L’oligarchia globale finanziaria
vuole distruggere la Russia
marzo 8, 2014
Un
alleato di Vladimir Putin ha accusato gli Stati Uniti e l’”oligarchia
finanziaria globale” di aver organizzato il rovesciamento violento del
potere in Ucraina per “distruggere” la Russia, loro oppositore
geopolitico.
Vladimir Jakunin, ex-diplomatico e direttore delle Ferrovie
Russe, il monopolio delle Ferrovie dello Stato, ha sostenuto che gli
Stati Uniti hanno da decenni intenzione di separare l’Ucraina dalla
Russia e sottoporla all’occidente.
“Assistiamo al grande gioco
geopolitico il cui obiettivo è la distruzione della Russia quale
avversario geopolitico degli Stati Uniti e dell’oligarchia finanziaria
globale“, ha affermato Jakunin in un’intervista.
“Un’analisi
della CIA… descrive tre possibili scenari per la situazione geopolitica.
Lo scenario più accettabile è quello in cui viene creato un certo
governo mondiale, e la realizzazione di tale piano è in linea con il
concetto di dominio globale adottato dagli Stati Uniti.
L’abbiamo visto
in Iraq, Afghanistan, Jugoslavia e Nord Africa. Oggi i limiti di questa
dottrina arrivano in Ucraina.”
Le osservazioni di Jakunin offrono un’idea della mentalità dei sostenitori della linea dura vicini a Putin, mentre il Cremlino reagisce al rovesciamento di Viktor Janukovich, il presidente ucraino pro-Mosca.
Le osservazioni di Jakunin offrono un’idea della mentalità dei sostenitori della linea dura vicini a Putin, mentre il Cremlino reagisce al rovesciamento di Viktor Janukovich, il presidente ucraino pro-Mosca.
I suoi commenti rivelano che parte della dirigenza della sicurezza di
Putin è ancora scottata dal crollo dell’Unione Sovietica, un evento che
Putin ha definito la più grande catastrofe geopolitica del 20° secolo, e
teme che la recente rivoluzione in Ucraina miri a trascinare la
repubblica ex-sovietica nell’UE e nella NATO.
Jakunin si era detto
speranzoso verso l’appello di Putin del fine settimana per
l’approvazione da parte del Consiglio della Federazione, la camera alta
del parlamento, del dispiegamento di truppe russe in Ucraina, dando ai
capi occidentali “una doccia fredda”.
Questo, ha aggiunto, dovrebbe
farli indietreggiare dal sostenere i “combattenti” che, secondo lui,
avevano scatenato la sparatoria in piazza Maidan a Kiev, causando decine
di morti e che accusa di essere responsabili dell’estromissione di
Viktor Janukovich.
L’occidente deve ora contribuire a garantire elezioni
democratiche in Ucraina per creare “legittimi organi di potere senza la presenza di uomini armati e di fascisti“.
Tuttavia, ha aggiunto che il 25 maggio, data fissata per le elezioni
presidenziali, è troppo vicino per garantire un vero processo
democratico.
“Il sangue sull’asfalto non è ancora nemmeno asciutto,” ha detto. “Sarebbe
bello se questa doccia fredda che Putin ha fatto ai capi occidentali,
intendo i politici statunitensi, avesse effetto e faccia capire che non è
decente sporcare con gli stivali la casa di qualcun altro“.
Jakunin ha detto che l’occidente ha sempre rinnegato le rassicurazioni verso Mosca, del 1991, di non aver alcuna intenzione di circondarla ampliando la NATO ai Paesi confinanti con la Russia.
Jakunin ha detto che l’occidente ha sempre rinnegato le rassicurazioni verso Mosca, del 1991, di non aver alcuna intenzione di circondarla ampliando la NATO ai Paesi confinanti con la Russia.
Dal crollo
dell’Unione Sovietica, i tre Stati baltici hanno aderito all’alleanza
così come i Paesi dell’Europa orientale, tra cui Polonia, Bulgaria,
Ungheria e Romania, la maggior parte dei quali facevano parte una volta
del Patto di Varsavia.
“Se si guarda oggettivamente, (l’ex-cancelliere
tedesco Helmut) Kohl giurò al (leader sovietico Mikhail) Gorbaciov che
l’uscita delle truppe sovietiche dalla Germania non comportava
l’avvicinarsi della NATO ai confini della Russia.
Ma in realtà tutto ciò
che è accaduto è stato l’esatto contrario. “Oggi ho sentito che la NATO
intende raddoppiare il contingente di caccia che pattuglia il
territorio degli Stati baltici.
Mi sembra abbastanza comico (ma) difatti
è patetico e disgustoso”. Washington ancora combatte battaglie da
guerra fredda volte a frantumare e castrare la Russia.
“Zbigniew
Brzezinski (l’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati
Uniti) ha scritto nel 1996 che con l’Ucraina la Russia è una grande
potenza e senza di essa non lo è, e non è una nuova idea (negli Stati
Uniti).
Più di 40 anni fa, quando gli Stati Uniti idearono piani per la
distruzione dell’Unione Sovietica, documenti della CIA dicevano che ciò
doveva essere accompagnato dalla separazione dell’Ucraina dalla Russia.
Da qualche parte sugli scaffali dei capi della CIA vi sono dossier con
questi progetti, che attivano ogni tre anni.“
Definendo qualsiasi minaccia di sanzioni “secondaria”, ha detto che la decisione di Putin di chiedere l’approvazione parlamentare del dispiegamento di truppe russe in Ucraina è “assolutamente corretta”.
Definendo qualsiasi minaccia di sanzioni “secondaria”, ha detto che la decisione di Putin di chiedere l’approvazione parlamentare del dispiegamento di truppe russe in Ucraina è “assolutamente corretta”.
“Da
un lato ha creato un equilibrio mostrando al mondo che la Russia non
lascia i popoli in difficoltà preda di ladri folli e (in stato di)
anarchia, quando praticamente non esistono autorità. D’altra parte,
conta assolutamente su ciò quale serio fattore di contenimento di simili
idioti.
Qui parliamo di persone che hanno avuto una civiltà da quando i
popoli scrivono libri di storia”, ha detto riferendosi ai legami tra Rus’ di Kiev, apparsa oltre 1000 anni fa, e lo Stato russo moderno.
“La
Russia non poteva non reagire. Il presidente non poteva non reagire. I
suoi non glielo avrebbero perdonato, per non parlare dell’Ucraina“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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