sabato 28 novembre 2015

IL CULTO OCCULTO

Il culto occulto

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E’ una Storia che ha inizio eoni fa, dal culto della dea Isis o Iside. Il culto occulto. 
Iside è la chiave dei misteri dell’Umanità.
L’occultista Helena Petrovna Blavatsky sull’argomento ha scritto “Iside Svelata. Chiave dei Misteri antichi e moderni della Scienza e della Teologia”.
La Dea Isis è conosciuta, tra popoli diversi e tempi successivi, con svariati nomi. Ishtar, nel mondo accadico, Inanna, la controparte sumera. E’ conosciuta anche come Astarte (derivante da Asherah), Hathor, Ostara, Demetra-Ctonia, Cibele, Iside, Freya, Afrodite e Venere. E’ la Dea dell’Amore, della Fertilità da un lato e demone della Guerra e della Tempesta dall’altro. E’, in ultima istanza, la Dea Madre, la Dea della Luce.
Altro nome dato alla dea è¨ Ki (Borger 2003 nr. 737; U+121A0 ً’† ) che nella scrittura cuneiforme rappresenta la “terra”. Come Dea della Terra Ki, nella mitologia sumera, era la principale consorte di An, il Dio del Cielo. Dalla loro unione nacquero gli Anunnaki.
Ishtar-Inanna era la Dea protettrice della cittè di Uruk (Erech nelle fonti bibliche), costruita nel 4000 a.C., in Arabo, Warkؤپ, la “città delle sacre cortigiane”, legata alla prostituzione sacra ed alla sessualità rituale, città da cui deriva il nome dell’attuale Irak.
Ishtar etimologicamente deriva dall’accadico TAR, cerchio, giro, circolo, strada e ISHA, Signore, Signora, Dio, Dea. Pertanto il significato è¨ la Dea del Cerchio della Vita, cioè¨ la Dea dello Zodiaco (dal greco ZOE vita, e DIAKOS, ruota), e quindi, dell’Universo, essendo lo Zodiaco, a quei tempi, l’Enneagramma dell’intero Universo. Un’interpretazione avvalorata dal fatto che in sanscrito ISHA significa “Signore (Signora) di tutti gli Esseri”.



Con il passaggio dalla civiltà accadica a quella assiro-babilonese, il centro del culto si spostò da Uruk a Ninive, il luogo dove, appunto, apparve per la prima volta Isais al Templare Koch.
Un’altra divinità omologa è Ecate, una egregòra psicopompa, originaria della Tracia, spesso raffigurata con torce in mano (la Statua della Libertà è una rappresentazione di Ecate). Era associata ai cicli lunari, come Diana e spesso rappresentata con tre corpi o accompagnata da cani ululanti in quanto protettrice dei cani (si noti il legame con la carta della luna nei tarocchi con i cani che ululano in direzione della luna) ed è bisessuata, possedendo i principi generativi sia maschile che femminile. Come Diana, Ecate è la divinità degli incantesimi e delle streghe. Come dea della magia trova corrispondenza nella Dea romana Minerva, il cui animale sacro è la civetta e talvolto il gufo, i cui occhi e bocca rappresentano il phi, la sezione aurea o numero di Fidia.
Aggiungiamo a queste divinità tra loro consustanziali (homousios), Babalon:
La stella a sette punte è il simbolo scelto da Aleister Crowley per simboleggiare Nostra Signora BABALON, la personificazione Thelemica della sfera Kabbalistica di Binah. Le sette punte sono le sette lettere del nome Babalon, i sette pianeti, i sette “veli”, ed i sette chakras.  BABALON è una variazione di “Babilonia” usata da Aleister Crowley, anche riferita come “La Donna Scarlatta”, e “Avatar dell’Undicesima Ora”. Derivata dalla Meretrice di Babilonia menzionata nel Libro della Rivelazione, Babalon, nel sistema Thelemico rappresenta la libera espressione della propria natura sessuale, spirituale e terrena che, cavalcando sulla Bestia, rappresenta l’unione e la gnosi della propria vera Volontà. (Templum Babalonis)
Notevole questo spunto tratto dall’articolo Vril:
Nel 1918, […] Crowley iniziò un’operazione di magia sessuale, “the Alamantrah workings’, con una donna di nome Roddie Minor, con lo scopo di aprire un portale verso una dimensione superiore. Tale portale, a suo dire aperto con successo, gli permise di entrare in contatto con un’entità che disse di chiamarsi LAM. Ciò che ci interessa maggiormente è l’aspetto che tale entotà ‘Enochiana’, secondo la definizione di Crowley, avrebbe assunto, in tutto e per tutto somili ai moderni alieni Grigi. Il portale, ottenuto tramite la magia, sarebbe stato però qualcosa di fisico e non di soprannaturale, un’apertura nel tempo e nello spazio […].
Nel 1947, (…) Jack Parsons e Ron Hubbard, suoi discepoli, iniziarono i ‘Babalon working’, rituali magici volti , fra le altre cose, ad allargare questo portale in modo da produrre un cambio di coscienza  e di paradigma dell’intera umanità. Il secondo portale divenne, secondo le testimonianze dei partecipanti, così grande da non poter essere più richiuso. (Gianluca Rampini, “Oltre il Philadelphia Experiment”, XTimes n. 21)
Uno dei capi dell’O.T.O. negli USA fu, appunto, Jack Parsons (vero nome Marvel Whiteside Parsons), noto ricercatore del Caltech e co-fondatore del Jet Propulsion Laboratory, fanatico seguace di Crowley.
Il 2 marzo 1946 iniziò una serie di cerimoniali di Magia Sessuale insieme a Lafayette Ronald Hubbard, il fondatore della Chiesa di Scientology, che agiva come scriba e Marjorie Cameron, la donna scarlatta del rito.

