Verso una nuova PEG…!!!
La
Piccola era glaciale (in inglese Little Ice Age) è un periodo di tempo
che va dall’inizio del quattordicesimo alla metà del diciannovesimo
secolo in cui ci fu un brusco abbassamento della temperatura terrestre
nell’emisfero settentrionale. Questo periodo fu preceduto da un lungo
periodo di temperature relativamente elevate chiamato periodo caldo
medioevale.
Dal 1300 si è assistito ad un graduale avanzamento dei ghiacciai fino ad una massima espansione intorno al 1850 quando le temperature hanno iniziato ad aumentare favorendo il ritiro dei ghiacci.
Dal 1300 si è assistito ad un graduale avanzamento dei ghiacciai fino ad una massima espansione intorno al 1850 quando le temperature hanno iniziato ad aumentare favorendo il ritiro dei ghiacci.
In
un primo tempo si credette che la piccola era glaciale fosse un
fenomeno globale, ma attualmente si tende a dubitarne. Per esempio la
ricostruzione delle temperature medie dell’emisfero nord negli ultimi
1000 anni non mostra un pronunciato raffreddamento. Dai dati raccolti
sembra che in questo periodo le temperature medie si siano abbassate
soltanto di 1° C circa.
La piccola era glaciale ha causato inverni molto freddi in molte
parti del mondo, ma sono documentati dettagliatamente soltanto in Europa
ed in America del Nord.
Nella metà del diciassettesimo secolo i
ghiacciai delle Alpi svizzere avanzarono gradualmente inglobando
fattorie e distruggendo interi villaggi.
Il fiume Tamigi ed i canali dei fiumi dei Paesi Bassi si congelarono
spesso durante l’inverno e la gente pattinò e perfino tenne fiere sul
ghiaccio. Nell’inverno del 1780 il porto di New York ghiacciò,
consentendo alle persone di camminare da Manhattan a Staten Island.
Il mare ghiacciato circondante l’Islanda
si estese per molti chilometri in tutte le direzioni impedendo
l’accesso navale ai porti dell’isola. Così anche in Groenlandia. In
entrambe le nazioni le navi commerciali dalla Danimarca non riuscivano a
penetrare nella terra.
Questo fece sì che la Danimarca cominciò a
dimenticare anche l’esistenza delle due isole. Si hanno riferimenti del
1500 di una spedizione danese che trovò la Groenlandia completamente
disabitata.
In particolar modo, viene ricordato
l’Inverno 1709 che, secondo gli esperti, è considerato il più freddo
degli ultimi 500 anni per il continente Europeo.
Gli inverni più rigidi ebbero effetti sulla vita umana in larga e
piccola misura. Le carestie divennero più frequenti (quella del 1315
uccise 1,5 milioni di persone) e le morti per le malattie aumentarono.
La piccola era glaciale è visibile nelle opere d’arte dell’epoca, per
esempio la neve domina molti paesaggi del pittore fiammingo Pieter
Brueghel il giovane, vissuto tra il 1564 ed il 1638.
Cause
Gli scienziati hanno identificato due possibili cause principali per
la piccola era glaciale: la diminuzione dell’attività solare e l’aumento
dell’attività vulcanica. Tuttavia, mancando degli elementi certi ed
assoluti, vi sono molte altre ipotesi che tentano di spiegarne le cause.
Ci sono numerosi indizi – che proprio in questi ultimi anni stanno
emergendo in ambito scientifico – di come un’ulteriore causa della
piccola era glaciale (e delle ere glaciali in genere) possa essere
rappresentata dal rallentamento della Corrente del Golfo e delle altre
correnti oceaniche. Questa corrente contribuisce infatti al clima
temperato delle nostre latitudini; sembra che nei periodi di totale
glaciazione del pianeta tutte le correnti oceaniche si fossero arrestate
dando luogo alle ere glaciali vere e proprie, mentre la piccola era
glaciale potrebbe essere stata provocata solo da un temporaneo
rallentamento della Corrente del Golfo, unita ad una diminuzione
dell’attività solare. Non è ancora noto se questi fenomeni siano
interconnessi.
È necessario ribadire che, ad oggi, non si conoscono le vere cause
della Piccola Era Glaciale. Le ipotesi esposte in questo articolo sono
realistiche, ma nessuna di esse ha mai trovato la consacrazione
definitiva presso la comunità scientifica. Questa precisazione è molto
importante, infatti recentemente constatiamo un nuovo possibile
rallentamento della Corrente del Golfo che potrebbe influenzare il clima
entro un periodo relativamente breve.
L’attività solare
Nel periodo compreso tra il 1645 ed il 1715, proprio nell’intervallo
centrale della piccola era glaciale, le macchie solari rilevate furono
insolitamente poche, con alcuni anni senza la rilevazione di nessuna
macchia (l’osservazione delle macchie solari e la loro catalogazione
iniziò intorno al 1610, qualche anno dopo l’invenzione del telescopio).
Questo periodo di poche macchie solari è
conosciuto anche come minimo di Maunder e combaciò con il periodo più
rigido durante la piccola era glaciale. Bisogna dire che attualmente non
è noto nessun collegamento diretto tra basso numero di macchie solari e
basse temperature terrestri, ma questa coincidenza suggerisce che tale
collegamento ci possa essere. Altri indicatori di una bassa attività
solare in questo periodo sono rappresentati dai livelli di carbonio-14 e
di berillio-10.
Recenti studi effettuati studiando
carotaggi di ghiaccio prelevati in Groenlandia hanno determinato i
minimi di Maunder degli ultimi 1000 anni studiando l’isotopo di
berillio; questo è creato dall’interazione dei raggi cosmici con il
ghiaccio. Questi studi suggeriscono che le variazioni dell’attività
solare influenzino in qualche modo il clima terrestre provocandone
riscaldamenti e raffreddamenti. Come risultato ulteriore questi dati
mostrano che il sole non è mai stato così attivo nell’ultimo millennio
come negli ultimi 60 anni.
Attività vulcanica
Durante la piccola era glaciale il mondo ha sperimentato un aumento
dell’attività vulcanica. Quando un vulcano erutta, le sue ceneri
raggiungono le parti alte dell’atmosfera e da qui si espandono per tutta
la Terra. Queste nuvole di ceneri possono bloccare parte delle
radiazioni solari, causando di conseguenza un raffreddamento del clima
che può protrarsi fino a due anni dall’eruzione. Le eruzioni emettono
anche zolfo sotto forma di gas SO2. Quando questo gas raggiunge la
stratosfera si trasforma in particelle di acido solforico che riflettono
i raggi solari, aumentando così la riduzione di radiazioni solari che
raggiungono il suolo terrestre.
L’eruzione nel 1815 del vulcano Tambora in Indonesia imbiancò
l’atmosfera con le sue ceneri; l’anno seguente, il 1816, è conosciuto
come l’anno senza estate: gelo e neve furono segnalati in giugno ed in
luglio sia nella Nuova Inghilterra che nel nord Europa.
Fine della piccola era glaciale
La piccola era glaciale si è conclusa
intorno al 1850, quando il clima terrestre ha iniziato gradualmente a
riscaldarsi. Un’evidente testimonianza dell’incremento della temperatura
durante gli ultimi 150 anni è costituito dall’impressionante
arretramento delle lingue glaciali in pressoché tutti i ghiacciai del
mondo.
Dal 2004 l’inversione di tendenza con un
nuovo ciclo di raffreddamento su tutto il pianeta…siamo entrati nella
fase di una futura PEG !
Un cordiale saluto
Dr. Luca Romaldini
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