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Capitolo IV
LA TECNOLOGIA PERDUTA
DI NIKOLA TESLA
Dopo gli esperimenti di Colorado Springs, Tesla
tornò a New York con
l'intenzione di costruire un nuovo trasmettitore di amplificazione di
straordinaria potenza nella grande metropoli come primo passo verso la
realizzazione del suo rivoluzionario sistema mondiale di trasmissione wireless.
Tale progetto in seguito prese il nome di torre
di Wardenclyffe, dal quartiere in cui venne edificata e dalla forma dell'intera
struttura. Si trattava di un dispositivo dotato di un circuito di
auto-induzione molto elevata e scarsa resistenza che, per tipo di disposizione,
modo di eccitazione e funzionamento, poteva essere considerato diametralmente
opposto al classico circuito di trasmissione hertziano od elettromagnetico: “Il mio trasmettitore emetterà un'onda complessa da dieci milioni di cavalli vapore,
l'uno per cento dei quali è ampiamente sufficiente a mantenerlo in funzione.
Questo enorme ammontare di
energia, che corrisponde approssimativamente a due volte quello delle cascate
del Niagara, è ottenibile grazie all'uso
di certi accorgimenti che renderò noti solo a tempo debito”.1
Tesla spiegò che era difficile formulare un'idea adeguata
sulle meravigliose opportunità offerte da questo tipo di apparato, poiché grazie a esso avrebbe rivoluzionato il globo.
Avendo egli ridotto le radiazioni elettromagnetiche a una quantità insignificante, mantenendo le esatte condizioni
di risonanza, il circuito si sarebbe comportato come un enorme pendolo con cui
immagazzinare indefinitamente l'energia del circuito primario nella Terra o
nella sua atmosfera.
Tesla dichiarò inoltre di aver concepito il sistema di
trasmissione multicanale prendendo come modello di riferimento il sistema
nervoso umano: “L'ispirazione fondamentale all'impiego
di più elementi distinti ma
associati, in modo che possano cooperare nell'isolare l'energia trasmessa,
risale direttamente al mio esame accurato della suggestiva esposizione del
meccanismo dei nervi umani di Spencer. […]
Molte migliaia di messaggi telegrafici e
telefonici simultanei potranno certamente essere inviati attraverso un singolo
canale conduttore, naturale o artificiale che sia, e senza interferenze
reciproche preoccupanti, mentre milioni sono possibili”.2
Lo scienziato, insomma, si era posto un obiettivo
molto ambizioso, che per essere realizzato richiedeva ingenti capitali. Al suo
rientro in città, quindi, iniziò subito a curare con particolare attenzione le
relazioni sociali, organizzando magnifiche cene all'hotel Waldorf Astoria per
gli uomini d'affari che avrebbero potuto investire nel suo futuristico
impianto.
In una di queste occasioni riuscì a convincere il banchiere J. P. Morgan a
finanziare il sistema per la trasmissione mondiale di sua invenzione. Tuttavia,
per concludere tale accordo Tesla fece credere a J. P. Morgan che il suo impianto
avrebbe trasmesso solo ed esclusivamente informazioni per le telecomunicazioni.
Così, dopo aver ottenuto fondi per 150.000 dollari
dal superbanchiere in cambio del 51% dei diritti sui suoi brevetti,3 Tesla stava finalmente per materializzare il suo sogno.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1901 a
Wardenclyffe, a Long Island (New York), e dopo tre anni di lavoro l'imponente
torre di trasmissione misurava ormai circa 57
metri di altezza. Nel 1903 tutta la struttura portante era stata ultimata e per
completare definitivamente l'opera mancava soltanto il rivestimento in rame
della cupola toroidale da 22 metri di diametro.
Sotto la torre era stato scavato un pozzo di ben
120 piedi (36,6 mt.) di profondità, a cui vennero aggiunti dei tubi di ferro per
una lunghezza addizionale di altri 300 piedi (94,4 mt.) che arrivavano fino alla
falda acquifera sottostante.
Tesla dichiarò: “Il lavoro sotterraneo
è una delle parti più costose della torre. Nel sistema che ho
inventato è necessario che il trasmettitore
abbia una presa di terra in grado di far vibrare il sottosuolo dell'intero
globo”.4
Fig. 24-25 - La torre di Wardenclyffe, rimasta
incompiuta e fatta demolire nel 1917.