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La dea Babalon

Scopo del Babalon Working, come egli chiamò la serie di riti che durarono tre giorni, era di evocare la Dea Babalon (o Ishtar) affinché si impossessasse del corpo della donna scarlatta e, tramite la copulazione con lo Ierofante o Mago officiante (Parsons stesso), ottenere la nascita del “Figlio della Luna”. Il Figlio della Luna è l’incarnazione di un Dio, secondo la profezia di Crowley contenuta nel suo “Libro della Legge”, il testo considerato sacro dalla religione crowleyana di Thelema.
Parsons affermò che la lavorazione magica era stata coronata da successo, tanto da scrivere, a parer suo dietro ispirazione della Dea, il “Libro di Babalon”. Ma, ovviamente, non riuscì a dar vita al Figlio della Luna.
Il Babalon Working ebbe inizio (…) appena prima dell’ondata di inspiegabili fenomeni aerei definiti Dischi Volanti. Parsons aprì una porta e qualcosa l’ha attraversata volando (Kenneth Grant).
Il 17 giugno 1952 un’esplosione nel suo laboratorio casalingo, provocata da fulminato di mercurio, lo tramutò in una torcia vivente, portandolo a morte poco dopo. La versione ufficiale parlò di incidente causato da una malaccorta miscela di sostanze chimiche. Senonché, la notevolissima preparazione scientifica di Parsons rende la spiegazione alquanto sospetta. La madre, venuta a conoscenza della notizia, si suicidò davanti agli occhi di un’amica disabile che non potè intervenire per fermarla.
Sulla vicenda riportiamo Maria e Alberto Fenoglio (“Le società magico segrete”, Casa Editrice MEB),
Qualche giorno prima [Parsons] aveva scritto queste parole su una parete del laboratorio, tratte dal ‘Libro di Babalon’:
‘Essa è fiamma di vita, potere di tenebre; essa distrugge con lo squardo, essa strappa l’anima. Si nutre della morte degli uomini. (…) La Fiamma è la nostra signora; la fiamma è la sua chioma, ed io sono fiamma‘.
Arriviamo ora a Dana, la Diana celtica, che ebbe una figlia, Aradia il messia, giunta sulla Terra per rivelare agli oppressi la stregoneria, come mezzo di resistenza e rivoluzione contro i ceti dominanti:
Diana fu creata prima di tutta la creazione; in lei c’erano tutte le cose; fuori di lei,
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la prima oscurità , si divise: fu separata in lice e oscuritè . Lucifero, suo fratello e figlio, se stessa e la sua altra metà, fu la luce. Quando Diana vide che la luce era così bella, la stessa luce che era la sua altra metà , suo fratello Lucifero, la bramò con ardente desiderio. E volendo ancora ricevere la luce nella sua oscurità , la inghiottì in estasi, con passione e tremò di voluttà . Questo desiderio divenne l’Alba. Ma Lucifero, la luce, scappò da lei e non volle cedere alle sue brame: egli era la luce che volava fino ai punti più lontani del cielo, il topo che fugge davanti al gatto. Allora Diana andò dai padri dei riti, e si lamentò con loro che non poteva vincere Lucifero. Essi l’apprezzarono per il suo coraggio e le dissero che per risorgere doveva prima cadere; per porsi a capo delle dee doveva diventare mortale. E nelle ore passate, al tempo dei tempi, quando fu creato il mondo, Diana venne sulla terra, come pure fece lucifero, che era caduto, e Diana insegnò la mia e la stregoneria da cui derivarono le streghe, le fate e i folletti, che sono come gli uomini, ma non sono mortali. Accadde che Diana assunse sembianze di un gatto. Suo fratello aveva un gatto che prediligeva tra tutte le creature e che dormiva ogni notte nel suo letto, un gatto più bello di ogni creatura. Era una fata, ma lui non lo sapeva. Diana convinse il gatto a scambiarsi con lei; cosicchè ella giacque con suo fratello e così per mezzo di Lucifero divenne madre di Aradia. Ma quando al mattino scoprì di essersi congiunto con sua sorella e che la luce era stata conquistata dall’oscurità, Lucifero divenne una furia; ma Diana gli cantò un incantesimo, una potente canzone – ed egli rimase in silenzio – la canzone della notte che placa e fa dormire; così egli non potè dire nulla. (Charles Godfrey Leland, “Aradia e il Vangelo delle Streghe”, Centro Editoriale Rebis, Viareggio, 2004)
A causa del crescente disprezzo subito dalla donna, considerata un semplice vaso per il seme dell’uomo, i vari nomi di Ishtar o Astarte, ʻAštōreṯ o Asherah o Ashtoreth, secondo quanto affermano vari teologi e archeologi, subirono la denigrazione dell’establishment sacerdotale del Regno di Giuda. E’ da allora che i nomi della Dea Madre vennero associate ad entità demoniache come Astaroth che, pur essendo nella tradizione biblica uno dei Troni angelici, dalla demonologia viene “trasmutato” in un essere “raffigurato come un uomo nudo con due paia di ali e piedi e mani da drago. In testa ha una corona, tiene in una mano un serpente e cavalca un lupo (o un cane)”. (Wikipedia)
Ma ciò si verificò parecchi secoli dopo la nascita del culto di Ishtar, tanto che la descrizione di Astaroth è presente solo a partire dalla pubblicazione del Dictionnaire Infernal, avvenuta nel 1818 e, quindi, l’accostamento tra Ishtar e Astaroth è un palese anacronismo.
E’ invece corretta la tesi ermeneutica che collega Ishtar con Eostre o Ostara, la Dea Anglosassone della Primavera, il cui nome ha dato origine all’etimo inglese “Easter” (Pasqua), legato etimologicamente ad Ishtar (la Dea che ha dato vita all’embrione universale, il Cosmic Egg, l’uovo cosmico simboleggiato dalle uova pasquali e dalla rigenerazione-rinascita che la Pasqua rappresenta).
La festa di Ostara celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita, coincidente con l’equinozio di primavera. Nell’antichità, per l’occasione, le Vestali celebravano un particolare rito che involveva l’accensione di un cero simboleggiante la fiamma eterna dell’esistenza. Il cero, all’interno dei templi dedicati alla dea, veniva spento solo all’alba del giorno seguente. (Wikipedia, voce Ostara)
Ricordiamo che la stella ad otto punte è indissolubilmente legata all’iconografia della Dea (una mitologia ufficialmente rigettata e soppressa dal Consiglio di Nicea del 325 in poi). Infatti ad Essa è associata il pianeta Venere – i Babilonesi chiamavano il pianeta Ishtar – e il motivo discende dal fatto che «Venere può essere visto, in rare occasioni, al mattino (prima dell’alba) e alla sera (dopo il tramonto) nello stesso giorno. Questo avviene quando Venere è¨ alla massima separazione dall’eclettica e nello stesso momento alla congiunzione inferiore; il fenomeno si ripete con un ciclo di otto anni. In queste condizione il pianeta puè² essere visto due volte nello stesso giorno in un solo emisfero (Nord o Sud); l’evento più recente nell’emisfero nord è¨ avvenuto il 29 marzo 2001 e nell’emisfero sud il 19 agosto 1999».
Lucifero significa
letteralmente “Portatore di luce”, in quanto tale denominazione deriva dall’equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all’aurora, è anche identificato con questo nome. In specie nella corrispondenza tra divinità greche e romane, il pianeta Venere era impersonificato nella figura mitologica del dio greco Phosphoros e del dio latino Lucifer. (Wikipedia, voce Lucifero)
Diventa evidente, quindi, il significato di Obama che prega Venere, che, diversamente, sarebbe oscuro per gli essoterici.
E’ un caso che History Channel abbia scelto un sosia di Obama per interpretare Satana nella miniserie “The Bible”?
Nel connubio tra Ishtar e Lucifero, è da notare il collegamento fatto da innumerevoli mitologi tra Ishtar e Lilith.
Chi è Lilith?

