Il Venezuela colpisce
i banksters fascisti
IL VERO MOTIVO DEL DECESSO INDOTTO AL BOLIVARIANO CHAVEZ è STATO CHE HA RIFORMATO LE BANCHE E LA MONETA
Il Venezuela è più vicino a Noi di quanto non lo siano gli statunitensi ....
20-3-2014
Il
15 marzo il presidente venezuelano Nicolas Maduro si rivolge
all’esercito. Memore del recente putsch CIA/bankster in Ucraina, ha
avvertito i teppisti fascisti che incitano alla violenza nel Paese negli
ultimi due mesi di “Prepararsi. Stiamo arrivando“, poi ha
suonato Give Peace a Chance di John Lennon.
La Guardia Nazionale
venezuelana ha occupato Plaza Altamira a Caracas e represso un’altra
provocazione nel quartiere di Chacao. Improvvisamente il capo
dell’opposizione ed oligarca Henrique Capriles ha detto per la prima
volta di essere pronto a parlare con il governo Maduro.
La violenza è
scoppiata in Venezuela a gennaio. Un Paese seduto su ciò che si stimano
essere 700 miliardi di barili di petrolio, è diventato l’evento annuale
sponsorizzato dai banksters. Il socialismo bolivariano non è gradito
dagli Illuminati che vogliono colonizzare il gigantesco giacimento
petrolifero del lago Maracaibo.
Nel gennaio 2011 l’oligarchia
venezuelana e i loro sostenitori CIA/Big Oil indirono una manifestazione
a Caracas soprannominata Operazione Venezuela. L’evento, che fu
contrastato dai sostenitori del presidente venezuelano Hugo Chavez,
segnava l’anniversario della deposizione di Marcos Perez Jimenez in
Venezuela nel 1958. Ma come le recenti “rivoluzioni”
arancione/velluto/cedro sponsorizzate dalla CIA, la contraddizione è
racchiusa nei libri di storia. Jimenez era un dittatore di destra,
l’esatto opposto di Chavez.
Nel 1914 la Caribbean Petroleum, controllata da Royal Dutch/Shell scoprì il vasto giacimento di Mena Grande in Venezuela. Le compagnie petrolifere straniere iniziarono ad affollare la zona. Quando fu scoperto il petrolio nel lago di Maracaibo nel 1922, il dittatore venezuelano Juan Vicente Gómez permise agli statunitensi di scrivere la legge petrolifera del Venezuela.
Nel 1914 la Caribbean Petroleum, controllata da Royal Dutch/Shell scoprì il vasto giacimento di Mena Grande in Venezuela. Le compagnie petrolifere straniere iniziarono ad affollare la zona. Quando fu scoperto il petrolio nel lago di Maracaibo nel 1922, il dittatore venezuelano Juan Vicente Gómez permise agli statunitensi di scrivere la legge petrolifera del Venezuela.
Il 27 novembre 1948 il primo presidente
democraticamente eletto del Venezuela, Rómulo Gallegos, fu rovesciato
da un colpo di Stato guidato dai compari di Jimenez. La democrazia non
fu ripristinata che nel 1958, quando fu rovesciato Jimenez. Il
presidente Romulo Ernesto Betancourt Bello vinse le elezioni tenutesi
quello stesso anno. Il populista Betancourt era stato presidente nel
1945-1948.
Aveva trasferito il potere al romanziere Gallegos poco prima
del colpo di Stato di destra. Jimenez privatizzò l’economia del
Venezuela, mentre inquinò Caracas con i grattacieli di aziende e banche
multinazionali. Era vicino all’uomo più ricco del Venezuela Gustavo
Cisneros e alla Creole Petroleum. Cisneros era un luogotenente di Rockefeller che sedeva nel consiglio di Bank of Nova Scotia, una delle Big 5 delle banche canadesi.
Possedeva le 200 tonnellate di oro recuperate dalle macerie del World Trade Center. Creole Petroleum è una società Exxon-Mobil fondata dalla CIA. Creole e CIA condividono gli uffici a Caracas. La Exxon Mobil della famiglia Rockefeller è la CIA in Venezuela. Bechtel costruì il gasdotto Mena Grande al servizio degli interessi petroliferi della Creole sul Lago di Maracaibo.
