IL PENDOLO UCRAINO TRA 2 RIVOLUZIONI
13 - 3 - 2014
La posta in gioco è alta in Ucraina: dopo il colpo di stato, la Crimea e Donbas hanno affermato il loro diritto all'autodeterminazione, le truppe americane e quelle russe sono entrate in territorio ucraino, entrambe sotto copertura. I soldati americani si chiamano "consiglieri militari", e pare che siano del Blackwater, un esercito privato (rinominato Academi); poche centinaia di loro pattugliano Kiev, mentre gli altri cercano di reprimere la rivolta a Donetsk.
Ufficialmente, sono stati invitati dal nuovo regime-messo-dall'Occidente e sono la punta di diamante dell'invasione americana che tenta di puntellare il regime e di abbattere ogni resistenza.
Lì, a Donetsk, si sono già macchiati le mani di sangue.
Inoltre, il Pentagono ha raddoppiato il numero di aerei da combattimento in missione di pattugliamento della Nato nei Paesi Baltici, l'aeronautica militare è arrivata nel Mar Nero e i marines americani sono sbarcati a Lvov "nell'ambito di una serie di manovre già programmate".
I soldati russi invece, dovrebbero essere quelli della flotta russa, che staziona come da accordi politici in Crimea. Erano in Crimea già prima del golpe, per il trattato russo-ucraino (come la quinta flotta americana nel Kuwait), ma la loro presenza probabilmente è stata aggiornata per l'occasione.
Altre truppe russe sono state invitate dal deposto, ma legittimamente eletto Presidente Yanukovich (un pò come fecero gli USA che sbarcarono a Haiti a sostegno del deposto presidente Aristide).
Danno una mano alla milizia locale filo-russa per mantenere l'ordine, non ammazzano nessuno, ma la Russia ha messo in stato di allerta le sue truppe ed ha fatto riposizionare un paio di navi da guerra nel Mar Nero.
I media occidentali chiamano "invasione" la presenza russa, ma di quella degli americani ne danno appena qualche cenno.
"Abbiamo il dovere morale di mettere il naso negli affari vostri e di passeggiare nel vostro cortile, che stanno un mondo lontano dalla nostra patria.
E' per il vostro bene" - ha scritto un ironico blogger americano.
Mosca si è accorta dei problemi in Ucraina dopo che la sua preoccupazione, anzi la sua ossessione per i giochi olimpici invernali, si era un po' placata - solo quando si cominciò a dire che "Putin aveva vinto i giochi e perso l'Ucraina".
Mosca si è accorta dei problemi in Ucraina dopo che la sua preoccupazione, anzi la sua ossessione per i giochi olimpici invernali, si era un po' placata - solo quando si cominciò a dire che "Putin aveva vinto i giochi e perso l'Ucraina".
Infatti, mentre Putin guardava lo sport a Sochi, in Ucraina stavano facendo la Rivoluzione dei Brown.
In un paese europeo grande come la Francia, la più grande repubblica dell'ex Unione Sovietica (dopo la Russia), ha preso il potere una coalizione di ucraini ultra-nazionalisti (per lo più ebrei polacchi ed ungheresi) e di oligarchi.
Il presidente legittimo è stato costretto a scappare per salvarsi, i parlamentari sono stati malmenati, e in certi casi i loro bambini sono stati presi in ostaggio per assicurarsi un voto di appoggio in Parlamento, mentre uomini armati stavano nelle loro case loro.
Il putsch è finito. L'Occidente ha riconosciuto il nuovo governo e la Russia si è rifiutata di riconoscerlo, ma ha continuato a trattare con loro giorno dopo giorno.
Ma la vera storia sta uscendo fuori adesso in Crimea e in Ucraina orientale, una storia di resistenza a questa presa di potere filo-occidentale.
Il Putsch
La situazione economica dell'Ucraina è terribile.
Stanno dove stava la Russia nel 1990, prima di Putin - in Ucraina gli anni Novanta non sono mai finiti.
Per anni il paese è stato derubato dagli oligarchi che hanno portato tutti i loro profitti nelle banche occidentali, fino a portarlo sul baratro.
Per evitare il default ed il crac, l'Ucraina stava per ricevere un prestito russo di 15 miliardi di euro senza precondizioni, ma poi è arrivato il colpo di stato.