Lilith è il demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C. Vari studiosi datano l’origine verso il 700 a.C. Lilith compare nell’insieme di credenze dell’Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. Secondo la tradizione della cabala ebraica, invece, è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell’immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria.. (Wikipedia, voce Lilith)
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L’immagine di Lilith è quella di una bella donna serpente, nuda dalla cintola in su e con le ali di pipistrello; qualcuno la definisce dea multiforme poichè riunisce in sè elementi contrastanti come le Verginità e la Lussuria, la Prolificità e la Saggezza.(…)
Esistono attualmente in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e nei Balcani, numerosi gruppi che costituiscono la “Setta di Lilith”, formata per lo più da elementi femminili e un sacerdote; sono congreghe molto misteriose che adorano questa Dea ed ognuno di questi gruppi crea un suo rituale ed un suo modo particolare di venerarla.
Le adoratrici di Lilith, sacerdotesse streghe, nel passato usavano uno speciale mazzo di carte, la cui origine si perde nella notte dei tempi, carte che erano denominate “carte lunari” poichè la luna vi si trovava disegnata in tutte le sue fasi, con aggiunti segni astronomici. (Maria e Alberto Fenoglio, “Le società magico segrete”, Casa Editrice MEB, 1998 Santancargelo di Romagna)
Il seguente brano è tratto da “La Dottrina segreta” di Helena P. Blavatsky:
I Druidi compresero il significato del Sole in Toro e, di conseguenza, quando tutti i fuochi sono spenti al 1 novembre, solo il loro fuoco sacro ed inestinguibile rimaneva ad illuminare l’orizzonte come quelli dei Magi e dei moderni zoroastriani. E come la primitiva Quinta Razza e i successivi caldei e greci, e anche come i cristiani (che lo fanno a tutt’oggi senza sospettarne il vero significato), essi salutavano la “Stella del Mattino,” la magnifica Venere-Luficero. Strabone parla di un’isola accanto alla Britannia dove venivano venerate Cerere e Persefone con gli stessi riti della Samotracia, ed era la sacra Ierna (Irlanda)
Come abbiamo visto, Lucifero-Shaytan-Ishtar-Lilith-Diana-Babalon sembrerebbero essere un’unica entità, una egregòra androgina, tanto che in “Infernal names, directional correspondences, etc.”, Diane Vera ha scritto che;
Anton La Vey [il fondatore della “Chiesa di Satana”] direbbe che viviamo nell’ “Era di Satana”, io direi, più specificamente, che viviamo nell’Era di Lilith.
L’accadico
Līlītu è un aggettivo femminile che deriva dalla radice linguistica proto-semitica <L-Y-L> “notte” (con l’aggiunta della nisba t a significare “della notte”, “notturna”), e traduce letteralmente un “essere femminile della notte/demone”, sebbene le iscrizioni cuneiformi in cui compaiono i termini Līlīt e Līlītu (come pure in Ebraico) si riferirono in seguito agli spiriti aerei che apportano malattie. La stessa radice – che non esige letteralmente uniformità di concetti – in ebraico e nell’arabo Layla/Leyla, Lela o Lel significa “sera, notte”.Qualcuno ha osservato che Lilith sembra essere il corrispondente pagano della Madonna, ma, mentre questa schiaccerà il serpente e lo dominerà, Lilith ne è attratta, quasi inconsapevole, e ne è avvolta, quasi connivente nello scoprire i segreti della natura umana, come nel ritratto del pittore preraffaellita John Collier del 1892. Tuttavia, tali interpretazioni sono di carattere più psicoanalitico che storico-religioso in senso stretto. Da questo punto di vista, si osserva che è la figura della Madonna ad essere discesa da sue antecedenti pagane (a cominciare dall’egizia Iside, ma non solo) e non il contrario, dato il rapporto di maggiore antichità. (Wikipedia, voce Lilith)
Lilith viene tradotta come “gufo stridente” nella Bibbia di Re Giacomo ed è innegabile il parallelo con il Gufo del Bohemian Club:

