Il JSF F-35 non può nascondersi ai radar russi
JSF: aggiornamento del disastro
Dedefensa 28 aprile 2014
Il mese scorso, la relazione annuale del General Accounting Office
dava una buona notizia per il JSF. Per la prima volta fu annunciato che
il probabile prezzo del velivolo era diminuito del 7%.
La notizia fu
ampiamente acclamata dalla stampa-sistema e su siti come Breaking Defense e Defense One. Lockheed Martin (LM) e il capo del JSF Program Office
(JPO) al Pentagono, il Generale dell’USAF Christopher Bogdan,
approfittarono di questa opportunità coinvolgendo il GAO per la sua
buona reputazione e il rigore contabile, finora sempre assai severo sul
JSF; insieme annunciarono che il JSF, o F-35, alla fine sarebbe costato
circa 75 milioni dollari a pezzo, previsioni lontane da delle
qualificate come “catastrofiche” di 150/200 milioni di dollari per
pezzo.
Al proposito veniamo rassicurati su alcuni problemi tecnici, come
lo sviluppo e l’integrazione del software (questione fondamentale per
l’aereo, totalmente controllato dal sistema elettronico), sulla buona
strada per essere risolti. Winslow Wheeler, un ex-funzionario del
Congresso che ha anche lavorato presso il GAO, specializzato nella
decrittazione dei labirinti burocratici e finanziari del Pentagono,
interviene sistemando le cose.
Lo fa con ancora più efficacia rispetto
alla relazione annuale SAR (Selected Acquisition Report) che il
Pentagono ha diffuso la scorsa settimana, fornendo un quadro
pessimistico e particolarmente graffiante dello stato del programma.
Wheeler ha pubblicato un lungo articolo, estremamente tecnico e preciso
su CounterPunch il 25-27 aprile 2014.
Ne diamo due estratti che mostrano la verità della situazione del JSF,
con un’imbarazzante precisione sul GAO e la sua reputazione d’integrità.
Questo organismo (equivalente della Corte dei Conti degli USA) ha
accettato senza verifica quelli che sembrano i vecchi dati forniti da
JPO e LM al Pentagono. Il fatto mette in dubbio la capacità e/o
integrità degli analisti del GAO responsabili del dossier, il che può
significare che il dispositivo di corruzione venale e/o psicologico
(soprattutto psicologico) è penetrato in ciò che era finora considerata
la fortezza ultima dell’integrità verso il sistema di gestione della
produzione americanista.
“La scorsa settimana il dipartimento della Difesa ha pubblicato il suo nuovo Selected Acquisition Report (SAR) sui suoi principali programmi di armamenti.
“La scorsa settimana il dipartimento della Difesa ha pubblicato il suo nuovo Selected Acquisition Report (SAR) sui suoi principali programmi di armamenti.
Questi rapporti annuali sono il tentativo del
Pentagono di un’analisi definitiva dei costi; sono disponibili in due
forme: i dati di sintesi sui 77 Major Defense Acquisition Program (MDAP)
del DoD e relazioni sui singoli programmi, come l’F-35, l’ultimo messo
on line gratuitamente da Breaking Defense. Come negli ultimi anni, la
pubblicazione di nuovi dati sul F-35 ha interessato la stampa, di cui
certuni sono stati piuttosto approfonditi nel riassumere i nuovi dati e
ciò cui il massimo difensore dell’F-35, il top program manager
Tenente-Generale Christopher Bogdan, aveva da dire.
Tuttavia, vi sono
alcuni punti importanti che non hanno avuto l’attenzione che forse
meritano, e un punto chiave sembra essere stato generalmente ignorato.
Come il SAR e la sintesi del DoD hanno chiarito, il costo per acquisire
l’F-35 è salito rispetto alla stima dello scorso anno. La pagina 6 della
sintesi del DoD del suo SAR afferma che per le cellule degli F-35 “i
costi sono aumentati di 3,1 miliardi dollari (+1,0%) da 326,9 miliardi a
330,0 miliardi di dollari” e costi per il motore, contabilizzati
separatamente, “sono aumentati di 4,3 miliardi di dollari (+6,7%) da
64,3 miliardi a 68,6 miliardi di dollari”. [...]
In verità, il futuro
del programma F-35 rimane incerto, e la maggior parte dell’incertezza è
dovuta al costo unitario finale del velivolo e all’impatto di tale
costo, come la realtà afferma, per gli acquirenti esistenti e futuri.
