Ebrei ultra-ortodossi:
‘Olocausto mai avvenuto, è complotto sionista aschenazita’
La polizia israeliana ha arrestato due insegnanti
responsabili di un folto gruppo di studenti ortodossi perché
tenevano un barbecue vicino ad un monumento all’olocausto, alla vigilia
del ‘giorno della memoria’.
Le forze di sicurezza, chiamate in un parco nella città
settentrionale di Beit She’an, domenica sera, hanno trovato circa 100
studenti yeshiva haredi di una scuola di Gerusalemme, mentre mangiavano e
cantavano canzoni vicino al luogo del memoriale dedicato alle vittime
di quello che in Israele viene ricordato come il genocidio nazista.
L’atmosfera di festa era in netto contrasto con quella nella
maggior parte del paese, mentre Israele si prepara alle solenni
cerimonie per ricordare i morti durante la seconda guerra mondiale.
La polizia ha ordinato gli studenti adolescenti a disperdersi. I
due insegnanti, di età compresa tra 26 e 38, sono stati presi per
essere interrogati con l’accusa di offendere la sensibilità religiosa.
Gli insegnanti si sono giustificati dicendo che stavano semplicemente cercando un posto piacevole per gli studenti.
In realtà l’avvenimento non è strano. Gli ebrei ultra-ortodossi
non riconoscono il ‘Giorno della Memoria’ di Israele ed episodi simili
sono ricorrenti.
Molti gruppi haredi – popolazione in velocissima crescita
in Israele – sostengono che l’Olocausto sia solo una finzione creata ad
arte per fornire un pretesto alla creazione dello stato di Israele.
Recentemente molti ebrei ultra-ortodossi sono stati arrestati per avere deturpato il memoriale dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme con graffiti pro-Hitler.
Del tipo: “Se Hitler non fosse esistito, i sionisti lo avrebbero inventato”.
“Grazie Hitler per il meraviglioso olocausto che hai organizzato per noi!”.
A differenza dei sionisti che hanno creato lo Stato di Israele, e che
sono sostanzialmente Askhenaziti, ovvero i discendenti degli Ebrei
europei, gli Haredi hanno una visione messianica di un Israele
religioso.
I primi invece, hanno assorbito la visione ‘nazionale’ in secoli di
permanenza in Europa.
Nei prossimi anni sentiremo molto parlare di
questo scontro culturale tutto interno alla società ebrea israeliana.
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