Poco dopo le elezioni del 1958, il vice-presidente Richard Nixon visitò il Venezuela, nel tentativo di mantenere Betancourt nella trappola Big Oil/FMI. Nixon fu invece accolto da milioni di manifestanti arrabbiati. Betancourt, che aveva già costretto la Big Oil al sistema di profit-sharing 50-50 durante il suo primo mandato, prese un’altra svolta a sinistra.
Poco dopo le elezioni del 1958, il vice-presidente Richard Nixon visitò il Venezuela, nel tentativo di mantenere Betancourt nella trappola Big Oil/FMI. Nixon fu invece accolto da milioni di manifestanti arrabbiati. Betancourt, che aveva già costretto la Big Oil al sistema di profit-sharing 50-50 durante il suo primo mandato, prese un’altra svolta a sinistra.
Iniziò il finanziamento dei rivoluzionari di Castro a Cuba e
tentò di nazionalizzare completamente il petrolio del Venezuela. Il
presidente Dwight Eisenhower rispose con l’introduzione di quote sul
petrolio venezuelano, dando un trattamento preferenziale al greggio
messicano e canadese.
Betancourt rispose nel settembre del 1960, quando
il Venezuela partecipò con Iran, Iraq Arabia Saudita e Quwayt a una
riunione a Baghdad per lanciare l’OPEC quale cartello dei produttori per
contrastare il potere economico globale dei Quattro Cavalieri e dei
loro vari tentacoli.
Betancourt avviò un ambizioso programma di riforma
agraria e parlò a sostegno dei ribelli di sinistra delle FARC nella
vicina Colombia. Nel 1960 sopravvisse ad un tentativo di assassinio da
parte di agenti di Rafael Trujillo, il dittatore della CIA della
Repubblica Dominicana.
E’ probabile che l’Agenzia stessa ne fosse
coinvolta. Nei successivi quattro decenni il Venezuela subì la
ri-privatizzazione ed espansione dell’industria petrolifera, diventando
la prima fonte di petrolio dei Quattro Cavalieri vincolati agli Stati
Uniti.
Quando i prezzi del petrolio crollarono nei primi anni ’90, il
Venezuela, una volta la nazione più moderna dell’America Latina, subì un
collasso economico. La sua classe media, già fiorente, cadde nella
povertà. Fu un campanello d’allarme.
Nel 1998 il candidato del Movimento Quinta Repubblica Hugo Chavez fu eletto presidente con il sostegno dei lavoratori e dei contadini venezuelani. Si scagliò contro l’egemonia degli Stati Uniti nel suo Paese, annunciò che avrebbe venduto petrolio all’amico Fidel Castro a Cuba, a condizioni favorevoli, e stabilito relazioni diplomatiche con l’Iraq.
Nel 1998 il candidato del Movimento Quinta Repubblica Hugo Chavez fu eletto presidente con il sostegno dei lavoratori e dei contadini venezuelani. Si scagliò contro l’egemonia degli Stati Uniti nel suo Paese, annunciò che avrebbe venduto petrolio all’amico Fidel Castro a Cuba, a condizioni favorevoli, e stabilito relazioni diplomatiche con l’Iraq.
Annunciò un programma di riforma agraria e mise economisti
marxisti nella compagnia petrolifera nazionale PDVSA-Venezuela. Chavez
disse di dirottare la ricchezza petrolifera venezuelana dalle banche
occidentali a un regime di grande sviluppo per tutta l’America Latina.
Il segretario generale dell’OPEC fino al 2002 fu il ministro del
Petrolio venezuelano Ali Rodriguez. All’inizio del 2002, la classe
dirigente del Venezuela, guidata dal compare di Rockefeller Gustavo
Cisneros e dalla banda della sua Bank of Nova Scotia, tentò di rovesciare Chavez. Vi furono indicazioni del coinvolgimento di US Air Force e US Navy.
Nell’aprile Chavez fu dimesso.
