Le false flag dell’ambasciata USA in Ucraina
Prove, come i messaggi di posta elettronica intercettati da “Anonymous Ucraina”
e interviste ad agenti delle operazioni speciali USA, hanno portato
alla scoperta dei piani per inscenare attacchi terroristici in Ucraina
da attribuire alle forze speciali russe.
Nella serie di messaggi di
posta elettronica diffusa il 12 marzo 2014, tre in particolare spiccano.
Implicano il tenente colonnello Jason Gresh, assistente dell’addetto
presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev e il colonnello Igor
Protsik, direttore della Divisione cooperazione bilaterale dello Stato
Maggiore Generale delle forze armate dell’Ucraina.
Le e-mail delineano
un piano per attaccare una base aerea ucraina, con tanto di mappe, in
cui degli aerei verrebbero danneggiati. Altre operazioni vi sono
descritte. Una cosa è chiara, gli attacchi devono essere attribuiti alla
Russia. Ciò viene indicato ripetutamente.
Un nome, “Capo Mike”, che si definisce coordinatore operativo di un gruppo terroristico false flag, noto ex-SEAL della marina statunitense con un passato presso il dipartimento di Stato degli Stati Uniti e di contractor presso le basi aeree in Baluchistan/Pakistan sospettate di narcotraffico.
Un nome, “Capo Mike”, che si definisce coordinatore operativo di un gruppo terroristico false flag, noto ex-SEAL della marina statunitense con un passato presso il dipartimento di Stato degli Stati Uniti e di contractor presso le basi aeree in Baluchistan/Pakistan sospettate di narcotraffico.
Questo è il testo della prima di tre email:
Vassilij
è necessario essere rapidamente proattivi a Melitopol. Vi è la 25.ma
aerobrigata. Deve riguardare i nostri amici e bravi vicini. Penso che tu
mi capisca. Basta procedere con attenzione e cautela.
La 25.ma è in
disarmo, quindi non faremo molti danni agli aeromobili. C’è già un aereo
danneggiato che può servire. La matricola l’ha data Jihni. Ricorda, è
necessario che tutto appaia come un vero attacco delle forze speciali
russe.
Il comandante della brigata è un uomo ragionevole. Non sa i
dettagli, ma in casi estremi, diteglieli. Come convenuto.
Col. Igor Protsik
Direttore della divisione di cooperazione bilaterale militare
Direzione principale per la cooperazione militare e PKO
Stato Maggiore, Forze armate dell’Ucraina
tel +38044 481-5407
Cellulare +38067 407 97 40
e-mail: ivprotsyk@mil.gov.ua
La seconda e-mail viene ripresa dal colonnello Protsik, collegato alle “forze di sicurezza” statunitensi ed europee attive in Ucraina. Possiamo verificare l’identità di Pashà Tarasenko attraverso la sua carriera da ufficiale dell’esercito ucraino.
Col. Igor Protsik
Direttore della divisione di cooperazione bilaterale militare
Direzione principale per la cooperazione militare e PKO
Stato Maggiore, Forze armate dell’Ucraina
tel +38044 481-5407
Cellulare +38067 407 97 40
e-mail: ivprotsyk@mil.gov.ua
La seconda e-mail viene ripresa dal colonnello Protsik, collegato alle “forze di sicurezza” statunitensi ed europee attive in Ucraina. Possiamo verificare l’identità di Pashà Tarasenko attraverso la sua carriera da ufficiale dell’esercito ucraino.
“Capo Mike” è identificato come ex-SEAL
dell’US Navy che, con linguaggio semplice, ha il compito di
fornire armi ed esplosivi per ciò che è chiaramente un attacco sotto
falsa bandiera a una base aerea ucraina. Per “rottami” s’intendono gli
aeromobili senza manutenzione che da distruggere, come indicato sulla
mappa comodamente in dotazione.
I velivoli da distruggere sono cerchiati
in rosso. Se qualcuno si chiede che tipo di incontri si facciano nei
seminari del Center for Strategic Studies George Marshall di Garmisch, in Germania, l’elevato livello della collaborazione qui lo spiattella.
Oleg,
c’è urgente bisogno di fare rumore per conto dei russi presso
l’aeroporto di Melitopol. Ciò dovrebbe essere fatto entro il 15 marzo.
Sam sa perché.
Prima di tutto devi contattare Pasha Tarasenko. Tu lo
saprai, è di Svoboda ed è utile. Prima devono arrivare 10-12 ragazzi dal
Centro. Veri combattenti di Trident. Capo Mike dovrebbe saperne.
Sapranno i dettagli. Abbiamo bisogno che s’incontrino e forniscano tutto
il necessario. Procedete con cautela.
