Ucraina: Stato canaglia neo-nazista incombente in Europa
febbraio 25, 2014
“Ci sono molti che non sanno di essere fascisti, ma lo sapranno quando sarà il momento”
Ernest Hemingway, Per chi suona la campana
Ernest Hemingway, Per chi suona la campana
Dopo
aver firmato un vacuo accordo sulla “liquidazione della crisi”, la
situazione in Ucraina è andata rapidamente fuori dal controllo di
firmatari e “testimoni”. Nessuna disposizione del documento è stata
attesa. Le autorità legittime sono fuggite (o tentato di fuggire) dal
Paese e gli edifici governativi di Kiev assaltati dalla folla
rivoluzionaria.
I radicali dettando le nuove regole ai “leader” di
facciata dell’opposizione, che disperatamente cercano d’imbrigliare
Maidan. Ciò che è successo in Ucraina, il 21 febbraio 2014, è
essenzialmente un colpo di Stato criminale commesso da anarchici
radicali e da nazisti armati ucraini che hanno avuto sostegno globale
finanziario, militare, diplomatico, religioso ed istigazione dai gruppi
di potere occidentali, negli ultimi vent’anni.
Molte città ucraine
cadono nel caos di saccheggi, violenze, linciaggi e repressioni
politiche. I primi segni dell’imminente caos si videro chiaramente
quando le autorità ucraine esitarono nei tre mesi di assedio del centro
di Kiev da parte della guerriglia radicale galiziana e delle bande
criminali locali.
Rimasero in silenzio quando i fanatici furiosi hanno
bruciato vivi agenti della polizia antisommossa Berkut,
linciandoli e cavandogli gli occhi. Non fecero nulla per fermare i
frenetici assalti dei “combattenti della libertà” alle amministrazioni
regionali, umiliando i funzionari e saccheggiando arsenali di polizia e
militari nell’Ucraina occidentale. Rimasero immobili quando cecchini non
identificati uccisero a sangue freddo personale della milizia,
manifestanti e passanti, sparando dai tetti degli edifici di Kiev.
Perfino dichiararono l’amnistia (due volte!) per i colpevoli di crimini
brutali contro poliziotti e ordine pubblico. Così il regime di
Janukovich ha spianato la strada al sinistro fantasma della Libia
dilaniata dalla guerra in Ucraina.
La guerriglia è autogestita e il movimento popolare auto-convinto erano stanchi dello Stato corrotto e inefficiente? Per nulla.
Dal crollo dell’Unione Sovietica, i gruppi di potere internazionali hanno investito miliardi di verdoni della Federal Reserve (dollari USA) nelle ONG e nei politici “pro-democrazia” ucraini. Mentre predicavano “l’impegno ucraino alla scelta europea e dei valori democratici“, videro chiaramente che non vi era alcuna prospettiva a breve termine di fare dell’Ucraina uno Stato ostile alla Russia, chiaramente obiettivo ultimo della politica globalista occidentale.
La guerriglia è autogestita e il movimento popolare auto-convinto erano stanchi dello Stato corrotto e inefficiente? Per nulla.
Dal crollo dell’Unione Sovietica, i gruppi di potere internazionali hanno investito miliardi di verdoni della Federal Reserve (dollari USA) nelle ONG e nei politici “pro-democrazia” ucraini. Mentre predicavano “l’impegno ucraino alla scelta europea e dei valori democratici“, videro chiaramente che non vi era alcuna prospettiva a breve termine di fare dell’Ucraina uno Stato ostile alla Russia, chiaramente obiettivo ultimo della politica globalista occidentale.
Si puntò sugli
ultranazionalisti dell’Ucraina occidentale e della Chiesa uniate, una
minoranza religiosa greco-cattolica di rito orientale, creata dalla
Santa Sede nel XVI secolo nel disperato tentativo di indebolire gli
stretti legami ortodossi della Rzeczpospolita con Mosca. Dagli anni ’90
gli uniati hanno goduto del sostegno silenzioso delle autorità centrali
neo-indipendenti di Kiev. La loro tattica era occupare aggressivamente
le cattedrali ortodosse del territorio canonico del Patriarcato di
Mosca.
L’ultima cosa che il clero uniate predicava nelle chiese
occupate, in tutti questi anni, era l’invito cristiano al pentimento e
alla pace. Invece propagò la nuova crociata contro gli ortodossi ,
istigando e giustificando direttamente persecuzioni religiose e persino
omicidi, agendo esattamente come i predicatori jihadisti delle sette
islamiste.
Basti guardare al “domenicale” di Mykhailo Arsenych, sacerdote di una chiesa uniate della regione di Ivano-Frankovsk, in Ucraina, che dice: “Oggi
siamo davvero pronti alla rivoluzione. I solo metodi efficaci di
combattimento sono assassinio e terrore! Vogliamo essere sicuri che
nessun cinese, negro, ebreo o moscovita possa prendersi la nostra terra
domani!“
I prodotti di tale indottrinamento non tardarono ad arrivare. Numerosi centri di addestramento della NATO per gli ultranazionalisti ucraini furono aperti negli Stati baltici, subito dopo l’adesione alla NATO nel 2004. Il rapporto dettagliato da foto di un gruppo ucraino che frequenta un corso sovversivo nel centro di addestramento della NATO in Estonia, nel 2006, è disponibile qui.
