I TAGLIAGOLE AVRANNO VITA CORTA PERCHE' NOI SAPPIAMO CHI SONO - QUA DI SEGUITO UN SUNTO DEI LORO NOMI
Ucraina, il ritorno di Gladio
Alessandro Lattanzio, 4/5/2014
Alle
04:00 del 2 maggio, la Guardia Nazionale ucraina, composta soprattutto
dai nazisti di Pravy Sektor, assaltava Slavjansk, occupando l’edificio
della TV e attaccando 10 posti di blocco alla periferia della città con
l’impiego di elicotteri, carri armati e trasporto truppa corazzati.
Quattro elicotteri sono stati abbattuti dalla milizia dell’autodifesa.
Un elicottero Mi-24 è stato abbattuto con un missile ed un altro colpito
ha dovuto atterrare d’urgenza alla periferia della città. Un terzo
elicottero Mi-24 veniva abbattuto con un lanciagranate. Almeno due
piloti sono morti ed un altro è stato catturato. Due attivisti
anti-golpisti sono stati uccisi. L’attacco s’è svolto contro alcuni
punti di controllo da parte di veicoli blindati e veicoli da
combattimento aeroportati, mentre truppe eliportate sbarcavano presso i
posti di blocco. Alcuni elementi golpisti s’erano avvicinati alla
stazione ferroviaria mentre la collina Karachun, che domina la città, e
una stazione di polizia sarebbero state occupate dagli aggressori;
scontri a fuoco esplodevano vicino alla sede locale del servizio di
sicurezza ucraino controllata dalla milizia popolare. Il comandante
della milizia di autodifesa Igor Strelkov denunciava la demolizione di
diversi edifici nella città. Cecchini di Fazione Destra sparano sulla
popolazione, dopo essersi infiltrati il giorno prima fingendosi dei
civili.
Il rappresentante permanente della Russia presso l’OSCE, Andrej Kelin, affermava: “Abbiamo chiesto che tutto ciò sia fermato, e che corridoi umanitari siano creati per la popolazione civile, e che le forze aeree sospendano i voli“. Il sindaco di Slavjansk, Vjacheslav Ponomarjov, chiedeva ai cittadini di rimanere al sicuro a casa, “Voglio rivolgermi a voi con una dichiarazione, perché la nostra città è attaccata. La nostra città è stata presa d’assalto, e vi sono già state delle perdite di vite umane. Quindi, chiedo che bambini, donne, pensionati non lascino le case. Chiedo agli uomini di armarsi e dare tutto l’aiuto possibile. Grazie per la vostra attenzione, vi ringrazio per il vostro aiuto. Vinceremo!” I nazi-atlantisti attaccavano anche Kramatorsk, uccidendo due persone. “Nel villaggio di Andreevka (sobborgo di Slavjansk) i membri di Fazione Destra hanno aperto il fuoco ferendo oltre 10 persone” di cui una è poi morta in ospedale, informava il sindaco di Slavjansk. Ma anche due aggressori majdanisti sono stati eliminati. L’assalto ucraino a Kramatorsk terminava con il ripiegamento degli aggressori nazi-atlantisti. Una sparatoria si svolgeva nel villaggio Jasnogorka, situato tra Slaviansk e Kramatorsk, “Un convoglio di 10-14 veicoli corazzati e altri è stato bloccato da civili e milizie, ma al calar della notte hanno cominciato a sparare“, uccidendo due persone. Il Commissario del Movimento Social-patriottico “Fronte Orientale”, Nikolaj Solntzev, dichiarava “Il Donetsk oggi si mobilita, ha dichiarato la piena mobilitazione delle nostre forze di sicurezza e siamo pronti alla guerra su vasta scala. Il popolo oggi fa quadrato. Mobilitiamo il popolo, oggi, per la resistenza popolare in ogni singola città, in modo che ogni cittadino del Donbass faccia muro per la propria libertà“.
