IL CAPO DELLO STATO ITALIANO AMMETTE L’ESISTENZA DELLE SCIE CHIMICHE
30 dicembre 2013 – di Gianni Lannes
Repetita iuvant, come
ho scritto più volte in passato, anche il capo dello Stato italiano non
ha negato l’esistenza dell’aerosoterapia bellica a base di scie chimiche
che contengono in particolare alluminio, bario, litio e polimeri
artificiali in grado di innescare terremoti, uragani, ma soprattutto
controllare le onde cerebrali degli esseri umani.
Ecco infatti cosa ha
risposto il presidente della Repubblica alla signora Luigina
Marchesi che gli aveva scritto una documentata lettera per denunciare le
continue operazioni di aerosol sulla sua terra.
Un territorio, fra
l’altro, che non è nemmeno solcato da aerovie civili:
|
“pur comprendendo le motivazioni e il coinvolgimento morale ed
emotivo che hanno originato la Sua istanza, devo mio malgrado informarLa
che risulta impossibile intervenire su materie regolate da specifiche
disposizioni di legge, la cui applicazione spetta ai competenti
ministeri e su cui la Presidenza della Repubblica non può in alcun modo
intervenire”.
La risposta concludeva dicendo: “La informo che la sua istanza è
stata nuovamente portata del competente Ministro della Difesa, per un
sollecito esaustivo diretto riscontro”.
Anche in questo caso, il capo dello Stato italiano non ha detto che
le scie chimiche non esistono, bensì che lui non può farci nulla, e che
la competenza del problema ricade sotto il Ministero della Difesa.
Il
che non è proprio vero, perché il presidente della Repubblica, in base
alla Cosituzione è anche il capo supremo delle forze armate.
E’ in corso un genocidio di massa e chi nega l’evidenza è complice
di questo crimine contro il popolo italiano, e ne risponderà
personalmente alla giustizia e al consesso umano.
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