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Il Bohemian Club è una organizzazione fondata nel 1872 a San Francisco da un gruppo di giornalisti. Nel 1891 l’organizzazione spostò parte della sua attività nell’omonimo “Bohemian Grove”, un bosco di sequoie esteso circa 1000 ettari e sito a Monte Rio, in California, di proprietà del club ufficialmente dal 1901. Il motto del club è “Weaving Spiders Come Not Here”.
Il Bohemian Grove si trova al centro di un territorio storicamente chiamato la “sacra Sonoma” e abitato dalla tribù dei Pomo. La cosiddetta “Via della Morte” (dove i Pomo compivano riti divinatori e di cremazione) ed altri luoghi di Sonoma sono tuttora oggetto di grande interesse da parte di seguaci di riti neopagani. Queste sette attribuiscono al Bohemian Grove un singolare significato poiché credono sia posto all’incrocio di due “linee esoteriche” che collegano i principali siti sacri di Sonoma.
Il Bohemian Club organizza dal 1899 un elitario campo estivo di due settimane a cui partecipano anche migliaia di invitati,

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prevalentemente personaggi rilevanti del mondo politico ed economico. In questi incontri si partecipa a rituali pagani, a conferenze e a spettacoli di intrattenimento di vario genere, tra cui orge con prostitute. Il primo sabato del campo estivo si compie il tradizionale rito del “Cremation of Care” (traducibile con “cremazione dell’affanno”) chiaramente di origine occulta: una processione funebre a lume di torcia con uomini vestiti di rosso e con legni appuntiti addosso che concludono il rito con l’apertura di una bara contenente uno scheletro nero di legno vestito da donna, rappresentante appunto il “Care”.
Tra i manufatti presenti nel Bohemian Grove il più rilevante è un enorme gufo stilizzato alto circa 15 metri attorno al quale si svolgono tutti i riti. Il gufo, chiamato Moloch, è anche presente nel logo del Bohemian Club e su altri edifici presenti nel bosco. Moloch è una antica divinità pagana a cui era dedicato un culto che prevedeva anche sacrifici umani. [senza fonte] Il famoso anchorman della CBS Walter Cronkite ha eccezionalmente prestato la voce al gufo per i rituali.
Tra i “bohemian” più noti troviamo personaggi del calibro di David Rockefeller, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Alan Greenspan, Stephen Bechtel, William F. Buckley Jr..
Anche presidenti degli Stati Uniti (prevalentemente repubblicani) sono stati membri del Club come Herbert Hoover (che lo definì “the greatest men’s party on Earth”), Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Bush Senior, George Bush Junior. Tra i politici ospiti del Bohemian Grove si possono citare Dick Cheney, Colin Powell, Donald Rumsfeld, George Shultz, Karl Rove, Al Gore, Newt Gingrich, Tony Blair, Jack Kemp, Caspar Weinberger, Shimon Peres,Helmut Schmidt, Michel Rocard, James Baker.
Nell’estate del 2006 tra i circa 250 invitati erano presenti Rupert Murdoch, Tony Blair, Shimon Peres, Bill Cinton, Al Gore, Newt Gingrich, Colin Powell, Arnold Schwarzenegger, George Shultz, Phil Angelides, Billy Beane, Lawrence Summers, Bono. (Wikipedia, voce Bohemian Club)
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Illustrazione di David Dees
Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l’uomo dalla tirannia del Dio Creatore. Secondo tale dottrina, che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo, il serpente/Lucifero descritto nel Genesi sarebbe colui che ha indotto l’uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all’elevazione dell’uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l’uomo quale suo suddito e schiavo, cioè quale essere inferiore.
In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come “Portatore di luce” e viene perciò eletto quale salvatore dell’uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l’aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione. È San Paolo il primo a ricordare che:
« anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere. » (2 Corinzi 11,14-15)
Comunque l’idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell’Illuminismo, nella Massoneria, nel Rosacrocianesimo, nel Romanticismo di Byron, di Shelley, di Baudelaire e persino di Blake. Tra gli autori italiani è interessante ricordare l’inno a Satana del Carducci e il poema Lucifero di Mario Rapisardi.
In tempi più recenti si ritrovano richiami a Lucifero nella teosofia di Madame Blavatsky e nella sua contemporanea derivazione New Age inaugurata da Alice Bailey; in ultimo certo si può aggiungere a tale lista anche il cosiddetto transumanesimo, nonché i movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca. È curioso notare come una certa critica storico-filosofico contemporanea veda persino nell’ONU e nei suoi fondamenti ideologici una malcelata forma di venerazione del Lucifero gnostico, posto che proprio la New Age sarebbe il sostrato ideologico delle Nazioni Unite. (Wikipedia, voce Lucifero)
Leggiamo altri spunti di rilievo tratti da “Ishtar o Ecate?” di Elektra:
«Evidente il connubio tra Ishtar, Grande Madre e Madonne Nere.
Altro carattere che permette di riconoscere le tracce della Grande Dea nelle sue più tarde eredi, è poi la ripetizione di specifici attributi iconologici e
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simbolici che ne richiamano l’orizzonte originario.
Ad esempio:
il dominio sugli animali, che accomuna i leoni alati che accompagnano Ishtar, la cerva di Diana e il serpente ctonio della dea cretese;
l’ambientazione tra rupi (o in caverne, a ricordare il carattere ctonio della divinità originale) e boschi, o presso acque;
il carattere e i culti notturni.
Anche nel mutare delle religioni, la memoria della divinità arcaica, “signora” di luoghi o semplicemente di bisogni umani primari, si mantenne e si trasmise lungo le generazioni, dando luogo a culti forse inconsapevolmente sincretistici (le cui ultime propaggini possono essere considerate, ad esempio, le molte Madonne Nere venerate in Europa).(Wikipedia, voce Grande Madre
