sabato 19 dicembre 2015

STORIA MODERNA UCRAINA TRA OLIGARCHI E ARCONTI

Il Sergey Prokofiev International Airport, l’aeroporto di Donetsk in Ucraina, oggi ......




Un commentatore sul mio blog mi ha messo la pulce sull'orecchio:
Come mai la Russia è così interessata, e per qual motivo così tanti soldi sono stati elargiti alla povera Ucraina da Mosca?
Tutto parte da lontano, dalla improvvisa decisione di Eltsin, il presidente russo di allora, di "mollare" l'Ucraina e di trasformarla in uno stato indipendente, una evenienza che Gorbaciov, l'ultimo capo dei politburo russo, non aveva neanche preso in considerazione.
Erano anni frenetici, quelli dei primi '90, e Etsin pare fosse molto attento ai "consigli" elargiti dall'occidente tramite degli emissari.
In fondo l'Ucraina rappresentava allora il 25% del PIL dell'intera unione sovietica.
Possiamo definirla una mossa concertata a tavolino, per affossare definitivamente l'impero.
Il resto lo sappiamo, si separano le tante nuove repubbliche, comincia un periodo buio, con un brusco abbassamento della durata media della vita nella federazione Russa, di oltre cinque anni, con milioni e milioni di morti in più.
Oltre dieci milioni, ci dicono le fredde statistiche, una vera mattanza.
Comincia un nuovo periodo, a cavallo del 2000, con un gruppo di alti funzionari politici che, decide di mettere al potere un oscuro esponente dei servizi segreti, Vladimir Putin.
Costui riesce a trovare la quadra, mette in riga i potentissimi oligarchi, fa imprigionare o sparire quelli riottosi e mette insieme un governo stabile, dominato da interessi contrastanti, con i funzionari statali e la politica che fa da contrappeso ai miliardi degli oligarchi.

E l'Ucraina?

Il Sergey Prokofiev International Airport, l’aeroporto di Donetsk in Ucraina, 2 anni fa ......

Nasce come nuovo stato , inizia subito a prendere soldi, con la Russia che gli versa bei dollaroni in cambio delle navi della flotta e delle testate nucleari depositate nel suo  territorio, senza debito pubblico, che rimane a Mosca.
per quanto riguarda le testate nucleari non si poteva fare altrimenti, ogni 10 anni circa le bombe vanno riprocessate, e solo i laboratori di Semipalatinsk, in Russia, potevano farlo.
Mantenere un arsenale nucleare costa.
Da subito in quel di Kiev comincia una furiosa lotta per il potere e per la spartizione delle conglomerate statali, vendute ai soliti noti per quattro soldi.
Leonid Danylovyč Kučma, l'ex primo ministro ucraino che ha gestito le trattative di Minsk è uno dei protagonisti di questa lotta.
Il risultato è la nascita improvvisa de potere degli oligarchi, ovvero persone venute su dal nulla, una quindicina in  tutto, che, insieme alle famiglie, "possiede" letteralmente il paese.
Uno degli esponenti di spicco degli oligarchi è la Julija Volodymyrivna Tymošenko, che, da gestrice di noleggio di videocassette diventa in un anno imprenditrice nel settore del gas, del petrolio e delle comunicazioni.


