PERCHE' LA RUSSIA NON INTERVIENE IN UCRAINA
Un articolo che "si deve leggere",
tratto da worldcrisis.ru, che spiega perché
la Russia non interviene in Ucraina.
È con immenso piacere che ringrazio "BM" che
ha tradotto in inglese l'articolo originale russo che permette di spiegare i
motivi della apparente "passività" della Russia in Ucraina.
Raccomando di far circolare questa traduzione perché è la miglior spiegazione
sulla politica e degli interessi del Cremlino. deca
The Saker
Il livello delle discussioni analitiche su Internet in Russia è
descritto molto bene dal politologo Simon Uralov: "Se vogliamo credere
che la crisi ucraina sia cominciata solo per una follia dei colleghi di Kiev e
che questo li abbia fatti arrivare a crisi isteriche e alla sete di sangue,
questa è una considerazione fondamentalmente sbagliata. Questa stessa idea
passa per la mente anche ad un numero incredibile di colleghi di Mosca".
Lo scopo di questo articolo è fare un passo indietro, prima della crisi
isterica, e fare una fredda analisi sul perché si è arrivati a questa
situazione in Ucraina.
Comincerò con i primi chiarimenti su diversi argomenti che hanno una grande
importanza emotiva:
Perché non c'è nessun intervento militare russo ?
Se questo testo fosse stato scritto qualche giorno prima, buona parte del
suo contenuto sarebbe servito a spiegare perché inviare delle truppe in Ucraina
sarebbe stato inadeguato e semplicemente stupido, anche dopo il referendum.
Fortunatamente, il capo della resistenza ibn Slaviansk, Igor Strelkov, l'ho
fatto molto meglio di me nel suo messaggio video nel quale molto chiaramente ha
descritto l'inerzia della popolazione locale di Lugansk e di Donetsk, in
termini di azioni concrete prese per proteggere i loro interessi contro la
giunta.
Anticipando quello che dirò in seguito sul referendum, dico brevemente
che mettere una croce sulla scheda elettorale, benché sia un atto importante,
non ha un valore molto superiore a quello di un "mi piace" messo
su Facebook. Perché un "mi piace" scritto su una scheda
elettorale non cambia nulla. Il referendum è stato un atto necessario ma non
sufficiente.
Il Cremlino era preparato ad affrontare gli eventi in Ucraina
? e adesso sta improvvisando ?
Vi consiglio di leggere Wikileaks : https://wikileaks.org/plusd/cables/08MOSCOW265_a.html, dove c'è la prova che il Cremlino aveva già spiegato chiaramente agli americani, nel 2008, gli scenari che vediamo oggi:
"Gli esperti dicono che la Russia è fortemente preoccupata per le
forti divisioni che esistono in Ucraina sulla decisione di aderire alla Nato, a
causa della forte componente etnica russa che è contraria all'adesione e che
potrebbe portare a forti opposizioni, violenze o nel peggiore dei casi, alla
guerra civile.
In questo caso la Russia dovrebbe decidere se intervenire, e
questa è una decisione che la Russia non vuole dover prendere".
Pertanto è logico supporre che l'evoluzione degli eventi per il Cremlino non
ha costituito nessuna sorpresa e che questa possibilità, anche se sgradevole,
era già stata contemplata in uno scomodo "piano E".
Per capire quello che farà prossimamente il Cremlino partiamo dal definire
quali sono i suoi obiettivi:
La cosa ideale per la Russia sarebbe realizzare tutti e tre gli obiettivi
contemporaneamente, evitando di bloccare l'economia russa durante il suo
riorientamento verso l’Asia e, allo stesso tempo, evitando che gli americani
risolvano i loro problemi economici a spese della UE .
Come si possono realizzare questi obiettivi ?
Prendiamo in esame lo scenario più semplice e vediamo quali sono i punti vulnerabili e le conseguenze negative: L'esercito russo entra in Ucraina e in pochi giorni dopo arriva a Kiev, poi sottomette tutta l'Ucraina. "I patrioti" giubilano ci sono le sfilate sulla Khreschatyk, ecc Sembra che tutti e tre gli obiettivi siano stati raggiunti, ma sorgono dei problemi :
* 1. Nell'Unione Europea dove da
molto tempo la elite imprenditoriale ha
pestato i piedi ai politici ed ha spinto il freno sulle sanzioni, il
"partito della guerra" (alias il " Partito degli Stati Uniti " o meglio il "Partito
della Pax Americana » ) sta evidentemente trionfando. Dall'altro lato la
Federazione russa e le le sanzioni inflitte, i cui peggiori effetti sono
ricaduti solo sull'economia europea, che immediatamente è caduta in recessione.