Ora il Primo Ministro della giunta sarà felice di ricevere quel misero un miliardo di dollari degli Stati Uniti via FMI.
(Gli Europei hanno promesso qualcosa in più, ma nel giro di pochi anni ...).
Il nuovo governo ha già accettato le condizioni del FMI, il che significherà austerità, disoccupazione e servitù per debiti. Probabilmente questa è stata la ragion d'essere del colpo di stato. I prestiti del FMI e degli USA sono la principale fonte di profitto per la comunità finanziaria, e servono per schiavizzare i paesi debitori, come ha chiaramente spiegato Perkins.
Il nuovo governo ha già accettato le condizioni del FMI, il che significherà austerità, disoccupazione e servitù per debiti. Probabilmente questa è stata la ragion d'essere del colpo di stato. I prestiti del FMI e degli USA sono la principale fonte di profitto per la comunità finanziaria, e servono per schiavizzare i paesi debitori, come ha chiaramente spiegato Perkins.
Gli oligarchi che hanno hanno finanziato l'operazione di Maidan si
sono divisi il bottino : il sostenitore più generoso, il
multi-miliardario Igor " Benya " Kolomoysky ( foto a sinistra), ha avuto in feudo la grande città
di lingua russa di Dnepropetrovsk. Non gli hanno nemmeno chiesto di
restituire il suo passaporto israeliano. I suoi fratelli oligarchi si
sono presi altre città industriali di lingua russa , tra cui Kharkov e
Donetsk, l’equivalente ucraino di Chicago o di Liverpool.
Kolomoysky non è solo un "oligarca di origine ebraica": è un membro
attivo della comunità ebraica, un sostenitore di Israele e uno che ha
regalato molte sinagoghe, una delle quali è la più grande d'Europa .
Non ha avuto nessun problema ad appoggiare i neo-nazisti, neanche
quelli a ci gli USA vietano l’entrata per il loro antisemitismo
dichiarato. Ecco perché gli appelli alla coscienza ebraica contro il
putsch Brown sono palesemente falliti.
Adesso è cominciata anche la crociata dei nazionalisti contro i
russofoni (contro l'etnia russa e contro gli ucraini che parlano la
lingua russa - una sottile distinzione) per lo più contro operai
dell'industria che lavorano nella zona a est e sud del paese.
Il regime di Kiev ha vietato il Partito Comunista e il Partito
delle Regioni (il più grande partito del paese, sostenuto principalmente
dai lavoratori di lingua russa). Il primo decreto del regime ha vietato la lingua russa
dalle scuole , dalla radio e dallaTV , ha proibito qualsiasi uso
ufficiale della lingua russa. Il ministro della Cultura ha detto che gli
speaker che parlano la lingua russa sono "imbecilli" e
ha proposto di metterli in prigione per uso di una lingua vietata nei
luoghi pubblici. Un altro decreto ha minacciato, con dieci anni di
carcere, tutti quelli che hanno la doppia cittadinanza russa/ucraina, a
meno che non restituiscano subito il passaporto russo.
Non sono parole vuote, queste sono vere minacce : le truppe d'assalto
del Settore dell’estrema destra, il braccio armato dei leader
dell'Ordine Nuovo, hanno fatto il giro del paese terrorizzando i
funzionari, impossessandosi dei palazzi governativi, picchiando la
gente, distruggendo le statue di Lenin, distruggendo i monumenti della
Seconda Guerra Mondiale per farsi rispettare in qualunque modo. Un VIDEO mostra un estremista di destra che maltratta il procuratore della città, mentre la polizia guardava da un'altra parte.
Hanno cominciato a dare la caccia ai poliziotti anti-sommossa che
hanno sostenuto l'ex-presidente e hanno bruciato una sinagoga o due.
Hanno torturato un governatore e linciato alcuni tecnici che stavano
nella sede dell'ex partito di governo. Hanno cominciato a prendere in
consegna le Chiese ortodosse di rito russo, con l'intento di
trasformarle il Chiese greco-cattoliche.
Le istruzioni impartite dal Dipartimento di Stato USA e dettate da Victoria Nuland
sono state eseguite con cura : l'Ucraina ha avuto il governo che era
stato ordinato con la famosa conversazione telefonica all'ambasciatore
degli Stati Uniti. Sorprendentemente, mentre la Nuland ha detto
chiaramente "fuck the UE”, per i russi e per il loro punto di vista sul
futuro dell'Ucraina, si è limitata a pensarlo.