Guadagna oltre quattro miliardi di dollari solo nei primi sei mesi, e almeno dodici dei suoi oppositori, muoiono mitragliati da auto in corsa o esplodono mentre mettono in moto la macchina.
Un tipico curriculum da oligarca russo o ucraina, in quei tempi, con la politica che prende la sua percentuale e tiene buona la magistratura.
A proposito, come mai il procuratore capo di Kiev vive in una villa pagata tre milioni di dollari in contanti, anche se guadagna meno di trecento dollari al mese?
Mistero.......
La neonata federazione russa fa la sua parte, prima inizia a vendere il gas a cinquanta dollari ogni mille metri cubi, una fesseria, anche se il prezzo è di molto superiore ai puri costi di produzione, garantendo comunque dei guadagni.
C'erano troppi casini, il prezzo del gas rimane stabile, e basso, nel tempo.
Gli oligarchi iniziano subito ad organizzarsi e si muovono bene, nella completa anarchia che devasta i due paesi.
In Ucraina vengono instaurati dei simpatici magheggi, che continuano tutt'ora.
Il gas viene venduto non a cinquanta dollari ogni mille metri cibi, ma a meno, per aiutare le "fasce protette".
Lo stato rimborserà la differenza.
Le fasce protette si allargano, prima sono poveri e pensionati, poi scuole ed edifici pubblici e , alla fine le aziende di "rilevanza nazionale".
Ovviamente erano i funzionari corrotti a decidere la "rilevanza nazionale" delle varie società.
Altri oligarchi prendono il controllo delle varie conglomerate produttive, e cominciano ad inondare la Russia di prodotti semilavorati, grazie anche ai soliti politici compiacenti.
Per aiutare la "produttività" delle aziende i soliti politici corrotti mettono in piedi a Kiev una strampalata legge sulle pensioni, i contributi versati dai lavoratori coprono tra si e no il venti per cento delle pensioni erogate, il resto lo pagherà lo stato.
Ovviamente un tale sistema, anche se parliamo di importi ridicoli, visto gli stipendi pagati e le pensioni erogate, crea degli squilibri.
In soccorso arrivava la solita federazione russa, che acquistava titoli pubblici ucraini, garantiti solo dalla bella faccia dei politici a interessi ridicoli.
Ovviamente anche a mosca alcuni si accorgono che tutto questo non va bene.
E sono gli oligarchi russi, che si lamentano della concorrenza sleale delle compagnie ucraine, che pagano poco e niente i dipendenti , e che non pagano tasse e contributi, simpatiche novità appena diffuse in Russia dal governo di Putin.
Ovviamente il fatto che il concetto di "manutenzione" nelle fabbriche ucraine consiste più o meno nel dipingere le facciate delle fabbriche di grigio nei primi tempi e di giallo e blu negli ultimi tempi non ha aiutato le suddette a diventare più competitive.
Stesse vecchie fabbriche costruite in epoca sovietica, stessi vecchi macchinari e stessi operai poco pagati e maldisposti a darsi da fare.
Viste le premesse non occorse molto al governo di Putin per mandare le industrie ucraine a farsi un giro, in fondo i lavoratori non erano suoi elettori.
Comincia uno strambo periodo, la Russia comincia a aumentare il costo del gas, e ad acquistare prodotti sempre meno lavorati, tendendo a considerare l'Ucraina un mero fornitore di materie prime e prodotti agricoli.
Negli stessi anni gli imprenditori russi non vedono in Kiev un luogo dove investire facilmente.
E' vero , in Russia esiste un governo diciamo "ingombrante", che spesso mette il naso nelle decisioni degli imprenditori, ma il concetto di "quote societarie" e di "proprietà privata" viene comunque rispettato, dopo il casino accaduto con la rinazionalizzazione di molte imprese.
In Ucraina vige "la legge della giungla",  "acquisizioni" e le "fusioni" societarie imposte da gruppi di uomini armati.
Chi riesce a prendere con la forza il controllo della sede centrale di una società di solito si vede riconosciuta la "legittimità" dell'acquisizione grazie ai soliti giudici corrotti.
I mafiosi, soprattutto ceceni e georgiani, ci hanno sguazzato in Ucraina, e adesso uno dei loro più degni rappresentanti, l'ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, noto come il politico con la maggior parte di capi di imputazione al mondo, è in lizza come futuro primo ministro dell'Ucraina!
Ricordiamo la sua lunga fila di capi d'imputazione che lo attende nella sua terra natale: omicidio, rapimento, tortura, strage , concussione, ecc, ecc, mancano, come vi ricordo spesso, solo pedofilia, stupro e furto di bestiame, e riuscirebbe nella grande impresa di essere accusato impunemente di tutti i principali capi di imputazione. Tutti.
Per quanto riguarda la pedofilia e lo stupro, pare si sia dato molto da fare in ucraina, ultimamente.

Anni 2006-2010

sono anni cruciali per l'ucraina, da un lato la Russia pare voglia tenere la Terra Dei Pazzi sotto controllo, dall'altra cerca di risparmiare soldi alzando i prezzi  del gas.
Rivoluzioni "colorate" (sì, ma color merda, come al solito) votazioni, contro votazioni e suspence.
Alla fine "l'eroina" del "popolo", la miliardaria Tymoshenko viene arrestata e arriva al potere il "filorusso" Yanukovich.
E il prezzo del gas aumenta di almeno cinque volte.....

Il colpo di stato

Il resto è storia, tutti i nodi arrivano al pettine, arriva il colpo di stato del 2014 e il paese va definitivamente a "escort".


Cosa succederà in Ucraina da ora in poi?
Quali sono i piani della Federazione Russa?
Sinceramente non lo so, quello che so è che una tale massa di depravati, incompetenti e stupidi minchioni non si è mai vista al governo di un paese.
 
E non cominciate a fare paragoni con l'italia, al confronto un vecchio puttaniere pregiudicato come Berlusconi o un cazzaro vaneggiante come Renzi sembrano quasi statisti, al confronto; qua sotto un documentario brevissimo con un momento di grande politica, con la traduzione, non perdetevelo!!


La "Quinta Colonna" Ucraina.

