CHE FARE COL TRADITORE?
11.02.14
In questi giorni il dibattito mediatico e politico, e lo scandalo, si
concentra sul punto se Napolitano abbia preparato con Monti il suo
subentro a Berlusconi mesi prima che Berlusconi si dimettesse.
Ma il punto rilevante è un altro.
Ormai è di dominio pubblico che la crisi dello spread contro l’Italia
non aveva fondamento oggettivo, essendo allora (inizio di estate 2011) i
nostri fondamentali decenti e stabili, bensì fu scatenata
artificialmente dalle banche tedesche (e forse anche dal governo di
Berlino) mediante la vendita criminale, massiccia e concentrata di btp
italiani per creare allarme sulla solvibilità dell’Italia e far fuggire i
capitali verso il Bund, in modo da puntellare l’allora vacillante
sistema bancario tedesco, che si era riempito di titoli tossici
americani e di debito greco e spagnolo.
Il governo Monti, poi, servo di
Berlino, supportato dal Quirinale, oltre agli altri macelli, tassò gli
italiani per rimborsare ai banchieri speculatori tedeschi le perdite su
questo debito.
Ciò premesso, il vero scandalo, il vero tradimento di Napolitano, si
avrebbe se risulterà che Napolitano abbia scientemente collaborato a
questo piano.
In tal caso, non sarebbe da mettere in stato di accusa, ma
da catturare e rinchiudere de plano. Si penserà poi a come processarlo.
Ma lasciarlo lì, a gestire altre crisi di governo, ora, sarebbe da manicomio.
Marco Della Luna
Purtroppo il traditore del nostro Paese, svenduto ai nemici stranieri, faccia di tolla e genocida, indifferente, sta già continuando ad eseguire gli ordini preordinati, ha nominato un criminale incapace e corrotto come nuovo capo del Governo, VERGOGNAAAA !!!!!
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