mercoledì 9 settembre 2015

ORCHESTRA LA CRISI DEI PROFUGHI


LA SINFONIA DEI CLANDESTINI


Alessandro Lattanzio, 7.9.2015

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5000 bambini sono morti tentando di raggiungere l’Europa dopo l’invasione statunitense dell’Iraq nel 2003. Nel 2015 BHL s’indigna… Allora tutti s’indignano…

Abdullah Kurdi dice che la sua barca iniziò ad imbarcare acqua a 500 metri a largo di Bodrum, da cui erano partiti. Kurdi dice: “Ho cercato di nuotare fino alla riva… ma non riuscivo a trovare mia moglie e i bambini, una volta lì. Ho pensato che si erano spaventati ed erano fuggiti. Quando non riuscì a trovarli nel nostro punto d’incontro in città (Bodrum), dove normalmente c’incontriamo, andai all’ospedale“. Aylan Kurdi: gli amici e la famiglia riempiono le lacune sulle immagini strazianti
Ci sono due problemi sul resoconto di Abdullah:
1. Venne riferito in precedenza che Abdullah Kurdi era stato trovato in stato semicosciente, “Il padre di Aylan e Galip fu trovato in stato semicosciente e portato in ospedale nella vicina Bodrum, secondo il quotidiano al-Sabah“. Le immagini scioccanti del bambino siriano
2. E’ stato riferito che, “che quando Abdullah si rese conto che suo figlio Ghalib era morto al suo braccio sinistro, rivolse l’attenzione all’altro figlio Aylan… Quando si rese conto che anche Aylan era morto, cercò di salvare la moglie, sempre senza successo...” Voglio dire al resto del mondo, a questo punto, d’intervenire
Abdullah ieri ha descritto come avesse supplicato i figli a continuare a respirare, dicendogli che non voleva che morissero. Fu solo quando guardò i loro volti e vide il sangue negli occhi di Aylan che capì che i bambini erano morti tra le sue braccia e che fu costretto a lasciarli. Guardandosi intorno nell’acqua, vide il corpo di sua moglie Rihan ‘fluttuante come un palloncino’. Era annegata“. Daily Mail

Sei fortunato Aylan! Siamo vittime della stessa guerra, ma a nessuno interessa la nostra morte...
Sei fortunato Aylan! Siamo vittime della stessa guerra, ma a nessuno interessa la nostra morte…

La storia di Aylan Kurdi sembra una psy-op ?

CBC aveva riferito che la famiglia di Aylan Kurdi aveva fatto domanda per lo status di rifugiato in Canada. In realtà, alcuna richiesta formale del genere fu fatta“. CBC
La zia di Aylan Kurdi non fece molto per permettere alla famiglia di venire in Canada. Quindi, una parte fondamentale della storia è falsa. Il padre di Aylan Kurdi, Abdullah ha amici e parenti in Paesi come Grecia, Germania e Canada. Aylan Kurdi in realtà si chiama Aylan Shenu. La famiglia Kurdi ha vissuto in Turchia per tre anni ed è originaria di Damasco. Quindi, non erano minacciati dal SIIL quando s’imbarcarono. La sorella di Abdullah Kurdi, Tima, vive in Canada da 20 anni. “Tima Kurdi arrivò in Canada nel 1992, dopo aver sposato Rocco Logozzo” (un napoletano). Tima ha due sorelle e due fratelli in Turchia (tra cui Abdullah). BC Family
Tima Kurdi su facebook sembra avere amici certi ricchi sauditi come tale Nael Skeak. La pagina facebook di Abdullah Kurdi non mostra le foto della moglie e solo due di lui con i bambini.
Adil Demirtas, 18enne barman e chef dell’hotel Woxxie, a Bodrum in Turchia. Verso le 06:30, l’amico di Adil riferì di aver avvistato il corpo di Aylan, così come il corpo di una bambina. “Lui e un amico recuperarono i corpi dall’acqua sulla spiaggia”, prima di chiamare un’ambulanza. “Sembravano ancora vivi, come se stessero dormendo, sorridendo“, dice Adil. Daily Mail

