mercoledì 5 marzo 2014

Roundup: un “contraccettivo” accusato di genocidio



martedì 4 marzo 2014

 

Roundup: un “contraccettivo”

accusato di genocidio



Per quanto tempo ancora potremo ignorare il crescente numero di ricerche che collegano il Roundup alla sterilità, prima di definire questa sostanza chimica un “contraccettivo”?


Seguendo da vicino le orme della decisione dell’EPA per consentire residui di erbicida Roundup, nel nostro cibo, a concentrazioni un milione di volte superiori a quello già dimostrato essere cancerogeno, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Free Radical Medicine & Biology associa l’erbicida, e il suo ingrediente principale il glifosato, con l’infertilità maschile, a concentrazione ben al di sotto del “livello di sicurezza” stabilito dall’ EPA per il cibo.

Condotto da ricercatori brasiliani, lo studio ha trovato che l’esposizione a basse dosi di Roundup (36 ppm, 0.036g/L) per 30 minuti ha indotto la morte cellulare nelle Cellule di Sertoli (cellule che si trovano nei tubuli seminiferi dei testicoli) in età prepuberale del testicolo di ratto. 
Le Cellule di Sertoli sono conosciute come “madri” o cellule “balia” all’interno dei testicoli, in quanto sono responsabili del mantenimento della salute degli spermatozoi, e sono necessari per il normale sviluppo sessuale maschile.
L’esposizione all’erbicida Roundup ha dimostrato di indurre stress ossidativo e attivare stress multipli all’interno delle cellule colpite, inoltre è stata associata anche con un aumento del calcio intracellulare (Ca2 +) che porta alla concentrazione di Ca2 + creando un sovraccarico, e la successiva morte cellulare.
Prove d’incubazione di trenta minuti con solo glifosato (36 ppm) hanno aumentato anche l’assorbimento di Ca2 +, e sia il Roundup che glifosato hanno causato una riduzione del livello di glutatione.
Il glutatione è un antiossidante (donatore di elettroni) che si trova all’interno di ogni cellula del corpo umano, e la protegge contro lo stress ossidativo, oltre a mantenere una vasta gamma di reazioni biochimiche quali riparazione di DNA e sintesi di proteine, trasporto degli aminoacidi, sintesi delle prostaglandine, aminoacidi e attivazione enzimatica; una disregolazione di glutatione può portare ad una vasta gamma di effetti avversi.
I ricercatori hanno notato che “Il glifosato è stato descritto come un distruttore endocrino che colpisce il sistema riproduttivo maschile.
Tuttavia, la base molecolare della sua tossicità resta da chiarire. Potremmo presupporre che la tossicità del Roundup, implicata nel sovraccarico di Ca2 +, nella risposta allo stress del reticolo endoplasmatico e/o impoverito delle difese antiossidanti, potrebbero contribuire a alla rottura della spermatogenesi delle Cellule di Sertoli che influenzerebbe la fertilità maschile “.
Questo studio si aggiunge ad un crescente corpo di ricerche che implicano l’erbicida Roundup nell’infertilità maschile:
Uno studio del 2007 pubblicato sulla rivista Reproductive Toxicology ha trovato che l’erbicida Roundup ha alterato la struttura della regione del testicolo e dell’epididimo (parte del sistema del condotto spermatico tubolare), così come i livelli sierici di testosterone e di estradiolo, in maschi anatre, portando i ricercatori a concludere che il Roundup “… può causare disordine nella Morfofisiologia del sistema genitale maschile di animali.”
Uno studio del 2010 sui ratti maschi pubblicato negli Archives of Toxicology ha rivelato che l’esposizione prepuberale alla formulazione commerciale di glifosato altera i livelli di testosterone e la morfologia testicolare, portando i ricercatori a descrivere l’erbicida come “un potente distruttore endocrino”.
Uno studio del 2011 sul ratto maschio pubblicato nella Archives of Toxicology ha rivelato che l’esposizione materna al glifosato disturba il processo di mascolinizzazione e promuove cambiamenti comportamentali e problemi istologici ed endocrini nei parametri riproduttivi.
Uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista Toxicology in Vitro ha trovato che un erbicida a base di glifosato causava necrosi e apoptosi indotta nelle cellule testicolari di ratti maturi in vitro, e la diminuzione di testosterone a livelli bassi.
Nello studio, il Roundup ed il glifosato a concentrazioni a partire da 1 parte per milione hanno prodotto una diminuzione di testosterone nelle cellule spermatiche del 35%.
Un più recente studio del 2013 sui ratti maschi pubblicato sulla rivista Ecotoxicology and Reproductive ha trovato che il glifosato (in combinazione con un altro pesticida) provoca grave stress ossidativo nei testicoli maschili, con conseguente inibizione della produzione di testosterone e perturbazione dei livelli di gonadotropina.
Dato il crescente numero di ricerche che rivela chiaramente la tossicità del Roundup ed i danni da esso causati agli apparati riproduttivi animali, si può benissimo dire che questa sostanza chimica ha proprietà contraccettive e pertanto è causa di genocidio.
Influenzando direttamente le cellule biologicamente immortali all’interno dei testicoli, il cui DNA contiene oltre 3 miliardi di anni di valore delle informazioni essenziali affinchè ci sia un futuro per la nostra specie nel suo complesso, il Roundup dovrebbe essere considerato uno strumento di distruzione di massa.
Per lo meno, il principio di precauzione dovrebbe essere applicato, e di qualsiasi prodotto chimico che segnala il potenziale pericolo di disturbare o di distruggere le cellule germinali della nostra specie, dovrebbe essere vietato a meno che il fabbricante possa dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio la sua sicurezza rispetto alle popolazioni esposte.
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