In pochi giorni, in seguito alle
proteste rabbiose dalla classe operaia venezuelana, tornò al potere. Il
generale pro-USA che guidò il tentativo di colpo venne accusato di
tradimento. El jefe fuggì in Colombia dove fu accolto dal governo del
narco-terrorista Uribe sostenuto dagli Stati Uniti. Ad ottobre
l’oligarchia venezuelana aggredì ancora Chavez. Ancora una volta il
putsch fallì. Il 5 dicembre 2002 Chavez affermò che i disordini
venezuelani facevano parte di un complotto “per prendersi l’industria
petrolifera del Paese”.
Il 16 gennaio 2003 Chavez lasciò il Venezuela
durante uno sciopero guidato dagli oligarchi petroliferi. Fece appello
alle Nazioni Unite, ed incontrò la leadership del gruppo radicale dei
Paesi in via di sviluppo dei G-77 in Marocco. Alla fine di febbraio,
dopo aver contenuto lo sciopero, Chavez, ben sapendo quale vero potere
vi fosse dietro, disse al governo degli Stati Uniti di fare “marcia
indietro”.
Il 17 aprile 2003 il direttore generale dell’esercito venezuelano Melvin Lopez disse a USA Today che il governo degli Stati Uniti era direttamente coinvolto nel tentato putsch di febbraio e che aveva la prova che tre elicotteri statunitensi Black Hawk furono avvistati nello spazio aereo venezuelano al momento.
Il 17 aprile 2003 il direttore generale dell’esercito venezuelano Melvin Lopez disse a USA Today che il governo degli Stati Uniti era direttamente coinvolto nel tentato putsch di febbraio e che aveva la prova che tre elicotteri statunitensi Black Hawk furono avvistati nello spazio aereo venezuelano al momento.
La vigilia di Natale del 2005,
Chavez tenne un discorso alla nazione in cui disse: “...una minoranza, discendente da coloro che uccisero Gesù Cristo, controlla le ricchezze del mondo“.
Disse anche che l’11 settembre fu un lavoro interno. Nel giugno 2007
Chavez ordinò a Big Oil di accettare il ruolo di junior partner della
statale PDVSA o di lasciare il Venezuela. Exxon Mobil e Conoco Phillips
se ne andarono.
Fece amicizia con l’Iran e un’ondata di presidenti di
sinistra alleati di Chavez andò al potere in America Latina. Il più
radicali furono Evo Morales in Bolivia, Raphael Correa in Ecuador e il
sandinista Daniel Ortega in Nicaragua. Insieme hanno usato la ricchezza
petrolifera del Venezuela per lanciare il tanto atteso Banco del Sur per
contrastare l’egemonia del FMI sul loro continente.
Divenendo l’atteggiamento di Chavez nei confronti dei banchieri internazionali sempre più provocatorio, i Quattro Cavalieri cominciarono a comprare petrolio da nazioni più facilmente corruttibili come Messico e Colombia. Negli anni ’90 Exxon prendeva il 16% del suo petrolio dalla Columbia, mentre Chevron si procurava il 26% del suo greggio USA dal confinante Messico.
Divenendo l’atteggiamento di Chavez nei confronti dei banchieri internazionali sempre più provocatorio, i Quattro Cavalieri cominciarono a comprare petrolio da nazioni più facilmente corruttibili come Messico e Colombia. Negli anni ’90 Exxon prendeva il 16% del suo petrolio dalla Columbia, mentre Chevron si procurava il 26% del suo greggio USA dal confinante Messico.
Un rapporto del maggio 2010 che documenta
l’assistenza straniera a gruppi politici in Venezuela, commissionato dal
National Endowment for Democracy (NED), rivelava che ogni anno
più di 40 milioni di dollari delle agenzie degli Stati Uniti finivano
ai gruppi anti-Chavez.
Il fondatore della NED, Allen Weinstein, si vantò
con il Washington Post “ciò che facciamo oggi, 25 anni fa veniva fatto clandestinamente dalla CIA“.
Nel gennaio 2011 l’amministrazione Obama revocò il visto
dell’ambasciatore del Venezuela a Washington, dopo che Chavez respinse
la nomina di Larry Palmer ad ambasciatore degli Stati Uniti a Caracas.
Palmer era apertamente critico di Chavez e aveva un curriculum
spettrale.