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in realtà, è il sole nero, quel sole di cui Akhenaton tentò di riportare il culto e la consapevolezza. Il sole nero è l’ipostasi dell’immanifesto, dell’impermanente, del vuotiogeneratore da cui tutto può discendere, quella dimensione dalla quale i nostri pensieri evocano e manifestano la realtà che, solo in seguito, i sensi sperimentano. Il Grande Vuoto dei Nativi Americani e delle culture asiatiche, il Campo di Energia teorizzato da Max Planck, il mare della potenzialità di Deepak Chopra dal quale nasce ogni forma esistente.” (Devana, La Via degli Immortali, Melchisedek Edizioni)
La vera conoscenza fa riferimento alla “dottrina occulta” dell’Età dell’Oro, quando imperava il femminino sacro e la rozza, meccanicistica, razionalista, “maschile”, tetra epoca attuale (Kali Yuga) era ancora un logos imprigionato nella piccola mente ahrimica del folle Demiurgo.
Nel suo “Civilization of the Goddess” (1991), Marija Gimbatus descrive la “vecchia Europa” e le molte (apparenti) forme in cui le divinità femminili si presentavano, ma tutte riassumibili a quelle della Dea Madre. In base alla teoria kurganica, la vecchia Europa, matriarcale e ginocentrica venne travolta dalle invasioni indoeuropee dei bestiali e satanici ariani Kurgan, con i loro falsi dèi androcentrici (Demiurgo, Zeus, YHWH).
Il termine Vecchia Europa concerne una cultura pre-indo-europea dell’Europa, una cultura matrifocale e probabilmente matrilineare, agricola e sedentaria, egalitaria e pacifica. Essa contrastava nettamente con la seguente cultura proto-indo-europea la quale era patriarcale, stratificata, pastorale, mobile e incline alla guerra (…) Gli indo-europei si sovrapposero alla culture native della Vecchia Europa nel corso di tre ondate d’infiltrazione dalle steppe russe, tra il 4500 a.C. e il 2500 a.C. (Marija Gimbatus, “The Goddesses and Gods of Old Europe 6500-3500 BC”, 1982)
Questa sovrapposizione che ha portato alla fusione delle due culture ha riscontro nel ciclo arturiano, cristallizzata nell’unione ierogamica tra la magia della Vecchia Europa, rappresentata da Morgana e la cultura indo-europea aggressiva, rappresentata da Artù.
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Vi sono stati ritrovamenti archeologici che documentano come il tempio di Ishtar ad Assur abbia coniato piccole targhe di piombo raffiguranti una Ierogamia. Un esempio moderno di ierogamia è la religione Wicca, in cui i participanti prendono parte a quello che è chiamato il Grande Rito. Più spesso fatto nella notte di Beltane (1à maggio), in questo rito un uomo e una donna, assumendo le identità di un Dio e di una Dea, fanno sesso per celebrare l’unione delle divinità come amanti e la concezione del nuovo Dio che nascerà a Yule. È essenzialmente un rito di fertilità, che vuole simboleggiare la inseminazione del seme in Madre Terra che si realizzerà in Autunno. (Wikipedia, voce ierogamia)
Il mondo della vecchia Europa
viene costantemente emarginato, per tutto il periodo che va dalla calata degli indo-europei (il razionalismo greco) fino al sorgere della nostra attuale società occidentale. (…)
Questo mondo si scontra prima con il razionalismo del mondo classico greco-romano; poi (con il collasso dell’Impero Romano e l’espandersi del cristianesimo) con la grande Chiesa di Roma; e infine con lo Stato assoluto, con la rivoluzione scientifica e politica del XVII secolo inglese, e con il conseguente razionalismo illuminista (XVIII secolo). Tutte questa fasi del progresso del nostro mondo occidentale (razionalismo e cristianesimo) scorrono parallele a una ora reale, ora metaforica, «caccia alle streghe».
Ma è soprattutto dall’illuminismo in avanti (la cultura egemone dell’Occidente odierno, e della quale io stesso sono figlio) che antichi modi di conoscenza come astrologia e alchimia, vengono etichettati con il marchio di «irrazionalità».
Le antiche culture – tendenzialmente libertarie ed egalitarie – hanno ancora i loro sempre meno numerosi rappresentanti, che (fin dall’era neolitica descritta da Marija Gimbutas) sono spesso donne. e che tentano da allora fino a oggi di riemergere.
Abbiamo dunque questa cultura femminile che si manifesta periodicamente come ribellione (amazzoni dell’antichità, streghe del Medioevo, comunità cristiane a forte presenza femminile). E abbiamo una contrapposizione descritta da Marija Gimbutas tra mondo della gilania (società non matriarcali, ma società fondamentalmente egalitarie, dove uomini e donne avevano uguali diritti e doveri) e mondo androcentrico (società a egemonia maschile).
Il mondo androcentrico si sviluppa in due direzioni: le liberal-democrazie (il nostro mondo) e le società fortemente gerarchizzate come quella nazista. E già sappiamo che il nazismo ha una componente occulta volta a fare acquisire un’eccezionale potenza e a stabilire gerarchie ferree.” (Giorgio Galli con Paolo A. Dossena, “Intervista sul Nazismo Magico” Lindau s.r.l., Milano 2010, pp. 177-178)
“La rivoluzione scientifica del XVII secolo e il razionalismo illuminista del XVIII secolo hanno definitivamente emarginato un cosmo antichissimo, una sapienza ancestrale che ha radici originarie, che risale alle pià remote origine dell’uomo. E che è stato – a seconda dei tempi e dei luoghi – variamente definita: magia oppure stregoneria; esoterismo oppure occultismo. O anche: ermetismo, astrologia, alchimia. Questa cultura ha una forte componente femminile: i miti delle amazzoni e delle baccanti ci interessano da 3000 anni, la strega e la fata vivono ancora nell’immaginario dei bambini del giorno d’oggi.” (ivi, pag. 174)»
Christian Rosencreutz,
il leggendario fondatore della Confraternita alla quale diede il nome. (…) Si dice che sia nato nel 1378, discendente da una nobile famiglia tedesca e che sia morto nel 1484, all’età di 106 anni. Nell’ampio arco della sua vita attraversò i vari stadi dell’esperienza spirituale e della progressiva maturazione verso la saggezza. Sembra che abbia iniziato gli studi in un monastero occidentale, assimilando i principi della visione europea e cristiana del mondo tipica della sua epoca. In seguito, così narra la leggenda rosacrociana, viaggiò a lungo nei paesi orientali, insieme a un confratello più anziano… Gerusalemme, Damasco, l’Egittoe Fezin Marocco, ebbe mododi familiarizzarsi con le dottrine della sapienza della Qabbalah, della Gnosi, dell’Islam e anche del Buddismo. (Peter Bahn, Il mito del Vril, 2007)