Come già affermato, ci sono buone ragioni per pensare che il costo
unitario reale dell’F-35, in media rimarrà più intorno ai 200 milioni di
dollari che non alla dubbia previsione di 75 milioni della Lockheed e
del Tenente-Generale Bogdan.
In secondo luogo, l’aumento dei costi
d’acquisizione dell’F-35 rivelato dal nuovo SAR, suscita grande
imbarazzo al Government Accountability Office secondo cui, in un
rapporto pubblicato il mese scorso, i dati sul SAR del DoD mostrano che i
costi di acquisizione dell’F-35 scendono e non salgono. Come già
spiegato, la relazione del GAO ha utilizzato i dati di due anni fa,
grazie al poderoso processo di registrazione delle relazioni
dell’agenzia e per il fatto che gli analisti e il direttore assegnati al
rapporto hanno utilizzato una metodologia analitica incredibilmente
superficiale. Non un solo articolo che abbia letto sui nuovi dati del
SAR ricorda gli errori del GAO sul costo di acquisizione del velivolo”.
Wheeler ha anche attaccato, con un certo giubilo ironico, alcune proiezioni del Pentagono ispirate dal JPO. Queste proiezioni annunciano che il costo si ridurrebbe secondo una proiezione del costo totale del programma, vale a dire entro il 2065. Il Pentagono è noto nel diffondere regolarmente proiezioni fasulle dai 6 mesi a un anno, in particolare con errori sull’inflazione, ecc. Ma ora pretende di dare una fornire una chiara proiezione su un arco di 51 anni, una magia straordinaria, così deliziosamente ottimista perché finalmente nel 2065, sarà più efficace che tra sei mesi o un anno…
Wheeler ha anche attaccato, con un certo giubilo ironico, alcune proiezioni del Pentagono ispirate dal JPO. Queste proiezioni annunciano che il costo si ridurrebbe secondo una proiezione del costo totale del programma, vale a dire entro il 2065. Il Pentagono è noto nel diffondere regolarmente proiezioni fasulle dai 6 mesi a un anno, in particolare con errori sull’inflazione, ecc. Ma ora pretende di dare una fornire una chiara proiezione su un arco di 51 anni, una magia straordinaria, così deliziosamente ottimista perché finalmente nel 2065, sarà più efficace che tra sei mesi o un anno…
La narrazione burocratica non ha
confini temporali, e più le sue previsioni a breve termine si rivelano
false, più punta sulle previsioni a lunghissimo termine, immaginando che
l’aggiunta vertiginosa di periodi a breve termine, contraffatti,
finisca un quadro a lungo termine conforme ai propri desideri. “Sappiamo
già che il DoD manipola le previsioni sull’inflazione sia nei suoi
budget che per le previsioni a breve termine del quinquennale Future
Year Defense Program (FYDP). Esprimendo credulità sull’affermazione che
il costo di un programma degli armamenti sarà un po’ meno preciso tra 30
anni, solo perché qualcuno ha riadattato l’inflazione e le previsioni
di costo del lavoro.
In effetti, nelle passate previsioni
sull’inflazione per certi imminenti anni fiscali ( pochi mesi prima), il
DoD s’era dimostrato impreciso non solo su quanto l’inflazione cresceva
o diminuiva, ma se cresceva o diminuiva. Se non riescono nemmeno a
saperlo un paio di mesi prima, come fanno ad affermare di poterlo sapere
con precisione fra 30 anni? E’ abbastanza assurdo. Eppure, eccoci qui, a
sentirci dire di credere che il costo dell’F-35 che, come il DoD ci
dice: “diminuirà a 96,8 miliardi dollari (-8,7%) da 1.113,3 miliardi a
1.016,5 miliardi, quando il programma verrà terminato nel 2065…“”
Nel frattempo, RussiaToday s’interessa al JSF. Consapevole del suo dovere internazionalista ed americanista evidenziato ultimamente dal segretario di Stato ectoplasma (25 aprile 2014), RT ha il dovere di seguire il JSF. RT è più attenta all’interessante abbinamento US Navy-Boeing, il 25 aprile 2014. Entrambe le parti sono collegate, perché l’US Navy cerca in tutti i modi di sbarazzarsi del furtivo JSF, mentre Boeing, fornitore leader dell’US Navy (famiglia F/A-18) ha lanciato un feroce attacco contro il JSF, considerato del tutto inadeguato a sopravvivere in un probabile ambiente di guerra. Naturalmente, Boeing ha i suoi interessi, e come!