La Russia non si è fatta coinvolgere dagli sviluppi dell’affaire ucraino : Putin non voleva essere accusato di ingerenza negli affari interni ucraini, nemmeno quando gli inviati degli Stati Uniti e dell'Unione europea hanno mostrato di dare una assistenza diretta ai ribelli. La gente di Russia lo avrebbero applaudito se avesse mandato i suoi carri armati a Kiev per riconquistare l'intera Ucraina, perché i russi la considerano ancora parte integrante della Russia. Ma Putin non è un nazionalista russo, non è un uomo dai disegni imperiali.
Anche se lui vorrebbe una Ucraina accondiscendente verso la Russia, la sua annessione, intera o in parte, non è mai stata una sua ambizione. Costerebbe troppo, anche per ricchi Russi: il reddito medio in Ucraina è solo la metà di quello russo, e le infrastrutture del paese sono cadenti. (Sarebbe come quando i tedesco-occidentali spesero una fortuna per subentrare alla DDR.) Non sarebbe cosa facile, perché ogni governo ucraino negli ultimi 20 anni ha intriso la popolazione di sentimento anti-russo. Ma Putin è stato costretto a farsi coinvolgere:
La Russia non si è fatta coinvolgere dagli sviluppi dell’affaire ucraino : Putin non voleva essere accusato di ingerenza negli affari interni ucraini, nemmeno quando gli inviati degli Stati Uniti e dell'Unione europea hanno mostrato di dare una assistenza diretta ai ribelli. La gente di Russia lo avrebbero applaudito se avesse mandato i suoi carri armati a Kiev per riconquistare l'intera Ucraina, perché i russi la considerano ancora parte integrante della Russia. Ma Putin non è un nazionalista russo, non è un uomo dai disegni imperiali.
Anche se lui vorrebbe una Ucraina accondiscendente verso la Russia, la sua annessione, intera o in parte, non è mai stata una sua ambizione. Costerebbe troppo, anche per ricchi Russi: il reddito medio in Ucraina è solo la metà di quello russo, e le infrastrutture del paese sono cadenti. (Sarebbe come quando i tedesco-occidentali spesero una fortuna per subentrare alla DDR.) Non sarebbe cosa facile, perché ogni governo ucraino negli ultimi 20 anni ha intriso la popolazione di sentimento anti-russo. Ma Putin è stato costretto a farsi coinvolgere:
Centinaia di migliaia di ucraini hanno votato quando hanno cominciato
a fuggire a piedi verso la Russia, chiedendo asilo. Duecentomila
profughi sono stati registrati durante il fine settimana. L'unico pezzo
di terra libera in tutta la repubblica era la città di Sebastopoli,
quella dell’assedio franco-britannico nel 1852 e quella dell’assedio
tedesco nel 1941 e dove c’è la base della flotta russa del Mar Nero.
Questa eroica città non si è arresa agli emissari di Kiev, sebbene anche
qui alcuni deputati locali erano pronti ad obbedire. Ma all'ultimo
momento, la gente ha cominciato a resistere. Il successo orrendo del
putsch è stato l'inizio della sua rovina.
Il pendolo dell’ Ucraina, sempre in bilico tra Oriente e Occidente, ha iniziato il suo movimento di ritorno.
La rivolta
La gente di Crimea si è ribellata, ha mandato a casa i politici
compromessi ed ha eletto un nuovo leader, Sergey Aksyonov. La nuova
leadership ha preso il potere in Crimea e ha chiesto alle truppe russe
di salvare il paese da un imminente attacco delle truppe d'assalto di
Kiev.
Ma non sembra che sia stato necessario finora: c'erano un sacco di
persone, in Crimea, pronte a difendere la loro terra dagli invasori
Brown, c'erano i volontari cosacchi e c'era la Marina russa di stanza in
Crimea, come previsto dal trattato. I suoi Marines sarebbero
probabilmente in grado di aiutare la Crimea in caso di problemi.
