E’ da tempo che Vi mettiamo il guardia contro i pericoli del FLUORO
Ed ecco che più antica e prestigiosa rivista medica al mondo, The Lancet, ha ufficialmente classificato il fluoruro di sodio come una neurotossina, nella stessa categoria di arsenico, piombo e mercurio
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E’ da tempo che Vi mettiamo il guardia contro i pericoli del FLUORO – Vedi i nostri precedenti articoli:
Ed ecco che più antica e prestigiosa rivista medica al mondo, The
Lancet, ha ufficialmente classificato il fluoruro di sodio come una
neurotossina, nella stessa categoria di arsenico, piombo e mercurio.
In tutto il mondo, il movimento che intende far eliminare il fluoruro
di sodio dall’acqua potabile è molto cresciuto negli ultimi anni,
presentando numerose prove circa la nocività di questo additivo.
A tal
proposito, la relazione pubblicata nel numero di marzo della rivista
Lancet ha individuato cinque prodotti chimici industriali come sostanze
neurotossiche: piombo, metilmercurio, policlorobifenili, arsenico e
toluene.
La relazione prosegue affermando che, al momento, sono stati
identificate sei sostanze neurotossiche addizionali: manganese,
fluoruro, clorpirifos, dichlorodiphenyltrichloroethane,
tetracloroetilene, ed etere di difenile polibromurato.
Gli autori dello
studio precisano che il più di questi neurotossici restano ancora da
scoprire.
La rivista Lancet ha, quindi, valutato il fluoruro di sodio come una neurotossina.
Nel rapporto viene segnalato come diverse disabilità dello sviluppo
neurologico, tra cui il disturbo da deficit di attenzione, iperattività,
dislessia e altri disturbi cognitivi, stiano interessando milioni di
bambini in tutto il mondo, secondo quella che viene indicata come
“pandemia di neurotossicità in sviluppo”.
Nel rapporto Lancet, dunque, gli autori propongono una strategia
globale di prevenzione, sostenendo come : “i prodotti chimici non
testati dovrebbero essere considerati come insicuri per lo sviluppo del
cervello e quindi, le sostanze chimiche in uso e tutti i nuovi prodotti
chimici dovrebbero essere sottoposti alla prova di neurotossicità”.
La conclusioni del rapporto coincidono con i risultati di una
meta-analisi condotta dall’università di Harvard secondo la quale i
bambini abitanti in zone con acqua fortemente addizionata da fluoruro
presentano coefficienti intellettivi “significativamente inferiori”
rispetto a quelli dei bambini che vivono in zone con basse quantità di
fluoruro nelle riserve d’acqua.
La presenza di fluoruro di sodio nell’acqua potabile è stata,
inoltre, collegata a diversi tipi di cancro.
Allo stato attuale, il
fluoruro di sodio è presente nelle forniture idriche di gran parte del
Nord America ma è in aumento il numero di quei Paesi che vietano o
rifiutano la fluorizzazione dell’acqua, pratica che è stata vietata
completamente in gran parte dell’Europa e in molti altri paesi
sviluppati di tutto il mondo.
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