Nel frattempo il ministro degli Interni golpista Arsen Avakov affermava che Kiev non ha intenzione di fermare l’operazione militare contro il Donetsk, ma il presidente golpista Turchinov l’ha destituito incaricando Nalivajchenko di guidare l’assalto contro le regioni russofone. Aleksandr Jakimenko, ex-capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina, ha riferito che Nalivajchenko è un agente della CIA da diversi anni, da quando era Console Generale d’Ucraina a Washington tra il 2006 e il 2010. L’integralista evangelista Turchinov, la spia della CIA Navajlachenko e il locale duce neo-nazista Dmitrij Jarosh si sono consultati prima di organizzare l’assalto a Donestk, sull’organizzazione dei commando di neo-nazisti, inquadrati da istruttori mercenari stranieri travestiti da ufficiali della SBU. Infatti, il ministero degli Esteri russo ha detto che nell’operazione contro la città di Slavjansk partecipano elementi armati stranieri. Un aderente alle milizie di autodifesa dichiarava che le comunicazioni radio tra i militari ucraini avveniva anche in inglese, in “diverse occasioni”. Almeno 300 cittadini di Polonia e Stati baltici hanno avuto un passaporto ucraino per partecipare all’aggressione contro l’Ucraina russofona. “Il ‘ministro’ degli Interni Arsen Avakov e il capo dell’SBU Valentin Nalivajchenko, il 29 aprile hanno inviato istruzioni al servizio migrazione di consegnare urgentemente passaporti ucraini a 300 cittadini di Polonia e Paesi baltici. I cittadini di questi Paesi agiscono da comandanti di campo e consiglieri delle unità paramilitari nel sud-est dell’Ucraina per combattere le milizie dell’autodifesa“. Sono presenti anche scandinavi, soprattutto mercenari e fascisti svedesi e danesi. Infatti, il mercenario nazi-atlantista danese John O.G. Christensen è stato catturato delle forze patriottiche del Donbass.
Il rappresentante permanente della Russia presso l’OSCE, Andrej Kelin, affermava: “Abbiamo chiesto che tutto ciò sia fermato, e che corridoi umanitari siano creati per la popolazione civile, e che le forze aeree sospendano i voli“. Il sindaco di Slavjansk, Vjacheslav Ponomarjov, chiedeva ai cittadini di rimanere al sicuro a casa, “Voglio rivolgermi a voi con una dichiarazione, perché la nostra città è attaccata. La nostra città è stata presa d’assalto, e vi sono già state delle perdite di vite umane. Quindi, chiedo che bambini, donne, pensionati non lascino le case. Chiedo agli uomini di armarsi e dare tutto l’aiuto possibile. Grazie per la vostra attenzione, vi ringrazio per il vostro aiuto. Vinceremo!” I nazi-atlantisti attaccavano anche Kramatorsk, uccidendo due persone. “Nel villaggio di Andreevka (sobborgo di Slavjansk) i membri di Fazione Destra hanno aperto il fuoco ferendo oltre 10 persone” di cui una è poi morta in ospedale, informava il sindaco di Slavjansk. Ma anche due aggressori majdanisti sono stati eliminati. L’assalto ucraino a Kramatorsk terminava con il ripiegamento degli aggressori nazi-atlantisti. Una sparatoria si svolgeva nel villaggio Jasnogorka, situato tra Slaviansk e Kramatorsk, “Un convoglio di 10-14 veicoli corazzati e altri è stato bloccato da civili e milizie, ma al calar della notte hanno cominciato a sparare“, uccidendo due persone. Il Commissario del Movimento Social-patriottico “Fronte Orientale”, Nikolaj Solntzev, dichiarava “Il Donetsk oggi si mobilita, ha dichiarato la piena mobilitazione delle nostre forze di sicurezza e siamo pronti alla guerra su vasta scala. Il popolo oggi fa quadrato. Mobilitiamo il popolo, oggi, per la resistenza popolare in ogni singola città, in modo che ogni cittadino del Donbass faccia muro per la propria libertà“.