La popolazione della Crimea, con qualche aiuto russo, presidia i
blocchi stradali sullo stretto istmo che collega la Crimea alla
terraferma. Il parlamento della Crimea ha votato per unirsi alla Russia,
ma questa votazione deve essere confermata dal sondaggio del 16 marzo che determinerà il futuro della Crimea
- se tornare con la Russia o se restare una repubblica autonoma
all'interno dell’ Ucraina. Da quello che ho sentito dai locali, sembra
che preferirebbero tornare nella Federazione russa da cui sono usciti,
su ordine di Krusciov, solo mezzo secolo fa.
Dato il problema della lingua russa e della consanguineità, questo ha
un senso : l'Ucraina è distrutta, la Russia è solvente e pronta a dare
la sua protezione. L’Ucraina non può pagare gli stipendi e le pensioni,
la Russia aveva promesso di farlo. Kiev stava facendo la parte del leone
nel prendersi parte del reddito generato dal turismo russo in Crimea,
ora i profitti rimarranno nella penisola e forse serviranno a riparare
una infrastruttura fatiscente. Forse gli immobili aumenteranno
drasticamente di prezzo, ipotizzano ottimistici i nativi e questo punto
di vista è condiviso dagli uomini d'affari russi.
Già dicono che la Crimea supererà Sochi nel giro di pochi anni, e
tutta quella che oggi sembra roba triste e vecchia verrà sostituita da
uno scintillante Russian Imperial chic . Forse Putin
preferirebbe che la Crimea scegliesse l'indipendenza, come il Kosovo, o
che rimanesse sotto la sovranità ucraina, come Taiwan che è ancora
nominalmente parte della Cina. Ma potrebbe anche diventare una vetrina
filo-russa in Ucraina e per far vedere agli altri ucraini che cosa si
stanno perdendo, come era Berlino Ovest per i tedeschi dell'Est durante la Guerra Fredda.
Riprendersi la Crimea sarebbe bello, ma non al prezzo di avere una
Ucraina consolidata e ostile per vicino di casa. Ma forse Putin non avrà
altra scelta che accettare la decisione del popolo, c’è stato un
tentativo di spingere i tartari di Crimea contro i russi ma a quanto
pare non ha funzionato. Malgrado il Majlis, l’organizzazione tatara che
appoggia Kiev, gli anziani hanno deciso per la neutralità.
Ci sono voci insistenti che il pittoresco leader ceceno Kadyrov, un
convinto sostenitore di Putin, abbia inviato squadre ai tatari per dar
man forte e non fare obiezioni al passaggio della Crimea alla Russia.
All'inizio, i tatari appoggiavano Kiev e addirittura hanno cercato di
impedire la presa di potere dei filo-russi. Ma sono persone sagge e
sanno come sopravvivere, sanno come comportarsi e non c'è dubbio che
faranno la cosa giusta. I Nazisti russi, come chi è contro Putin, come i
nazisti-ucraini, sono divisi : c’è chi appoggia una " Crimea russa" e
c’è chi la vorrebbe pro-europea con Kiev. Sono brutti come nemici, ma
sono anche peggio come amici : i nazisti cercano di incunearsi tra
russi, ucraini e tatari , e odiano vedere che la Cecenia di Kadyrov
appoggia i piani russi, perché sono anti-ceceni e cercano di convincere
la popolazione che la Russia starebbe meglio senza ceceni - una tribù
guerriera musulmana.
Dato che la Crimea ha sfidato gli ordini di Kiev, è diventata un
punto di riferimento per altre regioni dell'Ucraina. Donbas , la regione
del carbone e dell'acciaio, ha fatto sventolare bandiere russe e ha
dichiarato la sua volontà di autodeterminazione "come la Crimea".
Vogliono entrare nell’unione doganale russa, ma non è chiaro se
preferiscono essere indipendenti, avere l'autonomia o qualcos'altro, ma
anche loro, hanno in programma un sondaggio - per il 30 marzo. Ci sono
state grandi manifestazioni contro il regime di Kiev a Odessa,
Dnepropetrovsk, Kharkov e in altre città di lingua russa. Praticamente
ovunque, i deputati cercano di mettersi d’accordo con Kiev e cercano un
modo per guadagnarci qualcosa, ma la gente non è d'accordo. Sono tutti furiosi e non accettano la giunta .
Il regime di Kiev non accetta la loro domanda di libertà. Un sindaco eletto dal popolo di Donetsk è stato rapito dalle
forze di sicurezza ucraine e portato a Kiev. Ora ci sono manifestazioni
violente in città. La marina ucraina nel Mar Nero è passata da Kiev
alle forze della Crimea e anche alcune unità della forza aerea con
decine di aerei da combattimento e truppe di terra hanno abbandonato
Kiev.