Nel frattempo, RussiaToday s’interessa al JSF. Consapevole del suo dovere internazionalista ed americanista evidenziato ultimamente dal segretario di Stato ectoplasma (25 aprile 2014), RT ha il dovere di seguire il JSF. RT è più attenta all’interessante abbinamento US Navy-Boeing, il 25 aprile 2014. Entrambe le parti sono collegate, perché l’US Navy cerca in tutti i modi di sbarazzarsi del furtivo JSF, mentre Boeing, fornitore leader dell’US Navy (famiglia F/A-18) ha lanciato un feroce attacco contro il JSF, considerato del tutto inadeguato a sopravvivere in un probabile ambiente di guerra. Naturalmente, Boeing ha i suoi interessi, e come!
Offre all’US Navy ciò che essa ha iniziato a fare, ordinare altri EA-18G Growler,
versione da guerra elettronica della famiglia F/A-18, il solo capace
(secondo Boeing) di garantire un ambiente accettabile per i velivoli da
combattimento. (Cioè gli F/A-18 standard, in quanto non ci sarebbe
bisogno che caratteristiche da guerra elettronica, stealth o altre,
terribilmente costose e da alcuni considerate inefficaci, siano
integrate nel velivolo). “Poiché il prezzo delle armi più costose
del Pentagono vola ancora di più, i critici mettono in discussione i
costi e le capacità del programma Joint Strike Fighter F-35. [...]
Il
venerdì di questa settimana, Military.com
ha riferito che l’US Navy non solo ha deciso di ridurre da 69 a 36 gli
F-35 della Lockheed Martin che aveva in programma di acquistare, ma che
22 nuovi EA-18G Growlers costruiti dalla Boeing sono stati aggiunti
all’elenco delle priorità non finanziate. I giornalisti Kris Osborn e
Michael Hoffman scrivono sul loro sito che la “Boeing non ha operato
così tranquillamente lo scorso anno offrendo all’US Navy una via di fuga
dal costoso programma Joint Strike Fighter”. Secondo il loro articolo,
almeno dalla scorsa estate la Boeing ha sollecitato l’US Navy ad
acquistare altri F/A-18 Super Hornet e Growler viste le preoccupazioni
sull’F-35. [...] Mike Gibbons vicepresidente per i programmi Super
Hornet e Growler della Boeing, ha un buon motivo per parlare male
dell’F-35, dopo tutto meno soldi alla Lockheed Martin significano
probabilmente di più per la sua azienda.
Indipendentemente da ciò,
Gibbons ha detto a Osborn e Hoffman che l’F-35 non è poi un aereo
furtivo così avanzato, come una volta ha affermato, e non è efficace
come il Growler quando si tratta di contrastare un ampio spettro di
sistemi di difesa aerea. “La densità della minaccia è sempre più
complessa e difficile. Lo spettro elettromagnetico è sempre più
complesso e difficile, e richiede sempre più ciò che il Growler fornisce
nell’attacco elettronico e ricognizione elettronica. Solo il Growler ha
questa capacità, ha detto Gibbons al sito. Russia e Cina, aggiunge,
hanno sviluppato sistemi di difesa aerea che mettono la tecnologia
stealth dell’F-35 alla prova.
E se tali funzionalità dovrebbero
migliorare, il programma di armamento ampiamente pubblicizzato dal
Pentagono non potrà avere le capacità offensive richieste dai militari
stranieri. I sostenitori del Growler dicono che tali aeromobili possono
superare la minacciosa tecnologia stealth, e che la capacità di
occultarsi, infine, potrebbe presto essere abbandonata del tutto dal DoD”.
In quest’ultimo caso, con la complicità US Navy-Boeing, è chiaro che Boeing gioca da membro di spicco del Sistema. Ma nell’occasione acquista un significativo ruolo antisistema nella devastante critica al JSF, con grande soddisfazione dell’US Navy che, utilizzando questa azione utile ai propri interessi, agisce da anti-sistema in quanto anti-JSF.
In quest’ultimo caso, con la complicità US Navy-Boeing, è chiaro che Boeing gioca da membro di spicco del Sistema. Ma nell’occasione acquista un significativo ruolo antisistema nella devastante critica al JSF, con grande soddisfazione dell’US Navy che, utilizzando questa azione utile ai propri interessi, agisce da anti-sistema in quanto anti-JSF.
