PRIMAVERA ECONOMICA IN UNGHERIA: CALA ULTERIORMENTE IL COSTO DEL DENARO E SALE ALLE STELLE LA FIDUCIA NELL'IMMOBILIARE
Il
consiglio monetario della banca nazionale ungherese (MNB) ha deciso
durante la riunione del 29 aprile 2014 un nuovo taglio al tasso d'interesse di riferimento, abbassato così al 2,5%. Il taglio, di 10
punti base, è in linea con le attese del mercato.
Secondo diversi
economisti che si erano espressi prima di oggi dichiarando prevedibile
l’ennesima riduzione del tasso, dovrebbe esserci un periodo di tregua
nel ciclo espansivo, che è stato avviato nell’agosto del 2012.
E intanto, indici in miglioramento per l’immobiliare a Budapest e in
Ungheria, con un significativo aumento dell’ottimismo rispetto
all’autunno del 2013.
A rilevarlo sono i sondaggi di GKI, che ha
pubblicato il paragone tra i due periodi con una dettagliata descrizione
dell’andamento del settore basata sulle ultime due indagini condotte.
I risultati, osserva l’istituto di ricerca, sono molto simili a
quelli dei sondaggi sul business in generale e sulla fiducia dei
consumatori.
Il motivo di questo “esuberante ottimismo” è chiaro e non
si trova nei dati statistici disponibili che non presentano particolari
picchi significativi nei tassi di utilizzo degli immobili, né nelle
transazioni per vendita di abitazioni: il motivo sta tutto nella fiducia
degli ungheresi nel premier Orban, rieletto trionfalmente alla guida
dell'Ungheria.
Non è un caso infatti se moltissimi ungheresi - ben oltre la
maggioranza - guardano con fiducia al futuro e sono aiutati a farlo, ad
esempio, dalla riduzione del costo del denaro da chiedere in prestito,
riduzione decisa dallo Stato e attuata dalla Banca Nazionale
d'Ungheria.
Questo, significa essere uno Stato sovrano e non in catene com'è
l'Italia sotto il giogo mortale della U€ e del suo braccio armato
finanziario che si chiama BC€.
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