LA CABALA MONDIALE

Nelle sue Memorie, David Rockefeller sr. ha confermato che:
Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che lavora contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come ‘internazionalisti’ e di cospirare con altri nel mondo per costruire una struttura più integrata a livello mondiale politico ed economico. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono fiero di esserlo. (Memoirs, p. 405)
La cabala esoterica (o Qabbalah) è un sistema di manipolazione eterodossa della realtà, basato sulla fusione delle occulte conoscenze alchemiche egiziane e i rituali dei demonisti mesopotamici [conoscenze che vennero assorbite dagli Esoteristi Giudei ai tempi rispettivamente della cattività egiziana e di quella babilonese, ndr], che studia le modalità per acquisire potere sugli altri e trascendere la materia (grazie anche alla conoscenza dei nomi occulti del tetragrammaton e all’uso di gateways divini), utilizzando evocazioni e riti riservati agli iniziati.
La Cabala è un complesso sistema mistico ebraico di iniziazione fondato sulla credenza di un «linguaggio di Dio»in codice la cui chiave fu consegnata a Mosèe poi tramandata ai rabbini ebrei. Le 22 lettere dell’alfabeto ebraico si collegano a 10 «emanazioni» di Dio [Sephiroth, ndr] che formano 32 cammini. I mistici ebraicicredono pertanto che il Tempio di Salomone fosse stato progettato secondo un piano ispirato da Dio basato su queste idee mistiche (Hancock-Bauval, “Talismano Le città sacre e la Fede segreta”, Casa Editrice Corbaccio)
Storicamente l’inizio della Cabala Ermetica
può essere posto nella società inglese della Golden Dawn. I suoi fondatori fra cui Samuel Liddell MacGregor Mathers e William Wynn Westcott crearono un sistema in cui elementi della tradizione occidentale erano armonizzati sotto l’ombrello dell’Albero della Vita.
Il lavoro della Golden Dawn fu tenuto segreto fino a quando non fu pubblicato prima da Aleister Crowley e successivamente da Israel Regardie. Il testo di referenza sulla Cabala esoterica è stato scritto da Violet Firth Dion Fortune e porta il nome di “Cabala Mistica”. (Wikipedia)
Come evidenziato, la diffusione del qabbalismo in Occidente si ebbe soprattutto grazie all’impulso del mefistofelico “Hermetic Order of Golden Dawn” e del suo principale adepto, il satanista Aleister Crowley, che fece approfonditi studi sulla magia sessuale e sui rituali definiti “Babalon workings”, cioè l’evocazione di Babolon, “la Madre di tutti gli Abomini”.
Crowley affermò di aver evocato altri demoni, come Choronzon e le entità LAM, seguito in tale turpe ritualità dal suo principale allievo, lo scienziato americano libertarian Jack Parsons, autore de “Il Manifesto dell’Anticristo”.
Babalon – ricordiamo – è uno dei vari nomi della dea Ecate, una divinità psicompompa patrona della stregoneria e della magia nera, conosciuta anche come Libertas e raffigurata nella “Statua della Libertà” dello scultore e framassone francese, Frédéric-Auguste Bartholdi, che aveva il vezzo di farsi sempre fotografare nel segno di riconoscimento dei massoni, la mano destra con le dita che evocano Lucifero (le corna) nascoste dal bavero della giacca.
La Destra Cristiana Americana non vede di buon occhio tale evidente omaggio al Luciferianesimo:
Nel mese di Agosto 2011, Rick Perry, il governatore del Texas e principale candidato all’investitura del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali USA del 2012, ha organizzato diverse “riunioni di preghiera”.
In queste occasioni, John Benefiel, dirigente della rete Cristiana “Heartland Apostolic Reformation Network” e principale consigliere spirituale di Rick Perry ha spiegato all’uditorio che bisognava sbarazzarsi della Statua della Libertà perché è un idolo demoniaco:
«Come già sapete abbiamo una statua nel porto di New York che si chiama Statua della Libertà ma sapete che ce l’ha data? Dei massoni francesi. Ascoltatemi bene, amici, questa statua, è un idolo, un idolo demoniaco, che si erge là, sotto i nostri occhi, nel porto di New York.
Ma ovviamente la gente dice “ Ma nooo.. è solo un simbolo patriottico” . In che cosa sarebbe patriottico? E per quale motivo lo sarebbe? E’ la statua di una falsa divinità. Si, fa piacere che la gente si svegli, la Statua della Libertà è Ishtar..che cosa fa? Porta la luce e in latino il portatore di luce si chiama lux fero, Lucifero.
Ecco la storia, e dopo ci parlano di laicità…che portino via dalle nostre città i simboli del culto babilonese e satanista!
Frédéric Gustave Bartholdi, un massone francese, ha concepito questa statua che rappresenta la Diana antica o l’Ishtar babilonese incoronata, che impugna una torcia, portatrice dunque di luce affinché venga vista come la luce delle nazioni, un titolo usurpato a Gesù Cristo, Luce delle nazioni».
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Ma c’è poco da fare. La ritualità qabbalista è sempre più diffusa tra le cosiddette èlite del pianeta e persino tra le popstar, come Madonna, Britney Spears, Rihanna, Lady Gaga, Katy Perry, Bono, etc. e tra i loro produttori, come Dr. Luke e L.A. Reed.