Non c'è niente da stare allegri.
In questo contesto gli americani stanno
avendo gioco facile per spingere alla firma della loro versione del trattato
per una partnership sugli investimenti e sul commercio transatlantico, un patto
commerciale che trasformerebbe la UE in una appendice dell'economia USA.
I
negoziati su questo trattato sono ancora in corso e, per gli americani,
l'entrata di truppe russe in Ucraina sarebbe cadrebbe proprio a fagiolo. Le
sanzioni contro la Russia sono servite per affossare gli affari europei e
potrebbero servire a far cadere più agevolmente le barriere commerciali verso
gli Stati Uniti.
Alla fine siamo arrivati a: una Unione
Europea che sembra uscire dalla guerra - con gli Stati Uniti,
vestiti a festa, che potrebbero papparsi con gioia tutti i mercati europei,
dove non avrebbero più concorrenza - con la Federazione russa non in
perfetta forma. C'è qualcuno che non vede che in questa situazione che qualcuno
si muove come un folle(лох) ? E quel qualcuno non somiglia molto agli
USA ?
Tra l'altro non bisogna neanche prendere in
considerazione il fatto che i politici europei si dovrebbero rifiutare nel
vedere il suicidio della loro economia. Gli euro-burocrati non sono
capaci neanche di questo, come dimostra la pratica.
* 2.
Con un intervento in Ucraina, oltre al fatto che il Cremlino farebbe un favore
a Washington, si sarebbe anche dovuto pensare agli effetti nella stessa Russia.
* 3. La Federazione russa avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di risanare l'economia ucraina e di doverla denazificare: dove avrebbe trovato gli uomini necessari da impiegare come " denazificatori", come "caschi polverosi" (se qualcuno avesse dimenticato, secondo Okudzhava, furono i commissari con i caschi polverosi che piegarono gli eroi morti nella guerra civile) per combattere gruppi compatti di ucraini-nazisti, e contro l’appoggio inviato dall'estero.
Nel complesso, è
chiaro che questo tipo di scenario sarebbe a tutto vantaggio deli Stati Uniti e
della Cina. Alla Russia resterebbe solo il profondo senso di soddisfazione
morale, e tutte le questioni economiche da risolvere, insieme alle future
maledizioni dei " generosi" (щирых ) ucraini, infelici per dover
vivere in un regime di "occupazione".
Che tempistica seguono i punti più
sensibili dell’economia russa?
Questo è solo quello che è visibile ad occhio
nudo, ma ci sono altri aspetti, molto importanti, che non hanno ancora una
scadenza definita sul calendario :
1 . Transizione verso i pagamenti per
l'energia in rubli. Petrolio e gas non sono patate: per averli si
stipulano contratti a lungo termine che non si possono modificare
unilateralmente e che richiedono un lungo lavoro di ricerca nel caso si volgia
sostituirli con altri tipi di carburanti o si vogliano cambiare le modalità e i
paesi di approviggionamento.
2. Transizione alla quotazione dei prezzi dell’energia in rubli (per il commercio in rubli) sui mercati russi - . È un lavoro assolutamente infernale, però, se non altro, nessuno mai ha fatto niente di simile. 3 . Creare un proprio sistema di pagamento. 4 . Preparazione di un sistema di importazioni sostitutivo definitivo e migliorativo con i fornitori asiatici (non come emergenza temporanea).
La lista può e deve continuare, questo è
quello che vedo, il Cremlino ha orizzonti molto larghi.
Ora mettiamoci pure la interessanti
iniziative del Ministero degli Esteri russo, che non sta certo fermo a
guardarsi i pollici. Ad esempio il Vice Ministro Karasin lo scorso 6 maggio era
a Doha, dove ha incontrato tutta l'elite del Qatar.
I risultati, a mio parere,
sono stati scioccanti. Secondo il Ministro degli Esteri, l'emiro del Qatar ha
detto di apprezzare la "politica regionale convincente e coerente
della federazione russa", affermazione molto inaspettata da un paese
che non solo è alleato degli Usa e ramo politico della Exxon mobile in medio
oriente ma è anche avversario assoluto della Russia in Siria.
Questo fa capire che c'è anche dell'altro nel
cofanetto: il fatto è che i sogni americani di riempire il mondo con gas a
basso prezzo, sarebbero una condanna a morte per il Qatar e la sua elite, senza
prezzi del gas molto alti, il Qatar non solo perde ogni speranza di grandezza
regionale, ma diventa un cadavere.
