Gli scienziati hanno previsto che la nuova era inizierà nel 2014: la
Terra andrà incontro a una serie di variazioni eterogenee nelle quali le
temperature globali fluttueranno verso un clima pericolosamente freddo.
La Terra ora si prepara a una Mini Era Glaciale che probabilmente durerà da 60 a 80 anni.
Lo avevamo già annunciato con l'articolo del Dr. Luca Romaldini, pubblicato http://decamentelibera.blogspot.it/2014/02/verso-una-nuova-peg.html sab. 15-2-14, dal titolo : Verso una nuova PEG…!!!
Clima: la Corrente del Golfo rallenta, aumenta il rischio di una glaciazione
7 feb. – La Circolazione meridionale Atlantica (Atlantic Meridional
Overturning Circulation o AMOC), una delle principali correnti oceaniche
mondiali da cui dipende anche la Corrente del Golfo, sta rallentando,
un fenomeno che secondo alcuni esperti potrebbe portare a una
glaciazione in tempi relativamente rapidi.
Lo afferma uno studio del
National Oceanography Centre di Southampton pubblicato dalla rivista
Ocean Science.
Lo studio si basa sull’osservazione continua della corrente
all’altezza del ventiseiesimo parallelo Nord a partire dall’aprile 2004
all’ottobre 2012 ottenuta combinando le misure di diversi sensori,
compresi quelli sottomarini lungo il percorso della Corrente del Golfo.
Nei secondi quattro anni del periodo, scrivono gli autori, la Amoc e’
risultata piu’ lenta di 2,7 milioni di metri cubi al secondo, mentre per
la Corrente del Golfo la riduzione e’ stata di 0,5 milioni di metri
cubi al secondo.
A causare il fenomeno, secondo alcuni ricercatori,
potrebbe essere paradossalmente il riscaldamento globale, con lo
scioglimento dell’Artico che si ripercuote su tutto il sistema delle
correnti oceaniche. Le conseguenze, spiega il climatologo Vincenzo Ferrara (Enea) sul suo profilo Facebook, potrebbero essere disastrose.
“Arriva la conferma che la Corrente del Golfo e’ in fase di
rallentamento – commenta Ferrara – Questo significa che aumenta il
rischio di un nuovo stadiale come lo “Youger Dries” cioe’ di un
cambiamento improvviso del clima verso una glaciazione millenaria del
nord Europa e di parte dell’emisfero nord.
Come dire: glaciazione per
eccessiva velocita’ di riscaldamento”. Lo scenario, simile al film ‘The
Day After Tomorrow’, non e’ comunque immediato secondo l’esperto. “La
eventuale glaciazione non riguarda noi, il processo e’ lento rispetto
alla vita umana, ma molto rapido rispetto ai normali tempi (geologici)
del pianeta – precisa Ferrara -.
Ti ricordi il film ‘The day after
tomorrow’. Quel film era molto velocizzato: il tutto accadeva nel giro
di qualche settimana, invece che nel giro di almeno un centinaio di
anni.
Ma la sostanza e’ piu’ o meno quella”.
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