Questo รจ quanto pubblicizza Marra, ma comunque potete rivolgerVi ad un civilista specializzato per ottenere lo stesso risultato, questa non vuole essere una pubblicitร all'Avv. Marra. [deca]
31-3-2014
STAI PAGANDO UN MUTUO?
DA QUANDO HANNO FALSIFICATO L’EURIBOR HAI DIRITTO A NON PAGARLO ED A ESSERE RIMBORSATO
POTETE RIAVERE UN 10% DI QUANTO PAGATO.
Mutui a tasso variabile, novitร importantissima: non dovuti interessi a causa del falso euribor.
Leggi come contestarli.
Le principali banche
sono state condannate dalla Commissione Europea ad 1,71 miliardi di euro
di multa perchรฉ hanno falsificato l’euribor, il tibor e il libor, e
hanno violato l’antitrust.
Ciรฒ spiana la strada alle azioni per chiedere
di pagare il solo capitale, e la restituzione degli interessi pagati,
per mutui, leasing, derivati e in genere contratti bancari a tasso
variabile legati all’euribor in essere dal 2005 al 2008, e al tibor in
essere dal 2007 al 2010.
Puรฒ parlare del Suo caso con uno dei nostri avvocati (tel 800660815, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedรฌ al giovedรฌ, il venerdรฌ fino alle 16.30), oppure puรฒ scriverci su info@marra.it, ma, se preferisce, puรฒ leggere di seguito tutto quanto le occorre sapere.
Puรฒ parlare del Suo caso con uno dei nostri avvocati (tel 800660815, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedรฌ al giovedรฌ, il venerdรฌ fino alle 16.30), oppure puรฒ scriverci su info@marra.it, ma, se preferisce, puรฒ leggere di seguito tutto quanto le occorre sapere.
Se
ha osservazioni o reclami da fare, La prego di informarmene alla mail
reclami@marra.it, che seguo personalmente.
On. Avv. Alfonso Luigi Marra
CONTEGGI (GRATUITI), COSTI E PROCEDURA: Sia per i mutui che per i fidi facciamo i conteggi gratuitamente, solo perรฒ per coloro che ci conferiscono l’incarico di agire contro la banca. Conteggi che, comunque, consegniamo, sempre gratuitamente, all’utente anche quando, dopo averli fatti, valutiamo che non conviene far causa. Non prendiamo anticipi. Inviamo alla banca un invito bonario a conciliare allegando i conteggi.
Se non c’รจ risposta iniziamo la procedura per il tentativo obbligatorio
di mediazione. Se non si concilia, procediamo alla citazione. Nelle
opposizioni (a decreto ingiuntivo, precetto, pignoramento ecc) agiamo
immediatamente. Per la mediazione obbligatoria l’assistito deve pagare i
diritti previsti allo Stato e, per le citazioni, le spese di iscrizione
a ruolo, che variano, secondo il valore della causa, da 37 euro a 1.466
euro.
In corso di causa bisogna pagare la CTU (consulenza tecnica di
ufficio) disposta dal giudice. CTU alle quali ci stiamo perรฒ opponendo
con molta veemenza perchรฉ sono inutili.
IMPORTANTE: Si รจ scatenata, proprio a causa delle mie campagne contro le banche, un’incredibile speculazione ad opera di personaggi che promettono, anche dove non รจ il caso, facili ed immediati recuperi, perchรฉ hanno in realtร il solo fine di guadagnare sui conteggi, per i quali chiedono migliaia di euro.
IMPORTANTE: Si รจ scatenata, proprio a causa delle mie campagne contro le banche, un’incredibile speculazione ad opera di personaggi che promettono, anche dove non รจ il caso, facili ed immediati recuperi, perchรฉ hanno in realtร il solo fine di guadagnare sui conteggi, per i quali chiedono migliaia di euro.
Cifre
assurde perchรฉ, usando un banale programma (programmi tutti scopiazzati
da il Controllabanche, realizzato da una programmatrice dello mio
studio circa 15 anni fa), il costo dei conteggi consiste solo nel costo
del caricamento dei dati, che corrisponde ai 5 centesimi a linea di
estratto conto che prendono le dattilografe per copiarli (per un totale
che va di solito da poche decine a poche centinaia di euro).