Adil Demirtas
Adil  Demirtas

Il problema è che tutta la storia appare una bufala. Nessuno aiutava il bambino, nemmeno i pescatori o i fotografi sogghignanti. “Un gommone navigò per cinque minuti e già imbarcava acqua. Lo scafista si gettò in mare e io provai a prendere il timone, ma un’altra onda rovesciò la barca“, dice Abdullah, padre di Aylan. “Abdullah ha detto che la barca sovraccarica si capovolse subito dopo che il capitano, descritto come turco, in preda al panico l’abbandonasse, lasciando Abdullah comandante de facto di una piccola barca sovraccarica in alto mare. In una dichiarazione della polizia successivamente giunta all’agenzia di stampa turca Dogan, Abdullah diede un altro resoconto, negando che vi fosse uno scafista a bordo“. Il bambino che ha commosso il mondo
Nessuno sembra abbiano cercato di rianimare il bambino; erano troppo impegnati a scattare foto? Il fratello di Alan, Galip, “fu trovato a circa 100 metri oltre Aylan“.

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Nilüfer Demir, dell’agenzia stampa turca Dogan, scattò le foto del bambino verso le 6:00 del 2 settembre, ossia mezz’ora prima che il barman Demirtas lo portasse a riva?

Nel 2013, terrorista taqfirita di Jabhat al-Nusra in Siria. Nel 2015 'siriano' richiedente asilo in Europa.Nel 2013, terrorista taqfirita di Jabhat al-Nusra in Siria. Nel 2015 ‘siriano’ richiedente asilo in Europa.

Un esponente dello Stato islamico affermava che il SIIL avrebbe inviato 4000 combattenti nell’UE tramite la crisi dei profughi. Dalle città portuali turche di Smirne e Mersin, migliaia di profughi partono per l’Europa meridionale e Italia, puntando su Svezia e Germania per stabilirvisi. Dei contrabbandieri turchi affermavano di aver aiutato i terroristi del SIIL ad infiltrarsi in Europa con il pretesto di richiedere asilo o di visitare le famiglie, per poi “essere pronti”.
Il portavoce del SIIL Abu Muhamad al-Adnani avrebbe affermato “Saremo nemici, davanti a Dio, se qualsiasi musulmano che può far sanguinare un crociato si astiene dal farlo lanciando una bomba, un proiettile, un coltello, un’auto, un sasso o anche con un calcio o un pugno“.
 

Alla manifestazione del 5 settembre a Parigi, per “l’accoglienza dei rifugiati e il rispetto della dignità umana di tutti i migranti”, comparivano le bandiere dei terroristi islamisti in Siria e dell’opposizione allineata alla NATO nell’aggressione alla Siria che avrebbe creato la crisi dei profughi. Amnesty International, SOS Razzismo, socialisti, estrema sinistra e verdi francesi partecipavano alla kermesse filo-taqfirita.

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Difatti, i profughi ‘siriani’ non sono ‘siriani’ e probabilmente sono ‘profughi’ in quanto islamisti e familiari islamisti, provenienti soprattutto da Pensiola araba, Turchia, Pakistan, Nord Africa e Africa, in fuga perché sconfitti dagli eserciti siriano ed iracheno ed eliminati o cacciati dallo Stato islamico: “Documenti sparsi a pochi metri dal confine tra Serbia ed Ungheria provano che molti migranti che inondano l’Europa cancellano la loro vera nazionalità, probabilmente adottandone una nuova entrando nell’Unione europea. Molti viaggiatori userebbero documenti falsi per avere una maggiore possibilità di ricevere asilo in Germania e altri Stati dell’Europa occidentale”. La polizia di frontiera serba afferma che il 90 per cento dei migranti dalla Macedonia, 3000 al giorno, si dichiara siriano, ma non ha alcun documento per dimostrarlo. “Ciò si vede quando la maggior parte di coloro che passano in Serbia dichiara il 1.mo gennaio come data di nascita“, afferma l’ufficiale della polizia di frontiera Miroslav Jovic. “Penso che sia la prima data che gli viene in mente“.
Il capo dell’agenzia di frontiera dell’Unione europea Frontex ha dichiarato che il traffico di passaporti falsi siriani è aumentato. “Molte persone arrivano dalla Turchia con documenti falsi siriani, perché sanno che otterranno asilo nell’UE più facilmente“. In Germania, le dogane hanno intercettato pacchetti spediti in Germania contenenti passaporti siriani, autentici o falsi. E non si tratta solo della Germania, il 1° settembre a Lecce venivano sottratti diversi documenti ancora in bianco e 25mila euro. E non era il primo furto all’anagrafe leccese.


