Favola dell'isola greca
In una piccola isola greca, grazie al "ce lo chiede l'europa" i
pochi abitanti sono tutti indebitati l'uno con l'altro, per questo motivo non
si scambiano più beni e servizi tra loro, e sono costretti, quindi, a vivere in
povertà.
Una coppia di turisti tedeschi capita un giorno,
per caso sull'isola, entra nell'unico albergo e chiede di poter visionare una
camera per verificare se corrisponde alle proprie aspettative.
Il titolare dell'albergo,
indebitato fino al collo, grazie all'euro, accetta di consegnare le chiavi per visionare la
camera, ma chiede un anticipo di 100 €., che sarà restituito nel caso la
camera non fosse loro gradita.
Con i 100 €. l'albergatore si
reca velocemente nel negozio d'alimentari dell'isola, restituisce i 100 €.
del debito accumulato e chiede al bottegaio di ricominciare a fornirgli alimenti per il suo
ristorante.
Il bottegaio accetta e con i 100 €. si reca dal carrozziere per saldare il suo debito pregresso e chiedergli
la restituzione del furgoncino in pegno. senza il quale non era più in grado di rifornire
il suo negozio.
Il carrozziere accetta di buon
grado, prende i 100 €. e li porta alla prostituta del paese, gran bella ragazza, saldando i suoi
vecchi debiti e permettendo, anche alla prostituta, di saldare il suo debito
con l'albergatore, per la camera non pagata.
L'albergatore ritorna in possesso
dei 100 €. di acconto proprio nel momento in cui la coppia germanica restituisce la
chiave, si dispiace che la camera non fosse di loro gradimento e restituisce l'acconto.
La coppia esce dall'albergo con il
marito che, controllati i 100 €., si accorge di avergli dato una
banconota falsa (l'euro è una truffa) e, senza pensarci due volte, la brucia per
evitare altri errori nel futuro.
L'albergatore, il negoziante, il
carrozziere e la prostituta, hanno estinto i loro debiti reciproci ed hanno la
possibilità di ricominciare a scambiarsi beni e servizi, per merito di una banconota
falsa ed odiosa, che alla fine è stata bruciata.
Si ringrazia per il genio Fabio
Conditi
Nessun commento:
Posta un commento