Doha si sta concentrando rapidamente per
offrire qualcosa di interessante: "allo stesso tempo, è stata messa enfasi
nell'accelerazione del coordinamento del Forum dei Paesi Esportatori di Gas
(GECF)" , il prossimo vertice (Che coincidenza!) si terrà in Qatar. Il
Forum dei Paesi Esportatori di Gas è un'organizzazione che comprende paesi come
la Russia, Iran, Qatar, Venezuela, Bolivia e altri esportatori che il Cremlino,
per lungo tempo, ma senza successo, ha cercato di trasformare qualcosa di
analogo all’OPEC, per il gas.
E 'possibile che ora sia arrivato il momento
giusto per un potenziale cartello del gas. In primo luogo, i tre maggiori
esportatori di gas : Russia, Qatar e Iran hanno interessi molto simili
e dovrebbero essere in grado di lavorare con gli stessi obiettivi per
condividere e "prendere in consegna le chiavi" del mercato del Gas
Naturale (LNG) e delle pipeline del gas.
Questo cartello del gas, anche se in
formato ridotto (solo Russia, Qatar e Iran) controllerà almeno il 55 % delle
riserve mondiali di gas e avrà notevoli opportunità per influenzare fortemente
i mercati energetici della UE e dell'Asia.
Naturalmente , un simile progetto
comporterebbe un sacco di problemi e incontrerà tante opposizioni, nessuno può
garantire che funzionerà , ma è importante vedere Mosca che sta cercando attivamente
qualsiasi opportunità per prendere dei vantaggi strategici nella sua lotta
contro gli Stati Uniti.
Speriamo che adesso sia chiaro di che
cosa si sta occupando il Cremlino, che cosa sta cercando di
guadagnare dalla situazione Ucraina e perché questo sia tanto
importante.
Torniamo ai problemi direttamente connessi
all'Ucraina e vediamo che anche con l'implementazione di tutti i più importanti
progetti politici stranieri non sarebbe conveniente contribuire alla
denazificazione di Kiev e non basterebbero a far acclamare le truppe russe
o l'esercito ribelle del novo Russia anche nelle regioni centrali.
Se l' esercito della Novorussia ha problemi
con le mobilitazioni di Lugansk e Donetsk, poi sarà molto, molto difficile
lavorare dall'interno delle regioni zombificate. Tuttavia, sembra che presto,
accanto alla Federazione russa, si schiererà sul campo di battaglia il
colonnello fame e le Forze Speciali del Giperok (
l’"iperinflazione"), che cambieranno radicalmente gli equilibri di
potere.
L'economia ucraina è finita. Le semine primaverili sono state disastrose, le coltivazioni di ortaggi distrutte (dalle gelate), nessuno fa più credito, ci sono problemi con il gas, il prezzo del carburante si è impennato, possiamo tranquillamente dire che l'economia sarà travolta da una bestia del nord, forte e soffice.
Nessuno darà un soldo alla giunta,
nemmeno il FMI, che ha promesso qualcosa intorno a 17 miliardi di dollari (solo
la metà di quanto servirebbe all’Ucraina per quest'anno), ma con una " clausola
di salvaguardia" nel contratto: se Kiev non controllerà tutte le
regioni, non solo Kiev, non arriverà nemmeno un centesimo.
Fame, freddo e iperinflazione (causata dal crollo della grivna) lavoreranno
attivamente per indebolire la giunta e per far ragionare le menti dei
" generosi" ( shchirykh ) ucraini : certo non
arriveranno ad amare la Russia , ma questo è un dettaglio, basterà che
comincino a ricordare il periodo Yanukovych, come dolce sogno irraggiungibile.
Il caos inevitabile e il collasso totale
delle strutture sociali, insieme a una guerra civile strisciante garantiranno
che la NATO contuerà a non accettare l'Ucraina, fino a quando non sarà
sullo stesso "binario dell’Europa", e anche i politici USA, più o
meno moderati, non faranno nessuna mossa, perché ovviamente non sarebbe utile a
far vincere gli Stati Uniti, anzi potrebbe solo trascinare il paese in una
guerra nucleare.
Inoltre, nel contesto di un collasso
economico totale per i minatori, i metalmeccanici e tutti gli altri lavoratori
ucraini ora saldamente attaccati al loro lavoro - con la paura di perdere
lavoro e speranza di "mandare avanti in qualche modo la baracca"
- sarà tutta un'altra musica e dovranno partecipare in un modo o nell'altro a
risolvere i problemi politici e economici della nuova Russia. E forse dovranno
partecipare anche con le armi.