Altri mi hanno sollevato altri interessanti quesiti, personaggi come il "leader" dei Tatari della Crimea, Mustafa Jamilov, e il "cretino certificato", il generale Viktor Muzhenko, il capo dell'esercito ucraino sono perfino "troppo" imbecilli.
Dei minchioni di portata così galattica che potrebbero addirittura essere in realtà delle spie al servizio del Cremlino.
Ogni loro mossa, come le disastrose avanzate e le sconfitte subite dal generale Muzhenko, e le le azioni di Mustafa, sono stati colpi militari e propagandistici fenomenali, sì, ma per la Russia.
Concentriamoci sulle azioni di Mustafa.
Prima le sue lettere, piene di accorati appelli a esponenti della CIA e continue richieste di denaro, con toni lamentosi scrivendo che "i tatari della Crimea non mi danno retta e ho finito i soldi" finiscono in rete, ne ho pubblicati alcuni anche io stesso.
Poi, dopo un anno di inattività, il colpaccio, alcuni suoi uomini legano dei proiettili di artiglieria a dei piloni e fanno saltare le quattro linee di alimentazione della Crimea.
Risultato un milione e otto di crimeani, adesso cittadini russi, rimane senza elettricità per gran parte della giornata, la centrale nucleare di Zaporithie quasi salta per aria durante uno spegnimento d'emergenza, e mezzo milione di ucraini, serviti dalle stesse linee elettriche sono tutt'ora senza energia elettrica.
Il 12 dicembre, dopo poco più di dieci giorni di disagi, l'energia ritorna, infatti le linee di alimentazione provenienti dalla Russia erano già quasi finite, bastava solo un piccolo sforzo.
Pessima, davvero pessima scelta di tempo.
Ma non basta, due giorni fa Mustafa torna alla carica, parla davanti al parlamento ucraino e comunica le sue "condizioni" per il ripristino dell'energia elettrica in Crimea.
Concessioni , soldi e "liberazione dei prigionieri politici" oltre al riconoscimento ufficiale da parte del governo russo che la "Crimea è stata rubata all'ucraina".
Ovviamente proprio in quel momento Putin appare nelle televisioni crimeane, in tutti i canali, e comunica il collegamento della seconda linea elettrica, con tanto di selfie fatti insieme ai tecnici addetti alle centrali......
Nello stesso momento, diavolo.
I politici crimeani quindi sdegnano l'energia elettrica ucraina, fanno addirittura gli sbruffoni e si dichiarano disposti a venderne, nei prossimi mesi, se ne avessero bisogno.
Una figura da minchione così mitologica da parte di Mustafa, da farlo sembrare quasi simpatico!!!
Ma non si arrende, comunica "il blocco totale della Crimea via terra", dimenticando che i nazistelli sono partiti verso altri lidi proprio in questi giorni.
L'impresa titanica rimarrebbe appannaggio di qualche decina di suoi seguaci, dunque.
Ma non solo, affiancato dalle "navi da guerra ucraine" proclama un "blocco navale totale, anche le navi russe non potranno passare".
Ora, un tale sfoggio di tetosterone, con la singola nave da guerra rimasta gli ucraini, un vecchio scassone, contro le oltre cinquanta navi da guerra russe presenti solo nel vicino porto di Sebastopoli, potrebbe finire molto male, persino Mustafa, sembrava un filino sbigottito, quando lo comunicava.
Oppure cercava solo di non ridere.
Ai solerti membri dei servizi ucraini, quelli che non lavorano segretamente per la Russia, intendo, non rimane altro che catturare Mustafa, portarlo nel solito sotterraneo e, grazie a sapienti applicazioni di alta tensione nei testicoli, costringerlo a rivelare la sua appartenenza ai servizi di Mosca.
Beh, male che vada il quoziente intellettivo medio ucraino potrebbe impennarsi.
Ah, la Terra Dei Pazzi!!!!
P.S. Non ho risposto esaurientemente alla domanda: "cosa vuole la Russia dall'Ucraina? semplice, vuole la popolazione, vuole trasformarli in membri della "Comunità degli Stati Indipendenti (CSI per gli amici), utilizzarne gli abitanti come manodopera a basso costo e consumatori per i  prodotti finiti russi.
 
La stessa cosa che vuole fare l'Unione €uropea.
L'U€ con più debiti, nazisti, froci ed ebrei aschenazi, pare.....
Contento H?
deca
http://liberticida.blogspot.it/2015/12/la-storia-delucraina-guerra-tra.html

Qui a Kiev facciamo così: un momento di grande politica, con la traduzione:   
http://liberticida.blogspot.it/2015/12/qui-kiev-facciamo-cosi-un-momento-di.html

Esilarante il commento finale delle ultime righe, non perdetevelo !!!

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