Nel frattempo il ministro degli Interni golpista Arsen Avakov affermava che Kiev non ha intenzione di fermare l’operazione militare contro il Donetsk, ma il presidente golpista Turchinov l’ha destituito incaricando Nalivajchenko di guidare l’assalto contro le regioni russofone. Aleksandr Jakimenko, ex-capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina, ha riferito che Nalivajchenko è un agente della CIA da diversi anni, da quando era Console Generale d’Ucraina a Washington tra il 2006 e il 2010. L’integralista evangelista Turchinov, la spia della CIA Navajlachenko e il locale duce neo-nazista Dmitrij Jarosh si sono consultati prima di organizzare l’assalto a Donestk, sull’organizzazione dei commando di neo-nazisti, inquadrati da istruttori mercenari stranieri travestiti da ufficiali della SBU. Infatti, il ministero degli Esteri russo ha detto che nell’operazione contro la città di Slavjansk partecipano elementi armati stranieri. Un aderente alle milizie di autodifesa dichiarava che le comunicazioni radio tra i militari ucraini avveniva anche in inglese, in “diverse occasioni”. Almeno 300 cittadini di Polonia e Stati baltici hanno avuto un passaporto ucraino per partecipare all’aggressione contro l’Ucraina russofona. “Il ‘ministro’ degli Interni Arsen Avakov e il capo dell’SBU Valentin Nalivajchenko, il 29 aprile hanno inviato istruzioni al servizio migrazione di consegnare urgentemente passaporti ucraini a 300 cittadini di Polonia e Paesi baltici. I cittadini di questi Paesi agiscono da comandanti di campo e consiglieri delle unità paramilitari nel sud-est dell’Ucraina per combattere le milizie dell’autodifesa“. Sono presenti anche scandinavi, soprattutto mercenari e fascisti svedesi e danesi. Infatti, il mercenario nazi-atlantista danese John O.G. Christensen è stato catturato delle forze patriottiche del Donbass.
Infine,
le forze di autodifesa di Slavjansk affermano che gli aggressori
ucraini si comportano come se fossero sotto l’effetto allucinogeno, come
il Captagon prodotto in Bulgaria per conto della NATO e spacciato anche
ai terroristi attivi in Siria. “Questi tizi sono sovreccitati con
episodi di aggressività e allegria inspiegabili. Come se assumessero
pillole o qualcosa d’altro, … creando una sensazione di euforia e di
invincibilità, permettendo anche di agire senza riposare per diversi
giorni“. Gli specialisti della clinica di disintossicazione di Kiev Socioterapija diagnosticarono che i partecipanti di Euromajdan erano affetti da astinenza da tossicodipendenza.
Sempre il 2 maggio, ad Odessa, i nazisti galiziani di Fazione Destra e Svoboda hanno attaccato il palazzo dei sindacati uccidendo 43 persone e ferendone altre 174. Il gruppo nazi-atlantista Fazione Destra, la cui base è ospitata a Dnepropetrovsk dai locali oligarchi mafiosi e sionisti “per impedire la diffusione dell’infezione del Cremlino“, dichiarava di coordinare “tutte le azioni con la leadership del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale dell’Ucraina, il ministero degli Interni e il servizio di sicurezza dell’Ucraina“. In pratica indicava i mandanti della strage di Odessa. Altre quattro persone sono state uccise in scontri di piazza sempre ad Odessa. Uno degli attivisti antigolpisti, rimasto sul tetto insieme a circa 50 altri, affermava in un’intervista. “Abbiamo cercato di chiudere tutte le porte e le finestre che conducono al tetto, sabotando le scale. Da quello che possiamo vedere qui sotto, di ciò che è successo, sembra che nessuno ne uscirà vivo“. Il candidato a sindaco di Odessa, Aleksej Albu, è stato brutalmente picchiato dai fascisti di Fazione Destra. “Militanti di fazione destra sono giunti da Kharkov ad Odessa, oggi. Hanno assaltato il centro della città e poi, urlando “accoltellate i Moskali!”, “Gloria all’Ucraina” e “Morte ai nemici!”, hanno assaltato con le molotov il campo dei manifestanti anti-golpisti, presidiato da circa 200 persone, di cui 100 donne e anziani”. “Quando siamo finalmente riusciti a saltare fuori dalla finestra al secondo piano, quelli di Fazione Destra ci hanno preso a calci, ci hanno picchiato con mazze e catene. Un mio amico ha avuto il cranio sfondato”. Anche Vjacheslav Markin, un deputato del Consiglio regionale di Odessa, è morto in ospedale per le conseguenze del linciaggio. I nazisti lanciavano anche granate stordenti e gas lacrimogeni nell’edificio dei sindacati.