Truppe fedeli a Kiev sono state bloccate in Crimea, ma senza violenza
durante un passaggio pacifico di potere. La giunta ha nominato un
oligarca a governare Donbas, Sergey Taruta , ma ha avuto molte
difficoltà ad assumere il potere perché la gente del posto non lo vuole e
con buona ragione : Taruta si è comprato il principale porto polacco di
Danzica e lo ha portato alla bancarotta. Per lui sembra meglio buttare via i soldi che gestire gli affari in modo serio.
Minacciosamente, Taruta si è portato appresso uomini armati e non
identificati della sua Security, affittati da Blackwater (la Academi)
reduci dall’Iraq e dall’Afghanistan, ma gliene serviranno parecchi altri
se si vuole prendere Donbas con la forza. A Kharkov, la più grande
città orientale - ex capitale dell'Ucraina sovietica - la popolazione ha
buttato fuori a calci una squadraccia di Estremisti di destra che
volevano prendere gli uffici governativi, anche se la polizia si è messa
dalla parte degli oligarchi.
Mentre questa falsa rivoluzione è avvenuta a Kiev sotto la guida di gente manovrata da USA e UE, la vera rivoluzione sta avvenendo adesso
e il suo futuro è tutt'altro che certo. All'Ucraina non è rimasto molto
dell’esercito, perché gli oligarchi si sono rubati tutto, anche quello
che doveva andare ai militari. Ma il regime di Kiev non conta sul suo
esercito, comunque. Il loro tentativo di arruolare uomini validi è
fallito immediatamente e quasi nessuno ha risposto alla chiamata. Hanno
ancora intenzione di schiacciare la rivoluzione e altri trecento
mercenari della Blackwater sono sbarcati mercoledì all'aeroporto di
Kiev.
Il regime di Kiev ha chiesto aiuto alla NATO ed ha espresso la propria disponibilità a consentire che missili americani siano di stanza in Ucraina.
Mettere dei missili in Ucraina (come quelli in Polonia, darebbero altro
fastidio alla tranquillità dei russi) forse farebbe superare la linea
rossa della Russia, così come i missili russi a Cuba superarono la linea
rossa americana nel '62.
Il Capo dell'intelligence israeliana, in pensione, Yaakov Kedmi,
esperto di Russia, ha detto che a suo parere i russi proprio non possono
permettere l’installazione di questi missili, a qualsiasi prezzo, anche
se questo significasse guerra. Putin ha chiesto alla
camera alta del parlamento russo il permesso di schierare truppe russe,
se necessario, e il Parlamento ha approvato all'unanimità la sua
richiesta. Così i russi saranno schierati in difesa dei lavoratori in
caso di attacco degli estremisti di destra e dei mercenari della
Blackwater. Una catastrofe umanitaria, un conflitto di grandi
dimensioni, un flusso di profughi o l'arrivo delle truppe della NATO
potrebbero anche forzare la mano a Putin, anche contro la propria
volontà.
Il Presidente in esilio
Il Presidente Yanukovich resterà nella storia come un debole, una
figura tragica, ma si meriterebbe una penna migliore della mia per
parlarne, perché ha fatto del suo meglio per evitare vittime, anche se
ha dovuto affrontare una rivolta su larga scala condotta da truppe
d'assalto di Brown, molto violenti. E’ stato anche accusato di aver
ucciso un'ottantina di persone, manifestanti e poliziotti, ma alcune
delle vittime sono state uccise dagli estremisti di destra, quando hanno
preso d'assalto gli uffici del partito di governo.
I politici hanno abbandonato subito il Palazzo, ma il personale di
segreteria è rimasto dentro - molte donne, custodi e altro personale -.
Un ingegnere di nome Vladimir Zakharov è andato dai ribelli, che
assediavano l’edificio, per chiedere di far uscire le donne. Lo hanno
ucciso sul posto a mazzate. Un altro uomo è stato bruciato vivo. Ma la
maggior parte delle vittime le hanno fatte i cecchini, e anche di questo
hanno accusato Yanukovich.