Il
conteggio viene poi infatti elaborato in un attimo dal programma, ed รจ
corredato di tutte le relazioni e\o consulenze che si vogliono, secondo i
tipi di calcolo che si richiedono. Preciso poi che, mentre costoro, pur
di intascare nel mentre i soldi dei conteggi, garantiscono in tutti i
casi certezze assolute che le banche non possano fare alcuna ritorsione
quando i mutui e i fidi sono ancora pendenti, noi invece diciamo che
questo รจ vero, ma, in particolare per i fidi (dove la discrezionalitร
della banca รจ maggiore), รจ bene che gli interessati decidano tendendo
conto delle particolari situazioni o rapporti che hanno con le loro
banche.
MUTUI, LEASING, DERIVATI ECC: QUALI SONO IMPUGNABILI?
Si possono impugnare:
-1) I mutui, leasing, derivati ecc. a tasso variabile quando siano stati in essere nel periodo dal 2005 al 2008 per quelli legati all’euribor (tasso interbancario in euro) e, dal 2007 al 2010, per quelli legati allo tibor (tasso interbancario in yen). Siccome, cioรจ, รจ emerso che euribor, tibor e libor sono stati falsificati dalle banche, si puรฒ chiedere di restituire loro il solo capitale, senza gli interessi, e di farsi restituire gli interessi giร pagati.
-2) Qualsiasi mutuo, leasing ecc, quando vi รจ usura.
-3) Qualsiasi mutuo ecc basato sull’ammortamento alla francese (praticamente tutti), perchรฉ contiene l’anatocismo. Anatocismo che รจ vietato dal 1.1.2014, ma era illegittimo anche prima, perchรฉ era consentito solo nei contratti in cui era previsto sia al passivo che all’attivo: attivo che, nel caso dei mutui, ovviamente non c’รจ mai.
-1) I mutui, leasing, derivati ecc. a tasso variabile quando siano stati in essere nel periodo dal 2005 al 2008 per quelli legati all’euribor (tasso interbancario in euro) e, dal 2007 al 2010, per quelli legati allo tibor (tasso interbancario in yen). Siccome, cioรจ, รจ emerso che euribor, tibor e libor sono stati falsificati dalle banche, si puรฒ chiedere di restituire loro il solo capitale, senza gli interessi, e di farsi restituire gli interessi giร pagati.
-2) Qualsiasi mutuo, leasing ecc, quando vi รจ usura.
-3) Qualsiasi mutuo ecc basato sull’ammortamento alla francese (praticamente tutti), perchรฉ contiene l’anatocismo. Anatocismo che รจ vietato dal 1.1.2014, ma era illegittimo anche prima, perchรฉ era consentito solo nei contratti in cui era previsto sia al passivo che all’attivo: attivo che, nel caso dei mutui, ovviamente non c’รจ mai.
CONTI
CORRENTI: QUALI SONO IMPUGNABILI?
I conti correnti si possono impugnare
solo quando vi sono stati fidi, anche se non c’รจ stata usura.
In
presenza di fidi chiediamo che la banca sia condannata a restituire la
differenza tra il saldo che pretende e il saldo calcolato da noi.
Differenza che corrisponde, secondo i nostri criteri, a circa il 10%
annuale del fido (rispetto al 13,32%: costo medio dei fidi dal 22.4.2000
al 31.12.2010). Se ad esempio se c’รจ stato un fido di 50.000 euro per 7
anni, emergerร presumibilmente dai nostri conti una differenza di
35.000 euro (5.000 euro annuali x 7 anni = 35.000).
Se i fidi sono
troppo modesti o sono durati poco, occorre valutare il da farsi, perchรฉ
emergono differenze non abbastanza alte, e siccome, specie in primo
grado, gli accoglimenti possono anche essere solo di una percentuale di
quanto richiesto (ad esempio, su una richiesta di 5.000 euro il giudice
di primo grado ne riconosce 2.500), potrebbe non convenire fare causa
perchรฉ, considerato il costo della consulenza tecnica di ufficio (non
sappiamo ancora come andrร la nostra ‘guerra’ contro le ctu), i margini
diventano troppo sottili.
PRESCRIZIONE. Sia per i mutui che per i
fidi si puรฒ fare causa entro 10 anni dalla chiusura del rapporto con la
banca, e si puรฒ agire per il recupero di tutto, anche se il mutuo o fido
รจ durato ad esempio 30 anni, perchรฉ la prescrizione non decorre mentre
il rapporto รจ in essere.
DOCUMENTI NECESSARI. Sia per i mutui che per
i fidi ci occorre tutta la documentazione (meglio se via mail). Se non
la si ha, la si puรฒ chiedere alla banca, che deve per legge rilasciarla
entro tre mesi. Finora la banca non era obbligata a dare documentazione
piรน vecchia di dieci anni dal momento in cui la si chiede. Ora invece la
Cassazione ha detto che deve dare anche quella oltre i dieci anni.