Lavorò con l’aspirante assassino di Betancourt Rafael
Trujillo nella Repubblica Dominicana e fece le capriole con i dittatori
appoggiati dagli USA di Uruguay, Paraguay, Sierra Leone, Corea del Sud e
Honduras. Palmer doveva sostituire Patrick Duddy, coinvolto nel tentato
colpo di Stato contro Chavez nel 2002.
L’ultimo stadio del programma del “socialismo del 21° secolo” di Chavez era riformare il settore finanziario, a lungo dominato dal cartello bancario internazionale. L’Assemblea Nazionale del Venezuela approvò una legge che definì quello bancario un servizio pubblico.
L’ultimo stadio del programma del “socialismo del 21° secolo” di Chavez era riformare il settore finanziario, a lungo dominato dal cartello bancario internazionale. L’Assemblea Nazionale del Venezuela approvò una legge che definì quello bancario un servizio pubblico.
La legge impone
alle banche del Venezuela di contribuire ai diversi programmi sociali,
alla costruzione di alloggi e ad altri bisogni sociali.
Protegge i
depositanti chiedendo al Sovraintendente degli istituti bancari di
lavorare nell’interesse dei clienti delle banche, piuttosto che degli
azionisti.
Nel tentativo di controllare la speculazione, la legge pose
il limite del 20% sulla quantità massima di capitale che una banca può
concedere come credito. La legge limita anche la formazione di gruppi
finanziari e vieta alle banche di avere interessi nelle società di
brokeraggio e nelle compagnie di assicurazione.
La Glass-Steagal Act
dell’era della Depressione fece la stessa cosa negli Stati Uniti fino a
quando il presidente Bill Clinton l’abrogò nel 1995.
La legge
venezuelana stabilisce inoltre che il 5% dei profitti bancari vada in
progetti approvati dai consigli comunali, mentre il 10% del capitale
delle banche deve essere messo in un fondo per pagare gli stipendi e le
pensioni in caso di fallimento.
Secondo il Wall Street Journal, “Chavez
minacciò di espropriare le grandi banche se non aumentavano i prestiti
ai piccoli imprenditori e ai potenziali acquirenti di casa, questa volta
aumentando la pressione, mostrando pubblicamente la sua preoccupazione
per la carenza di alloggi per i 28 milioni di abitanti del Venezuela“.
Nel gennaio 2011, il NED finanziato dai banchieri Cisneros/Rockefeller cercò di riscrivere la storia attraverso l’Operazione Venezuela. Mentre i banchieri gemevano senza successo, Chavez espresse questa confutazione, “Ogni banca che sbaglia, … sarà espropriata…” I bankster Illuminati ne avevano abbastanza.
Nel gennaio 2011, il NED finanziato dai banchieri Cisneros/Rockefeller cercò di riscrivere la storia attraverso l’Operazione Venezuela. Mentre i banchieri gemevano senza successo, Chavez espresse questa confutazione, “Ogni banca che sbaglia, … sarà espropriata…” I bankster Illuminati ne avevano abbastanza.
Chavez fu subito colpito da un tumore
fulminante.
Nel 2013, dopo che Chavez cadde nella battaglia con il
cancro, il Presidente Maduro dichiarò: “Non abbiamo alcun dubbio che
il Comandante Chavez sia stato attaccato con tale malattia, non abbiamo
un solo dubbio. I nemici della nostra terra hanno appositamente
cercato di nuocere alla salute del nostro leader.
Abbiamo già contatti
che indagheranno ulteriormente con una ricerca scientifica. Ci sono
stati molti casi nella storia, tra cui il più recente del leader
palestinese Yasser Arafat, di cui è ampiamente risaputo che sia stato
avvelenato“.
Dean Henderson è autore di Big
Oil & Their Bankers in the Persian Gulf: Four Horsemen, Eight
Families & Their Global Intelligence, Narcotics & Terror
Network, The Grateful Unrich: Revolution in 50 Countries, Das Kartell
der Federal Reserve, Stickin’ it to the Matrix & The Federal Reserve
Cartel.
Potete iscrirverVi sul suo sito Left Hook.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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