Sempre il 2 maggio, ad Odessa, i nazisti galiziani di Fazione Destra e Svoboda hanno attaccato il palazzo dei sindacati uccidendo 43 persone e ferendone altre 174. Il gruppo nazi-atlantista Fazione Destra, la cui base è ospitata a Dnepropetrovsk dai locali oligarchi mafiosi e sionisti “per impedire la diffusione dell’infezione del Cremlino“, dichiarava di coordinare “tutte le azioni con la leadership del Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale dell’Ucraina, il ministero degli Interni e il servizio di sicurezza dell’Ucraina“. In pratica indicava i mandanti della strage di Odessa. Altre quattro persone sono state uccise in scontri di piazza sempre ad Odessa. Uno degli attivisti antigolpisti, rimasto sul tetto insieme a circa 50 altri, affermava in un’intervista. “Abbiamo cercato di chiudere tutte le porte e le finestre che conducono al tetto, sabotando le scale. Da quello che possiamo vedere qui sotto, di ciò che è successo, sembra che nessuno ne uscirà vivo“. Il candidato a sindaco di Odessa, Aleksej Albu, è stato brutalmente picchiato dai fascisti di Fazione Destra. “Militanti di fazione destra sono giunti da Kharkov ad Odessa, oggi. Hanno assaltato il centro della città e poi, urlando “accoltellate i Moskali!”, “Gloria all’Ucraina” e “Morte ai nemici!”, hanno assaltato con le molotov il campo dei manifestanti anti-golpisti, presidiato da circa 200 persone, di cui 100 donne e anziani”. “Quando siamo finalmente riusciti a saltare fuori dalla finestra al secondo piano, quelli di Fazione Destra ci hanno preso a calci, ci hanno picchiato con mazze e catene. Un mio amico ha avuto il cranio sfondato”. Anche Vjacheslav Markin, un deputato del Consiglio regionale di Odessa, è morto in ospedale per le conseguenze del linciaggio. I nazisti lanciavano anche granate stordenti e gas lacrimogeni nell’edificio dei sindacati.
Almeno “38
persone sono state bruciate vive ad Odessa, evocando i crimini nazisti,
fonte d’ispirazione ideologica dell’ultranazionalismo ucraino“, ha
detto il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite
Vitalij Churkin. Il Presidente Putin ha esteso profondo cordoglio e
solidarietà alle vittime di Odessa, “Purtroppo, non possiamo
esprimere condoglianze a Kiev non essendovi alcuna autorità. Putin è
estremamente preoccupato per l’evoluzione della situazione e per come
agiscono i diversi Paesi della comunità globale.
Putin sente profonda
indignazione per le azioni di Kiev, che vanno interpretate come un
crimine“, ha detto il portavoce del presidente Dmitrij Peskov, che inoltre dichiarava “In
effetti, mentre la Russia compie sforzi per ridurre l’escalation del
conflitto e risolverlo, Kiev ha inviato aerei militari contro le città
ucraine e ha lanciato una speciale operazione, distruggendo l’ultima
speranza degli accordi di Ginevra“.