Allo stesso tempo, la Giunta– che si chiama Poroshenko – quella imposta (al paese) dall'Unione Europea, avrà un forte incentivo a negoziare con Mosca e a fare concessioni accettando dei compromessi.
E poi i sarà la nuova Commissione Europea - che ha bisogno di pace
e stabilità per far passare dall'Ucraina il gas che viene dall’est - che
spingerà Poroshenko in questa direzione, che poi sarà la stessa direzione
verso cui spingeranno gli sconvolgimenti sociali causati dal colonnello fame e
dall’iperinflazione, sabotandolo.
Tutti questi fattori, insomma, aprono grandi opportunità a un Cremlino che vuole riformattare l'ex Ucraina in qualcosa di appropriato per gli interessi della Federazione russa. E' proprio questo lo scenario che gli Stati Uniti stanno cercando di evitare ed è per questo che gli USA hanno seri motivi per accelerare la trasformazione del conflitto in una fase calda con l'impiego di truppe e un massiccio spargimento di sangue.
Se poi calcoliano quanto tempo che ci vorrà
per far arrivare il paese alla "fame", quello che ci vorrà per
risolvere i problemi di politica estera alla Russia e quello per creare un
sistema di collaborazione lavorativa con la Cina e l'Iran, indipendente dal dollaro
e dal riposizionamento delle importazioni ecc..., approssimativamente si arriva
alla conclusione che serviranno ancora da cinque a nove mesi (cioè si
arriverebbe a quel mese di dicembre, che Yanukovich aveva tentato di negoziare)
per uscire dal periodo di stallo per gli ucraini e per sbloccare le altre
questioni che daranno il massimo vantaggio alla Russia.
Durante questo periodo, sarà necessario fare
in modo che l’Ucraina mantenga uno stato di guerra civile (serviranno,
ad esempio, gli aiuti di DNR e LNR, e per la Russia non sarà
necessario occupare Kiev troppo velocemente, per non crearsi altri
inutili complicazioni ) e idealmente, oltre al prolungamento della guerra
civile, servirà avviare dei puzzolenti negoziati sull'Ucraina,
coinvolgendo gli osservatori internazionali, in tutti i loro possibili
formati, cioè, Poroshenko + Tsarev + Russia, UE, OSCE, USA ecc…
Il tocco finale. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno rallentato il lavoro della zecca riducendo il loro "pump-priming " da 85 a 55 miliardi di dollari al mese. Molto molti si aspettano ( ad es. http://www.reuters.com/article/2014/04/27/us-usa-fed-idUSBREA3Q08920140427 ), che la macchina smettesse di stampare per la fine di questo anno. Un'altra volta, come gli anni passati.
Questo perché, anche se il dollaro è la valuta internazionale, gli USA non
possono continuare a stamparle cartamoneta all'infinito - è impossibile.
Secondo varie fonti, gli Stati Uniti hanno quasi totalmente utilizzato la
"forza della risorsa-dollaro” , con cui hanno fatto il bello e il cattivo
tempo con la macchina della finanza.
Inoltre, il corollario e l'effetto
inevitabile di questi trucchetti sta riducendo i tassi sulle obbligazioni USA e
questo, da un lato, aiuta Washington, che paga meno interessi per i suoi
debiti, ma, d'altro, sta veramente soffocando l'intero sistema
pensionistico e assicurativo statunitense che si basa sulla previsione
di rendimenti molto diversi da quelli che attualmente hanno i titoli dei loro
portafogli.
In parole povere, entro la fine dell'anno, gli Stati Uniti dovranno
scegliere se far saltare in aria il loro sistema sociale per continuare a
stampare soldi, o se ridurre notevolmente il loro appetito per dare una
possibilità alla casa di non crollare.
A giudicare dalla riduzione della
quantità di dollari che sta buttando nel sistema, sembra che Washington abbia
deciso che prevenire una esplosione interna sia più importante delle
sue ambizioni di politica estera.
Ora per completare il puzzle , facciamo le nostre previsioni:
L'America cercherà con tutti i mezzi di far aggravare la crisi in
Ucraina per indebolire la Russia e sottomettere l'intero mercato europeo, prima
di dover fermare le sue macchine stampa-dollari.
Fonte : http://vineyardsaker.blogspot.it
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non
commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e
l'autore della traduzione Bosque Primario.
|
|
Nessun commento:
Posta un commento