Parlate solo in russo. La 25.ma
squadra compie missioni di combattimento, in modo da non far molti danni
agli aerei. Vi sono molti rottami con cui potete fare di tutto. L’aereo
danneggiato è specificato. E’ essenziale che tutto appaia come opera
delle forze speciali del vicino. Ma senza cadaveri.
Dammi ancora il
vostro account. Il denaro arriverà in tempo, non ti preoccupare. Vedasi
l’appendice. Questo è un esempio di azione. Le decisioni vengono prese
in persona.
La mappa allegata mostra la posizione degli aerei da distruggere.
La terza email proviene dall’ambasciata
degli Stati Uniti direttamente per il colonnello Protsik. In essa, il
tenente colonnello Gresh dalla sua casella email ufficiale del
dipartimento di Stato, parla chiaramente di attacchi terroristici false
flag, volti a realizzare determinati obiettivi, non solo con assalti
militari del “Pentagono”, ma con incursioni supplementari di CIA o
“Compagnia”, come si chiamata nel giro dei cocktail di Washington. Mi
chiedo chi siano gli “amici di Washington”. I senatori McCain e Graham?
Agiscono con l’approvazione del segretario della Difesa e del segretario
di Stato? Sono loro, quando dicono di agire per conto di “amici di
Washington?” Se tali amici non fanno parte della “catena di comando”
supervisionata dal presidente degli Stati Uniti, allora le azioni
descritte in questo ed in altri messaggi sono, difatti, un’insurrezione
contro il governo degli Stati Uniti. Nel 1805, l’ex-vicepresidente degli
Stati Uniti Aaron Burr (noto per aver ucciso in duello Alexander
Hamilton), tentò un’operazione simile contro il Messico. Burr fu
accusato di tradimento, ma il caso fu archiviato quando il giudice della
Corte Suprema, John Marshall, trovò il caso inconsistente per mancanza
di “buone azioni”. Dalla così lontana prima operazione false flag, al
terrorismo in Ucraina delle ultime settimane, licenziamenti e accuse
dovrebbero colpire coloro che ne sono coinvolti e i loro “amici di
Washington”, senza dover essere ignorate. Il documento incriminato:
Igor,
Gli eventi accelerano in Crimea. I nostri amici a Washington si
aspettano azioni più decise dalla rete. Penso che sia il momento di
attuare il piano che abbiamo discusso ultimamente. Il vostro compito è
causare certi problemi agli snodi dei trasporti nel sud-est, al fine di
incastrare il vicino.
Si creeranno le condizioni favorevoli affinché
Pentagono e Compagnia agiscano. Non perdere tempo, amico mio.
Rispettosamente, JP Jason P. Gresh
Tenente colonnello, US Army Assistente dell’attaché dell’esercito,
Ambasciata degli Stati Uniti, Kiev Tankova 4, Kiev, Ucraina 04112
(380-44) 521-5444 I Fax (380-44) 521-5636
http://ukraine.usembassy.gov/
http://usembassykyiv.wordpress.com/
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http://www.youtube.com/user/USEmbassyKyiv
http://www.flickr.com/photos/usembassykyiv
In un tribunale per crimini di guerra contro gli Stati Uniti, i loro alleati europei e i membri del regime attuale a Kiev, una condanna sulla base non solo dei documenti ma delle prove raccolte sugli ultimi fatti, sarebbe innegabile.
In un tribunale per crimini di guerra contro gli Stati Uniti, i loro alleati europei e i membri del regime attuale a Kiev, una condanna sulla base non solo dei documenti ma delle prove raccolte sugli ultimi fatti, sarebbe innegabile.
Non saremo noi a condannarli, ma consigliamo un
processo che comporterebbe l’applicazione regolare della Convenzione
dell’Aja. Inoltre, è ragionevole presumere che un numerosi crimini siano
stati commessi non solo contro il popolo dell’Ucraina e il governo
della Russia, ma soprattutto contro gli Stati Uniti. Le prove sono nette
e tutte disponibili.
Vi sono ulteriori prove che collegano i gruppi che
operano in Ucraina, chiaramente multi-nazionali, agli attacchi chimici
in Siria per non parlare di altre operazioni accennate in questi
documenti. Si fa riferimento ad operazioni militari con aerei da
combattimento ucraini. Chi viene attaccato? Sotto quale autorità vengono
inscenati tali attacchi?
L’aviazione ucraina verrebbe usata da al-Qaida
e amici statunitensi come il senatore John McCain, nel “supporto aereo
ravvicinato” contro il governo della Siria? È possibile qualcos’altro?
Una nota finale: chi fornisce i cadaveri?
Una nota finale: chi fornisce i cadaveri?
Gordon Duff è un
marine veterano della guerra del Vietnam, ha lavorato sulla questione
dei veterani e dei prigionieri di guerra ed è consulente sulla sicurezza
di governi minacciati.
E’ redattore e presidente del consiglio di
Veterans Today, per la rivista online “New Oriental Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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