Il regime Kiev ha chiesto al tribunale dell'Aja di mettere sotto
accusa il Presidente, come avevano fatto con il Presidente Milosevic. Ma
ora, una conversazione telefonica
tra la rappresentante UE Catherine Ashton e il Ministro del Esteri
estone Urmas Paet revela che emissari dela UE sapevano delle dozzine di
vittime fatte dai cecchini a Maidan, ammazzate dai ribelli e non dalla
polizia o dal Presidente Yanukovich, come hanno denunciato i ribelli.
Urmas
Paet ha riconosciuto la veridicità di questa conversazione in una
conferenza stampa, e ha chiesto di aprire una inchiesta indipendente. Si
è scoperto che i cecchini ribelli hanno sparato e ucciso poliziotti e
manifestanti a Maidan per spargere sangue e far ricadere la colpa sul
Presidente. Questo sembra essere una caratteristica di base delle rivoluzioni
organizzate dagli USA. I cecchini uccidono sia i manifestanti che la
polizia, come risulta dai rapporti del 1991 e del 1993 a Mosca, ma anche
in molti altri casi.
Alcune fonti affermano che in queste occasioni vengono impiegati i
famosi cecchini israeliani, il che sarebbe plausibile, data la
connessione israeliana di Kolomoysky. Un amico personale di Kolomoysky,
membro di spicco della allora opposizione, parlamentare e attuale capo
dell'amministrazione di Sergey Pashinsky è stato fermato dalla polizia mentre stava togliendo il silenziatore dal fucile di un cecchino, sulla scena del crimine.
Questa scoperta è stata riportata brevemente dal New York Times,
ma poi è stata rimossa. Questa rivelazione elimina (o almeno scredita
seriamente) le accuse contro il Presidente e probabilmente sparirà
completamente dalla memoria e sarà dimenticata da tutti, come lo sono state le Rivelazioni di Seymour Hersh
sugli attacchi fatti in Siria con l'uso di gas sarin. Un'altra
rivelazione fu fatta del Presidente Putin nella sua conferenza-stampa
del 4 Marzo 2014 quando disse che aveva dovuto convincere (leggi:
forzare) il Presidente Yanukovich a firmare l'accordo del 21 Feb. 2014
con l'opposizione, come volevano i Ministri Occidentali.
Con questo accordo, o meglio con questo atto di completa
capitolazione, il Presidente ucraino accettò tutte le richieste dei
ribelli Brown, comprese le immediate elezioni per il Parlamento e per il
Presidente. Ma nemmeno questo accordo è servito a niente: i ribelli
hanno cercato di uccidere Yanukovich quella stessa notte, mentre
viaggiava verso Kharkov. Putin ha espresso il suo stupore nel vedere che
la firma dell’accordo non era bastata e che, comunque, erano andati
avanti con il colpo di stato.
Il motivo lo hanno spiegato i sicari della destra: hanno detto che
loro uomini armati sarebbero stati messi in ogni seggio elettorale per
contare i voti. Naturalmente l'accordo non lo avrebbe permesso e la
giunta aveva tutte le ragioni per dubitare sulla possibilità di vincere
oneste elezioni. Sembra che Yanukovich volesse trasferire la nuova base
di potere a Kharkov, dove era stata indetta in anticipo una grande
assemblea dei deputati dell’Est e del Sud dell'Ucraina.
L'assemblea, dice Kolomoysky, doveva assumere i poteri dello stato e
appoggiare il Presidente, ma i deputati si sono rifiutati. Ecco perché
il Presidente Yanukovych, con grande difficoltà, è fuggito in Russia. Il
suo sbarco a Rostov ha fatto impressione perché il suo aereo è stato
accompagnato dai caccia militari. Yanukovich ha cercato di contattare il
Presidente Putin, che non ha voluto dare l'impressione di forzare
Yanukovich o il popolo dell’ Ucraina, e ha rifiutato di incontrarlo o di
parlargli direttamente. Forse Putin non voleva perdere tempo con una
figura debole, ma lo ha, comunque, pubblicamente riconosciuto come
legittimo presidente dell'Ucraina.
Il comportamento è stato coerente, come quando il Presidente
Yanukovich chiese l’intervento delle truppe russe per portare la pace
nel suo paese.
Chissà se ci sarà una sua rentrée - come Presidente di
una Ucraina Libera, se si dovesse mai formare un governo del genere, in
qualche parte del paese - oppure come protagonista di una operetta.
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