Tuttavia i fondi stanziati per la costruzione
dell'impianto si esaurirono dopo appena due anni dall'inizio dei lavori. Nel
1903, infatti, J. P. Morgan si rifiutò di concedere ulteriori finanziamenti, poiché nel frattempo aveva scoperto le vere intenzioni
dello scienziato.
Tesla aveva dichiarato pubblicamente di poter
far accendere tutte le luci della fiera di Parigi utilizzando la sua torre di
Wardenclyffe come trasmettitore.5 Un passo falso che gli costò caro. Con tale affermazione, Tesla si era messo
irreparabilmente in contrasto con Morgan, mandandolo su tutte le furie. Il
banchiere, infatti, proprio non voleva saperne di una tecnologia senza fili che
avrebbe azzerato i suoi guadagni sulle reti di distribuzione elettrica via cavo
e che per di più non consentiva l'utilizzo
dei contatori per la misurazione e la vendita dell'energia erogata.
Con il sistema mondiale di trasmissione wireless
di Tesla, chiunque avrebbe potuto rifornirsi di energia semplicemente piantando
un'antenna in giardino.6
Se si considera poi che Morgan deteneva anche il
monopolio del mercato del ferro e del rame,7 è evidente che con le linee elettriche tradizionali avrebbe venduto
milioni di tralicci, guadagnando una fortuna.
Si può ben comprendere la ragione per cui tale
tecnologia wireless (senza fili) non fosse affatto un buon affare per lui sotto
ogni aspetto commerciale.
Tesla cercò di persuadere Morgan, mostrandogli quanto il
suo progetto fosse tecnologicamente utile e vantaggioso per tutta l'umanità, con una lettera del 1904 dove dichiarò apertamente di essere già riuscito a trasmettere una notevole quantità di energia elettrica dal suo trasmettitore
incompleto da Long Island (New York) a Los Angeles (4.000 km circa di distanza)
con un consumo pari solo al 2%, contro il 30% via cavo.8
Ovviamente ciò non ottenne l'effetto sperato e i suoi rapporti
con Morgan cessarono drasticamente. Tesla, allora, nella vana speranza di
trovare comunque altre entrate, si rivolse al governo canadese, dal quale
ottenne la promessa di una fornitura di 10.000 cavalli vapore in energia
elettrica in cambio della costruzione di un impianto di trasmissione di energia
senza fili sulle cascate del Niagara.9 L'accordo tuttavia non poté concludersi, poiché Tesla da solo non disponeva delle risorse
economiche necessarie al completamento dei lavori.
Morgan, che nel frattempo aveva bloccato il
progetto di Wardenclyffe, non potendo ammettere pubblicamente di aver
compromesso il progresso umano per mero interesse personale, iniziò a screditare pubblicamente Tesla e la sua
tecnologia. Di rimbalzo, tutti i grandi giornali allineati al volere dei poteri
forti bollarono l'avventura di Wardenclyffe come la “follia
di Tesla da un milione di dollari” e nessun altro
finanziatore ebbe più il coraggio di farsi avanti.10
Di fronte all'ostruzionismo di Morgan, allo
scienziato non rimase che scrivergli le seguenti infuocate lettere di protesta:
“Mi fai pagare il doppio, mi fai aspettare dieci mesi
un macchinario. E oltre a tutto questo, hai creato il panico. […] Sono disonorato, e sono diventato lo zimbello dei miei
nemici”.11
Nonostante le enormi difficoltà economiche che dovette affrontare, lo
scienziato continuò sempre a sostenere in pubblico la necessità di portare a termine la costruzione della torre
di Wardenclyffe. Nel 1904 rilasciò un intervista all’Electrical
World and Engineer in cui lasciò trasparire per la prima volta il suo ran-core
per Morgan: “Il suo principio di funzionamento (della
torre di Wardenclyffe, n.d.a.) stabilisce un radicale e fruttuoso distacco da
quanto è stato fatto prima d'ora.
Non ho alcun dubbio che si dimostrerà molto efficiente, in particolar modo per
portare energia e sviluppo nei paesi più arretrati, come nelle regioni del mondo meno
accessibili.