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Va ricordato che il “corridoio balcanico” parte dalla Turchia, da cui i flussi di islamisti e taqfiriti sono scagliati per colpire Grecia, Macedonia, Serbia e Ungheria, Paesi prossimi alla Russia e di ostacolo alle manovre atlantiste in Europa orientale. Una volta in Germania, i profughi saranno utilizzati dai partiti al governo della coalizione Merkel per schiacciare l’opposizione ‘ostalgica’ della popolazione dell’ex-Repubblica Democratica Tedesca e per colpire i migranti dai Paesi dell’Europa orientale, che diventano sempre più diffidenti verso Bruxelles.
Ad esempio il “Gruppo di Vishegrad”, formato da Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia, si riuniva a Praga per discutere della crisi e dichiarando piena solidarietà all’Ungheria nello scontro con Bruxelles, Parigi e Berlino, ed opponendosi alla politica delle quote decisa da Holland e Merkel con l’adozione di varie disposizioni comuni per affermare la loro sovranità verso la questione dei migranti, e quindi rifiutando la quota che tedeschi e francesi vogliono imporre. Infine, i quattro Paesi dimostrano l’intenzione di perseguire un’unica politica, aiutandosi a vicenda anche nella sorveglianza congiunta delle frontiere.
Tutto questo crea de facto un blocco dei Paesi dell’Europa orientale nell’UE, contrapposto a Bruxelles-Berlino-Parigi. “Il risultato di tali opposizioni, contraddizioni e limiti, è un’Unione europea caratterizzata da un “centro” che tenta di affermarsi in modo quasi totalitario e senza alcuna legittimità, mentre le varie posizioni condivise dai 28 Stati membri vanno dalla dal fastidio all’opposizione radicale ai “valori” il cui ruolo paradossalmente unificante è stato indicato negli ultimi anni come necessità assolutamente fondamentale”.

Che dietro all’ondata ‘migratoria’ ci siano le operazioni della NATO è indirettamente confermato proprio da sicari ed agenti dell’organizzazione atlantista: il generale Constantin Degeratu, consigliere del presidente rumeno sulla sicurezza nazionale, dice che la Russia è dietro l’ondata migratoria perché aiuta il regime baathista di Damasco impedendo che la Siria divenisse il califfato del SIIL. “Quello che accade è una componente dell’assalto antidemocratico della Russia all’Unione Europea“, conclude lo squilibrato Degeratu. Infatti, Degeratu e amici non spiegano perché i migranti non fuggono verso i ricchi Stati del Golfo: Arabia Saudita, Quwayt, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Oman, che registrerebbero i più alti standard di vita nel mondo e dove gli immigrati potrebbero integrarsi molto facilmente condividendo lingua e religione. Invece vengono indirizzati verso Germania ed Europa centro-settentrionale.
Tale operazione “ha molti elementi in comune con il piano per distruggere le economie socialiste nel mondo. L’operazione fu pianificata e realizzata da Stati Uniti e NATO, portando alla caduta del muro di Berlino, al crollo dell’Unione Sovietica e all’integrazione nella NATO degli Stati dell’ex Patto di Varsavia. … Impianti di produzione dell’Europa orientale furono smantellati e rottamati in occidente o ristrutturati a vantaggio dei nuovi proprietari. Con la privatizzazione, le risorse divennero automaticamente di proprietà delle aziende occidentali. A seguito di tale enorme frode, la maggior parte della manodopera qualificata dall’Europa orientale, centinaia di migliaia di specialisti, tra i 35 e 50 anni, fu costretta alla disoccupazione”.

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Fonti:
Aanirfan
Dedefensa
Express
Kniga Bukv
Leccesette
Macon
Reseau International
Reseau International
Reseau International

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3 commenti:

  1. interessante è la merceologia della vita. Ora quando sento parlare di immigrati non riesco a fare a meno di pensare alle quote latte. Dirai che c'entra? Leggi questi due link http://www.voltairenet.org/article188627.html http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/09/05/cosa-ce-dietro-la-foto-che-sconvolge-il-mondo/ ciao condivido

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  2. Hai detto bene Marta... merceologia della vita..Perchè se il male sta in chi propone.. sta forse il bene in chi accetta? quindi vittima diventa carnefice.. solo per arrivare al terzo soggetto: NOI.
    Ottimo articolo Deca!..illuminante.. ora vado a leggere i due link di marta.

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  3. Marta e Elisabetta oggi aggiorno l'articolo con il collegamento di Voltaire che mi pare approfondito ed interessante !! Grazie !!

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