DENUNCE
PENALI SIA PER MUTUI CHE PER FIDI. Facciamo sistematicamente le
denunzie penali perchรฉ, se c’รจ usura, basta il rinvio a giudizio della
banca per chiedere al Pubblico Ministero – in relazione a quanto
ricaduto o scaduto entro un anno dalla presentazione della denunzia – la
sospensione: -a) per 300 giorni dei procedimenti esecutivi; -b) per 3
anni, degli adempimenti fiscali; -c) per un anno dei termini di
prescrizione e quelli perentori, legali e convenzionali, sostanziali e
processuali, comportanti decadenze da qualsiasi diritto, azione ed
eccezione; -d) per 1 anno dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio
di immobili e i termini relativi a processi esecutivi mobiliari ed
immobiliari, ivi comprese le vendite e le assegnazioni forzate.
Facciamo
le denunce anche per la falsificazione dell’euribor, libor e tibor,
anche perchรฉ dal ricalcolo in base all’esatto euribor, libor e tibor รจ
facile emerga che c’รจ anche l’usura.
TASSE. EQUITALIA E ALTRI ENTI:
ECCO I RICORSI CHE FACCIAMO.
Innanzitutto va detto che i ricorsi
fiscali, diversamente dalle cause contro le banche, non sono gratuiti, e
i loro costi vanno concordati di volta in volta.
I nostri ricorsi fiscali, opposizioni a cartelle esattoriali, pignoranti ecc, sono fondati innanzitutto sulla richiesta che il giudice dichiari illeciti i tributi (tasse, imposte e contributi) dato il signoraggio, cioรจ perchรฉ servono solo a comprare dalle banche centrali i soldi che lo Stato deve invece produrre da sรฉ al costo della carta e dell’inchiostro (o elettronicamente), senza creare alcun debito pubblico, e risolvendo cosรฌ ogni crisi.
In subordine – come seconda motivazione (seguita da tutte le altre che la giurisprudenza giร accoglie) – chiediamo che venga dichiarata l’impossibilitร materiale di pagarli a causa dell’indetraibilitร delle spese inevitabili.
Ciรฒ per i lavoratori sia subordinati che autonomi che per le societร .
Impossibilitร che emerge ora che queste assurde cifre lo Stato le vuole davvero, perchรฉ in passato la cosiddetta ‘evasione’ era una prassi, per cui le aliquote erano oggetto di scarsa attenzione sociale.
Impossibilitร perchรฉ, non essendo deducibili le spese inevitabili, quali il cibo, l’abbigliamento, i trasporti, la casa ecc., le aliquote (a loro volta assurde) si abbattono su un reddito che non esiste.
I nostri ricorsi fiscali, opposizioni a cartelle esattoriali, pignoranti ecc, sono fondati innanzitutto sulla richiesta che il giudice dichiari illeciti i tributi (tasse, imposte e contributi) dato il signoraggio, cioรจ perchรฉ servono solo a comprare dalle banche centrali i soldi che lo Stato deve invece produrre da sรฉ al costo della carta e dell’inchiostro (o elettronicamente), senza creare alcun debito pubblico, e risolvendo cosรฌ ogni crisi.
In subordine – come seconda motivazione (seguita da tutte le altre che la giurisprudenza giร accoglie) – chiediamo che venga dichiarata l’impossibilitร materiale di pagarli a causa dell’indetraibilitร delle spese inevitabili.
Ciรฒ per i lavoratori sia subordinati che autonomi che per le societร .
Impossibilitร che emerge ora che queste assurde cifre lo Stato le vuole davvero, perchรฉ in passato la cosiddetta ‘evasione’ era una prassi, per cui le aliquote erano oggetto di scarsa attenzione sociale.
Impossibilitร perchรฉ, non essendo deducibili le spese inevitabili, quali il cibo, l’abbigliamento, i trasporti, la casa ecc., le aliquote (a loro volta assurde) si abbattono su un reddito che non esiste.
Facciamo per
primo l’esempio di un lavoratore autonomo: un professionista con
famiglia e un reddito ‘netto’ (ma solo delle spese che gli รจ oggi
consentito detrarre) di 40.000 euro annuali. Un ‘netto’ cioรจ che non รจ
netto affatto perchรฉ, oltre ai costi che oggi si considerano deducibili,
dovrร fare le spese non deducibili ma inevitabili sopra accennate,
sicchรฉ gli rimarranno alla fine diciamo 10.000 euro.