Esso implica l'impiego di impianti capaci di
trasmettere energia e informazioni ai più remoti confini della Terra. [&] Un
dispositivo tascabile semplice ed economico permetterà di individuare la propria esatta posizione e
ricevere notizie o comunicazioni dal resto del mondo. […]
Se non ci fossero stati degli imprevisti, che non hanno nulla a che fare con le
sue caratteristiche tecniche, il primo di questi impianti sarebbe già stato realizzato”.12
Il criminale sionista John Piermont Morgan
Quattro anni dopo tornò a reclamizzare i vantaggi del suo sistema sulle
pagine del Wireless Telegraphy & Telephony:13 “Non appena il progetto sarà realizzato, sarà possibile per un uomo d'affari a New York dettare le sue istruzioni, e
vederle istantaneamente apparire in forma di stampa nel suo ufficio a Londra o
altrove.
Egli dalla sua scrivania sarà in grado di telefonare a chiunque nel globo
senza dover effettuare alcun cambiamento nell'equipaggiamento esistente. Uno
strumento di poco costo, non più grande di un orologio, permetterà a chiunque lo porti di sentire informazioni ovunque,
sia sul mare che sulla terra, musiche o canzoni, il discorso di un leader
politico, l'indirizzo di un eminente uomo di scienza, o il sermone di un
eloquente predicatore, diffuso in qualunque altro posto e a qualunque distanza.
Utilizzando lo stesso sistema, qualunque
fotografia, carattere
tipografico, o stampa potrà essere trasferito da un posto all'altro.
Milioni di tali strumenti potranno essere collegati a una sola centrale di
questo tipo.
Più importante della comunicazione di informazione,
sarà comunque la trasmissione
di potenza (energia elettrica, n.d.a.) senza l'utilizzo di fili, su larga scala,
cosa che convincerà chiunque sulle
enormi potenzialità del suo utilizzo. Ciò sarà sufficiente a mostrare
che l'arte della trasmissione senza fili offre possibilità di gran lunga più
elevate di qualunque altra invenzione o scoperta mai effettuata prima d'ora, e,
se le condizioni saranno favorevoli, ci si può
aspettare con certezza che nei prossimi anni altre meraviglie verranno fuori
dalle applicazioni di questa tecnologia”.
La vera causa del
fallimento del progetto di Wardenclyffe, quindi, non era di carattere tecnico,
ma politico-economico.
La tecnologia di
Tesla, infatti, era giunta a uno stadio di sviluppo talmente evoluto da
costituire una seria minaccia agli interessi economici delle lobby più potenti del mondo.
Pertanto, finché il suo ingegno poté essere sfruttato dall’élite finanziaria e industriale per fini di lucro,
venne appoggiato e sostenuto fino alla celebrità,
ma non appena giunse a un passo dal distribuire gratuitamente energia a tutta
l'umanità venne osteggiato con
ogni mezzo possibile ......
L'enigma sul guadagno
energetico
A causa della ferma
opposizione dei suoi finanziatori alla costruzione dell'apparato per la trasmissione
di energia senza fili a costi prossimi allo zero, l'esatto funzionamento del
sistema di Tesla è rimasto ancora oggi
parzialmente avvolto nel mistero.
Sappiamo solo che nel
suo brevetto n° 787.412 del 1905 lo
scienziato dichiarò di avere ottenuto
dispersioni inferiori a qualche punto percentuale, aggiungendo che l'utilizzo
del trasmettitore alle bassissime frequenze avrebbe comportato addirittura un
incremento energetico con l'aumentare della distanza.
Quest'ultima
dichiarazione, apparentemente assurda e attualmente molto contestata in ambito accademico,
venne confermata dallo scienziato sia nella sua autobiografia14 che in un'intervista
del 1919 alla pubblicazione scientifica The Electrical Experimenter.
Durante l'intervista
egli affermò infatti: “È persino possibile
far aumentare gli effetti dell'amplificazione con la distanza in base a una legge
matematica esatta”.15 È
quindi probabile che, se Tesla affermava il vero, non solo avesse trovato il
modo per accumulare energia nella Terra stessa al fine di renderla disponibile
ovunque, ma avesse anche scoperto come ricavare un guadagno energetico
dall'ambiente durante il processo di immagazzinamento.
deca
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