(In effetti, in questa disposizione e dato il contesto e la
notevole importanza del programma, il JSF appare come la produzione più
devastante del sistema, e l’indebolimento o la sua caduta catastrofica
sarebbero un duro colpo per il sistema. Quindi…, Boeing e US Navy,
“esponenti di spicco” del sistema, sono in realtà anti-sistema). Si
osservi che le argomentazioni operative sviluppate da Boeing e
implicitamente accettate dall’US Navy (ulteriore ordine di Growler
a spese del JSF) ovviamente sono tempestive, e il loro avverarsi
ovviamente non è una coincidenza.
Entrambi gli enti beneficiano della
crisi ucraina, che rende improvvisamente concepibile la possibilità di
operazioni in un confronto ad alta intensità, sviluppando la revisione
operativa del JSF. La possibilità di un confronto con la Russia non è
più una visione teorica, e l’argomento delle grandi capacità della
Difesa aerea russa ora gioca pesantemente a favore della linea Boeing-US Navy.
Infatti, la crisi ucraina ha veramente molteplici e innumerevoli
effetti, ed è destinata a svolgere un ruolo importante sul destino del
JSF.
Il nuovo caccia Stealth degli USA non può nascondersi ai radar russi
Il Joint Strike Fighter
degli USA da un trilione di dollari dovrebbe essere praticamente
invisibile quando sorvola il cortile del nemico.
Ma non è così che le
cose funzionano.
Bill Sweetman, Aviation Week & Space Technology, 28 aprile 2014 – The Daily Beast
Bill Sweetman, Aviation Week & Space Technology, 28 aprile 2014 – The Daily Beast
L’F-35 Joint Strike Fighter,
il jet su cui il Pentagono punta il futuro furtivo dei suoi aeromobili
tattici, soffre di ogni sorta di carenze. Ma la cosa più grave è che il
JSF non è, infatti, furtivo agli occhi di un crescente numero di radar
russi e cinesi. Né è particolarmente bravo a disturbare i radar nemici.
Il che significa che il dipartimento della Difesa punta centinaia di
miliardi di dollari su un caccia che avrà bisogno dell’aiuto di aerei da
guerra elettronica per proteggere il non così furtivo aereo “radar
splendente”, come alcuni addetti ai lavori lo chiamano. Questi problemi
non sono per nulla un segreto.
Il F-35 è rilevabile dai radar operanti
in banda VHF. Il sistema di disturbo dei radar del caccia si limita
alla banda X, nel settore coperto dal radar APG-81. Queste non sono
critiche al programma, ma il risultato delle scelte del cliente, il
Pentagono. Suggerire che l’F-35 sia VHF-furtivo è come sostenere che il
cielo non sia blu, perché entrambe le cose riguardano lo stesso
fenomeno. Il fisico tardo-vittoriano Lord Rayleigh diede il suo nome al
modo in cui la radiazione elettromagnetica viene diffusa da oggetti di
dimensioni inferiori alla sua lunghezza d’onda.
Ciò vale per le
particelle nell’aria che disperdono la luce solare, e gli stabilizzatori
e le superficie alari degli aeromobili che sono circa dello stesso
ordine di grandezza delle onde metriche VHF. Gli attributi
contro-furtivi delle VHF sono di dominio pubblico da decenni. Sono noti
dagli albori della furtività, nel 1983, quando il Lincoln Laboratory
del MIT ordinò un radar di 30 metri per emulare il sistema di allerta
precoce VHF della Russia P-14 Oborona. La divisione della Lockheed
Martin di Fort Worth responsabile del F-35 dovrebbero saperlo: l’ha
costruito.
Per avere un aeroplano furtivo alle VHF, s’inizia con la rimozione della coda, come nei bombardieri B-2. Ma non si sapeva come fare con un agile aereo supersonico (come l’F-35 dovrebbe essere), quando furono scritte le specifiche JSF. Nemmeno la tecnologia per fornire di un sistema di disturbo attivo a banda larga un aereo stealth esisteva nel 1995.
Per avere un aeroplano furtivo alle VHF, s’inizia con la rimozione della coda, come nei bombardieri B-2. Ma non si sapeva come fare con un agile aereo supersonico (come l’F-35 dovrebbe essere), quando furono scritte le specifiche JSF. Nemmeno la tecnologia per fornire di un sistema di disturbo attivo a banda larga un aereo stealth esisteva nel 1995.
