Mosca ha avvertito gli Stati Uniti che si riserva il diritto di far crollare il dollaro come valuta di riserva.
Un aiutante del Cremlino ha detto Martedì che se gli Stati Uniti
dovessero imporre sanzioni alla Russia, Mosca potrebbe essere costretta
ad abbandonare il dollaro come valuta di riserva ed inoltre si
rifiuterebbe di pagare i prestiti alle banche statunitensi.
Sergei Glazyev, consigliere del Cremlino che viene spesso utilizzato
dalle autorità per tracciare una linea dura, ma che non fa politica, ha
aggiunto che se Washington dovesse congelare i conti di aziende e
privati russi, Mosca raccomanderà a tutti i possessori di titoli del
Tesoro USA di venderli.
Prima di oggi, rivolgendosi ai giornalisti della
Casa Bianca, il presidente Barack Obama aveva detto che gli Stati Uniti
non hanno escluso sanzioni economiche contro la Russia, se fosse stata
violata la sovranità dell'Ucraina ulteriormente.
"Quello che stiamo
indicando anche ai russi è che se, continueranno sulla traiettoria
corrente, noi americani saremo costretti ad esaminare una serie di
passaggi - economici, diplomatici - che isolerebbero la Russia e che
avrebbero un impatto negativo sulla sua economia e il suo status di
paese Leader", ha detto Obama.
La tensione crescente, ha già richiesto quattro riunioni di emergenza
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove la Russia e i leader
occidentali hanno affrontato simili discorsi più volte.
La Russia ha
sostenuto che la scelta di intervenire è stata invocata più volte dal
deposto presidente Viktor Yanukovich, anche se i leader ucraini si sono
opposti a questo ragionamento dicendo che l'ex presidente non ha alcun
diritto di fare richieste in nome della nazione.
Postato Yesterday da Frammenti di Realtà
Nessun commento:
Posta un commento