H.P. Blavatsky puntualizzò:
Satana e il suo esercito ribelle proveranno di essere diventati i diretti salvatori e creatori dell’uomo divino (Godman)
E’ emblematico che la degenerazione cabalista dei massoni che governano il binomio UE-BCE abbia imposto all’esterno delle strutture comunitarie la statua raffigurante il  “ratto d’Europa”:
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il ratto d’Europa
Il mito narra della principessa Europa, figlia del re dei Fenici (il cui regno si estendeva sul territorio dell’attuale Libano e comprendeva le fiorenti città di Tiro e Sidone), che scesa al mare con le ancelle incontrò sulla spiaggia un toro bianco di grande bellezza e mitezza, tanto da indurla a cavalcarlo. Ma il toro si lanciò attraverso il mare trasportando la fanciulla fino all’isola di Creta, dove assunse le sembianze di Zeus e con lei generò tre figli, tra i quali Minosse, re di Creta, e Radamanto, giudice degli inferi.  Il mito continua col racconto sui fratelli di Europa, che partirono in varie direzioni per cercare la sorella: tra questi Cadmo che giunse nella Grecia continentale e qui fondò Tebe; a lui è attribuita la trasmissione dell’alfabeto dalla Fenicia alla Grecia. (Luisa Passerini, treccani.it)
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Napolitano e Kissinger

Che il cabalista D. Rockefeller sia l’attuale Master Of the Masters della Sinarchia, è confermato da diversi analisti e studiosi tra cui Daniel Estulin e John Coleman, ed è succeduto in tale carica a suo nonno, John Davison Rockefeller, l’uomo più ricco della Storia dell’Umanità.
Il suo bracco destro è il potentissimo elitista Henry Bloody Kissinger.

