questi ultimi anni e ancor oggi, specialmente quelli commessi dai macellai che governano ed hanno governato la Palestina occupata.
E ancor oggi, chi si strappa le vesti farisaicamente in pubblico, di nascosto arma, direttamente o indirettamente, la mano a bande di terroristi che commettono crimini orrendi, ma dei quali nessuna memoria é mai stata, viene o verrà mai celebrata. E tutto ciò è assolutamente ingiusto ed inaccettabile.
(a questo link si possono trovare molti articoli di cronaca, con foto e video allegati, che dimostrano come Tel Aviv aiuti con armi e supporto logistico le bande terroristiche di tagliagole jihadisti di al-Qaeda che hanno compiuto e compiono orrendi crimini contro la popolazione siriana, cristiana specialmente, ma anche musulmana)
terroristi di al-Qaeda feriti nel Golan siriano e trasportati dalle milizie sioniste per essere curati in ospedali israeliani
Senza voler ferire la suscettibilità
altrui per le sofferenze patite, ma o si celebrano le memorie delle
sofferenze di tutti gli esseri umani, a partire da quelle più recenti e
fresche di Gaza, oppure noi non intendiamo renderci complici di quella
che è solo una campagna di propaganda, per ingrassare quella che anche
l’ebreo Norman Finkelstein (i cui genitori sono morti nei campi di concentramento)
definisce in un suo famoso libro come “la Fabbrica dell’Olocausto”, una
speculazione commerciale, politica e coloniale, che basandosi sulle
disgrazie e sofferenze storiche di alcuni, crea le condizioni di
assoggettamento psicologico di massa per mantenere ed estendere sempre
piú un impero militare su larga scala.
Non si può avere la memoria così corta da
non vedere quel che succede sotto i nostri occhi, adesso, pretendendo
di imporci il monopolio di un’unica memoria.
Una memoria che viene imposta a senso unico e incontestabile. Una strana memoria, che assomiglia di piú ad un indottrinamento di massa, col paraocchi e sotto minaccia.
La comunità israelita, che sostiene ed è complice apertamente, o con il suo silenzioso assenso, dello Stato ebraico-sionista (il
quale in contraddizione con tutti i mandati e risoluzioni delle Nazioni
Unite occupa militarmente e sfrutta indiscriminatamente tutta la
Palestina storica), che ne approva l’operato genocida nei
confronti della popolazione araba di Terra Santa, non può chiederci di
chiudere gli occhi sui crimini compiuti dai suoi leaders e nello stesso
tempo volerci solidali con le proprie passate traversie: traversie
grazie alle quali l’entità coloniale insediatasi in Palestina si
ingrassa sempre più, giustificando e coprendo così ogni suo crimine.
Questa ostinata insensibilità verso i
fratelli arabi di Terra Santa, espropriati e massacrati da decenni nella
propria terra, non gioca a favore dei così definiti impropriamente
“fratelli maggiori”, ma anzi accresce nel mondo una certa ostilità
culturale e politica nei loro confronti.
Se il rabbianto internazionale non riconoscerà le sofferenze ed i crimini commessi oggi ai danni della Palestina e del suo popolo, noi e tutti gli uomini ancora intellettualmente liberi non potremo onestamente riconoscere e valutare appropriatamente la loro ‘memoria’.
POCHI SANNO CHE IL 14 MAGGIO,
GIORNO IN CUI IN PALESTINA SI CELEBRA LA NAKBA, LA CATASTROFE
(significato simile a quello della Shoà), QUANDO LA POPOLAZIONE ARABA
(…nel 1948, quindi dopo la Shoá…) FU CACCIATA DAI SUOI VILLAGGI,
MASSACRATA, DEPORTATA, È UNA GIORNATA DI COMMEMORAZIONE VIETATA PER
LEGGE NELLA PALESTINA OCCUPATA DALL’ENTITÀ COLONIALE SIONISTA.
In quel giorno le frontiere ed i check-point di tutta la Palestina vengono chiusi ermeticamente dalle milizie sioniste e sono vietate tutte le commemorazioni.
É capitato anche a noi, un gruppo misto di pellegrini europei, alcuni anni fa in quell’occasione, nel 2009, di ritorno da Betlemme, dove avevamo assistito alla S. Messa celebrata da Papa Benedetto XVI nella Piazza della Mangiatoia, dopo una breve visita alla comunitá cristiana di Nablus, di ritrovarci blindati a Jenin, a pochi chilometri da Nazareth, nostra destinazione finale, con autobus e autista che ci attendevano oltre il “muro”, con le milizie sioniste che peró ci impedivano ogni movimento verso l’esterno.
Ci vollero ore e numerose telefonate,
ognuno alle rispettive ambasciate di appartenenza, per riuscire a
sbloccare la situazione, con anziani sofferenti sotto il sole cocente.
Non cosí fu invece per tutti gli arabi che erano in attesa allo stesso
check-point, ognuno col suo sacchetto o zainetto di viveri per la
giornata di lavoro da affrontare, che con lo sguardo rassegnato, perso
nel vuoto, aspettavano che il coprifuoco terminasse, dopo la mezzanotte
(erano le 11 di mattina) per poter tornare alle proprie famiglie.
Alla popolazione autoctona di Terra Santa, é vietato in quel giorno di maggio ricordare i propri cari e le proprie sofferenze, fare visita a parenti, a cimiteri, a memoriali, spostarsi per lavorare, recarsi in ospedali-scuole-campi-uffici-officine al di fuori del proprio villaggio.
Una giornata di lutto e di memoria vietata, per legge, una legge ebraica.
E si ha la faccia tosta di voler imporre una “giornata della memoria”, mentre la si nega agli altri…?!?
In quanto gli arabi sono sicuramente di ceppo semita, questa negazione della loro memoria, oltre al furto della loro terra, al loro lento genocidio, da oltre 60 anni a questa parte, è da ritenersi quale vero ed inconfutabile atto di ANTISEMITISMO.
Ci sarebbe da scrivere molto a riguardo
di questa ipocrisia ammantata di umanitarismo e degli olocausti
consumati nel mondo negli anni, ai danni di diverse popolazioni ed
etnie, ad ogni longitudine e latitudine, e proprio per mano di quella
elite mondiale e militare che oggi impone violentemente, con lavaggi del
cervello globali e armi di distruzione/distrazione di massa varie, i
propri standards culturali a senso unico.
Molto ci sarebbe da dire, ma ci accontentiamo di quanto sin’ora espresso, sperando di aver suscitato in alcuni di voi poche e semplici meditazioni.
“Guai a voi scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume…Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?” (Mt. 23, 13-36).
CORRELATO:
Nakba 65
65 anni fa, la tragedia che colpì il popolo palestinese, mentre una legge israeliana oggi vieta ai palestinesi di manifestare lutto e dolore durante tutta la settimana del giorno della Nabka, l’olocausto palestinese, che ruota intorno al 14 e 15 maggio…
27 gennaio 2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015… … …
(foto dei bambini di Gaza 2009: http://desertpeace.wordpress.com/2009/01/06/phopto-gallery-of-gazas-martyred-children/)
(foto dei bambini di Gaza 2012: http://inayatscorner.wordpress.com/2012/11/18/remembering-the-dalou-family-in-gaza/)
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deca
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