Abbondanti risorse finanziarie e umane furono volte a rafforzare le unità paramilitari radicali di UNA-UNSO, Svoboda e altre organizzazioni ultranazionaliste in Ucraina.
I prodotti di tale indottrinamento non tardarono ad arrivare. Numerosi centri di addestramento della NATO per gli ultranazionalisti ucraini furono aperti negli Stati baltici, subito dopo l’adesione alla NATO nel 2004. Il rapporto dettagliato da foto di un gruppo ucraino che frequenta un corso sovversivo nel centro di addestramento della NATO in Estonia, nel 2006, è disponibile qui.
Abbondanti risorse finanziarie e umane furono volte a rafforzare le unità paramilitari radicali di UNA-UNSO, Svoboda e altre organizzazioni ultranazionaliste in Ucraina.
Dal 1990 questi teppisti partecipano alle
guerre balcaniche e cecena con i radicali wahhabiti (!) commettendo
crimini di guerra contro i soldati russi e serbi prigionieri e la
popolazione civile. Uno dei guerriglieri di origine ucraina in Cecenia,
Olexander Muzychko (il capo criminale Sasha Bilij) oggi guida una
brigata di “Pravyi Sector“, forza motrice radicale del colpo di Stato a Kiev.
Secondo la sua biografia “ufficiale”,
nel 1994 fu insignito dal capo supremo dei terroristi dell’enclave
d’Ichkeria, Dzhokhar Dudaev, dell’ordine “Eroe della Nazione” per
“eccezionali successi militari contro le truppe russe”. Le sue “capacità
militari” erano abbastanza precise: attirava le unità russe operanti in
zone remote nelle imboscate della guerriglia cecena. Poi partecipò
personalmente a torture e decapitazioni di prigionieri russi. Dopo il
ritorno in Ucraina nel 1995, guidò una banda criminale a Rovno.
Alla
fine fu processato e condannato a otto anni per sequestro di persona a
scopo di estorsione e tentato omicidio di un uomo d’affari ucraino.
Entrò in politica dopo l’uscita dal carcere nel 2000. Dopo la fine delle
guerre balcaniche e cecena, mercenari inglesi e statunitensi
reclutarono regolarmente mercenari ucraini per le operazioni in
Afghanistan, Iraq, Siria e altrove. Lo scandalo della Britam Defense
svelò modalità e dimensione dell’impiego del personale ucraino da parte
dei militari privati in azioni clandestine di provocazione, perseguendo
gli obiettivi politici occidentali in Medio Oriente.
Molti di loro
furono inviati a Kiev per compiere il lavoro per cui sono pagati,
uccidere poliziotti e manifestanti a “Euromaidan” dai tetti degli
edifici circostanti. I veri leader della protesta hanno già chiaramente
espresso il loro radicalismo alla stampa europea (leggasi il colloquio
con il leader di Pravyi Sektor Dmitro Jarosh e diversi articoli del Guardian qui e qui).
Questo è il tipo di persone che i mesti politici europei affronteranno
in Ucraina. Questi fanatici sono la vera autorità nella Kiev occupata
dai predoni. Hanno stracciato l’accordo firmato dai quattro “leader”
ucraini e da tre funzionari europei, prima che l’inchiostro fosse
asciutto.
La loro accoglienza di Julija Timoshenko, dopo il suo emotivo
discorso a Maidan, dimostra chiaramente che la sua nomina de facto a
capo dello Stato fallito ucraino è una loro decisione. Gli ultimi
suggerimenti occidentali di sostenere finanziariamente l’Ucraina con i
fondi comunitari e del FMI, suggeriscono la scelta di comprarsi la
fedeltà degli ultranazionalisti nel periodo di transizione.
Pertanto, la
politica occidentale di appeasement verso gli insorti radicali di Kiev,
somiglia molto alla connivenza anglo-statunitense all’ascesa al potere
di Hitler in Germania, nel 1933, e all’ascesa del Terzo Reich. Ma se i
gruppi elitari occidentali (ebrei aschenaziti) credono che il piano neo-nazista che hanno
accuratamente coccolato e sostenuto in Ucraina, per decenni, sarà
controllato politicamente e volto contro la Russia, compiono un errore
mortale.
Dopo aver subito una resistenza furiosa e il contraccolpo
nell’est e sud dell’Ucraina, la valanga nazista incoraggiata
dall’illusorio successo di Kiev, inevitabilmente entrerà nel degradante
panorama politico europeo in cui focolai neo-nazisti e teppistici sono
già un notevole fattore destabilizzante. I loro legami con la
clandestinità islamista in Europa assume un’ulteriore dimensione
sinistra nel torbido futuro europeo.
E’ il prezzo che gli europei sono pronti a pagare trascinando i vicini orientali nella “famiglia delle nazioni civilizzate”?
E’ il prezzo che gli europei sono pronti a pagare trascinando i vicini orientali nella “famiglia delle nazioni civilizzate”?
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Nessun commento:
Posta un commento