Non
solo i sostenitori dello stealth aspettano che il disturbo svanisca, ma
c’è un evidente e (al momento) insolubile problema: Per utilizzare il
sistema di disturbo radar bisogna essere certi che vi abbia rilevato. In
caso contrario, il disturbo svelerebbe la vostra presenza
identificandovi come aereo stealth, dato che il nemico può vedere il
segnale, ma non il riflesso. Possiamo essere sicuri che il sistema di
disturbo non sia stato aggiunto a bordo del F-35.
I requisiti del JSF
erano rigorosi fino alla virgola quando il programma iniziò, e i suoi
sostenitori ne avrebbero incolpato dei ritardi e sforamenti. Ciò che il
JSF deve avere è il sistema di disturbo radar noto anche come “attacco
elettronico”, o EA in militarese. Ha anche un sistema a perdere
d’inganno radar della BAE Systems, l’ALE-70. Sono misure da ultima spiaggia per interrompere l’aggancio di un missile, non per impedirvi di essere inseguiti.
I pianificatori del JSF, a metà degli anni ’90, stavano correggendo i calcoli sulla bassa banda stealth e un limitato EA, combinati alla sorveglianza elettronica passiva per la consapevolezza della situazione, adeguandole alla fase operativa. Ma si aspettavano che l’F-35 avrebbe raggiunto gli squadroni nel 2010, e la modernizzazione militare della Cina era appena immaginabile. Le minacce degli anni 2010 sono qualitativamente diverse.
I pianificatori del JSF, a metà degli anni ’90, stavano correggendo i calcoli sulla bassa banda stealth e un limitato EA, combinati alla sorveglianza elettronica passiva per la consapevolezza della situazione, adeguandole alla fase operativa. Ma si aspettavano che l’F-35 avrebbe raggiunto gli squadroni nel 2010, e la modernizzazione militare della Cina era appena immaginabile. Le minacce degli anni 2010 sono qualitativamente diverse.
I vecchi radar VHF possono essere colpiti
spezzando la catena tra rilevamento e inseguimento: non forniscono un
riverbero abbastanza netto quanto quello dei radar analogici a scansione
meccanica puntati sul bersaglio. I radar VHF a Matrice a scansione
elettronica attiva (AESA), ad alta potenza e ad onde decimetriche e
centimetriche, sono i nemici più tenaci. Lo scorso agosto, in un air
show nei pressi di Mosca, ho parlato con i progettisti di un nuovo
sistema radar anti-stealth altamente mobile, ora consegnato alle forze
armate russe.
Il suo nucleo è un’antenna VHF di 30 metri tipo AESA
totalmente digitale, ma che incorpora anche potenti radar a più alta
frequenza permettendo di monitorare piccoli bersagli una volta che il
radar VHF li ha rilevati. Ultimamente, tuttavia, è emerso che la Marina
degli Stati Uniti sia preoccupata dalle nuove navi da guerra cinesi
dotate del radar di ricerca VHF Tipo 517M, che secondo l’ideatore sono
di tipo AESA.
Niente di tutto ciò dice che la furtività è morta, ma non è ragionevole aspettarsi che il gioco del gatto e del topo nella rilevazione ed evasione nel combattimento aereo sia finito, o che lo sarà mai. EA e furtività ancora non coesistono molto comodamente sulla stessa piattaforma, ma fuori EA e furtività sono sinergici: minore è il bersaglio, meno potenza di disturbo è necessaria per mascherarlo.
Niente di tutto ciò dice che la furtività è morta, ma non è ragionevole aspettarsi che il gioco del gatto e del topo nella rilevazione ed evasione nel combattimento aereo sia finito, o che lo sarà mai. EA e furtività ancora non coesistono molto comodamente sulla stessa piattaforma, ma fuori EA e furtività sono sinergici: minore è il bersaglio, meno potenza di disturbo è necessaria per mascherarlo.
Ma
l’agilità dimostrata dalla minaccia indica che non c’è alcuna mossa
vincente nel gioco con i radar. L’eccessiva dipendenza di un progetto da
un singolo aspetto non è una buona idea, e l’utilizzo di un segreto
fittizio per annullare il dibattito è anche peggio.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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