Ne deriva che, sul falso netto di 40.000 euro, con un’aliquota complessiva effettiva diciamo del 50%, gli si chiedono 20.000 euro, che equivale a dire 10.000 euro in piรน di quello che gli รจ rimasto, nonchรฉ un’aliquota del 200%.
ร chiaro invece che gli si devono chiedere le tasse solo sul vero netto (10.000 euro), quindi 5.000 euro.
Riconoscimento dell’impossibilitร di pagare che va esteso anche all’IVA e alla ritenuta d’acconto perchรฉ, anche se si ometta di versare ciรฒ che si รจ riscosso solo per versarlo, una volta che si รจ resa ingestibile, o drammatica, la condizione del contribuente, non si puรฒ piรน pretendere da lui alcuna normalitร . (A parte poi, quanto all’IVA, che il dovuto va ricalcolato detraendo l’IVA anche sui costi inevitabili e indetraibili.)
Ne deriva che, sul falso netto di 40.000 euro, con un’aliquota complessiva effettiva diciamo del 50%, gli si chiedono 20.000 euro, che equivale a dire 10.000 euro in piรน di quello che gli รจ rimasto, nonchรฉ un’aliquota del 200%.
ร chiaro invece che gli si devono chiedere le tasse solo sul vero netto (10.000 euro), quindi 5.000 euro.
Riconoscimento dell’impossibilitร di pagare che va esteso anche all’IVA e alla ritenuta d’acconto perchรฉ, anche se si ometta di versare ciรฒ che si รจ riscosso solo per versarlo, una volta che si รจ resa ingestibile, o drammatica, la condizione del contribuente, non si puรฒ piรน pretendere da lui alcuna normalitร . (A parte poi, quanto all’IVA, che il dovuto va ricalcolato detraendo l’IVA anche sui costi inevitabili e indetraibili.)
Occorre
in definitiva forfettizzare le spese inevitabili, consentirne la
detrazione dal reddito lordo, e solo sul residuo sarร logico chiedere i
tributi.
Nรฉ cambia nulla il fatto che, per il lavoro subordinato, la tassazione รจ alla fonte (ma la ritenuta d’acconto รจ prevista anche per i lavoratori autonomi).
Consideriamo ad esempio la busta paga di gennaio 2013 del sig. MD (un caso reale). Ebbene, MD, a gennaio 2013, ha riscosso 1.852 euro rispetto a un lordo di 3.883 sborsati dal datore di lavoro, il 52,30% dei quali, ovvero 2.031 euro, sono stati quindi assorbiti dai tributi.
Con il risultato che, poichรฉ a MD, pagate le spese inevitabili, rimangono al massimo (se sa fare i miracoli), diciamo 200 euro, avrร pagato tributi per oltre dieci volte il suo vero reddito.
Un’impossibilitร di pagare che per i lavoratori subordinati ha connotazioni diverse, ma sussiste lo stesso perchรฉ deve essere rapportata a questo stadio della civiltร e dell’economia, per cui bisogna partire dal presupposto che, ad esempio, cento anni fa, la ricchezza consisteva nell’avere da mangiare, mentre oggi รจ la povertร a consistere nell’avere solo da mangiare l’essenziale.
Nรฉ cambia nulla il fatto che, per il lavoro subordinato, la tassazione รจ alla fonte (ma la ritenuta d’acconto รจ prevista anche per i lavoratori autonomi).
Consideriamo ad esempio la busta paga di gennaio 2013 del sig. MD (un caso reale). Ebbene, MD, a gennaio 2013, ha riscosso 1.852 euro rispetto a un lordo di 3.883 sborsati dal datore di lavoro, il 52,30% dei quali, ovvero 2.031 euro, sono stati quindi assorbiti dai tributi.
Con il risultato che, poichรฉ a MD, pagate le spese inevitabili, rimangono al massimo (se sa fare i miracoli), diciamo 200 euro, avrร pagato tributi per oltre dieci volte il suo vero reddito.
Un’impossibilitร di pagare che per i lavoratori subordinati ha connotazioni diverse, ma sussiste lo stesso perchรฉ deve essere rapportata a questo stadio della civiltร e dell’economia, per cui bisogna partire dal presupposto che, ad esempio, cento anni fa, la ricchezza consisteva nell’avere da mangiare, mentre oggi รจ la povertร a consistere nell’avere solo da mangiare l’essenziale.
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