Rockefeller è, infatti, Presidente di tutti i più potenti gruppi elististi mondiali: Council on Foreign Relations, Americas Society, Council of the Americas, Trilateral Commission ed ex Presidente del Club Bilderberg.
David Rockefeller è soprattutto il Gran Maestro della Loggia più corrosiva della Storia umana, i cui Primi Sorveglianti sono Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski:
la Ur-Lodge Three Eyes, a cui sono affiliati, tra gli altri, Mario Draghi e Giorgio Napolitano (cfr. sull’affiliazione di Draghi e Napolitano alla Loggia Sovranazionale Three Eyes: Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges” di Gioele Magaldi, con la collaborazione di Laura Maragnani, Chiarelettere Editore).
Ricordiamo che Giorgio Napolitano è
il peggiore capo dello Stato della storia repubblicana [che] non ne vuole proprio sapere di andare in pensione. Trama e briga a tempo pieno, come faceva quando era in servizio permanente ed effettivo. Il suo attivismo nel difendere il mostro politico Renzi, che aveva creato con le sue mani dopo avere fallito con Fini, Monti e Letta, è imbarazzante. Di giorno in giorno perde qualche vecchio amico (negli ultimi, Eugenio Scalfari e Rosy Bindi), ma non molla. È ancora lui, e non Mattarella, a tessere la tela, a consigliare, a esternare. Chi lo guarda con la compassione che si deve a un ottuagenario si sbaglia. Napolitano è un uomo infido, cattivo e pericoloso. Dentro il paese e all’estero, chi vuole mantenere l’Italia in un regime di sospensione della democrazia conta ancora sulla complicità di questo vecchio comunista che ha avuto come unico obiettivo quello di sbarrare la strada al centrodestra. L’ha fatto usando tutti i non pochi strumenti che gli erano stati messi a disposizione, compreso il controllo assoluto della magistratura.
Adesso che vede il suo progetto vacillare per la debolezza di Renzi e l’avanzare pericoloso di Grillo e Salvini, Napolitano alza la voce, fino a sormontare quella, già flebile di suo, di Sergio Mattarella. Il quale, di fronte a tanta invadenza, appare timido, timoroso. In questa estate carica di incertezze politiche come poche in precedenza, gli italiani avrebbero diritto di sapere cosa pensa il capo dello Stato legittimo su un paio di temi come la riforma del Senato, le maggioranze variabili a seconda delle circostanze, la crisi profonda del partito di governo, il Pd, devastato dalle lotte intestine. E invece niente, dal «Quirinale uno» solo silenzi, che fanno rimbombare ancora di più i moniti di «Quirinale due». Già abbiamo due Papi, due presidenti proprio non ci volevano. (Alessandro Sallusti, “Il giallo dei due presidenti”, ilgiornale.it)
Vi è una precisa connessione che, approfondiremo in seguito, tra Cabalisti massoni e Ordine degli Illuminati:
Nel Medioevo, la tradizione cabalista tornò visibile mediante la pubblicazione (soprattutto in Spagna, ad opera degli Ebrei Sefarditi) di scritti come il Bahir (Libro della Chiarezza) e lo Zohar (Libro dello Splendore), che furono le basi della penetrazione della Qabbalah nel pensiero occidentale. Tuttavia, l’espulsione degli ebrei dalla Spagna ad opera di re Ferdinando il Cattolico eclissò nuovamente questa tradizione, che riparò a Saféd, in Galilea. Qui attecchirono nuove importantissime opere, tra le quali svetta Etz Chaim “L’Albero della Vita”, in cui sono riportati gli insegnamenti di Isaac Luria, che aprì la Qabbalah al pensiero moderno.
Dagli insegnamenti di Isaac Luria derivò la dottrina di Nathan di Gaza, che individuò in Shabbatai Tzevi, un ebreo di Izmir, il nuovo Messia che avrebbe dovuto riportare gli ebrei della diaspora in Israele. Su questa operazione investirono ingenti risorse molti ebrei europei, soprattutto i banchieri d’Olanda e Germania; tuttavia non andò a buon fine e, addirittura, Shabbetai Tzevi si convertì all’Islam. Questo paradosso fu accolto come necessità di comprendere la Diaspora. La conversione forzata al cattolicesimo che avevano dovuto subire gli ebrei d’Europa si apriva adesso anche all’Islam (trovando nella dottrina Sufi l’equivalente analogo della Qabbalah).
In ogni caso, la dottrina di Isaac Luria (che contiene elementi di interpretazione della trasmigrazione delle anime e del significato profondo della vita), venne importata in Europa – soprattutto da Jakob Frank – e in Germania, dove divenne riferimento dottrinale di alcuni ambienti massonici presso i quali l’Ordine degli Illuminati aveva influenza. Soprattutto a questa connessione si deve il distacco di alcune ruote massoniche dall’alveo tradizionale occidentale del cristianesimo esoterico per entrare nella dimensione pienamente cabalistica. [il grassetto è nostro, ndr]
Per via dei contatti tra ambienti tedeschi e inglesi (precisamente: tra Theodor Reuss e William Wynn Westcott), dobbiamo considerare come la dottrina della Qabbalah abbia fatto il suo ingresso nel moderno mondo occidentale per mezzo della controtradizione della Golden Dawn. (Wikipedia, voce Cabala ebraica)
Dietro ai misteri più inconfessabili d’Italia si nasconde il Comitato dei 300 con i suoi bracci operativi Bilderberg-Trilateral. Uno dei massimi esperti di Intelligence USA, il Dr. John Coleman, ha svelato nel suo “Conspirators’ Hierarchy: The Story of Comittee of 300” che la mente dietro il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro era il cabalista Henry Kissinger, da sempre attivo contro la Democrazia italiana e, secondo Gioele Magaldi, «in Italia, se abbiamo evitato tre colpi di Stato avallati da Kissinger lo dobbiamo a Schlesinger jr., massone progressista» (cfr. “Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges” di Gioele Magaldi, con la collaborazione di Laura Maragnani, Chiarelettere Editore)
Anche il Presidente Onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato ha confermato che le sue indagini sul delitto Moro hanno provato la stessa matrice. Non per nulla, Imposimato è stato immediatamente ingiuriato da mercenari prezzolati dalla Sinarchia e dai servizi segreti americani, i quali lo hanno accusato di rilasciare «informazioni distorte».
E’ questo il tipico modus operandi della Sinarchia: Omicidi, minacce o false accuse.
Coleman nel suo citato studio, ha svelato che l’ex segretario di Stato ebreo Henry Kissinger, è anche la “mente” che ha organizzato l’impeachment di Richard Nixon.
Qui occorre una precisazione. Gli USA hanno sempre avuto Presidenti legati alla Massoneria, in gran parte Gran Maestri Massoni. Gli unici Presidenti non massoni sono stati Abraham Lincoln, John Fitzgerald Kennedy e Richard Nixon. Non è un caso che Nixon sia stato l’unico Presidente rimosso dalla carica e che Lincoln e Kennedy siano stati gli unici Presidenti assassinati della storia americana.
La storia americana si fonda appunto su laidi massoni, dediti alla ritualità immonda della dea demoniaca Babalon-Libertas, quali George Washington, Benjamin Franklin e Andrew Jackson.
Richard Nixon, pur repubblicano, si macchiò di un gravissimo “reato” agli occhi della Cabala Mondiale.
Fu il Presidente americano che, più di ogni altro nella Storia americana, dispiegò immense risorse per la spesa sociale e il welfare per i ceti meno abbienti:
Il presidente degli Stati Uniti che ha varato più provvedimenti per estendere il welfare nell’ultimo mezzo secolo? Carter? Clinton? Obama? Assolutamente no, il primato spetta a Richard Nixon. Impossibile, vi direte, il campione dell’anti-comunismo, l’uomo che la sinistra americana denunciò come una seria minaccia per la democrazia e che alimentò il timore di un ritorno agli anni più bui del maccartismo!? Eppure è così. Lo argomenta con ampiezza di dati storici un articolo del “New York Times” che cita, in particolare, l’aumento dei benefit per la Sicurezza Sociale, l’introduzione di una tassazione minima per i ricchi e di un reddito minimo garantito per i poveri. Se Obama, già accusato di socialismo per i timidi tentativi di riforma del sistema sanitario, avesse fatto mosse del genere, i Repubblicani avrebbero gridato al colpo di stato sovietico.
Il “Times” parte da questa considerazione per mettere in evidenza in quale misura i conservatori d’Oltreoceano abbiano spostato a destra la barra del timone, fino a trasformarsi, in pochi decenni, da formazione moderata a forza di destra radicale che, alle tradizionali posizioni contrarie all’estensione dei diritti civili, ha progressivamente affiancato un vero e proprio fondamentalismo liberista. L’intenzione del “Times”, da sempre filo democratico, è trasparente e dettata dall’imminente scadenza elettorale: difendere Obama dalle accuse della controparte mettendo nel contempo in luce l’involuzione ideologica subita da quest’ultima.
Esaminando l’articolo in questione dal punto di vista delle sinistre radicali europee, tuttavia, emergono altre considerazioni: lo “score” progressista (perlomeno sul terreno della politica economica) che Nixon realizza ai danni dei vari democratici, da Carter, Clinton e Obama, è la migliore conferma di quanto si siano spostati a destra non tanto i Repubblicani, il che è scontato, ma i Democratici. Come hanno infatti evidenziato numerosi autori angloamericani, la svolta liberal liberista è sì partita da Reagan e Thatcher, ma ha raccolto significativi consensi (attraverso sgravi fiscali ai ricchi, privatizzazioni, deregulation finanziaria, tagli al welfare, ecc.) dai teorici della Terza Via, non solo negli Stati Uniti di Clinton e nell’Inghilterra di Blair, ma anche nell’Europa delle socialdemocrazie (Zapatero su tutti).
Per venire alle cose di casa nostra, l’articolo del “Times” dovrebbe suonare sinistro anche alle orecchie degli elettori italiani, i quali vedono il Partito democratico (nome cui le considerazioni appena fatte attribuiscono un’aura tutt’altro che rassicurante) impegnato a sponsorizzare la politica forcaiola del governo Monti, e a farsi garante della sua prosecuzione anche in caso di vittoria elettorale delle sinistre, e della nascita di un governo politico a guida Pd. Lo slittamento parallelo verso destra di conservatori e progressisti, in atto dalla fine degli anni 70, non deve indurci a pensare che, restando invariata la distanza reciproca, i due campi rappresentino ancora opzioni alternative: la verità è che, come argomentava qualche anno fa Marco Revelli, oggi ci troviamo di fronte a due destre per cui, a chi continua a considerarsi di sinistra, spetta il duro compito di ricostruire da zero il proprio campo.

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