Il primo ministro russo Dmitrij Medvedev ha detto, “La
gente al potere nella capitale dell’Ucraina deve ritrovare la coscienza
e smettere di uccidere i propri cittadini, ma il destino del Paese sarà
molto triste, l’uso della forza nel sud-est dell’Ucraina è un segno
d’impotenza delle attuali autorità a Kiev.
Invece di avviare un dialogo
regolare nello spirito degli accordi di Ginevra, sedersi con tutti i
membri dell’opposizione al tavolo dei negoziati per discutere impegni e
vie d’uscita dalla crisi, hanno iniziato un’operazione punitiva, usando
truppe ed elicotteri. Mentre le persone muoiono, il loro sangue ricade
su questi criminali che prendono decisioni a Kiev“.
“Mosca ha
definito cinica la posizione di Washington e delle capitali europee
sullo spargimento di sangue a Odessa. La giustificazione dell’operazione
punitiva da parte di coloro che, solo pochi mesi fa impedirono al
legittimo presidente Viktor Janukovich di ristabilire l’ordine con mezzi
legali, sono la più alta manifestazione di cinismo. Dopo quello che è
successo a Odessa, sullo sfondo della spirale del confronto nel sud-est
del Paese, non capiamo di quali elezioni a Kiev parlino le capitali
europee e Washington.
Le autorità a Kiev non solo sono direttamente
responsabili, ma complici di tali crimini. Hanno le mani piene di
sangue. Mosca riceve migliaia di telefonate dal sud-est dell’Ucraina. La
gente chiama in preda alla disperazione, chiedendo aiuto. Richieste di
aiuto dalla schiacciante maggioranza russa. Tutte queste chiamate sono
segnalate a Vladimir Putin.
Il Presidente Putin e la Russia
continueranno la politica volta alla de-escalation. Faremo tutto ciò che
è possibile e dove è possibile, in modo da seguire il percorso della
de-escalation passo dopo passo“. Ma Mosca riconosce che non c’è un terreno comune con i Paesi occidentali sull’Ucraina.
“Con
nostro grande rammarico, riconosciamo i punti di vista diametralmente
opposti su ciò che accade, completa mancanza di comprensione dei
processi che in Ucraina. Tale radicale cambiamento di posizione nel giro
di pochi mesi, per noi è solo cinismo”.
Nel frattempo la cancelliera tedesca Angela Merkel si affrettava a telefonare a Putin ribadendo l’importanza dei negoziati nell’ambito della riforma costituzionale, coinvolgendo tutte le regioni e le forze politiche ucraine.
Nel frattempo la cancelliera tedesca Angela Merkel si affrettava a telefonare a Putin ribadendo l’importanza dei negoziati nell’ambito della riforma costituzionale, coinvolgendo tutte le regioni e le forze politiche ucraine.
QUA DI SEGUITO UN ESEMPIO DI QUELLO CHE CI CHIEDE L'€UROPA, UNA DIMOSTRAZIONE DI GRANDE CIVILTA' DEI POPOLI, AH. A PROPOSITO, QUELLI CHE VEDRETE SONO CADAVERI CARBONIZZATI DI ESSERI UMANI CON LA COLPA DI PARLARE RUSSO E NON VOLERE VIVERE SOTTO IL GIOGO SIONAMERICANO MARCATO U€ :
Fonti:
Moon of Alabama
Nsnbc
Nsnbc
RIAN
RussiaToday
RussiaToday
RussiaToday
RussiaToday
RussiaToday
RussiaToday
Voice of Russia
GUARDATEVI I SEGUENTI VIDEO POI MI DITE SE QUALCOSA NON TORNA :
Slavjansk si Difende
Fascisti di CasaPound dialogano amabilmente con un mercenario italo-ucraino su quale invenzione raccontarsi in Italia
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